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    MotoGP, Jarvis: “Team satellite? Spero entro il 2025”

    ROMA – Solo due moto in pista per Yamaha nel Mondiale 2023 di MotoGP. La casa di Iwata, impegnata sarà in griglia di partenza solo con il team factory, dopo il passaggio di RNF in Aprilia. A dicembre, però, il presidente della FIM Jorge Viegas aveva dato per certo il passaggio del team VR46 proprio con Yamaha entro il 2024. Della possibilità di ripristinare una squadra satellite ha parlato il managing director di Yamaha, Lin Jarvis: “Per quanto riguarda i piani futuri per la squadra satellite, è vero che quest’anno saremo senza squadra satellite – le sue parole ai microfoni di “TMCBlog.com” -. Quest’anno non credo che ci sarà un grande deficit. Ci permetterà di concentrarci esclusivamente sulle moto ufficiali. Dobbiamo assicurarci di avere una moto molto competitiva per questa gara e anche per il 2024-2025″.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Jarvis
    “Vogliamo tornare ad avere una squadra satellite, su questo non ci sono dubbi – ha aggiunto Jarvis -. È troppo complicato spiegare le opportunità e gli ostacoli che dobbiamo affrontare. Ma se riusciamo a sciogliere certi nodi, potremmo prendere in considerazione il 2024. In caso contrario, sono abbastanza sicuro che entro il 2025 avremo di nuovo una squadra satellite, quindi aspettiamo e vediamo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Dall'Igna e la lezione del 2022: “Ecco l'errore da non ripetere”

    ROMA – Ducati è reduce dalla sua miglior stagione in MotoGP. La casa di Borgo Panigale, nel 2022, ha portato a casa i titoli piloti (con Pecco Bagnaia), costruttori e team. A inizio anno, però, le cose non sembravano andare così bene, come raccontato anche da Luigi Dall’Igna, che ha spiegato alcuni errori commessi: “Il nostrofinale di stagione 2021è statomolto buono, con tutti i piloti – ha detto il direttore generale ai microfoni di “Speedweek” -. Abbiamo messo in pista la moto 2022 dopo l’ultimo Gran Premio di Valencia e sostanzialmente i piloti ne erano rimasti abbastanza contenti. Quindi abbiamo dato per scontato che quello che avevamo era buono”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La lezione del 2022
    “Siamo arrivati a Sepang con le moto 2022 e non avevamo riferimenti degli anni precedenti – ha aggiunto Dall’Igna -. Poi abbiamo iniziato a vedere che qualcosa non andava, poi abbiamo imparato da quella cosa per quest’anno. Quest’anno, anche se i test di Valencia sono andati bene, porteremo a Sepang una moto 2022 e una 2023 per avere il riferimento ed essere sicuri che i progressi siano davvero competitivi”. LEGGI TUTTO

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    Sciopero benzinai ridotto a 48 ore: ecco quando

    Il lungo sciopero proclamato dai benzinai nei giorni scorsi è il risultato di un altrettanto lungo momento di difficoltà. I prezzi del carburante alle stelle, poi la non conferma del taglio sulle accise da parte del Governo e infine le nuove regole che lo stesso Governo ha deciso di applicare che hanno messo ancora più di malumore la categoria. I confronti tra le parti ci sono stati ma non si è arrivati a un punto d’incontro, per questo lo stop della rete carburanti è stato confermato, ma nella vicenda è intervenuta anche l’Autorità garante per gli scioperi guidata da Giuseppe Santoro-Passarelli: ha ritenuto regolare la protesta, ma ha chiesto di ridurne la durata.
    Sciopero più breve
    L’Autorità garante per gli scioperi ha preso atto dello stop annunciato “dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 alle 07.00 del 27 gennaio 2023” dai gestori della rete carburanti, ritenendo regolare la formale proclamazione. Allo stesso tempo, però, le associazioni vengono invitate a valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti “al fine di limitare i disagi a cui, inevitabilmente, andrebbero incontro i cittadini utenti, a fronte di una prolungata chiusura dei distributori di carburante sulla rete ordinaria e autostradale, questa Commissione invita le Associazioni in indirizzo a valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti”. Non più 60 ore, quindi, ma 48: dalle 19.00 del 24 gennaio alle 07.00 del 27 gennaio 2023.
    Prezzi benzina e Diesel troppo alti? Ecco 5 app che trovano il distributore più economico LEGGI TUTTO

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    Dacia, 2022 positivo: tutti i numeri di un successo

    Una crescita globale, senza confini né limiti, in assoluta controtendenza con l’andamento del mercato europeo, in tutti i mercati più importanti del Vecchio Continente. Un successo di numeri a 360 gradi, generale e tra i privati, quello ottenuto da Dacia nel 2022 in mezzo alla tempesta perfetta tra Covid e crisi di microchip e logistica. Ma i miracoli non esistono, almeno nell’industria e il totale di 573.800 vendite nel 2022, pari a una crescita del 6,8% rispetto al 2021, con tanto di superamento del traguardo simbolico oltreche storico degli 8 milioni di veicoli venduti dal 2004, ha una spiegazione precisa, invece che sovrannaturale. Che sta nell’aver individuato il giusto equilibrio, quello essenziale tra la qualità – intesa come pacchetto generale design/contenuti/tecnologia/performance/consumi/emissioni – e il prezzo dell’offerta dai suoi prodotti. Il posizionamento essenziale, appunto. Così, mentre in tutta Europa le vendite calano del 5,5%, Dacia non solo cresce più del doppio in generale, ma trionfa soprattutto nell’universo dei clienti privati. Ad ulteriore dimostrazione di quanto la la massa, in un momento di fantastiche offerte ma troppo spesso inaccessibili, faccia attenzione al proprio portafoglio, senza per questo perdere di vista estetica e divertimento di guida. Infatti, nel 2022, Dacia ha raggiunto in Europa tra i privati una quota di mercato record del 7,6% (contro 6,2% nel 2021), consolidando per il secondo anno consecutivo il suo posto sul podio europeo. E, a proposito di record, Dacia ha ottenuto quote super nella sommatoria auto+veicoli commerciali (3,7%, cioè +0,5 sul 2021), come solo per le auto (4,2%,+0,7 sul 2021). 
    Strategia
    La dimensione dei risultati ottenuti da Dacia assume contorni importanti con le riflessioni di Xavier Martinet SVP, Marketing, Sales & Operations di Dacia. “In effetti – spiega il manager francese, già numero di Renault Italia – questi risultati ci regalano soddisfazioni enormi proprio in considerazione dell’aumento dei prezzi delle auto registrato in tutta Europa. Lo abbiamo fatto noi, come tutti gli altri, perché obbligati dall’aumento dei costi di produzione e logistica che hanno condizionato il mercato e le scelte di noi costruttori. Se mi si chiede cosa succederà nel 2023, non saprei davvero. Dipende dal mercato, dalla contingenza. Abbiamo registrato con attenzione la scelta di un costruttore non nostro diretto concorrente (Tesla ndr) che ha appena fatto comunicazioni importanti in merito a una riduzione rilevante dei suoi listini. Vedremo cosa succederà. Noi continueremo a puntare sul rapporto qualità-prezzo, inteso come aggiunta di valore e qualità a un prodotto accessibile . E vogliano rimanere fedeli a questa linea, Dacia deve rimanere Dacia. Ma certo non possiamo puntare solo sui prezzi bassi. Perché troveremo sempre qualcuno che può arrivare a farli più bassi. Dacia invece punta a dare più valore e qualità ai propri prodotti al miglior prezzo possibile. In questo senso, la concorrenza dei brand cinesi non la vedo così pericolosa. Semmai  potrebbe esserlo più per l’elettrico e certamente non solo per Dacia”.
    In Europa
    Tornando ai numeri, la diffusione della crescita dei numeri Dacia in Europa, è impressionante per la suea estensione. Dacia infatti cresce in Francia, il suo primo mercato con 130.800 auto immatricolate nel 2022 (+4,5% sul 2021, in un mercato a -7,8%) con una quota di 8,6% che consente a Dacia, per la prima volta nella sua storia, di salire sul terzo gradino del podio delle auto. Tra i privati, la quota Dacia sale al 15,8% (+1,3 punti): cioè, 1 cliente privato su 6 ha scelto Dacia nel 2022. Record anche in Germania, con una crescita del 50% dei volumi:  60.300 auto vendute e una quota oltre il 2% (prima volta) e il 5% tra i privati. Ottima la crescita in Italia con 67.300 autovetture vendute (+9,2% sul 2021, in un mercato a -9,7%) e 5,1%, di quota (+0,9 sul 2021). Tra i privati, Dacia diventa la quarta marca in classifica con 8,3% di quota (+2% sul 2021). In Spagna, Dacia con 37.800 vendite ha realizzato un +2,7% sul 2021 (mercato a -5,3%) e 4,7%, di quota (+0,4 sul 2021). Tra i privati ha l’8,1% di quota (+0,6 sul 2021). Nel Regno Unito, Dacia la crescita è arrivata al +55% sul 2021 in un mercato a -2%. Tra i privati la quota è passata dal 2% nel 2021 al 3,1% del 2022. Anche altre performance hanno contribuito considerevolmente ai risultati di Dacia nel 2022. Dacia vola anche nella sua nazione di origine, la In Romania, con il 30% di quota (+2%) dove il brand è la prima Marca nel canale privati come in Portogallo, Belgio e Marocco. Nell’Europa dell’Est, i Paesi Baltici, la Slovacchia e la Repubblica Ceca hanno registrato un aumento delle vendite superiore al 30%, come anche in Turchia con 6% di quota (+1,1 sul 20221). LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Yamaha chiama la VR46? “Team satellite, ecco quando”

    ROMA – La Yamaha scenderà in pista nel Mondiale 2023 di MotoGP con due sole moto in pista. La casa di Iwata, impegnata sarà in griglia di partenza solo con il team factory, dopo il passaggio di RNF in Aprilia. A dicembre, però, il presidente della FIM Jorge Viegas aveva dato per certo il passaggio del team VR46 proprio con Yamaha entro il 2024. Della possibilità di ripristinare una squadra satellite ha parlato il managing director di Yamaha, Lin Jarvis: “Per quanto riguarda i piani futuri per la squadra satellite, è vero che quest’anno saremo senza squadra satellite – le sue parole ai microfoni di “TMCBlog.com” -. Quest’anno non credo che ci sarà un grande deficit. Ci permetterà di concentrarci esclusivamente sulle moto ufficiali. Dobbiamo assicurarci di avere una moto molto competitiva per questa gara e anche per il 2024-2025″.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Tra il 2024 e il 2025
    “Vogliamo tornare ad avere una squadra satellite, su questo non ci sono dubbi – ha aggiunto Jarvis -. È troppo complicato spiegare le opportunità e gli ostacoli che dobbiamo affrontare. Ma se riusciamo a sciogliere certi nodi, potremmo prendere in considerazione il 2024. In caso contrario, sono abbastanza sicuro che entro il 2025 avremo di nuovo una squadra satellite, quindi aspettiamo e vediamo”. LEGGI TUTTO

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    Prezzi benzina e Diesel troppo alti? Ecco 5 app che trovano il distributore più economico

    Il Governo sta provando a risolvere il problema studiando nuovi decreti, ma nel frattempo per affrontare il rincaro dei carburanti, gli automobilisti possono affidarsi alla tecnologia, ovvero alle diverse app presenti sugli store di tutti gli smartphone che consentono di trovare i distributori più convenienti e quindi di poter risparmiare sul rifornimento della propria auto. LEGGI TUTTO

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    Spostarsi in autonomia. L’utilità della solidarietà online nell’acquisto di auto attrezzate per le persone con disabilità

    La disabilità motoria comporta numerosi impedimenti, che purtroppo non si possono risolvere solo con una sedia a rotelle. Si pensi, ad esempio, agli spostamenti. Servono dei mezzi adatti alle esigenze di chi è costretto a muoversi con la carrozzina, per i quali è possibile ricevere delle sovvenzioni, a seconda della Regione di appartenenza, o detrazioni fiscali. 
    Tuttavia spesso si presenta la necessità di un mezzo più consono ai bisogni della persona diversamente abile, come quando, parallelamente alla crescita fisica, serve una sedia a rotelle più grande che possibilmente non entra più nel veicolo. I costi sono elevati e le coperture, quando arrivano, non sono immediate. 
    Pina e Claudio si sono trovati in questa situazione e da Foggia hanno lanciato, lo scorso novembre, una campagna che, grazie a oltre 23mila euro raccolti, li ha aiutati nell’acquisto di un van adatto alle esigenze della loro bambina, nel frattempo cresciuta. Obiettivo simile a quello di Sara: una macchina in grado di trasportare mamma Antonia, non più autonoma dopo un mieloma.
    L’importanza della solidarietà
    È lì infatti che subentra il personal fundraising. Su GoFundMe sono numerose le raccolte fondi che, grazie alla solidarietà online, permettono l’acquisto di mezzi di trasporto adatti alle persone con disabilità. I genitori di Olimpia, 11enne del napoletano, stanno usando la piattaforma per raccogliere fondi per l’acquisto di un’automobile con pedana elettrica sollevatrice per la sedia posturale della bambina. Stessa idea di papà e mamma di Gabri, 7 anni, della provincia di Lecco: la famiglia ha raccolto 20mila euro, utili all’acquisto di un nuovo mezzo che potrà trasportare la carrozzina del figlio.
    Un’auto speciale, più consona al trasporto di carrozzine pesanti, è l’obiettivo di Traian, giovane di Paderno Dugnano, nel milanese, tifosissimo dell’Inter, e Lorella, di Grosseto, la cui macchina non è più sufficiente per spostarsi facilmente, a causa della rara patologia disabilitante da cui è affetta.
    Grazie al personal fundraising è possibile raccogliere fondi anche per un’amica in difficoltà. Come sta facendo Jenny, che da Lucca sta aiutando Jessica a estinguere il prestito per pagare un nuovo mezzo più consono alle sue esigenze. 
    La solidarietà online aiuta molte persone in difficoltà nella vita di tutti i giorni e spesso racconta storie a lieto fine. Come quella dell’auto speciale rubata a Maria Elena Barile, 56enne barese affetta da Sclerosi Multipla, poi ritrovata. L’episodio scatenò un tam tam solidale tale che la figlia, Rita, ha organizzato un fundraising per donare all’associazione Angeli Senza Frontiere O.d.V. un’auto attrezzata al trasporto dei disabili in tutta la Puglia.
    Come sempre, quando gli aiuti del welfare non sono rapidi o sufficienti, basta un clic per migliorare la vita di molte persone meno fortunate. LEGGI TUTTO

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    Le date dei tre giorni di test Ferrari, in pista a Fiorano con Leclerc e Sainz

    La Ferrari scenderà in pista la prossima settimana a Fiorano per una intensa tre giorni di test, in preparazione alla nuova stagione F1 2023. Sul tracciato di casa della Scuderia di Maranello si alterneranno Charles Leclerc, Carlos Sainz, Robert Shwartzman e Antonio Giovinazzi.
    I piloti titolare svolgeranno un programma completo della durata di un giorno ciascuno, mentre i due piloti collaudatori si divideranno l’ultima giornata di test.
    Il programma prevede che il monegasco scenda in pista martedì 24 gennaio, lo spagnolo mercoledì 25 mentre Shwartzman e Giovinazzi chiuderanno le prove giovedì 26. Le date non sono ancora definitive al 100% in quanto in questi giorni a Fiorano è previsto un peggioramento delle condizioni meteo con qualche possibile nevicata, anche se di lieve entità.Le ultime previsioni meteo parlano di qualche possibile precipitazione nevosa anche nella giornata di lunedì, con probabile pioggia poi nei giorni seguenti.

    L’alternativa potrebbe essere rimandare questi tre giorni alla settimana ancora successiva, ovvero 31 gennaio, 1 e 2 febbraio, mantenendo il programma stabilito con i due piloti titolari in pista nei primi due giorni e a seguire la giornata dedicata ai due giovani collaudatori.
    Il lavoro sul circuito di Fiorano, così come fatto anche lo scorso anno, non potrà essere svolto con la monoposto dello scorso anno e servirà soprattutto a piloti e ingegneri per riprendere confidenza con le procedure in pista.
    Ricordiamo poi che la presentazione della nuova Ferrari F1 2023 avverrà il 14 febbraio a Maranello e, molto probabilmente solo in quella data, sarà anche svelato il nome della monoposto che, ad oggi, è conosciuta con il nome di progetto 675. LEGGI TUTTO