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    A Baku la Ferrari va a caccia di riscatto

    Dopo un mese di digiuno, forse necessario a causa dei fatti di Melbourne, torna la Formula 1. Lo fa in una location che ha sempre fornito gare spettacolari e colpi di scena a non finire. Quella di Baku, però, rimane una pista taboo per la Ferrari: nessuna vittoria per la squadra di Maranello che, per un motivo o per l’altro, non è mai riuscita a cavare un ragno dal buco in terra azera.
    Ed anche questo inizio di 2023 porta cattivi presagi in questo senso. Anzi, quello che i tifosi si aspettano è semplicemente una reazione rispetto al disastro delle prime tre uscite. Il ruolo di seconda forza è l’unico obiettivo realistico al momento e la Rossa ha il dovere di provarci, quantomeno.
    Si spera, insomma, che questi 30 giorni di nulla agonistico possano essere stati utili a capire meglio una difficilissima SF-23. Il team principal Frederic Vasseur, insieme a tutto il team, ci crede. La Rossa può tornare immediatamente dietro ad un’imprendibile Red Bull, soprattutto su un circuito con delle caratteristiche così particolari.

    Servirà, infatti, tanta velocità di punta, mista ad un’ottima trazione. La RB19 ci andrà a nozze. La Ferrari? Sarà decisamente un’incognita, considerando un assetto che ottimale che sembra impossibile da trovare. Inoltre, l’Aston Martin ed una Mercedes in crescita non staranno di certo a guardare.
    L’appuntamento del GP d’Azerbaigian per la Ferrari diventerà, quindi, la prima prova d’appello della stagione. La prossima sarà ad Imola e l’ultima, con tutta probabilità, in Spagna. Se i miglioramenti portati in pista dalla Rossa non sortiranno gli effetti sperati, allora si potrà davvero parlare di annus horribilis. A quel punto servirà una rigenerazione della squadra ed importanti cambiamenti nell’organico andranno effettuati. Anche in tempi brevi, per permettere di concentrarsi al meglio per il 2024. Intanto, però, c’è da migliorare questo magro 2023. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull strappa Mekies alla Ferrari: sarà Team Principal di AlphaTauri

    Dopo l’indiscrezione circolata ieri, oggi è arrivata la conferma: Laurent Mekies, attuale Direttore Sportivo della Ferrari, sarà il nuovo Team Principal di AlphaTauri.

    Con l’obiettivo di garantire stabilità a lungo termine e continuità, Scuderia AlphaTauri ha annunciato oggi che Peter Bayer, ex dirigente della FIA, entrerà a far parte del team come Amministratore Delegato entro la fine dell’anno e Laurent Mekies, attuale Direttore Sportivo della Ferrari, si unirà a Scuderia AlphaTauri come nuovo Team Principal, al posto di Franz Tost.
    Figura chiave nello sviluppo sia della Scuderia AlphaTauri che della precedente Scuderia Toro Rosso, Franz Tost è entrato a far parte della squadra di Faenza come Team Principal sin dalla sua creazione nel 2005 e ha portato la Toro Rosso alla sua prima vittoria, in casa, al Gran Premio d’Italia 2008. Dopo il rebranding in Scuderia AlphaTauri, Tost ha nuovamente portato il Team alla vittoria nel 2020, vincendo a Monza per la seconda volta.
    Con il Team incaricato anche dello sviluppo di giovani piloti per il futuro successo in F1, durante il suo periodo con la scuderia Tost ha anche aiutato a far progredire una generazione di vincitori di Gran Premi e campioni, tra cui il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, il due volte campione del mondo Max Verstappen ma anche Daniel Ricciardo, Pierre Gasly e Carlos Sainz.
    Nel comunicato stampa, diramato oggi dal team, si legge che Tost continuerà a lavorare con la Scuderia AlphaTauri in un ruolo di consulenza nel 2024, ricevendo così il giusto riconoscimento al suo contributo di lunga data al Team e ai suoi piloti.

    Peter Bayer entra a far parte della Scuderia AlphaTauri come CEO dopo aver recentemente operato come Direttore Esecutivo della Formula 1 e Segretario Generale per lo Sport presso la FIA. Peter supervisionerà la direzione strategica del team nell’ambito delle sue sedi a Faenza e nel Regno Unito.
    La nomina di Laurent Mekies a Team Principal della Scuderia AlphaTauri riporta l’attuale Direttore Sportivo della Ferrari nel team con cui ha ottenuto molti dei suoi primi successi, prima come ingegnere di pista e infine come Chief Engineer e come Head of Vehicle Performance. Dopo il suo primo periodo a Faenza, Laurent ha trascorso quattro anni alla FIA come Direttore della Sicurezza e Vice Direttore di Gara, prima di entrare in Ferrari nel 2018.
    Si creerà così un nuovo leadership team con pari responsabilità: Mekies sarà responsabile delle operazioni quotidiane del team, compresa la struttura Tecnica, di Produzione, di Support Function e del Race Team mentre Bayer ricoprirà un ruolo con focus strategico.
    Il Team Principal uscente della Scuderia AlphaTauri Franz Tost ha dichiarato: “Prima di tutto, vorrei ringraziare Dietrich Mateschitz, che mi ha dato l’incredibile opportunità di essere il Team Principal della Scuderia Toro Rosso e della Scuderia AlphaTauri negli ultimi 18 anni. È stato un vero privilegio guidare il Team per un periodo così lungo e un grande piacere lavorare con così tante persone motivate e qualificate, che condividono la mia passione per la Formula 1. A 67 anni è giunto il momento di lasciare il posto e con Peter come nuovo CEO e Laurent come Team Principal, abbiamo la garanzia di avere bordo due grandi professionisti, che porteranno il Team al livello successivo. Voglio ringraziare tutti per l’ottima collaborazione”.
    Laurent Mekies, Team Principal entrante della Scuderia AlphaTauri, ha dichiarato: “Innanzitutto, vorrei rendere omaggio a Franz per l’ottimo lavoro che ha svolto in quasi due decenni alla guida del team di Faenza. Gli auguro ogni bene per il futuro e so che sia io che Peter potremo fare affidamento sul suo contributo e sui suoi consigli nel prossimo futuro. Guardando avanti, sono onorato di assumere il ruolo di Team Principal e di tornare nella squadra in cui ho trascorso gran parte della mia carriera iniziale. La Scuderia AlphaTauri ha tutti gli ingredienti necessari per avere maggiore successo in futuro e in collaborazione con Peter non vedo l’ora di realizzare tutto questo”.
    Il CEO entrante della Scuderia AlphaTauri, Peter Bayer, ha dichiarato: “Anch’io desidero ringraziare Franz per la sua dedizione alla Scuderia AlphaTauri e alla precedente Scuderia Toro Rosso. Il suo impegno nello sviluppo di giovani talenti ha portato a una griglia di Formula 1 in cui il 25% dei piloti ha beneficiato della sua guida. Anche per me è un grande privilegio assumere il ruolo di CEO del Team e lavorare al fianco di Laurent. La Scuderia AlphaTauri ha un fantastico team di persone e grandi infrastrutture a Faenza e nel Regno Unito e non vedo l’ora di costruire su questi elementi chiave per aumentare le prestazioni, in pista e fuori pista, e per portare il Team a conseguire sempre più successi nei prossimi anni”.
    Oliver Mintzlaff, Chief Executive of Corporate Projects and Investments, Red Bull GmbH, ha dichiarato: “Innanzitutto, vorrei ringraziare Franz Tost per il suo grande lavoro alla Scuderia AlphaTauri e alla Scuderia Toro Rosso negli ultimi 18 anni. Per tutta la sua permanenza all’interno del Team, Franz si è dedicato a un’unica visione: la ricerca di prestazioni sempre maggiori della vettura e del pilota. La sua leadership ha portato a vittorie eccezionali e allo sviluppo di alcuni dei migliori talenti mai visti in Formula 1. Sostituirlo mentre si avvicina al pensionamento non è stato facile e ha portato a una ridefinizione della struttura dirigenziale del Team. Sono quindi molto lieto di dare il benvenuto a Peter Bayer come CEO e Laurent Mekies come Team Principal. Entrambi hanno una grande esperienza in posizioni di vertice in Formula 1 e insieme sono sicuro che porteranno la Scuderia AlphaTauri a livelli ancora più alti in futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Frédéric Vasseur: “A Maranello abbiamo lavorato duramente”

    Frédéric Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari, alla vigilia del Gran Premio dell’Azerbaijan non dice praticamente nulla se non che a Maranello si è lavorato duramente!

    Il Mondiale di Formula 1 torna in pista, dopo quasi un mese di stop, al Baku City Circuit. Sarà la settima volta che la F1 corre in Azerbaijan, e questo sarà anche il primo dei sei weekend con il formato Sprint della stagione.
    In una breve nota diramata oggi dalla Scuderia di Maranello, il Team Principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha dichiarato: “È passato quasi un mese dall’ultimo Gran Premio e in queste settimane abbiamo lavorato duramente a Maranello sullo sviluppo della SF-23, sia in termini di miglioramento dell’attuale pacchetto vettura che sul fronte degli aggiornamenti pianificati, che saranno introdotti gradualmente nel corso delle prossime gare.
    Parlando dei piloti, Vasseur ha poi aggiunto: “Charles e Carlos hanno fatto la loro parte, lavorando al simulatore e dandoci feedback importanti. In Australia avevamo già fatto un passo avanti in termini di prestazioni pure e per l’Azerbaigian intendiamo ripartire da lì”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Azerbaijan: numeri e curiosità della gara di Baku

    Il Mondiale di Formula 1 torna in pista, dopo quasi un mese di stop, per il Gran Premio dell’Azerbaijan. Sarà la settima volta che la F1 corre a Baku e questo sarà anche il primo dei sei weekend con il formato Sprint rivisto della stagione.

    Gran Premio dell’Azerbaijan: numeri e curiosità
    6. I vincitori diversi in altrettanti Gran Premi di Formula 1 disputati a Baku. La prima corsa, denominata Gran premio d’Europa, è andata in scena nel 2016 ed è stata vinta da Nico Rosberg. Dal 2017 la gara è stata ribattezzata Gran Premio dell’Azerbaigian e da allora è stata vinta da Daniel Ricciardo, Lewis Hamilton, Valtteri Bottas, Sergio Perez e Max Verstappen. La Ferrari ha raccolto due secondi posti, nel 2016 con Sebastian Vettel e nel 2018 con Kimi Räikkönen, mentre Charles Leclerc è stato quarto nel 2021. Carlos Sainz è giunto quinto a Baku nel 2018.
    70. Le nazionalità diverse tra i residenti di Baku. Da sempre crocevia di commerci e viaggi, deve la sua multietnicità al fatto di trovarsi sull’antica via della seta e, più recentemente, alla fiorente industria dei combustibili (gas e petrolio).
    400. I vulcani di fango presenti in Azerbaigian. Si tratta di piccole colline, alte da pochi decimetri a parecchi metri, che eruttano argilla, resa molla dall’acqua, unita a sostanze saline come acque salso-bromo-iodiche, ed anche metano e idrocarburi. In Azerbaigian si trovano oltre la metà di tali vulcani presenti in tutto il mondo. In alcuni casi le eruzioni possono raggiungere i 150 metri di altezza.

    700. Gli anni da quando la fiamma perenne di Yanar Dag arde, a causa dei gas naturali che bruciano sotto la sabbia. Questa collina alta 116 metri, la cui traduzione dall’azero significa “montagna di fuoco”, è situata sulla penisola di Absheron a circa 25 chilometri da Baku. La leggenda narra che il fuoco venne appiccato inconsapevolmente da un pastore che si disfece del contenuto di una pipa.
    3000. Il numero approssimativo dei tappeti che formano la collezione che si trova all’interno del Museo del Tappeto di Baku. Tipica anche la forma del palazzo che ospita questa istituzione, costruita a forma di tappeto arrotolato. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, niente GP del Kazakistan: cancellato per lavori di omologazione

    ROMA – Il Gran Premio del Kazakistan dovrà attendere prima di fare il proprio esordio nel Motomondiale. La gara sul circuito Internazionale di Sokol, infatti, è stata cancellata dal calendario 2023 di MotoGP per via dei dei lavori di omologazione che sono ancora in corso di svolgimento. Come annunciato dalla direzione di gara del circus motociclistico, questo appuntamento non verrà sostituito e il calendario della stagione avrà una gara in meno rispetto a quanto programmato in origine. Ad ogni modo ci sono delle possibilità che si corra in Kazakistan dal 2024, quando i lavori dovrebbero essere ormai completati. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia: “Dopo le cadute voglio tornare a lottare per la vittoria”

    ROMA –  Francesco Bagnaia, dopo le recenti battute di arresto in Argentina e in Texas, vuole riportare la sua Ducati sul gradino più alto del podio nel prossimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Nel weekend il circus motociclistico fa tappa a Jerez de la Frontera per il Gran Premio di Spagna e questa sarà una grande occasione di riscatto per Pecco che, a pochi giorni dalla gara, ha dichiarato il suo obiettivo principale: “Dopo le due cadute che non mi hanno permesso di raccogliere punti preziosi, andrò in pista per tornare a lottare per il successo”. LEGGI TUTTO

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    Mercedes Classe A, restyling a tutto ibrido

    Berlina o hatchback, le novità della Classe A
    Presentata nel 2018 è sempre disponibile nelle due versioni di carrozzeria, la hatchback a cinque porte, più apprezzata nel nostro mercato, e la berlina. Il design globale della vettura non cambia, si nota però subito il cofano che risulta più inclinato in avanti con due nuove nervature longitudinali al centro e l’effetto “naso di squalo” accentuato dalla griglia ridisegnata con il motivo a stella, il tutto conferisce una linea più netta al frontale della vettura. Sensazione accresciuta anche dai fari a Led che risultano più sottili rispetto ai precedenti.
    Tra le novità introdotte anche i cerchi, ora disponibili con dimensione fino a 19 pollici. Aggiornamenti anche al posteriore con un nuovo diffusore e i fari a Led.
    Abitacolo tech
    Internamente la nuova Classe A dispone ora di una plancia con display aggiornati con il doppio schermo indipendente di serie, uno da 7 pollici e uno da 10,25 pollici al centro del cockpit, optional la soluzione di display da 10,25 pollici con un look wide-screen. L’infotain- ment di bordo dispone ora della nuova generazione dell’MBUX che è più capace di dialogare e imparare, inoltre alcune azioni possono essere attivate anche senza pronunciare “Hey Mercedes”. L’assistente vocale MBUX è anche in grado di spiegare le funzioni del veicolo e fornisce assistenza quando si desidera collegare lo smartphone via Bluetooth.
    Disponibile attualmente solo in Germania, ma lo sarà presto anche in Italia, la guida turistica audio “Tourguide” che fornisce informazioni sui punti di interesse lungo il percorso e legge circa 3.400 cartelli turistici lungo le autostrade.
    È stato integrato anche un sensore di impronte digitali per l’identificazione e l’autorizzazione del conducente alle funzioni della vettura.
    La plancia è arricchita anche dalle tre prese d’aria con il design a turbina già viste su modelli più alti di gamma. Aumentato anche il comfort a bordo con i sedili di alta qualità, dotati di un rivestimento tridimensionale, disponibili già nell’allestimento entry level e il nuovo volante in pelle nappa con le razze sdoppiate, che inglobano vari comandi per la gestione dei sistemi di assistenza alla guida.
    Aggiornamenti anche per quanto concerne i sistemi di assistenza alla guida con il mantenimento della corsia che utilizza il controllo attivo dello sterzo e non la frenata laterale, risultando così più soft nell’intervento, e una nuova visualizzazione a 360 gradi della vettura nelle fasi di parcheggio con telecamere a immagini tridimensionali.
    A tutto ibrido
    Le novità però contemplano anche le motorizzazioni, soprattuto per quanto riguarda i propulsori a benzina 1,3 litri da 136 e 163cv e 2.0litri da 224 e 306 cv, sono stati elettrificati con un sistema mild hybrid a 48 volt, da 10kW, e di nuovo motorino di avviamento a cinghia (RSG) che serve anche per ricaricare la batteria in fase di frenata.
    Per quanto riguarda la versione plug-in hybrid con motore termico di 1.332 cm3, dispone ora di un’unità elettrica da 80 kW, per una potenza di sistema di 218 cv. La batteria si può ricaricare a 3,7 kW standard, o con corrente alternata fino a 11 kW o in corrente continua fino a 22 kW. In corrente continua la batteria si ricarica dal 10% all’80% in circa 25 minuti. Invece per la versione più potente, la AMG 45 S da 421 cv, non è prevista l’elettrificazione. Disponibili sempre i Diesel 2,0 litri 116, 150 e 190 cv.
    Quanto costa la nuova Classe A
    I prezzi partono da 35.120 euro per le versioni a benzina e 36.523 per le Diesel, da segnalare una razionalizzazione degli optional offerti nei pacchetti. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bastianini punta Jerez e fissa l’obiettivo: “Voglio i punti”

    ROMA – L’appuntamento di Jerez, il quarto della stagione di MotoGP potrebbe essere il momento del rientro di Enea Bastianini, dopo l’infortunio rimediato nella Sprint di Portimao. Il pilota della Ducati, che ha dovuto già saltare l’Argentina e Austin, ha infatti parlato ai microfoni di Sky Sport 24, affermando: “Le ultime indicazioni sono state buone, l’ultimo test di Misano è stato molto più positivo rispetto a quello pre-Austin. Non ho tentennato, partirò per Jerez anche se non sono al cento per cento. Non riesco a stare a casa, ho voglia di correre”. LEGGI TUTTO