More stories

  • in

    Superbike, Bautista vince gara-1 a Phillip Island: la classifica

    ROMA – Il primo round della nuova stagione di Superbike ha visto Alvaro Bautista aggiudicarsi gara-1 del GP di Phillip Island, disputatasi sotto la pioggia. Scattato in maniera ottimale dai blocchetti di partenza, il campione in carica della Ducati è riuscito a sopravanzare fin da subito il poleman Toprak Razgatioglu, cominciando la sua rincorsa a Jonathan Rea. Il nordirlandese, arrivato alla 378esima gara in Superbike (nuovo record assoluto), ha infatti preso la testa della corsa, ma ha dovuto fare i conti con un problema al cambio elettronico; una limitazione gestita comunque al meglio, chiudendo poi a 3″ da Bautista e con un vantaggio identico proprio su Razgatlioglu. Giù dal podio un ottimo Locatelli, scattato dalla nona casella, seguito da Bassani; ottavo Petrucci, dopo essere stato penalizzato di una posizione per un contatto con Vierge. Comincia male, invece, la stagione di Michael Rinaldi: il compagno di squadra di Bautista ha chiuso 14esimo. LEGGI TUTTO

  • in

    Superbike Ducati, Bautista ricomincia con una vittoria a Phillip Island: battuto Rea sotto la pioggia

    ROMA – Alvaro Bautista e la Ducati ripartono nella nuova stagione di Superbike da dove l’avevano interrotta nel 2022, ovvero vincendo. Lo spagnolo, infatti, si è aggiudicato gara-1 del primo round a Phillip Island, corsa sotto la pioggia. Scattato in maniera ottimale dai blocchetti di partenza, Bautista è riuscito a sopravanzare fin da subito il poleman Toprak Razgatioglu, cominciando la sua rincorsa a Jonathan Rea. Il nordirlandese, arrivato alla 378esima gara in Superbike (nuovo record assoluto), ha infatti preso la testa della corsa, ma ha dovuto fare i conti con un problema al cambio elettronico; una limitazione gestita comunque al meglio, chiudendo poi a 3″ da Bautista e con un vantaggio identico proprio su Razgatlioglu. Giù dal podio un ottimo Locatelli, scattato dalla nona casella, seguito da Bassani; ottavo Petrucci, dopo essere stato penalizzato di una posizione per un contatto con Vierge. Comincia male, invece, la stagione di Michael Rinaldi: il compagno di squadra di Bautista ha chiuso 14esimo. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Leclerc avvicina Verstappen sulle dure: Sainz 6°, risultati day-2 test Bahrain

    ROMA – È Guanyu Zhou a chiudere in prima posizione la seconda giornata di test di F1 in Bahrain: un risultato che non deve stupire più di tanto, visto che il tempo di 1:31.610 è stato ottenuto con la mescola più morbida, che non sarà disponibile il prossimo weekend, in gara. Alle sue spalle, a 40 millesimi di distacco, Max Verstappen, che ha messo in mostra ancora una Red Bull che in questi primi scampoli di stagione pare inarrivabile. Ma ci si può avvicinare: è quanto dimostrato dalla Ferrari, con Charles Leclerc, che, dopo una prima parte di pomeriggio travagliata con la mescola C3 (con problemi di sottosterzo e ancora un posteriore nervoso), ha cambiato totalmente marcia con la C1, la mescola più dura, stampando una serie di giri su tempi molto simili a quelli dell’olandese. La tabella dei tempi lo vede ottavo a +1.115. Sesto, a +0.876, invece, Carlos Sainz, che come ieri ha girato il mattino.  LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Leclerc stenta in Bahrain e Sainz lontano dai primi: giorno 2 di test

    ROMA – Si è conclusa la seconda giornata di test ufficiali di Formula 1 in Bahrain, con la Ferrari che prosegue il suo lavoro per trovare un equilibrio con la nuova SF-23. I sorrisi più incoraggianti arrivano proprio nell’ultima ora disponibile, in cui Charles Leclerc ha messo in fila un long run positivo con la C1, la mescola più dura, chiudendo diversi giri sull’1’37” basso, prima di salire inevitabilmente dopo quasi 20 giri. Spiragli di luce in vista della gara, con risultati non troppo lontani da quelli di Max Verstappen, nelle stesse condizioni. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Pedrosa e il lavoro in KTM: “Più numeri che sentimenti”

    ROMA – KTM si presenta ai nastri di partenza della nuova MotoGP con obiettivi elevati, certificati dai numerosi cambi all’interno del team negli ultimi anni. L’obiettivo è ovviamente quello di creare una squadra sempre più competitiva, e per farlo ha reclutato anche diversi ingegneri ex Ducati, il punto di riferimento in questo senso. Gli esempi più importanti sono Fabiano Sterlacchini, ora responsabile della tecnologia del progetto austriaco, Francesco Guidotti, tornato in KTM dopo aver fatto il team manager di Ducati Pramac, e, ultimo a livello cronologico, Alberto Giribuola, lo scorso anno capotecnico di Enea Bastianini, e in precedenza al fianco di Andrea Dovizioso in Ducati ufficiale. Tutte figure che hanno portato in KTM un impronta più “scientifica”, come spiegato dal collaudatore Daniel Pedrosa in un’intervista rilasciata a Speedweek: “Arrivano da un sistema organizzativo diverso, basato più sui numeri che sui sentimenti. Cercano di capire il pilota traducendo le sue sensazioni in un qualcosa che possano vedere. A volte si tratta di un linguaggio difficile da capire, o non accurato. Se il pilota non sa esprimerlo correttamente e la telemetria non lo rileva, tutto si complica”. LEGGI TUTTO