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    MotoGP, Quartararo rimpiange Vinales: “Senza di lui Yamaha meno competitiva”

    ROMA – “La Ducati ha firmato un finale di stagione incredibile. Invece noi non abbiamo fatto un solo passo avanti. L’unica cosa nuova che ho avuto per tutta la stagione è un forcellone”. Fabio Quartararo non si è mostrato per niente soddisfatto del lavoro fatto da Yamaha negli ultimi anni per quanto riguarda lo sviluppo della moto. Intervistato da “Moto Revue Magazine”, il francese ha parlato della differenza con il lavoro di Ducati in vista del Mondiale 2022 di MotoGP, che l’ha visto terminare secondo dietro a Pecco Bagnaia.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La partenza di Vinales
    “A causa del Covid lo sviluppo del motore si è fermato per 18 mesi – ha sottolineato Quartararo -. Mi aspettavo di avere qualcosa di nuovo per l’inizio dell’anno, pensavo che i giapponesi si fossero presi del tempo per prepararsi, per migliorare la nostra prestazione. In Giappone avremmo dovuto provare la gomma dura al mattino, in Thailandia abbiamo commesso un errore con la gomma anteriore e la pressione delle gomme. Al Mugello tutti erano soddisfatti perché sono arrivato secondo. Ho avuto l’impressione che nessuno si rendesse conto del casino in cui ci trovavamo. Quando gli altri sono progrediti, noi siamo rimasti ferm. Pur sapendo di avere più potenziale di prima per vincere, la mia moto non me l’ha permesso. Da quando Maverick Vinales non è più nel team, la moto non è più competitiva”. LEGGI TUTTO

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    F1, la Red Bull fa gli auguri di Natale: che frecciata a Ferrari e Mercedes

    ROMA – Una stagione terminata nel migliore dei modi, quella di Red Bull in Formula 1. Il 2022 della scuderia di Milton Keynes ha portato i titoli costruttori e piloti (con Max Verstappen), battendo nettamente la concorrenza di Ferrari e Mercedes, che si è mostrata competitiva solo nei mesi conclusivi. In occasione degli auguri di Natale, quindi, non è mancato da parte di Red Bull un messaggio scherzoso nei confronti dei team avversari.
    La frecciata ai rivali
    Nella vignetta pubblicata sui social in occasionbe della vigilia, si vedono due monoposto in miniatura di Ferrari e Mercedes nello scatolone dei “giocattoli indesiderati”, assieme a un libro della scuderia di Maranello. Un riferimento abbastanza chiaro alle scuderie rivali, che il prossimo anno dovranno prendersi la rivincita in pista.
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    F1, Vettel e il mancato passaggio in Mercedes: “Avevo parlato con Lauda”

    ROMA – Le stagioni più importanti della carriera di Sebastian Vettel in Formula 1 sono divise tra Red Bull e Ferrari. Per il pilota tedesco, in passato, c’è stata anche la possibilità di approdare in Mercedes, come raccontato al podcast “Beyond the Grid”. “Forse c’era un’opportunità, ene avevo parlato con Niki (Lauda, ndr), ma ad essere onesti, ero a metà della mia esperienza con Ferrari – ha detto -. Ovviamente sarebbe stato un grosso problema, anche perché Lewis (Hamilton, ndr) era il loro numero uno e non so se avrebbero voluto averci entrambi in squadra”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Il racconto di Vettel
    “Ma anche io non ero molto interessato in quel momento, perché ero molto impegnato con la Ferrari, ed era il mio sogno far funzionare quel progetto – ha detto -. Quindi ci si parlava, ma non era nulla di serio. Penso che sarebbe stata una grande sfida essere compagno di squadra di Lewis, e credo che mi sarebbe piaciuto, ma non era destino. In quel momento, come ho detto, il mio obiettivo era vincere con la Ferrari. Non volevo cambiare squadra e vincere con la Mercedes, e mi sta bene così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Salucci sul team VR46: “Anche Valentino Rossi è contento”

    ROMA – Alessio Salucci ha parlato ai microfoni di “Speedweek” al termine della stagione 2022 di MotoGP, la prima del team VR46 in classe regina. Il team principal della scuderia fondata da Valentino Rossi ha espresso la soddisfazione del campionato disputato con alla guida Luca Marini e Marco Bezzecchi, vincitore del premio “Rookie of the Year”. “Se qualcuno mi avesse detto a febbraio di quest’anno che avremmo fatto una stagione così, avrei firmato con il mio sangue – ha detto -. Sono davvero soddisfatto. Abbiamo lavorato sodo su tutti i fronti. Sono orgoglioso della nostra gente e dei nostri autisti. Anche Vale è molto felice”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Salucci
    “Il bilancio è super positivo: Bez è Rookie of The Year, ma anche Maro è stato sempre velocissimo, soprattutto nelle ultime gare della stagione – ha aggiunto “Uccio” -. Anche Bez è salito sul podio e siamo arrivati ??quarti un paio di volte. Come squadra, siamo finiti non molto indietro rispetto a Suzuki e davanti a Honda. Sono davvero felice, ma allo stesso tempo sono un ragazzo che non potrà mai godersi una situazione come questa, perché bisogna sempre cercare di continuare a lavorare, migliorare e trovare qualcosa in cui essere migliore l’anno prossimo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel e l'ipotesi Mercedes: “Ne avevo parlato con Lauda”

    ROMA – Sebastian Vettel ha trascorso gli anni più importanti della sua carriera in Formula 1 tra Red Bull (quattro titoli consecutivi) e Ferrari, dove non è riuscito a raccogliere le stesse soddisfazioni delle stagioni precedenti. Per il pilota tedesco, in passato, c’è stata anche la possibilità di approdare in Mercedes, come raccontato al podcast “Beyond the Grid”. “Forse c’era un’opportunità, ene avevo parlato con Niki (Lauda, ndr), ma ad essere onesti, ero a metà della mia esperienza con Ferrari – ha detto -. Ovviamente sarebbe stato un grosso problema, anche perché Lewis (Hamilton, ndr) era il loro numero uno e non so se avrebbero voluto averci entrambi in squadra”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Passaggio mancato
    “Ma anche io non ero molto interessato in quel momento, perché ero molto impegnato con la Ferrari, ed era il mio sogno far funzionare quel progetto – ha detto -. Quindi ci si parlava, ma non era nulla di serio. Penso che sarebbe stata una grande sfida essere compagno di squadra di Lewis, e credo che mi sarebbe piaciuto, ma non era destino. In quel momento, come ho detto, il mio obiettivo era vincere con la Ferrari. Non volevo cambiare squadra e vincere con la Mercedes, e mi sta bene così”.

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    MotoGP, Uccio esalta il team VR46: “Anche Valentino Rossi è contento”

    ROMA – “Se qualcuno mi avesse detto a febbraio di quest’anno che avremmo fatto una stagione così, avrei firmato con il mio sangue. Sono davvero soddisfatto. Abbiamo lavorato sodo su tutti i fronti. Sono orgoglioso della nostra gente e dei nostri autisti. Anche Vale è molto felice”. Alessio Salucci ha parlato così, ai microfoni di “Speedweek”, al termine della stagione 2022 di MotoGP, la prima del team VR46 in classe regina. Il team principal della scuderia fondata da Valentino Rossi ha espresso la soddisfazione del campionato disputato con alla guida Luca Marini e Marco Bezzecchi, vincitore del premio “Rookie of the Year”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Bilancio positivo
    “Il bilancio è super positivo: Bez è Rookie of The Year, ma anche Maro è stato sempre velocissimo, soprattutto nelle ultime gare della stagione – ha aggiunto “Uccio” -. Anche Bez è salito sul podio e siamo arrivati ??quarti un paio di volte. Come squadra, siamo finiti non molto indietro rispetto a Suzuki e davanti a Honda. Sono davvero felice, ma allo stesso tempo sono un ragazzo che non potrà mai godersi una situazione come questa, perché bisogna sempre cercare di continuare a lavorare, migliorare e trovare qualcosa in cui essere migliore l’anno prossimo”. LEGGI TUTTO

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    Dall'Inghilterra arriva un camion che aggiusta le buche in meno di 4 minuti

    Uno dei problemi principali che si riscontra nella circolazione su strada sono le buche, un vero e proprio ostacolo di tutte le vetture che, a volte, rischiano anche di danneggiarsi. Queste irregolarità dell’asfalto sono maggiormente presenti nelle città, seppur siano un po’ ovunque in tutti i territori. C’è però chi si è ingegnato per far fronte a questo grattacapo. Stiamo parlando dell’Inghilterra, dalla quale proviene  una particolare macchina trasportata su autocarro che ripara le irregolarità dell’asfalto. Si chiama Velocity Patching ed è una soluzione non solo economica ma decisamente veloce, se si considera che per aggiustare una buca questa ci mette meno di 4 minuti.Guarda la galleryIl camion che aggiusta le buche: Velocity Patching
    Il compito
    Tale macchina ha un compito specifico: pulire, sigillare e mettere l’aggregato bituminoso nei difetti stradali. Il tempo impiegato per questa procedura è molto poco, superiore a 3 minuti e richiede il lavoro di tre persone solamente, anche se alla fine ne basterebbero due. Chi guida il camion aiuta l’addetto principale a scaricare il compattatore di asfalto dal mezzo, per poi rimetterlo a posto a operazione terminata.
    Basta poi una sola persona che si dedichi al lavoro principale di riparazione, usando un tubo sostenuto da un braccio meccanico che serve per pulire e riempire. Questo prima soffia aria ad alta velocità nel foro e poi sigilla la buca soffiando anche un bitume freddo. Dopodiché l’addetto attiva la deposizione dell’aggregato bituminoso con lo stesso cannone sempre ad alta velocità e sotto pressione.
    In questa lavorazione bisogna ovviamente prestare molta attenzione in modo tale da non formare dei dislivelli sull’asfalto. È stato calcolato il tempo del mezzo per la riparazione totale, e l’orologio ha calcolato 3 minuti e 5 secondi, ad un costo di 20 euro a meno che non siano buche molto grosse, a quel punto sale ai 70 euro.La convenienza di Velocity Patching sta nel tempo: se con qualsiasi altro mezzo si riparano poche buche al giorno, con questo invece se ne possono sistemare 200.
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    Cosa succede se il Cid è inverosimile rispetto ai danni dell'auto? La sentenza

    Ci sono casi in cui a seguito di incidenti, i conducenti delle rispettive vetture coinvolte decidono di compilare il Cid, (Constatazione amichevole di incidente), rinunciando alla procedura di liquidazione prevista dall’art. 3 della L. 39/77. In tal caso questi sono sia consapevoli di quel che è accaduto al momento e sia dei danni che le rispettive auto (o qualsiasi mezzo sia) abbiano dei danni o meno.
    Questo documento rappresenta perciò una dichiarazione confessoria che si può utilizzare anche se ci dovesse essere un processo a giudizio. C’è però una sentenza, la numero 3676, della Corte di Cassazione, che segue una decisione del 2019, secondo la quale queste dichiarazioni non hanno più valore se i danni riportati dalle vetture protagoniste dell’incidente sono incompatibili o inattendibili.
    Accertarsi dei fatti
    Anzitutto, alcuni esperti del magazine online All-In Giuridica della Seac sottolineano che: “Ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo Cid deve ritenersi preclusa dall’esistenza di un’accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio.”
    Nel caso in oggetto, prima arrivato al Giudice di Pace di Verona e in seguito al Tribunale del capoluogo scaligero, è stato respinta una richiesta di risarcimento avanzata ad una compagnia assicuratrice di un camionista oramai morto, seppur questi avesse ammesso di essere colpevole nel sinistro secondo il modulo Cid. La dinamica vedeva l’uomo sbattere con il proprio camion contro un’auto parcheggiata in un cortile, provocando dei danni.
    Alla fine però ciò che ne è venuto fuori attraverso una perizia è che i danni riportati all’auto non conciliavano con la dichiarazione da parte del camionista, e questa incompatibilità era stata accolta sia in primo sia in secondo grado di giudizio. Gli Ermellini nella sentenza dicono che: “Quanto al valore confessorio della constatazione amichevole di incidente, che la ricorrente lamenta essere stato trascurato, è principio di diritto che ‘ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo di constatazione amichevole d’incidente (il cosiddetto Cid) deve ritenersi preclusa dall’esistenza di un’accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio’. (Cass. 8451/ 2019). E tale incompatibilità è stata, come si è detto, accertata dal Ctu, cui il giudice di merito ha fatto riferimento”.
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