I 38 giri dell’ePrix di Berlino diventano 41, tre di recupero per le due fasi di Safety Car che hanno caratterizzato anche gara-2. Giro 11, di nuovo problemi per Maserati, con Guenther a tamponare una Andretti e dover dire addio alle ambizioni di zona punti.
Contact for @edomortara! The @MahindraRacing driver looks to have sustained some damage to his front wing as a result. @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/MX0t8tQzFp
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La prima fuga di Da Costa
La Safety Car del giro 25, per l’incidente tra Nato e Fenestraz, è quella che penalizza il tentativo di fuga di Da Costa. Il pilota Porsche prova lo strappo al giro 23 e riesce ad aprire un distacco di 1″ sul gruppo guidato da Rowland, Cassidy ed Evans. Tutti ricompattati, però, dalla vettura di sicurezza.
No room there The moment that @NatoNorman and @sachafenestraz came to blows in the @SUNMINIMEAL #BerlinEPrix!The @PorscheRaces Safety Car is out once again as the stranded @NISMO is recovered. pic.twitter.com/nfQt2kZIZG
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La ripartenza al giro 29 vede Evans provare a guadagnare la testa della gara per effettuare l’ultimo Attack Mode. Riesce nel tentativo e il rientro è dritto in lotta con l’altra Jaguar di Nick Cassidy, che corre in ottica campionato ed è leader dopo le due gare di Berlino. Davanti, il secondo strappo di Da Costa arriva al giro 37, costruisce di nuovo un gap di 1″ su Rowland, Evans, Cassidy e Wehrlein. È l’azione decisiva, che porterà al successo.
Back into the lead for @afelixdacosta! ??Evans runs deep and the @PorscheFormulaE driver is quick to pick up the pieces.@SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/CFdHPBLh1y
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L’inizio di stagione difficile e il lavoro per recuperare
“Aspettiamo e vedremo”, dice scherzando Da Costa sulla vittoria, memore di quanto accaduto a Misano. “Sono fiducioso che abbiamo tutto in regola. E’ fantastico vincere la gara di casa di Porsche. Qui ci sono qui tante persone che lavorano sodo in fabbrica e solitamente non vanno in pista. È stato un inizio di stagione difficile, poi abbiamo costruito lo slancio”.
C’è “luce” tra le macchine alle spalle, Cassidy recupera un po’ e chiude secondo a 7 decimi, Rowland è terzo a 2″8 e Wehrlein a 4″1. La seconda Porsche difende il piazzamento da Dennis, poleman e quinto sotto la bandiera.
Evans termina sesto, davanti alla Maserati di Daruvala, poi la McLaren di Barnard – ancora in sostituzione di Bird -. Finisce in zona punti il rookie Eriksson, su Envision e in sostituzione di Buemi impegnato a Spa per la 6 Ore del WEC. Vergne completa la top ten con DS Penske.
Cassidy lotta con Evans
In casa Jaguar, Cassidy ha corso facendo spalle larghe nel finale ed esce da Berlino da leader del campionato: “Alla fine è stato un grand week end per noi, mi dispiace per Mitch che ha perso delle posizioni. A volte funziona a volte no, va così in queste gare in gruppo”.
Racing is once again underway! @afelixdacosta leads the restart but @NickCassidy_ comes CHARGING through the field to snatch top spot.@SUNMINIMEAL #BerlinEPrix pic.twitter.com/1AYUGTrGoM
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Con 140 punti, Cassidy vola verso gli ePrix di Shanghai in testa, davanti a Wehrlein con 124 punti e Rowland a 118 punti. Il pilota Nissan è assolutamente in corsa per il titolo e, dopo la vittoria al sabato, racconta: “La strategia di ieri era quella di arrivare in fretta davanti, oggi è stata diversa. La gara è stata davvero durissima, tutti sono stati davvero molto aggressivi e l’aspetto chiave è stato il correre tra due Porsche e due Jaguar a fare gioco di squadra, mentre io ero solo”.
Alle spalle di Rowland, Dennis è a quota 102 punti, poi Evans a 92. La Formula E tornerà in pista il 25 e 26 maggio, per altri due ePrix verso il gran finale di Portland a giugno e Londra il 20 e 21 luglio. LEGGI TUTTO