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    MotoGP, la caduta di Silverstone decisiva per Espargarò

    ROMA – Aleix Espargarò si presenta alla vigilia della stagione 2023 come uno dei favoriti per il titolo. Il pilota spagnolo dell’Aprilia è stata la grande sorpresa della stagione terminata, nonostante il calo nel finale. Il capotecnico e braccio destro Antonio Jimenez spiega quali sono stati i momenti che gli hanno negato il podio nella classifica generale MotoGP. “Il primo a Montmelò, dove stavamo raccogliendo il quinto podio consecutivo della stagione. Aleix ha commesso un errore – spiega sul canale YouTube di Manuel Pecino – e abbiamo perso secondo posto e punti pesanti”.
    Le difficoltà finali
    Anche dopo la pausa, a Silverstone, Espargarò sembrava volare. “Aleix si sentiva ancora più forte, era talmente sicuro dei propri mezzi che era sicuro di vincere, ma nelle FP4, alla prima uscita con la gomma dura, è caduto alla curva 12”. Un infortunio che ha pregiudicato poi la gara terminata al nono posto, ma è soprattutto nel finale di mondiale che lo spagnolo dell’Aprilia ha avuto difficoltà, prestazioni che gli hanno fatto perdere fiducia fino a scendere al quarto posto. “Un finale duro, non è stato facile risollevarlo in quelo momento. Dopo Phillips Island era molto deluso e aveva il morale a pezzi”, conclude Jimenez. LEGGI TUTTO

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    F1, Chris Horner: “Nel 2023 Red Bull vincerà meno gare rispetto al 2022”

    In un’intervista esclusiva rilasciata a RacingNews365.com, il Team Principal della Red Bull Christian Horner ha affermato che il suo team difficilmente potrà vincere lo stesso numero di gare (17) anche nel 2023.

    “È inevitabile che dopo un grande cambiamento di regolamento – ha detto Horner a RacingNews365 – ci siano squadre che lo hanno interpretato bene e squadre che lo hanno interpretato male. Chi avrebbe mai immaginato che la Mercedes avrebbe vinto una sola gara quest’anno, dopo tutti i successi ottenuti negli otto anni precedenti?”.
    Il commento sulla stagione 2022 da parte del Team Principal della Red Bull prosegue poi dicendo: “Siamo stati fortunati ad aver azzeccato il progetto e abbiamo vinto molte gare grazie a questo ma le cose cambieranno e non ho dubbi che nel 2023 le statistiche saranno un po’ diverse”.
    Quando gli è stato chiesto se credeva che la Red Bull potesse continuare a dominare anche nel 2023, Horner ha detto di aspettarsi una forte rimonta da parte dei rivali: “Mi piacerebbe continuare a dominare! Ma in questo settore è un po’ irrealistico, perché gli altri team sono semplicemente troppo bravi”.
    Horner ha poi aggiunto che “gli avversari avranno imparato molte lezioni da quest’anno e sono sicuro che le auto convergeranno in modo significativo nel 2023”.
    Il Team Principal della Red Bull ritiene che il successo della sua squadra nel 2021 e 2022 sia una testimonianza del lavoro svolto dal “nucleo” del Team durante le stagioni meno fortunate: “Credo che lo spirito e la cultura di squadra che abbiamo sempre avuto non abbiano mai perso la convinzione o l’obiettivo di tornare a vincere. Ovviamente, abbiamo avuto alcuni anni di magra dopo il dominio del V8 (l’era dei motori) e il grande cambiamento di regolamento con il V6, ma tutti si sono concentrati sul proprio ruolo e hanno fatto del loro meglio nelle aree su cui potevano influire. Abbiamo mantenuto un nucleo molto forte, abbiamo sviluppato alcuni giovani talenti e questo sta iniziando a dare i suoi frutti”.

    Il britannico ha poi sottolineato l’importanza delle power unit utilizzate dalla Red Bull negli anni difficili. La partnership precedentemente di successo con Renault si è rivelata negativa nell’era dei turbo-ibridi, prima che il team passasse a una più fruttuosa collaborazione con Honda: “Una volta che siamo riusciti a risolvere l’anello mancante, ovvero il gruppo propulsore, i risultati hanno iniziato ad arrivare: In primo luogo, nel Campionato Piloti dello scorso anno e poi per il più grande cambiamento regolamentare che abbiamo visto in 40 anni. La squadra ha fatto un lavoro eccezionale nell’adattarsi, in un lasso di tempo molto breve, a questi nuovi regolamenti, e questo è dovuto alla forza e alla profondità che abbiamo”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc verso il 2023: “Mi sento più completo”

    ROMA – Charles Leclerc ha parlato in un’intervista ai microfoni di “The-Race” della stagione appena conclusa in Formula 1. Il pilota della Ferrari, dopo una prima parte di 2022 passata in testa alla classifica, ha chiuso al secondo posto con un grosso distacco da Max Verstappen, che andrà colmato nel Mondiale 2023. “La disciplina che ho avuto quest’anno è stata molto migliore rispetto agli anni precedenti – ha detto -, non mi riferisco tanto alla pista, ma soprattutto a fuori dai circuiti, a quando sono a casa e al rilassarsi tra un GP e l’altro”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Leclerc
    “Mi muovevo sempre a destra e a sinistra e mi distruggevo dalla sesta gara in poi durante la stagione – ha aggiunto Leclerc -. Questo ovviamente non mi aiutava. Credo che lottare per le vittorie e i podi mi abbia aiutato anche dal punto di vista personale. Mi sento più completo e ogni anno si impara dalle esperienze precedenti. Credo che questo sia sempre stato un mio punto di forza”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Leclerc punta il 2023: “Ora sono più completo”

    ROMA – “La disciplina che ho avuto quest’anno è stata molto migliore rispetto agli anni precedenti, non mi riferisco tanto alla pista, ma soprattutto a fuori dai circuiti, a quando sono a casa e al rilassarsi tra un GP e l’altro”. Charles Leclerc ha parlato così in un’intervista ai microfoni di “The-Race” della stagione appena conclusa in Formula 1. Il pilota della Ferrari, dopo una prima parte di 2022 passata in testa alla classifica, ha chiuso al secondo posto con un grosso distacco da Max Verstappen. Distacco che andrà colmato nel Mondiale 2023.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Le lezioni del 2022
    “Mi muovevo sempre a destra e a sinistra e mi distruggevo dalla sesta gara in poi durante la stagione – ha aggiunto Leclerc -. Questo ovviamente non mi aiutava. Credo che lottare per le vittorie e i podi mi abbia aiutato anche dal punto di vista personale. Mi sento più completo e ogni anno si impara dalle esperienze precedenti. Credo che questo sia sempre stato un mio punto di forza”.
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    MotoGP, Dall'Igna: “Marquez in Ducati? Nella vita non si sa mai”

    ROMA – Gigi Dall’Igna ha parlato della possibilità di vedere, un giorno, Marc Marquez in sella alla Ducati in MotoGP.  Il  Cabroncito arriva da un anno complicato, ma nel 2023 è pronto a lottare nuovamente al vertice. “Nella vita non si può mai sapere o dire. Magari sarà Pecco ad andarsene – ha detto Dall’Igna sui possibili movimenti di mercato del futuro -. Abbiamo un contratto di due anni, il rapporto è meraviglioso e nei momenti difficili abbiamo saputo aiutarci a vicenda. Sarebbe difficile, ma nella vita non si sa mai”. Il direttore generale della casa di Borgo Panigale, intervistato da “Marca”, ha poi messo in guardia in vista della prossima stagione, dove il pilota di Cervera potrebbe tornare a essere un avversario ostico: “Marquez fa sempre paura. Chi non ha paura è semplicemente pazzo. Ma abbiamo un pilota che, se si libera di alcune cose, può fare la differenza come Marc”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Dall’Igna
    Dall’Igna ha poi ripercorso le tappe che hanno portato Ducati a ingaggiare Pecco Bagnaia, laureatosi campione della MotoGP nel 2022: “Quando investi sui giovani, sai che sono bravi e hanno talento, però poi può succedere di tutto. Inoltre, la MotoGP è una categoria difficile. Con Pecco abbiamo fatto la scelta giusta. L’ho scelto perché ha passato due anni in Moto3 con una moto non competitiva e ha vinto delle gare. Mi piacciono i piloti che non si lamentano e che cercando di fare risultati indipendentemente dalla moto che hanno.Questa è una caratteristica che devono avere i campioni.Così ho capito che Pecco poteva fare grandi cose”. Poi, una previsione sul futuro: “È uno che può fare la storia. Sta affinando ogni cosa. Se elimina qualche piccola imperfezione, può fare la differenza in maniera incredibile LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dall'Igna e l'ipotesi Marquez in Ducati: “Mai dire mai”

    ROMA – “Marquez in Ducati? Nella vita non si può mai sapere o dire. Magari sarà Pecco ad andarsene. Abbiamo un contratto di due anni, il rapporto è meraviglioso e nei momenti difficili abbiamo saputo aiutarci a vicenda. Sarebbe difficile, ma nella vita non si sa mai”. Gigi Dall’Igna ha parlato così della possibilità di vedere, un giorno, Marc Marquez in sella alla Ducati in MotoGP. Il direttore generale della casa di Borgo Panigale, intervistato da “Marca”, ha poi messo in guardia in vista della prossima stagione, dove il pilota di Cervera potrebbe tornare a essere un avversario ostico: “Marquez fa sempre paura. Chi non ha paura è semplicemente pazzo. Ma abbiamo un pilota che, se si libera di alcune cose, può fare la differenza come Marc”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La scelta di Bagnaia
    Dall’Igna ha poi ripercorso le tappe che hanno portato Ducati a ingaggiare Pecco Bagnaia, laureatosi campione della MotoGP nel 2022: “Quando investi sui giovani, sai che sono bravi e hanno talento, però poi può succedere di tutto. Inoltre, la MotoGP è una categoria difficile. Con Pecco abbiamo fatto la scelta giusta. L’ho scelto perché ha passato due anni in Moto3 con una moto non competitiva e ha vinto delle gare. Mi piacciono i piloti che non si lamentano e che cercando di fare risultati indipendentemente dalla moto che hanno.Questa è una caratteristica che devono avere i campioni.Così ho capito che Pecco poteva fare grandi cose”. Poi, una previsione sul futuro: “È uno che può fare la storia. Sta affinando ogni cosa. Se elimina qualche piccola imperfezione, può fare la differenza in maniera incredibile LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Sia io che la Haas abbiamo commesso errori”

    ROMA – Niente sedile da titolare nella Formula 1 2023 per Mick Schumacher, che sarà riserva di Hamilton e Russell in Mercedes. Il pilota tedesco, dopo due stagioni in Haas, non ha ottenuto la riconferma dal team statunitense, che ha annunciato al suo posto l’arrivo di Nico Hulkenberg. In un’intervista ai microfoni di “The-Race”, il figlio di Michael ha ripercorso tutto il 2022, un anno fatto di alti e bassi per lui e per il suo ex team: “A parte forse una o due occasioni, le mie prestazioni sono state molto buone. Abbiamo avuto tanti momenti positivi e anche momenti in cui abbiamo superato una situazione negativa, ma purtroppo non siamo mai stati ricompensati nel modo giusto. Questa è la parte più frustrante per me. Abbiamo lavorato così duramente ma stati fermati da alcune piccolezze, che ovviamente non tutti possono controllare. Io ho fatto la mia parte di errori, il team ha fatto i suoi”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Schumacher
    Schumacher ha poi parlato di quella che secondo lui è stata la gara migliore del suo 2022: “Direi Monza. È stato uno dei migliori GP che abbiamo disputato. Avevamo una macchina poco performante, abbiamo fatto durare la gomma media molto più a lungo di quanto avessimo previsto ed eravamo in zona-punti. Se fosse entrata la Safety Car, sarei andato sicuramente in zona-punti. In quel momento ero in lizza per una settima posizione” LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher e l'addio alla Haas: “Le mie prestazioni sono state molto buone”

    ROMA – Mick Schumacher sarà, per il 2023, il terzo pilota della Mercedes in Formula 1. Il pilota tedesco, dopo due stagioni in Haas, non ha ottenuto la riconferma dal team statunitense, che ha annunciato al suo posto l’arrivo di Nico Hulkenberg. In un’intervista ai microfoni di “The-Race”, il figlio di Michael ha ripercorso tutto il 2022, un anno fatto di alti e bassi per lui e per il suo ex team: “A parte forse una o due occasioni, le mie prestazioni sono state molto buone. Abbiamo avuto tanti momenti positivi e anche momenti in cui abbiamo superato una situazione negativa, ma purtroppo non siamo mai stati ricompensati nel modo giusto. Questa è la parte più frustrante per me. Abbiamo lavorato così duramente ma stati fermati da alcune piccolezze, che ovviamente non tutti possono controllare. Io ho fatto la mia parte di errori, il team ha fatto i suoi”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Su Monza
    Schumacher ha poi parlato di quella che secondo lui è stata la gara migliore del suo 2022: “Direi Monza. È stato uno dei migliori GP che abbiamo disputato. Avevamo una macchina poco performante, abbiamo fatto durare la gomma media molto più a lungo di quanto avessimo previsto ed eravamo in zona-punti. Se fosse entrata la Safety Car, sarei andato sicuramente in zona-punti. In quel momento ero in lizza per una settima posizione”
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