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    F1, Vasseur conferma quanto anticipato da CircusF1: “In Ungheria una versione evoluta del fondo”

    Fred Vasseur ha confermato oggi quanto anticipato qualche giorno fa da CircusF1.com [ leggi qui ], ovvero che la Ferrari, in Ungheria, porterà una versione evoluta del fondo vettura, per risolvere i problemi di bouncing che si erano riscontrati nelle ultime gare.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    “La settimana di pausa prima dell’Ungheria ci ha permesso di analizzare a fondo tutti i dati raccolti nelle ultime tre gare”, ha detto oggi Vasseur.
    Il team principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “Abbiamo constatato che il pacchetto di upgrade recentemente introdotto ha portato i benefici attesi in termini di punti di carico, ma ha anche innescato degli effetti collaterali che hanno peggiorato il comfort di guida di Charles e Carlos”.
    Infine Vasseur ha confermato quanto vi avevamo già anticipato nel giorni scorsi, ovvero che a Budapest farà il suo debutto una versione rivista del fondo per provare a risolvere i problemi della SF-24: “Abbiamo lavorato sodo in azienda e dunque a Budapest porteremo una versione evoluta del fondo che contiamo possa dare ai piloti una vettura con la quale possano esprimersi al meglio delle loro capacità. In questa stagione si continua a lottare sul filo dei centesimi e avere Charles e Carlos in piena fiducia può consentirci di ottenere risultati migliori, in gara ma soprattutto in qualifica, quando si tratta di spingere al limite. Sono fiducioso che il pacchetto che avremo a disposizione all’Hungaroring potrà permettere alla nostra squadra di essere protagonista”. LEGGI TUTTO

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    F1 2025: le 6 Sprint Race e cosa cambia nel format

    MEXICO CITY, MEXICO – OCTOBER 29: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB19 Charles Leclerc of Monaco driving the (16) Ferrari SF-23 and Sergio Perez of Mexico driving the (11) Oracle Red Bull Racing RB19 battle for track position into the first corner at the start of the race during the F1 Grand Prix of Mexico at Autodromo Hermanos Rodriguez on October 29, 2023 in Mexico City, Mexico. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202310290555 // Usage for editorial use only //

    Il Calendario F1 2025 vedrà dei fine settimana con il format Sprint che prevede una sola sessione di prove libere e due qualifiche e due gare. Anche il prossimo anno questi weekend saranno sei e ora sono state anche ufficializzate anche le location di questi eventi.
    Calendario F1 2025: i sei fine settimana con la Sprint
    Mese Giorni Gran Premio Località
    Marzo 14-16 Australia Melbourne
    Marzo 21-23 Cina Shanghai
    Aprile 04-06 Giappone Suzuka
    Aprile 11-13 Bahrain Sakhir
    Aprile 18-20 Arabia Saudita Jeddah
    Maggio 02-04 USA Miami
    Maggio 16-18 Italia Imola
    Maggio 23-25 Monaco Monaco
    Maggio 30-01 Spagna Barcellona
    Giugno 13-15 Canada Montreal
    Giugno 27-29 Austria Spielberg
    Luglio 04-06 Gran Bretagna Silverstone
    Luglio 25-27 Belgio Spa
    Agosto 01-03 Ungheria Budapest
    Agosto 29-31 Olanda Zandvoort
    Settembre 05-07 Italia Monza
    Settembre 19-21 Azerbaijan Baku
    Ottobre 03-05 Singapore Singapore
    Ottobre 17-19 USA Austin
    Ottobre 24-26 Messico Mexico City
    Novembre 07-09 Brasile Sao Paulo
    Novembre 20-22 USA Las Vegas
    Novembre 28-30 Qatar Lusail
    Dicembre 05-07 Abu Dhabi Yas Marina

    Nel momento in cui scriviamo non sono state previste modifiche al format: all’inizio dell’anno c’è stata una discussione della Formula One Commission sui potenziali cambiamenti e questo sarà probabilmente nuovamente preso in discussione in un prossimo futuro. LEGGI TUTTO

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    F1, In Ungheria il graining potrebbe essere protagonista

    L’Hungaroring è un circuito permanente ma non viene utilizzato tantissimo, il che tradizionalmente lo rende una delle piste dove le condizioni di aderenza dell’asfalto si evolvono significativamente man mano che si gomma. Lo sarà ancora di più quest’anno visto che c’è stata un’interruzione molto lunga dell’attività a causa dei lavori di ammodernamento dell’impianto, la cui prima fase si è conclusa nel maggio scorso. Il graining potrebbe quindi essere un protagonista, soprattutto nelle prime sessioni.
    Lo ha fatto sapere Pirelli, nella consueta comunicazione di anteprima del Gran Premio.

    L’Hungaroring è un tracciato molto tortuoso con un solo, vero rettilineo – quello di partenza/arrivo, che costituisce la più realistica, se non unica opportunità di sorpasso – e 14 curve: sei a sinistra e otto a destra, alcune a 180°. Con i suoi 4,381 chilometri di lunghezza in saliscendi è uno dei tracciati più corti di tutto il calendario (anche qui, quasi l’opposto di Spa, che coi suoi sette chilometri è il più lungo!) ed è quindi uno dei più tortuosi, lasciando poco respiro ai piloti che lo devono ripetere 70 volte. Ci sono due zone DRS – quella sul lungo rettilineo principale e quella, brevissima, nella discesa fra la curva 1 e la 2 – gestite solamente da un rilevamento del distacco, posto prima dell’inizio dell’ultima curva.

    Dal punto di vista delle energie esercitate sui pneumatici, l’Hungaroring non è particolarmente severo. La scelta di Pirelli per questo appuntamento è stata identica rispetto allo scorso anno, con le tre mescole più morbide della gamma – C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red Soft – confermando così il passo più “soft” rispetto alla stagione d’esordio delle gomme da 18”. La trazione è uno dei fattori più importanti, soprattutto sull’asse posteriore. Il degrado può essere elevato, soprattutto in presenza di temperature elevate – e le previsioni per questo fine settimana non sono certo favorevoli –, basti pensare che lo scorso anno con 53 °C si registrò la temperatura dell’asfalto più alta di tutta la stagione. Il surriscaldamento, quindi, è un fenomeno da tenere sotto controllo, non soltanto in gara, ma anche in qualifica: con la mescola più morbida sul giro secco è fondamentale riuscire ad arrivare alle ultime due curve a 180° con ancora un buon livello di grip, compito non facile se si considera che i brevi tratti rettilinei lasciano poco tempo per respirare alle gomme.

    Chi tornerà nel paddock dell’Hungaroring per la prima volta dopo l’edizione 2023 troverà un’area trasformata. Per rispettare le scadenze, i lavori si sono svolti spesso 24 ore su 24, con 400-500 persone che lavoravano sul sito in ogni momento e un totale di 1500 persone impegnate nel progetto di ristrutturazione. Quattro gru a torre e cinque gru mobili sono state operative, installando 390 chilometri di tubature e utilizzando 3.200 tonnellate di acciaio per armatura, 1.674 metri cubi di cemento armato prefabbricato e 32.000 metri cubi di calcestruzzo. Son stati spostati 170.000 metri cubi di terra, sono stati completati tutti i muri di contenimento dell’area eventi dietro la tribuna principale, per una lunghezza totale di 450 metri, e costruito la nuova scalinata che porta all’area spettatori. Inoltre, Sono stati demoliti gli edifici dell’area del deposito inferiore ed è stato costruito il nuovo paddock, ora di 8.000 metri quadrati. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari porterà in Ungheria un aggiornamento mirato

    SILVERSTONE CIRCUIT, UNITED KINGDOM – JULY 05: Charles Leclerc, Ferrari SF-24 during the British GP at Silverstone Circuit on Friday July 05, 2024 in Northamptonshire, United Kingdom. (Photo by Glenn Dunbar / LAT Images) – Credits: Pirelli

    Dopo il difficile tris di gare che ha visto la Ferrari soffrire per via del bouncing, la pausa di una settimana prima dei Gran Premi in Ungheria e Belgio, ha permesso ai tecnici di Maranello di analizzare tutti i dati e di lavorare ad un aggiornamento della SF-24.
    Ricordiamo che la Ferrari aveva portato un primo aggiornamento della monoposto 2024 a Imola. A questo era seguito un secondo step di sviluppo che aveva fatto il suo debutto in Spagna. Proprio questo upgrade aveva però messo in difficoltà i due piloti: la SF-24 EVO II infatti aveva sì più carico aerodinamico ma manifestava anche parecchi saltellamenti, soprattutto nella percorrenza delle curve veloci.
    Dopo aver portato in pista gli aggiornamenti sia a Barcellona che in Austria, alcune prove comparative fatte nelle sessioni di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna, fecero optare la direzione tecnica del Cavallino per un deciso passo indietro.
    Sia in qualifica che poi in gara, le due SF-24 viste a Silverstone, montavano le componenti dello step I degli aggiornamenti (specifica Canada). Questi garantivano una maggior stabilità della vettura nella sequenza di curve veloci in appoggio tipiche di Silverstone.
    I due piloti hanno potuto così spingere, anche se le prestazioni sono comunque risultate inferiori alla concorrenza più diretta, leggi Mercedes, McLaren e Red Bull.

    Analizzati i dati e tornati a Maranello, Fred Vasseur ha preteso una pronta reazione, prevedendo uno “sviluppo sprint” per tornare alla configurazione EVO II in Ungheria ma sopratutto in ottica Spa-Francorchamps e proseguo del campionato.
    Chiariamo subito che gli interventi non saranno “radicali”, anche perché il tempo a disposizione era veramente poco. In Ungheria però la SF-24 sarà modificata in alcuni piccoli dettagli del fondo per migliorare il bouncing. E’ molto probabile che queste modifiche non siano nemmeno visibili ma che riguardino il fondo e la geometria dei canali venturi. Oltre a questo in casa Ferrari si proverà anche a lavorare sulle sospensioni, un po’ come fatto da Mercedes, per limitare il più possibile il beccheggio della monoposto in fase di frenata e accellerazione. LEGGI TUTTO

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    Barone, la sesta meraviglia: è l’uomo più veloce al mondo a bordo di una nave. Un record tutto made in Italy

    Un capolavoro di coraggio e abilità necessario per abbattere di ben 7 km/h il precedente limite detenuto dal 3 settembre del 2019 da Shea Holbrook, pilota americana che a bordo di un’altra portaerei, la USS Hornet era riuscita a raggiungere la velocità massima di 145 km/h (90,58 miglia orarie) guidando una Porsche Taycan, la berlina elettrica tedesca. La Holbrook era riuscita a percorrere 128,62 metri in 10”7, fermandosi ad appena 30 metri dalla fine del ponte.
    Il pilota romano, da 25 anni Presidente del club “Passione Rossa”, ha così conquistato il primo dei suoi 6 record mondiali in Italia (dopo quelli in Cina, sulla Tianmen Mountain Road; in Romania sulla Transfagarasan, in Marocco nella Valle del Dades, a Capo Nord, quando fece meglio anche del tempo indicato Google partendo da Roma e in Grecia, al Santuario di Meteora) unendo le forze migliori del made in Italy. Dalla Ferrari SF90 Stradale, vettura ibrida dotata di trazione integrale e di un V8 biturbo coadiuvato da tre motori elettrici, al ponte della mitica Garibaldi, autentico gioiello della nostra Marina Militare.
    Ma per comprendere meglio le dimensioni dell’impresa realizzata da Barone in un palcoscenico quasi naturale, per quanto suggestivo, originale e prestigioso bisogna considerare la differenza di lunghezza tra il ponte della Garibaldi che si ferma a 174 metri, e quello della portaerei americana USS Hornet che invece raggiunge i 270 metri.
    Questo significa che Barone per battere la Holbrook e arrivare ai 152 km/h del record appena stabilito ha potuto sfruttare ben 96 metri in meno di ponte, fermandosi giusto in tempo per arrestare la sua corsa. Insomma, un coefficiente di rischio molto alto, per quanto calcolato e gestito in maniera impeccabile da tutto il team di Barone, coadiuvato per l’occasione da un personaggio incredibile come Modesto Menabue, 40 anni di lavoro in Ferrari (dal 1978 al 2019), 520 GP di Formula 1 e un’esperienza mostruosa da motorista con quasi tutti i piloti più grandi del Circus da Prost a Berger, fino a Irvine e Raikkonen e soprattutto la triade Schumacher, Alonso, Vettel.
    Un record che ha richiesto un grande lavoro di preparazione e allenamenti specifici. Menabue, Barone e tutti i tecnici hanno lavorato per quasi un anno al record per concentrare attenzione nei soli due giorni di test effettuati al molo 8 del Porto di Civitavecchia, sempre grazie alla disponibilità della Marina Militare. Test poi ultimati solo alla vigilia del tentativo con il primo e unico contatto sull’incredibile proving ground della pista di lancio della Garibaldi nella giornata di venerdì. Tutto indispensabile per mettere a punto gli ultimi delicatissimi dettagli della messa a punto della vettura e di ogni singolo dettaglio. Perché allenarsi a gestire i 1.000 cv della Ferrari SF90, con l’imperativo correre meno rischi possibili, in così poco spazio è davvero impresa complessa in considerazione della potenza a disposizione. Non puoi sbagliare una mossa, una scelta. Alla fine le competenze dei singoli, unite al sangue freddissimo di Barone sono riuscite a trovare il compromesso ideale per raggiungere l’obiettivo azzerando i potenziali rischi, trovando tempo e punto ideali di frenata.
    Compromesso ricercato e individuato grazie alla flessibilità tecnologica della Ferrari SF90 Stradale con l’e-manettino che garantisce l’extra boost, quello che serviva per battere il record. E infatti la “sesta bellezza” è stato centrata con un assetto motoristico così congegnato: modalità automatica per dare modo a Barone di concentrarsi completamente sulla frenata; partenza in launch control per la prima, clamorosa accelerazione, poi modalità Qualify e Race per portare la stessa accelerazione a toccare i 2G, infine il… piede di Barone. Prima quello sull’acceleratore, poi entrambe per la “botta” decisiva su quello del freno.
    Ma le emozioni non sono finite qui, perché prima di procedere al tentativo di record, il team di Barone ha avuto la collaborazione di una squadra speciale, legata a un’iniziativa di inclusione sociale realizzata in collaborazione con l’Associazione “Abilmente Insieme Onlus” di Galatina (Lecce) e intitolata “Meccanici per un giorno”. Ragazzi e ragazze diversamente abili sono intervenuti sulla vettura prelevata dall’hangar, togliendole il velo davanti a tutti gli ospiti, tra l’orgoglio generale. Un modo intelligente per aiutare persone meno fortunate con quella che viene definita la Ferrari Therapy.
    Il record è stato certificato dalla Federazione Italiana Cronometristi, precisamente dall’ A.S.D. Cronometristi Roma grazie alla presenza del giudice di gara Roberto Paolino.
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    Ralf Schumacher fa coming out: la foto con il nuovo compagno

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    F1, Toto Wolff ha l’appoggio di Jos per portare Verstappen in Mercedes nel 2025

    BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 01: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing talks in a press conference after qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 01, 2024 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Peter Fox/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202403010704 // Usage for editorial use only //

    Toto Wolff e Jos Verstappen si stanno parlando da un po’ di tempo. Il primo contatto tra i due risale a febbraio, dopo che fu reso noto l’addio di Lewis Hamilton dalla Mercedes. Nel mirino del Team Principal della squadra della stella a tre punte, il nome del campione del mondo in carica ha, da sempre, occupato il primo posto nella lista dei target per sostituire l’inglese.
    Dopo i primi contatti, che hanno visto una “reazione” un po’ fredda da parte di papà Jos, le interlocuzioni successive hanno avuto ben altra attenzione da parte di tutto l’entourage del pilota olandese. Complice soprattutto la vicenda che ha visto coinvolto Chris Horner, la distanza tra Toto e Jos si è piano piano ridotta. Altri due fattori hanno favorito il prosieguo degli incontri tra le parti: prima l’uscita di Adrian Newey e poi la crescita della Mercedes, coronata con le vittoria di George Russell e Lewis Hamilton, nelle ultime due gare del mondiale F1 2024.
    Tutto questo avrebbe portato, per ora, ad una generosa ed energica stretta di mano tra i due per portare Max Verstappen in Mercedes, già nella prossima stagione. Il buon Toto, con il sorriso sotto i baffi e dicendo di scherzare, a Silverstone ha dichiarato che la probabilità di avere l’attuale leader della classifica mondiale piloti nel suo team nel 2025 è del 33%. Scherzava, certo ma questa percentuale oggi, potrebbe già superare il 50%.
    Cosa manca allora per “convincere” Max a lasciare la Red Bull per passare in Mercedes? Il titolo 2024. E non è poco. La preoccupazione di Jos è infatti quella che il figlio possa perdere il titolo anche se Max si sente ancora molto sicuro della sua forza e capacità. I punti di vantaggio (84) su Lando Norris possono sembrare molti ma non dobbiamo dimenticare che il campionato è solamente a metà del suo lungo percorso.

    Sia Toto che i Verstappen non hanno comunque nessuna fretta. Si sono dati ancora un po’ di tempo. Decisivi saranno i prossimi 5 o 6 appuntamenti in calendario: Ungheria (21/7), Belgio (28/7), Olanda (25/8), Italia (1/9), Azerbaijan (15/9) e forse anche Singapore (22/9). Per fine settembre o comunque entro prima metà di ottobre – il 20/10 si correrà ad Austin, dopo una lunga pausa – tutto si potrebbe decidere o annunciare.
    Se questo dovesse accadere, la fuga da Red Bull, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, si concretizzerebbe e avrebbe anche un effetto domino su altre importanti key people del team austriaco. Horner resterebbe solo e anche un po’ isolato all’interno di una squadra in difficoltà tecnica, senza più Newey e Verstappen che, da soli, garantivano risultati.
    Toto e Jos si parleranno molto anche durante l’estate per farsi trovare pronti a settembre a muovere le ultime pedine necessarie ad un colpo che riaprirebbe il mercato piloti ma metterebbe in seria difficoltà un team come Red Bull che si troverebbe fortemente indebolità in chiave 2025 e non solo. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur e la profonda riorganizzazione post Binotto

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    In poco più di 12 mesi, Fred Vasseur ha rivoluzionato l’organigramma del Team Ferrari F1. Mekies, Matassa, Rueda, Sanchez, Marcos, Cardile. Sono questi i nomi degli binottiani a cui il nuovo Team Principal ha deciso di non rinnovare la “fiducia”.
    Laurent Mekies, Direttore Sportivo della Ferrari, lasciò la Scuderia di Maranello nell’estate del 2023. Qualche mese dopo (dicembre) fu la volta di Marco Matassa, FDA Director. A inizio 2024 a pagare fu Iñaki Rueda, Head of Race Strategymentre David Sanchez, Responsabile dell’aerodinamica, lascio Maranello poco prima dell’inizio della stagione attuale. Qualche mese dopo, Xavi Marcos, ingegnere di pista di Charles Leclerc fu sostituito mentre è recente il divorzio da Enrico Cardine, Direttore Tecnico Telaio.
    Al di là di qualche “ingresso minore”, i primi innesti di peso nel team Ferrari guidato da Vasseur arriveranno ad ottobre e saranno Loic Serra, Head of Chassis Performance Engineering e Jerome d’Ambrosio, vice Team Principal. Il primo avrà la responsabilità in pista, dello sviluppo aerodinamico e di quello delle performance. Il secondo invece sarà il vice di Vasseur e ricoprirà anche il ruolo di responsabile della Scuderia Ferrari Driver Academy.

    Lo stesso Vasseur non ha mai negato di voler riportare a Maranello una figura di spicco in ambito tecnico, in un ruolo, quello del Direttore Tecnico che, per troppo tempo, non ha visto nessuno nominiativo nell’organiganna del Team Ferrari. L’uomo corteggiato e designato è Adrian Newey che, il 1° ottobre, sarà ufficialmente annunciato come nuovo Responsabile dell’Area Tecnica della Scuderia Ferrari. Il suo ruolo però potrebbe anche prevedere qualche altra responsabilità all’interno del Gruppo Ferrari, su progetti speciali legati sia alle corse che alla produzione di serie.
    L’era Vasseuer è appena iniziata e il piano perriportare la Ferrari alla vittoria in Formula 1 è delineato e approvato dai vertici di Maranello e non solo. LEGGI TUTTO