More stories

  • in

    Milano, Area C e restrizioni: quanto valgono le auto EURO 3, 5 e 6?

    La Fiat Panda (2010/2014) è la terza generazione della popolare city car di Fiat, nota per la sua praticità, il design compatto e la versatilità. Con uno stile più moderno rispetto ai suoi predecessori, questa Panda ha mantenuto la sua forma squadrata e funzionale, ma con bordi più morbidi e un look più raffinato. Era disponibile in una varietà di allestimenti e configurazioni, compresa una versione 4×4 per coloro che necessitavano di una certa capacità fuoristradistica. Sotto il cofano, la Panda era disponibile con diverse opzioni di motore, tra cui il turbo benzina TwinAir da 0.9 litri, il benzina da 1.2 litri e il diesel Multijet da 1.3 litri a basso consumo.
    Questi motori offrono un buon mix di prestazioni e risparmio di carburante, rendendo la Panda ideale sia per la guida in città che per i viaggi più lunghi. All’interno, la Panda è stata apprezzata per l’abitacolo spazioso e le intelligenti soluzioni di stivaggio, nonostante l’ingombro ridotto. Inoltre, offre una serie di caratteristiche tecnologiche e di sicurezza all’altezza della sua categoria, tra cui airbag, ABS e sistemi di infotainment opzionali. Nel complesso, la Fiat Panda (2010/2014) è stata una city car affidabile, pratica e conveniente, in grado di soddisfare un’ampia gamma di automobilisti alla ricerca di un veicolo economico e versatile.
    VW Golf Mk6 -,,- Valore circa 8.000 euro (una delle auto usate più popolari in Italia)
    La VW Golf Mk6 (2010-2014) è la sesta generazione dell’iconico best seller di Volkswagen , nota per il suo equilibrio tra qualità, prestazioni e praticità. Costruita sulla base della Mk5, ha introdotto uno stile raffinato, una migliore qualità degli interni e una tecnologia avanzata per la sua categoria. Sotto il cofano, la Golf Mk6 offriva una gamma di efficienti motori a benzina e diesel, tra cui il popolare turbo benzina 1.4L TSI e il diesel 2.0L TDI. Questi motori offrivano un mix di prestazioni elevate ed eccellenti consumi di carburante, adatti sia alla guida in città che ai viaggi a lunga distanza.
    Gli interni della Mk6 erano più pregiati rispetto al modello precedente, con materiali di alta qualità, comandi intuitivi e un abitacolo spazioso e confortevole. Era, inoltre, dotata di moderne funzioni tecnologiche come l’infotainment con touchscreen, la connettività Bluetooth e sistemi di sicurezza avanzati come l’ABS, l’ESC e gli airbag multipli, che hanno contribuito ai suoi alti indici di sicurezza. Grazie alla sua solida qualità costruttiva, all’affidabilità delle prestazioni e a un buon mix di comfort e praticità, la VW Golf Mk6 è rimasta una delle auto più vendute in Europa in questo periodo, conquistando un’ampia gamma di automobilisti, dai giovani professionisti alle famiglie.
    Opel Astra Sports Tourer -,,-, Valore circa 6.500 euro
    L’Opel Astra Sports Tourer (2010/2014) è la versione scoperta della popolare familiare compatta Astra, che offre maggiore praticità e spazio di carico pur mantenendo la dinamica sportiva e il design elegante della hatchback standard. Conosciuta per la sua miscela di comfort, funzionalità e piacere di guida, l’Astra Sports Tourer è stata una forte concorrente nel segmento delle auto compatte. Alimentata da una gamma di motori a benzina e diesel, tra cui i motori turbo a benzina da 1.4L e 1.6L e i motori diesel CDTI da 1.7L e 2.0L, la Sports Tourer offriva un buon equilibrio tra prestazioni ed efficienza nei consumi. I motori diesel, in particolare, sono stati elogiati per la loro economicità, rendendola ideale per i viaggi a lunga distanza o per il pendolarismo quotidiano.
    All’interno, l’Astra Sports Tourer è caratterizzata da un abitacolo ben arredato, con materiali di alta qualità, sedili sostenuti e funzioni avanzate come l’infotainment con touchscreen, il Bluetooth e una serie di tecnologie di sicurezza, tra cui ABS, ESP e airbag multipli. I sedili posteriori possono essere ripiegati per aumentare significativamente lo spazio di carico, rendendola una scelta versatile per le famiglie o per chi ha bisogno di spazio extra per i bagagli o le attrezzature. Con il suo design elegante, le sue prestazioni affidabili e la sua pratica configurazione da autocarro, l’Opel Astra Sports Tourer è stata una scelta popolare per gli automobilisti che cercavano versatilità e piacere di guida in questo periodo.
    SUV Renault Koleos -,,-, Valore circa 8.500 euro
    La Renault Koleos (2010/2014) è un SUV compatto che offre un mix di design francese e robuste capacità fuoristradistiche. Posizionato come un crossover adatto alle famiglie, il Koleos è stato progettato per offrire comfort, praticità e versatilità sia per la guida in città che per le avventure in fuoristrada. Alimentata da una gamma di motori a benzina e diesel, tra cui il motore diesel 2.0L dCi, la Koleos offre un equilibrio di prestazioni ed efficienza. Grazie alle quattro ruote motrici disponibili, il veicolo offre discrete capacità fuoristradistiche, rendendolo adatto agli automobilisti che necessitano di un veicolo versatile per le varie condizioni stradali. Il SUV è inoltre dotato di interni confortevoli e spaziosi, con caratteristiche moderne come il sistema di infotainment touchscreen, il Bluetooth e un ampio spazio di carico.
    In termini di sicurezza, la Koleos ha ottenuto buoni risultati nei crash test ed è dotata di ABS, ESP, airbag multipli e dispositivi di sicurezza avanzati opzionali, che garantiscono un viaggio sicuro per le famiglie. La posizione di guida elevata e l’eccellente visibilità, unite alla spaziosità degli interni, ne fanno un forte concorrente nel mercato dei SUV. Nel complesso, la Renault Koleos (2010/2014) offre un’opzione pratica ed elegante per chi cerca un SUV compatto comodo, versatile e ben equipaggiato. LEGGI TUTTO

  • in

    Bagnaia e rimonta su Martin: i numeri della stagione tutti dalla parte di Pecco

    C’è chi ha preparato l’ultimo trittico stagionale – Australia, Thailandia e Malesia in tre weekend consecutivi – pilotando un’auto da Rally. C’è chi ha vissuto l’emozione più grande della vita e chi invece ha preferito qualche giorno di relax in una delle città più belle del pianeta. Enea Bastianini si è concesso una digressione guidando un’Audi Quattro S1 al Rallylegend di San M LEGGI TUTTO

  • in

    Pileri Academy, grande successo per il primo test con i giovani

    Il primo test della Pileri Academy è andato in scena sul circuito di Varano de’ Melegari e ha registrato un’ottima partecipazione, con una ventina di giovani talenti iscritti, provenienti da tutta Italia insieme ai propri genitori. Il primo step del trofeo internazionale Mir Finetwork Agm Oil prende così forma. Un evento che ha confermato le grandi aspettative e ha segnato un importante passo avanti per il progetto di Francesco Pileri, volto a scoprire e valorizzare i futuri campioni del motociclismo. LEGGI TUTTO

  • in

    Best Global Brands 2024 | Ferrari è il migliore brand per crescita, secondo Interbrand

    Ferrari è risultato il migliore brand per crescita, secondo Interbrand che anche quest’anno ha stilato la classifica “Best Global Brands” per l’anno 2024.

    Come ogni anno, Interbrand ha stilato la classifica dei 100 brand che valgono di più al mondo. Il marchio Ferrari, al 62esimo posto assoluto, è però quello che fatto segnare il maggior incremento del valore: +21%, rispetto allo scorso anno.
    A guidare la classifica c’è Apple, con un valore che sfiora i 500 miliardi di dollari anche se in calo del 3% rispetto al 2023. Sul podio troviamo poi Microsoft ($ 352,5 bln | +11%) e Amazon ($ 298,1 bln | +8%). Appena giù dal podio troviamo nell’ordine Google ($ 291,3 bln | +12%) e Samsung ($ 100,8 bln | +10%). Il primo brand di una casa automobilistica è Toyota (6° – $ 72,8 bln | +13%) mentre a seguire troviamo Mercedes-Benz (8° posto), BMW (10°), Tesla (12°), Honda (26°), Hyunday (30°), Porsche (43°), Audi (45°), Ford (56°), Nissan (59°) e finalmente Ferrari al 62° posto con una valutazione di $ 13,1 bln, in crescita del 21%.
    L’Italia è rappresentata da altri marchi come Gucci (41°) e Prada (83°).
    Il grafico qui sotto mostra il trend di crescita del brand Ferrari, dal 2008 ad oggi. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Turrini: “Binotto fa campagna acquisti a Maranello”

    “Il segreto di Pulcinella”. Leo Turrini definisce così il tentativo di Mattia Binotto di portare tecnici dalla Ferrari in Audi. E sull’ex Team Principal di Maranello, il giornalista dice che quel ruolo era troppo grande per “le doti dell’individuo”!

    “A Maranello e dintorni è un po’ il segreto di Pulcinella”. Esordisce così Turrini, sul suo blog ‘Profondo Rosso‘.
    Il noto giornalista sportivo e volto di Sky Sport F1, si riferisce alla coseddetta “campagna acquisti” che Binotto, da poco a capo del progetto Audi in Formula 1, avrebbe avviato con l’intento di portare tecnici da Maranello ad Hinwil.
    Turrini non è mai stato tenero con l’ex Team Principal Ferrari e, anche in questa occasione, non ha lesinato “critiche” a quello che definisce un “personaggio”: “La mia opinione in merito è nota”, ha detto Turrini che poi ha anche aggiunto: “Una carriera valorosa culminata in un incarico (team principal, ndr) troppo grande ed oneroso per le doti dell’individuo”.
    Tornando a parlare della campagna acquisti, Turrini ha poi precisato: “Ovvio che Bin8 abbia invitato tecnici che conosce bene a seguirlo nella nuova avventura. Alcuni hanno declinato l’offerta. Altri accetteranno”.

    Il post sul suo blog, prosegue anche con qualche “frecciatina” ad Audi che potrebbe non avere vita facile nel Circus della Formula 1 e si conclude con il “P.S.” qui sotto:
    Corsi e ricorsi. Inizio 2014. Dieci anni fa. In Ferrari, reparto corse, lavoravano Stefano Domenicali, James Allison, Andrea Stella, Mattia Binotto.Eravamo quattro amici al bar.
    Solo che poi… LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari: retroscena, piani e segreti del nuovo dt Serra

    Dal primo ottobre scorso, dunque da pochi giorni, Loic Serra striscia il badge all’ingresso della Scuderia Ferrari e lo fa da direttore tecnico, ruolo che non mai avuto nella sua carriera e per meritare il quale dovrà mostrarsi capace di piroette da Cirque du Soleil. Ma fin dalla primavera scorsa, quando si presentò alla linea di comando (di cui allora faceva parte Enrico Cardile, al quale avrebbe dovuto riportare), Serra si è posto bene nei confronti degli ingegneri ferraristi di lungo corso. Ci risulta abbia usato parole e toni giusti e sia stato ben accolto, il che è un’ottima premessa. Bisogna però chiedersi quando si cominceranno a vedere i primi frutti del suo lavoro – dopo quindici anni e più di attesa per un titolo mondiale il popolo ferrarista freme – ma la risposta non è per niente semplice. Partiamo dalla constatazione che oggi gli ingegneri della Ferrari siano impegnati contemporaneamente su tre fronti: quello del campionato in corso con lo scopo di assicurare un buon finale alla SF-24 e ottenere il secondo posto nel Mondiale costruttori, quello della macchina 2025 il cui progetto è maturo ma ancora molto malleabile, nonché quello dei piani per la rivoluzione tecnica del 2026 che riserverà l’ingresso di un protagonista del tutto nuovo (l’Audi) e potrebbe promuovere attori al momento in penombra (un esempio su tutti: l’Aston Martin). Sono tre argomenti differenti tra loro, e distintamente vanno trattati.    LEGGI TUTTO

  • in

    De Meo: “Alpine varrà presto tra i 3 e i 5 miliardi di dollari”

    Luca De Meo, Amministratore Delegato del Gruppo Renault, in un’intervista esclusiva al quotidiano francese L’Equipe, ha fornito il suo punto di vista sulle motivazioni alla base della decisione di abbandonare la progettazione e la produzione di motori di Formula 1.credit: Alpine F1 Team“Sono un manager, gestisco una società quotata in borsa e dovevo ripensare al progetto F1, per vincere”. Ha esordito così il CEO di Renault, intervistato da L’Equipe.
    “Siamo diventati invisibili”, ha aggiunto De Meo riferendosi all’attuale visibilità di un brand come Alpine. “Altri due anni così e il progetto si sarebbe sgonfiato completamente. Sono tre stagioni che ci troviamo su una china discendente. Dovevamo dare una scossa a tutto questo”.
    Per De Meo, l’enorme investimento richiesto per la produzione di un motore – che si aggira intorno alle centinaia di milioni di dollari – non ha alcun senso quando è possibile utilizzare una Power Unit clienti più economica, in grado di fornire prestazioni altrettanto, se non superiori, per meno di 20 milioni di dollari.
    “I veri appassionati non sono preoccupati da questo calcolo ma io sì”, ha precisato De Meo che poi ha anche spiegato che le nuove regole in arrivo per il 2026, con una maggiore attenzione all’efficienza e all’alimentazione a batteria, abbiano messo in evidenza i costi.
    Il manager italiano ha anche affermato che la fabbrica francese di Viry, con 340 dipendenti, non avrebbe alcuna possibilità di competere con Mercedes, che, secondo lui ne impiega 900. E su questo ha aggiunto: “Hanno banchi di prova che noi non abbiamo. Il passaggio all’era dell’ibrido ha richiesto forti investimenti che all’epoca sono stati sottovalutati. Noi operiamo, strutturalmente, con tre cilindri quando gli altri ne hanno otto”.
    De Meo ha anche ricordatoche quando arrivò quattro anni fa, il gruppo Renault voleva stoppare il progetto F1: “Se c’è ancora, è perché io l’ho salvata. Ma non abbiamo la struttura per essere all’avanguardia nello sviluppo delle batterie, nella gestione del software e nel recupero dell’energia”.
    L’AD che ha optato anche per utilizzare il brand Alpine al posto del Renault ha voluto anche ribadire che “gli sponsor vengono per una squadra, non per un motore. I partner firmano con la McLaren, non per il Mercedes che hanno sotto il cofano. Il pubblico della F1 è cambiato. Si è allargato ai giovani e alle donne. Questa nuova clientela ha un’interpretazione diversa di questo sport”.
    De Meo ha poi anche polemizzato un po’ contro la Francia e i francese, dicendo chiaramente che il suo sogno di creare una super-squadra francese alla fine è fallito perché il Paese non è riuscito a sostenerlo: “Volevo creare una squadra francese, la Ferrari francese. Ho messo anche due piloti francesi in squadra: si sono schiantati l’uno contro l’altro. E se fate un giro con me su una A524, non troverete un solo sponsor francese. Neanche uno! Ho bussato a molte porte. Invano!”.

    De Meo ha poi voluto smentire le voci che, dietro alla chiusura del progetto dei motori di F1, ci sia la volonta da parte di Renault di mettere in vendita il team. Questa ipotesi è stata ripetutamente smentita e lostesso De Meo ha spiegato ancora una volta il perché di questo: “Ricevo telefonate ogni 15 giorni da finanziatori, eccentrici, che vogliono entrare in F1”, ha detto l’AD di Renault che poi ha anche aggiunto: “Sanno che dopo il 2026 costerà molto di più. Se oggi ti danno un miliardo di sterline per prendere la squadra, due anni dopo saranno in grado di rivenderla al doppio. Qui è pieno di speculatori. Ho rifiutato 50 volte. Una squadra varrà presto tra i 3 e i 5 miliardi di dollari. Non ho intenzione di vendere, non sono stupido”.
    Oggi De Meo dice di non aver bisogno di questi soldi ma presto invece questi miliardi potrebbero far gola a qualche altro CEO o Consiglio di Amministrazione. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp Giappone, trionfo di Bagnaia. Martin è secondo, terzo Marquez

    ROMA – Gara capolavoro di Pecco Bagnaia che vince il Gp del Giappone davanti a Jorge Martin e riduce di altri cinque punti il suo distacco dal pilota spagnolo della Ducati Pramac che ora conduce la classifica mondiale con un margine di vantaggio di 10 punti. Terzo posto per Marc Marquez, pilota della Ducati del team Gresini, davanti a Bastianini e Morbidelli. Completano la top10 Binder, Bezzecchi, Di Giannantonio, Espargarò e Miller. 12° Quartararo, 14° Marini. Bagnaia, che aveva conquistato anche la gara sprint, è alla sua ottava vittoria stagionale. Solo Rossi, Stoner, Lorenzo e Marquez ci erano riusciti in MotoGp. Bagnaia ha condotto la gara fin dal primo giro gestendo nella parte finale il ritorno di Martin artefice ancora una volta di una grande rimonta. LEGGI TUTTO