More stories

  • in

    Gian Carlo Minardi stima il vantaggio Red Bull e aggiunge: “Fa paura!”

    Alla vigilia del primo Gran Premio dell’anno, Gian Carlo Minardi ha stimato il vantaggio di Red Bull sulla concorrenza: “Il margine di vantaggio sulla distanza di un gran premio potrebbe aggirarsi tra i 20-25 secondi”. E poi, sempre riferendosi al Team campione del mondo ha anche aggiunto: “Fa paura!“.Gian Carlo Minardi | CircusF1

    “La più lunga stagione di Formula 1, ma con solamente tre giornate di test alle spalle, sta per iniziare. E’ già questa potrebbe essere un’anomalia per qualsiasi evento sportivo. Un vero e proprio controsenso tecnico e sportivo, di cui non possiamo far altro che prenderne atto”.
    Sono queste le parole con cui Gian Carlo Minardi apre il suo articolo su Minardi.it, alla vigilia del primo Gran Premio del Mondiale 2023 di Formula 1.
    “Interpretare i risultati di queste tre giornate non è assolutamente facile – ha aggiunto Minardi -, soprattutto stando seduti davanti alla TV in quanto ci mancano tantissime informazioni. A partire dal carico di benzina”.
    RED BULL FA PAURA
    “Certamente siamo di fronte ad una Red Bull che è ripartita da dove aveva conclusa la stagione – ha scritto il manager di Faenza, parlando del team campione del mondo in carica -. Davanti a tutti in qualsiasi condizioni. Addirittura Sergio Perez, con le C5 (che la Pirelli non ha portato per il fine settimana di gara) ha battuto la pole position della passata stagione. La vettura progettata a Milton Keynes resta il punto di riferimento e fa già paura. Il suo margine di vantaggio sulla distanza di un gran premio potrebbe aggirarsi nuovamente tra i 20-25 secondi.

    CHI ALLE SPALLE DI RED BULL?
    “Alle spalle della Red Bull potremo trovare la Ferrari – ha detto Minardi – che ha dato segnali positivi nel giro secco, un po’ meno nei long-run da cui è emersa invece l’Aston Martin che potrebbe essere la terza forza del mondiale. Perlomeno in questa prima parte di stagione. Più in difficoltà Mercedes (si parla già di una versione B) e McLaren. Soprattutto la MCL60 di Lando Norris e Oscar Piastri è risultata poco competitiva con qualsiasi mescola, pagando distacchi importanti”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, incassi da record per Liberty Media nel 2022: oltre 2,5 miliardi di dollari

    ROMA – Il lavoro che Liberty Media ha fatto nel corso degli anni ha portato a una crescita esponenziale di interesse verso il mondo della Formula 1. Infatti, nonostante alcune scelte possano non essere gradite al 100% dai più “puristi” del motorsport (come la creazione della serie Drive to Survive, per citare un esempio), è innegabile che a livello globale i numeri siano dalla parte dell’azienda che controlla la F1. A certificarlo sono anche le entrate registrate nel 2022, che hanno toccato quota 2,5 miliardi di dollari (circa 2,350 miliardi di euro): una cifra record, che fa segnare un +20% rispetto al 2021, per un reddito operativo schizzato a 239 milioni di dollari. Diversi i fattori che hanno portato a questa crescita. Prima di tutto, il ritorno alla piena capacità di pubblico, con un totale di 5,7 milioni di presenze (+36% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid). L’aumento delle entrate è andato di pari passo con l’aumento dei costi, che ammontano a 593 milioni (contro i 421 del 2021) tra le diverse aree, anche se una discreta parte rientra nelle spese di promozione del GP di Las Vegas (circa 19 milioni di dollari), appuntamento clou del 2023 nonché simbolo della crescita di popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, GP Bahrain: l'annuncio sulle condizioni di Stroll

    ROMA – Il grande giorno è arrivato, la stagione 2023 di F1 è pronta a prendere il via con il GP di Bahrain. In vista del weekend di gara sul circuito di Sakhir, un grande punto di domanda aleggiava in casa Aston Martin, dove tenevano banco le condizioni fisiche di Lance Stroll, vittima, prima dei test della scorsa settimana, di un infortunio ai polsi in seguito a una caduta in bicicletta. Il pilota canadese era atteso in Bahrain, dove si è sottoposto ai controlli medici del caso, per verificare la sua idoneità o meno a gareggiare. Idoneità che è arrivata, come annunciato poco fa dalla F1: Stroll è quindi pronto a sedersi al volante della sua AMR23, con buona pace di Felipe Drugovich, il terzo pilota che ha ben figurato nei test, e Stoffel Vandoorne, e anche di chi sperava in un clamoroso ritorno di Sebastian Vettel (per la verità già ampiamente smentito dalla scuderia di Silverstone).  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, per Liberty Media incassi record nel 2022: le cifre che fa girare la Formula 1

    ROMA – La crescita commerciale e di interesse che sta vivendo la Formula 1 negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, grazie al lavoro di Liberty Media. Infatti, nonostante alcune scelte possano non essere gradite al 100% dai più “puristi” del motorsport (come la creazione della serie Drive to Survive, per citare un esempio), è innegabile che a livello globale i numeri siano dalla parte dell’azienda che controlla la F1. A certificarlo sono anche le entrate registrate nel 2022, che hanno toccato quota 2,5 miliardi di dollari (circa 2,350 miliardi di euro): una cifra record, che fa segnare un +20% rispetto al 2021, per un reddito operativo schizzato a 239 milioni di dollari. Diversi i fattori che hanno portato a questa crescita. Prima di tutto, il ritorno alla piena capacità di pubblico, con un totale di 5,7 milioni di presenze (+36% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid). L’aumento delle entrate è andato di pari passo con l’aumento dei costi, che ammontano a 593 milioni (contro i 421 del 2021) tra le diverse aree, anche se una discreta parte rientra nelle spese di promozione del GP di Las Vegas (circa 19 milioni di dollari), appuntamento clou del 2023 nonché simbolo della crescita di popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti.  LEGGI TUTTO

  • in

    Parcheggi a pagamento, dove si paga di più? La posizione dell'Italia è inaspettata

    Paese che vai, sosta a pagamento che trovi. Tra città e luoghi di vacanza, ormai è quasi impossibile parcheggiare al di fuori delle famigerate strisce blu che non solo obbligano a pagare cifre spesso molto elevate, ma lasciano sempre quel velo di preoccupazione quando anche per pochissimo stiamo sforando l’orario di fine sosta scritto sul tagliando. Ma in Italia i prezzi sono alti tanto quanto nel resto d’Europa? LEGGI TUTTO

  • in

    Hamilton: “Vinceremo a modo nostro”

    L’anno del riscatto, dell’orgoglio, quello in cui bisogna ancora dimostrare qualcosa dopo aver chiuso per la prima volta una stagione senza vincere una gara. Lewis Hamilton, sette titoli, 103 vittorie e altrettante pole position non sta lì tranquillo ad ammirare i suoi record, forse perché ne rimane uno che pesa più degli altri: quello dei campionati del mondo vinti che ora divide con Michael Schumacher. Vuole andare oltre. Anche perché nel 2021 è stato privato nel rocambolesco finale di gara di Yas Marina di un obiettivo che ormai sembrava raggiunto e invece ha preso la direzione di Verstappen. Alla vigilia del suo diciassettesimo anno in Formula 1, Lewis ha incontrato un ristretto gruppo di media. Autosprint era presente. Dodici mesi fa, di questi tempi, c’era ancora l’amarezza del titolo sfumato nel 2021. Oggi ha voltato pagina definitivamente e, soprattutto, come vive questo nuovo capitolo della carriera? «La pausa invernale è stata rigenerante. Sono stato veramente bene, ho viaggiato con la mia famiglia, sono carico, sereno e motivato per ripartire. So che non sarà semplice risalire ma sono certo di essere nel miglior team per riuscirci. L’anno scorso, nel contesto di una stagione difficile, siamo riusciti a risollevarci. Abbiamo ritrovato competitività su certe piste tornando al successo. Non capita in tutte le squadre». Ha la stessa carica di inizio carriera? «Non posso dire che sia stato sempre così ma quest’anno sì. Non ricordo una stagione in cui non vedevo l’ora come adesso di saltare in macchina e ripartire. Ho fatto un paio di test per le gomme pur di salire in macchina il prima possibile, cose che in passato avrei anche evitato. Mi sento rinvigorito, voglio tornare a lavorare con il team che ho trovato molto carico. La W14 è una chiara evoluzione della macchina precedente, ci sono delle differenze che sono emerse molto bene nei meeting che ho fatto finora con lo staff tecnico e gli ingegneri. Mi hanno spiegato cosa hanno realizzato, perché, e cosa si aspettano». 310 gran premi in carriera: c’è un posto che le trasmette particolari emozioni, dopo così tanto tempo? «Il Brasile è per me come una seconda corsa di casa. Penso ad Ayrton e alla passione della gente. E’ un Paese per me è speciale». Dopo le difficoltà della stagione 2022, cosa le dà particolare fiducia nell’affrontare quest’anno? «Correre per la Mercedes è come stare nella mia famiglia. Ho piena fiducia in tutti e so benissimo che questo gruppo sa vincere: mi ha permesso di farlo numerose volte. Ogni volta che vengo in azienda vedo progressi. Sarà l’undicesimo anno con la Mercedes: il tempo scorre ma trovo sempre un gruppo molto unito e motivato». Come si è preparato dal punto di vista fisico? «Ho giocato a squash, nuotato molto, corso. Ma motori poco o niente. A prescindere dalla preparazione, quando dopo l’inverno si sale su una Formula 1 il fisico incontra degli stimoli difficilmente replicabili, come la forza G che agisce sul nostro collo». Oltre alle corse, è coinvolto nella realizzazione di un film. Come procede con il casting e ci saranno altri “divi” oltre a Brad Pitt? «Stiamo selezionano i protagonisti. Sarà emozionante lavorare con Brad, abbiamo registrato alcune piccole scene. Io voglio che ci siano anche donne, con una rappresentazione il più larga e differenziata possibile. Amo vedere delle donne meccanico e pilota». Aspetterà di capire quanto sarà competitiva la W14 prima di rinnovare il con la Mercedes? «No, la squadra non ha nulla da dimostrarmi,. Una stagione difficile non incide sulla capacità del nostro gruppo. Qui c’è armonia ed energia, è un momento positivo e non vorrei essere da nessun’altra parte». C’è qualcosa di particolare che ha chiesto ai suoi ingegneri? «Ci sono stati tanti aspetti che nella macchina dell’anno scorso non sono andati come dovevano andare. Penso che nella realizzazione della W14 siano state accolte le nostre richieste di miglioramenti». Cosa le ha insegnato la scorsa stagione? «Quando si perde, si impara di più. Penso che le difficoltà ci abbiano rinforzato. Adesso lavoriamo ancora più profondamente, c’è maggior senso critico e sono orgoglioso e contento di tutti coloro che lavorano con me. L’anno scorso è andato, non si torna indietro, ma ci teniamo le lezioni apprese». Con la squadra avete fatto qualcosa di diverso? «Ho lavorato molto al simulatore e speso più tempo con i miei tecnici. Ho lavorato tanto sia sul mio lato fisico che mentale».
    Le piace che la macchina sia tornata una pantera nera??«È una questione di peso, serve a renderla più leggera. E poi, quasi tutti la preferivano comunque di questo colore». Gli ingegneri hanno voluto mantenere i punti di forza della W13. Ma ce ne sono? «Un paio di cose da salvare me le tengo: il ritmo gara e l’affidabilità erano ottimi. Ma, per il resto, butterei tutto. La W14 dovrà essere nel complesso più efficiente, una vera macchina». La W14 è unica nel suo design. C’è qualcosa che la preoccupa? «No, perché noi non siamo mai stata una squadra che guarda troppo le altre. Tutti progrediscono e non si può farlo copiando dagli altri. Dobbiamo fare a modo nostro per battere Red Bull e Ferrari. Ho la massima fiducia nei nostri ingegneri e sono certo che faremo meglio rispetto a dodici mesi fa. E, anche se non inizieremo al massimo, sapranno trovare dei rimedi, senza necessariamente iniziare con una macchina perfetta sin dal Bahrain. Vincere la prima corsa non significa vincere il campionato. Conta essere primi solo alla fine».
    AUTOSPRINT* LEGGI TUTTO

  • in

    Tre domande a Fred Vasseur, alla vigilia del Bahrain

    Tre domande a Fred Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari, alla vigilia del Gran Premio del Bahrain 2023 di Formula 1.

    Comincia in Bahrain la stagione numero 74 del campionato mondiale di Formula 1, che vede per la prima volta un calendario di 23 gare sparse in quattro continenti.
    Alla vigilia del primo Gran Premio del campionato 2023 di F1, il nuovo Team Principal Ferrari risponde a tre domande sulle aspettative della Scuderia di Maranello.
    1. L’inizio di una nuova stagione è sempre un momento molto speciale per tutti. Come ci arrivate tu e la squadra?Fred Vasseur: “Ho vissuto questo momento molte volte nella mia carriera, ma devo ammettere che questa volta è davvero speciale. Sento la passione non solo di tutte le persone Ferrari a Maranello ma anche dei tifosi, e sono bastati un paio di mesi per farmi contagiare da questo entusiasmo appassionato. Non vediamo l’ora di iniziare la stagione”.

    2. Cosa ti aspetti da questa gara, visti anche i test che abbiamo svolto qui la scorsa settimana?Fred Vasseur: “I test sono andati bene e i tre giorni della scorsa settimana hanno dimostrato che la macchina sta dando le indicazioni che ci aspettavamo. Ora dobbiamo perfezionare la messa a punto per ottenere il massimo dalla SF-23. Una cosa è chiara: questo è il campionato con più gare di sempre, quindi qualunque sarà il risultato della prima domenica, il titolo non si vincerà né si perderà in Bahrain”.
    3. Che tipo di weekend sarà quello di Sakhir dal punto di vista tecnico?Fred Vasseur: “La pista la conosciamo bene: sappiamo però che le temperature molto variabili dell’aria e della pista, le condizioni variabili del vento e le nuove gomme Pirelli renderanno complicato mettere a punto la macchina al meglio, ma sia Carlos che Charles hanno raccolto molti dati durante i tre giorni di test. Mi aspetto una squadra ben preparata per un fine settimana concreto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Bridgestone Turanza 6, prestazioni ai vertici e “cuore” italiano

    Nel campo degli pneumatici si parla, spesso, di “coperta corta”. Fino ad ora, infatti, aspetti come durata, aderenza su asciutto e su bagnato, rumorosità dovevano essere gestiti in maniera molto oculata: all’aumentare di una delle caratteristiche, se ne doveva naturalmente sacrificare un’altra. A quanto pare, oggi non è più così. Ce lo ha dimostrato Bridgestone, azienda leader del settore, offrendoci la possibilità di mettere alla prova Turanza 6, pneumatico estivo erede del T005 sviluppato completamente nell’EuPG (European Proving Ground) italiano e frutto delle più recenti tecnologie. LEGGI TUTTO