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    Ferrari, Leclerc senza limiti: “Il secondo posto non basta”

    ROMA – Dopo i recenti test in Bahrain, i piloti della Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, sono pronti a dare battaglia alle scuderie rivali a partire da questo weekend, quando prenderà ufficialmente il via la nuova stagione di F1, ancora sul circuito di Sakhir. Leclerc è anche stato il protagonista dell’ultima puntata di Beyond the Grid, il podcast ufficiale della F1, nel quale non ha usato mezze misure per indicare i proprio obiettivi: “La seconda posizione non basta, dopo l’anno scorso ci siamo posti come obiettivo quello di migliorare in ogni area. Solo dando il massimo tutti insieme, potremo pensare di vincere il mondiale”. Parole importanti, che non possono che caricare l’ambiente. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc e la SF-23: la frase che carica i tifosi

    ROMA – La nuova stagione di F1 è ormai alle porte, con il GP di Bahrain in programma nel fine settimana: sale, quindi, l’attesa di vedere all’opera la Ferrari SF-23 di Charles Leclerc e Carlos Sainz dopo i recenti test, sempre sul circuito di Sakhir. In particolare, Leclerc è stato protagonista dell’ultima puntata di Beyond the Grid, il podcast ufficiale della F1, nel quale non ha usato mezze misure per indicare i proprio obiettivi: “La seconda posizione non basta, dopo l’anno scorso ci siamo posti come obiettivo quello di migliorare in ogni area. Solo dando il massimo tutti insieme, potremo pensare di vincere il mondiale”. Parole importanti, che non possono che caricare l’ambiente. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Rivola: “Dobbiamo diminuire le prestazioni delle moto”

    ROMA – In MotoGP si stanno studiando nuove misure per rendere il campionato più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico; in particolare, la data fissata per arrivare ad avere un nuovo regolamento è quella del 2027. Il piano di Dorna è quello di arrivare ad avere un carburante sintetico al 100%, oltre a tutta una serie di cambi di regolamento per ridurre i costi (ad esempio, un limite allo sviluppo aerodinamico) e anche la velocità delle attuali moto, ad esempio con una diminuzione della cilindrata. Soprattutto per quanto riguarda l’ultimo punto, saltano subito alla mente i 363,6 km/h toccati da Jorge Martin al Mugello con la sua Ducati Pramac. Una deriva che Massimo Rivola ritiene pericolosa, e per la quale non si può aspettare ancora così tanto tempo, prima di intervenire. In un’intervista a Speedweek, infatti, l’amministratore delegato di Aprilia ha dichiarato: “Se lo sviluppo della MotoGP continua al ritmo attuale, nei prossimi quattro anni fino alla fine del 2026 i circuiti non saranno abbastanza grandi per le nostre moto. Nel complesso, siamo d’accordo che dovremmo ridurre le prestazioni delle moto”. Insomma, la richiesta è quella di anticipare la rivoluzione del 2027 per quanto riguarda la riduzione delle prestazioni; un punto che tocca da vicino Ducati, assoluta dominatrice dell’ultimo campionato e quindi, a sua volta, non intenzionata a perdere il vantaggio accumulato. LEGGI TUTTO

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    Rivoluzione MotoGP, l'idea di Rivola per interrompere il dominio Ducati

    ROMA – La MotoGP sta vivendo un periodo di profondo cambiamento: il primo passo è stata l’introduzione di nuovi Gran Premi e delle Sprint in ogni weekend di gara, ma è in programma anche la discussione di un piano per rendere il motomondiale più sostenibile dal punto di vista ambientale, a partire dal 2027. Il piano di Dorna è quello di arrivare ad avere un carburante sintetico al 100%, oltre a tutta una serie di cambi di regolamento per ridurre i costi (ad esempio, un limite allo sviluppo aerodinamico) e anche la velocità delle attuali moto, ad esempio con una diminuzione della cilindrata. Soprattutto per quanto riguarda l’ultimo punto, saltano subito alla mente i 363,6 km/h toccati da Jorge Martin al Mugello con la sua Ducati Pramac. Una deriva che Massimo Rivola ritiene pericolosa, e per la quale non si può aspettare ancora così tanto tempo, prima di intervenire. In un’intervista a Speedweek, infatti, l’amministratore delegato di Aprilia ha dichiarato: “Se lo sviluppo della MotoGP continua al ritmo attuale, nei prossimi quattro anni fino alla fine del 2026 i circuiti non saranno abbastanza grandi per le nostre moto. Nel complesso, siamo d’accordo che dovremmo ridurre le prestazioni delle moto”. Insomma, la richiesta è quella di anticipare la rivoluzione del 2027 per quanto riguarda la riduzione delle prestazioni; un punto che tocca da vicino Ducati, assoluta dominatrice dell’ultimo campionato e quindi, a sua volta, non intenzionata a perdere il vantaggio accumulato. LEGGI TUTTO

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    Cremonese e Valentino Rossi: l'incredibile coincidenza

    La Cremonese, per la seconda volta in questa stagione (la prima nei quarti di finale di Coppa Italia), batte la Roma. I grigiorossi conquistano così il primo successo in questo campionato superando i giallorossi di Josè Mourinho grazie al gioiello di Tsadjout e al rigore di Ciofani nel finale – in mezzo il momentaneo pareggio di Spinazzola -. Per ritrovare l’ultima successo in Serie A dei lombardi bisogna riavvolgere il nastro al 31 marzo 1996, esattamente 9830 giorni fa. In quella domenica di inizio primavera, la Cremonese batteva 2-1 il Padova all’Euganeo con la doppietta di Florijancic – inutile nel finale il gol della bandiera per i padroni di casa di Nicola Amoruso -. LEGGI TUTTO

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    Auto tecnologiche e connesse, scatta il pericolo hackeraggio

    Gli hacker puntano alle nostre auto. E possono farlo sfruttando la continua evoluzione delle nostre vetture che presentano sistemi informatici e tecnologie sempre più avanzate. Con conseguenze economiche per l’intera filiera. È quanto si evince dal rapporto stilato da Global Data: il business della sicurezza informatica nell’industria automobilistica potrebbe superare nel 2030 i 22 miliardi di dollari, mentre il costo dei premi assicurativi dovrebbe arrivare anch’esso a 22 miliardi già nel 2025. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Bahrain 2023: un primo banco prova per le nuove gomme Pirelli

    Il Gp del Bahrain, il primo della stagione 2023, sarà un importante banco prova per le nuove gomme Pirelli. Le parole di Mario Isola.

    La nuova C1 debutta alla prima gara della stagione, sul circuito di Sakhir. Pirelli ha aumentato a sei il numero di compound tra cui sceglie il tris di mescole più adatto per ciascuna pista del campionato. La nuova mescola C1 è il compound intermedio tra la più dura C0 (utilizzata nel 2022 come C1) e la C2, rimasta invariata.
    Pirelli ha nominato per il Gran Premio del Bahrain la mescola C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. I team avranno a disposizione 2 set di hard, 3 di medium e 8 di soft per ciascuna vettura, oltre alle abituali allocazioni di Cinturato Intermediate e Full Wet.
    L’asfalto del Bahrain International Circuit è uno dei più abrasivi della stagione e il layout della pista, composto da curve affrontate a bassa e media velocità, sottopone gli pneumatici prevalentemente a carichi di trazione e frenata. Il tracciato richiede inoltre una buona stabilità sull’asse posteriore.

    Un fattore da tenere in considerazione è l’escursione termica. La temperatura dell’asfalto può raggiungere i 45 gradi di giorno mentre cala di almeno 15 gradi con l’avvicinarsi della sera. FP2, qualifiche e gara, disputate alle 18, avranno quindi condizioni differenti dalle restanti prove libere, programmate per il primo pomeriggio.
    GP BAHRAIN F1 2023 – LE CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO

    Il Gran Premio del Bahrain si corre su un tracciato nel deserto del Sakhir. Il vento può portare talvolta la sabbia in pista, influenzando così il livello di grip durante le sessioni. Tra le gare di supporto ci saranno anche le monoposto di F2 e F3 che potranno così influenzare la track evolution.
    Nella prima gara dell’anno, il degrado degli pneumatici sarà un fattore chiave per la definizione delle strategie. L’anno scorso, ad eccezione di un solo pilota, tutte le vetture si sono fermate tre volte, invece delle due ipotizzate, per l’ingresso di una safety car. Il vincitore Charles Leclerc (Ferrari) aveva corso i primi due stint su P Zero Red soft, sostituendola in quello finale con la medium. Il regime di safety car ha consentito al monegasco di montare nuovamente la soft e arrivare alla bandiera a scacchi prima del compagno Carlos Sainz.
    GP BAHRAIN F1 2023 – LE PRESSIONI

    Mario Isola – Direttore Motorsport
    “La prima gara del campionato sarà un importante banco prova per validare il lavoro di ricerca che ha impegnato Pirelli lo scorso anno e che ci ha permesso di migliorare ulteriormente la struttura dei pneumatici e introdurre una nuova mescola. A Sakhir faremo infatti debuttare la C1: un nuovo compound, creato sulla base della C2 dell’anno scorso, che riduce il gap prestazionale fra gli pneumatici più duri della gamma. Ci aspettiamo che possa essere una valida opzione anche per la gara. Il Gran Premio del Bahrain si gioca spesso sull’undercut, sarà quindi interessante vedere le strategie dei team con questa nuova variabile nel tris scelto per Sakhir”. LEGGI TUTTO