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    MotoGP, Marquez: “Non so come ho fatto a vincere tre gare nel 2021”

    ROMA – Gli ultimi tre anni sono stati i più difficili della carriera di Marc Marquez. Per il pilota di Cervera, dopo la caduta di Jerez a luglio 2020, è iniziato un lungo calvario caratterizzato da tante assenze, quattro interventi chirurgici al braccio destro e problemi alla vista, il tutto condito da una Honda che in MotoGP ha fatto sempre peggio. In un’intervista all’edizione spagnola di “GQ”, il numero 93 ha raccontato i momenti più bui dell’ultimo triennio: “È arrivato un momento in cui il dolore ha superato la passione, e ho pensato che io sistemavo tutto o non valeva la pena continuare a correre, perché stavo perdendo molta qualità di vita. Non solo accumulavo fallimenti su fallimenti, ma il dolore era costante e stavo cambiando anche il carattere, nemmeno sorridevo più”.Guarda la galleryMotoGP, ecco la nuova Ducati per il campione del mondo
    Il racconto di Marquez
    “Sinceramente non so nemmeno come sono riuscito a vincere tre gare nel 2021, non posso spiegare come sono stato in grado di chiudere la stagione tra i primi cinque e aver fatto un quarto posto all’inizio del 2022 a Jerez, perché non pensavo né alla competizione né al fisico”. Poi, un esempio di come le poche gare dispuate nel 2021 siano state complicate: “Stavo vincendo e mi sono messo a piangere. Quando vincevo pensavo sempre a fare festa, divertirmi con le persone a cui voglio bene. In realtà mi era venuta in mente la cosa opposta, a causa del dolore, quel dolore al braccio che mi faceva soffrire costantemente e che non potevo dimenticare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez racconta la lunga crisi: “Il dolore aveva superato la passione”

    ROMA – Il triennio appena concluso è stato un vero e proprio incubo per Marc Marquez, almeno a tratti. Per il pilota di Cervera, dopo la caduta di Jerez a luglio 2020, è iniziato un lungo calvario caratterizzato da tante assenze, quattro interventi chirurgici al braccio destro e problemi alla vista, il tutto condito da una Honda che in MotoGP ha fatto sempre peggio. In un’intervista all’edizione spagnola di “GQ”, il numero 93 ha raccontato i momenti più bui dell’ultimo triennio: “È arrivato un momento in cui il dolore ha superato la passione, e ho pensato che io sistemavo tutto o non valeva la pena continuare a correre, perché stavo perdendo molta qualità di vita. Non solo accumulavo fallimenti su fallimenti, ma il dolore era costante e stavo cambiando anche il carattere, nemmeno sorridevo più”.Guarda la galleryDucati, spettacolo a Madonna di Campiglio Trentino
    Le lacrime al traguardo
    “Sinceramente non so nemmeno come sono riuscito a vincere tre gare nel 2021, non posso spiegare come sono stato in grado di chiudere la stagione tra i primi cinque e aver fatto un quarto posto all’inizio del 2022 a Jerez, perché non pensavo né alla competizione né al fisico”. Poi, un esempio di come le poche gare dispuate nel 2021 siano state complicate: “Stavo vincendo e mi sono messo a piangere. Quando vincevo pensavo sempre a fare festa, divertirmi con le persone a cui voglio bene. In realtà mi era venuta in mente la cosa opposta, a causa del dolore, quel dolore al braccio che mi faceva soffrire costantemente e che non potevo dimenticare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: wild card a Dani Pedrosa per il GP di Spagna 2023

    ROMA – Dani Pedrosa correrà una gara di MotoGP nel 2023, a due anni dall’ultima volta. Il pilota spagnolo, ritiratosi dalle corse a fine 2018, ha gareggiato da quell’anno solo nel Gran Premio di Stiria 2021, in sella alla KTM di cui è collaudatore. Proprio con KTM avrà la possibilità, grazie a una wild card, di scendere ancora una volta in pista nel Gran Premio di Spagna, in programma sul circuito Angel Nieto di Jerez de la Frontera, in programma il prossimo 30 aprile.Guarda la galleryMotoGP, ecco la nuova Ducati per il campione del mondo
    L’annuncio di Guidotti
    Ad annunciare la presenza di Pedrosa è stato il team manager Francesco Guidotti: “Ho ricevuto la conferma pochi minuti fa,questo dimostra l’importanza del suo contributo, che è davvero elevato”. Grande soddisfazione anche da parte di Pit Beirer, direttore della divisione motorsport di KTM: “Pedrosa è un ragazzo con una mentalità forte, non si può costringerlo a fare una wild card. Non farebbe una wild card se pensasse che la moto non è competitiva, quindi spero che ci dia il segnale giusto per farlo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa torna in gara nel 2023: ecco dove sarà in pista

    ROMA – Dani Pedrosa tornerà in pista nel Mondiale 2023 di MotoGP, anche se solo per una gara. Il pilota spagnolo, ritiratosi dalle corse a fine 2018, ha gareggiato da quell’anno solo nel Gran Premio di Stiria 2021, in sella alla KTM di cui è collaudatore. Proprio con KTM avrà la possibilità, grazie a una wild card, di scendere ancora una volta in pista nel Gran Premio di Spagna, in programma sul circuito Angel Nieto di Jerez de la Frontera, in programma il prossimo 30 aprile.Guarda la galleryBagnaia, Bastianini e Dall’Igna: che sciatori!
    L’annuncio di KTM
    Ad annunciare la presenza di Pedrosa è stato il team manager Francesco Guidotti: “Ho ricevuto la conferma pochi minuti fa,questo dimostra l’importanza del suo contributo, che è davvero elevato”. Grande soddisfazione anche da parte di Pit Beirer, direttore della divisione motorsport di KTM: “Pedrosa è un ragazzo con una mentalità forte, non si può costringerlo a fare una wild card. Non farebbe una wild card se pensasse che la moto non è competitiva, quindi spero che ci dia il segnale giusto per farlo”. LEGGI TUTTO

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    F1 2023, E se la Red Bull RB19 cambiasse colore?

    Red Bull – foto da twitter

    Poco dopo le ore 12:00 di oggi, sul profilo twitter ufficiale del Team Red Bull Racing F1 è stata pubblicata la foto qui sotto che mostra una monoposto di Formula 1 completamente bianca.

    2023 👉 A blank canvas 🎨 pic.twitter.com/u8miBUSCwu
    — Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) January 27, 2023

    Tra una settimana esatta, il team campione del mondo in carica, presenterà la livrea della monoposto che disputerà il Campionato Mondiale 2023 di Formula 1.
    Il bianco potrebbe essere il nuovo colore “di base” della Red Bull RB19? E’ un’ipotesi che ancora non ha trovato conferme. Ricordiamo che il team austriaco ha quasi sempre corso con livrea blu, tranne in alcuni Gran Premi dove la livrea era proprio bianca in onore al motorista Honda (foto qui sotto: Gp Turchia F1 2021).

    ISTANBUL, TURKEY – OCTOBER 09: Sergio Perez of Mexico driving the (11) Red Bull Racing RB16B Honda during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Turkey at Intercity Istanbul Park on October 09, 2021 in Istanbul, Turkey. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images) // Getty Images
    La foto in apertura a questo articolo è invece una bella rivisitazione della Red Bull RB18 che ha corso lo scorso anno colorata di bianco. LEGGI TUTTO

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    Ferrari F1 2023: confermato il filming day, dopo la presentazione

    La Ferrari ha confermato che, il 14 febbraio dopo la presentazione della nuova vettura 2023, la monoposto stessa scenderà subito in pista, per un primo shakedown “camuffato” da filming day.

    La conferma è arrivata anche da Fred Vasseur che, durante la sua prima intervista da Team Principal della Scuderia di Maranello, ha anche anticipato che presto saranno fornite anche ulteriori informazioni in merito al filming day.
    In attesa di ulteriori dettagli, da quanto abbiamo raccolto in queste ore, la nuova Ferrari F1 2023 dovrebbe percorrere i suoi primi chilometri in pista sul circuito di Fiorano nel primo pomeriggio di martedì 14 febbraio. LEGGI TUTTO

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    Ansia da simulatore e prove in pista, le big s'interrogano

    TORINO – Nella Formula 1 di oggi, così legata alle simulazioni (e non solo al simulatore di guida), si scopre quella che si potrebbe chiamare un’ansia da simulazione. Tanto che uno dei concetti più ricorrenti è quello della correlazione: s’intende la correlazione tra dati teorici e dati veri, quelli raccolti in pista. Che ci sia un certo scostamento tra quanto ci si attende e quanto si tocca con mano è ormai assodato da progettisti, ingegneri, piloti e altre figure tecniche. Il nodo è sempre sapere quanto valga in termini di prestazioni – non solo nei riscontri cronometrici – l’eventuale scostamento. Ne ha parlato nei giorni scorsi il nuovo team principal della Ferrari, il francese Fred Vasseur, premettendo che lui è da poco a Maranello e molte cose deve ancora scoprirle. E tuttavia, ha ammesso, i dati che riguardano la nuova auto sono positivi (anche per quanto attiene il motore). Aggiungendo però che solo quando si scenderà in pista a Sakhir, in Bahrain, la fotografia sarà realistica.
    I dubbi di Toto Wolff
    Più o meno è lo stesso concetto espresso da Toto Wolff, team principal (e comproprietario) della Mercedes che ha manifestato dubbi simili. «Lo scorso anno abbiamo pagato il fatto che nel nostro staff non c’erano ingegneri che si ricordassero delle auto ad effetto suolo – spiega – ma quest’anno dovremmo essere a posto. Le simulazioni sono buone, anche se sono convinto che soltanto in Bahrain capiremo se i nostri problemi sono alle spalle». Dal che si può dedurre che anche in Mercedes, come in Ferrari (e presumibilmente nelle altre squadre, pure in Red Bull) esista l’ansia da simulatore. Si potrebbe tornare ai test più o meno liberi? Forse si dovrebbe, ma con un calendario maxi (24 gare, poi ridotte a 23, comunque tante) e costi da tenere sotto controllo, bisogna fare di necessità virtù. Magari un bene per l’imprevedibilità delle gare, magari no. Lo si scoprirà – anche questo – dal Bahrain. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, l'Agcm boccia l'esposizione dei prezzi medi

    I prezzi medi dei carburanti sono di nuovo al centro di numerose discussioni che stanno interessando automobilisti, gestori di pompe e sindacati. Fra scioperi decisi, annullati e poi ripristinati e un aumento vertigionoso della benzina, la situazione sta diventando sempre più preoccupante. In vista della Commissione Attività produttive della Camera sul decreto Trasparenza sui carburanti è intervenuta l’Agcm che”ritiene che non vi sia necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi , atteso che appaiono incerti i benefici per i consumatori, a fronte invece di un possibile rischio di riduzione degli stimoli competitivi”.
    A prendere parola è stato Roberto Rustichelli, presidente Agcm, che in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera sul decreto Trasparenza sui carburanti, ha detto che “la media aritmetica del prezzo regionale risulta molto poco rappresentativa dell’effettivo contesto competitivo in cui un impianto di distribuzione di carburanti opera”, questo perché “un impianto di distribuzione di carburanti risulta effettivamente in concorrenza soltanto con gli impianti situati a pochi chilometri di distanza”.
    Si cerca un punto di incontro

    “La doppia cartellonistica prevista, al di là dei possibili oneri aggiuntivi per gli esercenti, potrebbe perfino indurre in confusione alcuni consumatori. La diffusione presso gli esercenti di un prezzo medio regionale rischia di ridurre la variabilità di prezzo, in quanto potrebbe essere utilizzata dalle imprese per convergere automaticamente su un ‘prezzo focale”. E poi conclude che l’Agcm “accoglie con favore un ulteriore potenziamento delle misure di visibilità dei prezzi” attraverso “le rilevazioni ministeriali e la diffusione tramite strumenti tradizionali o telematici”.
    Carburanti, i prezzi salgono vertiginosamente: benzina a 1,842 euro/litro LEGGI TUTTO