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    F1 2023, Red Bull super a Jeddah anche nella velocità massima

    Tenendo sempre presenti le ovvie varianti sul maggiore e minore uso del drs in gara, l’assolo Red Bull dell’Arabia Saudita è stato confermato anche dai riscontri velocistici della top speed media espressa tra sabato e domenica. Alla speed trap Max Verstappen, forte anche del grande utilizzo dell’ala mobile nella fuoriosa rimonta, ha demolito tutti con un rilevamento di 340,1 km/h. Alle sue spalle il team mate, Sergio Perez, vincitore del Gp, d’un soffio davanti alla sorpresa assoluta in questa speciale classifica rappresentata dalla Haas spinta dalla power unit Ferrari.
    I due piloti del team americano hanno fatto segnare sostanzialmente la stessa velocità piazzandosi subito dietro le supersoniche Red Bull. Come in Bahrain ha brillato ancora la Williams-Mercedes di Sargeant, una saetta anche a Jeddah tra prove e gara confermatosi quinto assoluto. Priva di acuti pure qui la performance della Ferrari. Al deludente risultato del Cavallino fatto timbrare alla bandiera a scacchi, si somma in questo caso un anonimo sesto e nono posto, con Sainz ancora una volta davanti a Leclerc.

    Molto più ridimensionata rispetto a Sakhir la prestazione velocistica della Mercedes: la maximum speed più elevata (quella di Hamilton il più veloce in Bahrain) è stata da metà classifica, livellata verso il basso. Dato piuttosto contenuto anche per il formidabile Alonso a causa di una gara di mantenimento della posizione e non certo di attacco come nel primo appuntamento del Mondiale. Il responso del dato velocistico a Jeddah ai vertici dell’attuale F1 è stato più attendibile del Bahrain per la mancanza di un uomo solo al comando e di un maggior numero di lotte ravvicinate con il drs.
    Gp Arabia Saudita: le velocità in qualifica

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    MotoGP, Bagnaia: “All'inizio ho gestito, sapevo che sarei risalito”

    PORTIMAO – “Mi sono divertito tanto, la gara è stata lunga: non troppo, ma pensavo comunque che sarebbe stata più breve. Era tutta un’incognita, non sapevo cosa sarebbe successo perché sembra una gara corta, ma non lo è: devi solo usare una strategia diversa”.  Così Francesco Bagnaia ha commentato la vittoria nella Sprint che ha assegnato i primi punti della stagione 2023 di MotoGP, nell’ambito del Gran Premio del Portogallo. Il pilota della Ducati ufficiale ha vinto il duello contro il collega della Pramac, Jorge Martin, in una gara che ha invece visto Enea Bastianini rimediare un brutto infortunio dopo un contatto con Luca Marini.  LEGGI TUTTO

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    Ducati, guaio Bastianini: abbattuto da Marini, frattura alla spalla

    PORTIMAO – Brutte notizie per Enea Bastianini, che nella Sprint del GP di Portogallo di MotoGP ha rimediato una frattura alla scapola destra, dopo essere stato abbattuto da un incolpevole Luca Marini, scivolato nel tentativo di guadagnare una posizione dopo un piccolo errore del riminese. Bastianini è caduto violentemente a terra, sembrando subito molto dolorante. Dopo la prima radiografia all’interno della clinica nel circuito, i sospetti sono stati subito confermati. Indicazioni più precise sulle condizioni di Bastianini si avranno dopo i controlli all’ospedale di Portimao, come sottolineato da Davide Tardozzi.  LEGGI TUTTO

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    Il gesto di stizza di Bagnaia contro Miguel Olivera: ecco cosa è successo

    PORTIMAO – La questione dei “trenini” che si formano nelle qualifiche della MotoGP (e in maniera molto più evidente e pericolosa anche nelle categorie inferiori), è un tema sempre al centro del dibattito, e riemerso anche nel primo GP stagionale, quello del Portogallo. Protagonisti Francesco Bagnaia e Miguel Oliveira, con il primo che ha platealmente mandato a quel paese il secondo, nella fase conclusiva delle qualifiche di Portimao. Infatti, Pecco si trovava in pieno giro lanciato per provare a migliorare il proprio tempo, ma ha dovuto rallentare e abortire il giro per aver incontrato il portoghese, troppo lento in quel frangente. Una situazione che ha portato anche alla perdita della pole position per il torinese, battuto da Marc Marquez, il quale aveva a sua volta utilizzato al meglio il riferimento di Enea Bastianini. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, GP Portogallo: Bagnaia vince la Sprint, Martin 2°, out Bastianini

    PORTIMAO – Francesco Bagnaia si aggiudica la Sprint del GP di Portogallo, primo appuntamento stagionale di MotoGP. Il campione del mondo in carica vince il serrato testa a testa con Jorge Martin, protagonista di un piccolo ma decisivo errore nell’ultimo giro. Grande bagarre anche per il terzo posto, con un gruppetto di cinque piloti coinvolti: la spunta Marc Marquez davanti a Jack Miller, poi un gruppetto di Aprilia, con Vinales, Aleix Espargaro e Oliveira. Decimo Quartararo, che ha provato a rimontare dopo un contatto con Mir (entrata sconsiderata dello spagnolo, poi caduto). Out Enea Bastianini, sfortunato nel venire abbattuto da Luca Marini.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez in pole in Portogallo: Bagnaia e Martin in prima fila

    PORTIMAO – Le qualifiche del GP del Portogallo, primo appuntamento stagionale del mondiale 2023 di MotoGP, hanno visto Marc Marquez conquistare la pole position. Lo spagnolo della Honda firma il nuovo record della pista in 1:37.226, dopo aver sfruttato al meglio il “traino” di Enea Bastianini. A completare la prima fila sono Francesco Bagnaia e Jorge Martin, mentre in seconda fila ecco Miguel Oliveira (passato per il Q1 come Marquez), Jack Miller (caduto a metà sessione e non più tornato in pista) e lo stesso Bastianini. I piloti torneranno in pista nel pomeriggio, con la prima Sprint stagionale.  LEGGI TUTTO

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    Come sta Pol Espargaro, gli aggiornamenti dopo la terribile caduta a Portimao

    PORTIMAO – È stato diffuso il bollettino medico di Pol Espargaro, che nella seconda sessione di prove libere del GP del Portogallo, il primo della nuova stagione di MotoGP, è stato vittima di un brutto incidente nel passaggio di curva-10. Una dinamica che ha scatenato nuove proteste dei piloti, per l’assenza di adeguate misure di sicurezza sul tracciato, a partire dalla ghiaia, troppo grossa e quindi, oltre ad essere pericolosa, incapace di assorbire a dovere la velocità dei piloti che cadono, fino all’assenza di air fence, ovvero particolari barriere in grado di tutelare meglio i piloti che impattano contro superfici dure, su tutto il tracciato (solo in mattinata sono stati aggiunti, e solo in curva 10). Pol Espargaro era stato quindi trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Faro; nel mentre, arrivavano notizie positive circa il fatto che fosse cosciente e in grado di muovere gli arti. In serata, il bollettino più preciso.  LEGGI TUTTO

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    I punti deboli della Ferrari SF-23? In buona parte gli stessi dello scorso anno

    Dopo le prime due gare, la “crisi” della Scuderia Ferrari è sotto gli occhi di tutti. Solo 26 punti e un misero 4° posto nella classifica mondiale costruttori, contro i 78 punti del 2022 che valevano il 1° posto tra i team.
    La crisi legata ai risultati è figlia di una serie di punti deboli del nuovo progetto che, in buona parte, sono gli stessi dello scorso anno, a cominciare dell’affidabilità. Oltre a questo le difficoltà sul passo gara, legate anche all’eccessiva usura dei pneumatici, risultano correlate alla geometria delle sospensioni e alla comprensione dei dati raccolti con quanto si vede in pista.
    Inoltre il fondo vettura, ovvero un “particolare” fondamentale di queste nuove monoposto ad effetto suolo, sul quale altri team hanno lavorato meglio che a Maranello, soprattutto dall’introduzione della direttiva TD39. Da ultimo le pance di cui si parla molto, forse troppo, perché sono l’elemento più visibile e differenziante tra la SF-23 e la Red Bull. Non è lì il vero problema della nuova monoposto di Maranello.
    Se diamo uno sguardo allo scorso anno, il passo gara era già un “problema” della Ferrari F1-75, anche a inizio anno, dove questo aspetto era mitigato dalla bontà di un progetto nato decisamente meglio e più maturo rispetto alla concorrenza e in particolare a Red Bull e Mercedes. Sempre nel 2022 i problemi di affidabilità, quelli legati alla gestione delle gomme e al fondo vettura erano tutti noti e sulla lista delle priorità delle aree da migliorare.

    Mattia Binotto e le sue persone non hanno però saputo guardare troppo lontano. O l’analisi dei punti deboli della F1-75 non era stata fatta accuratamente oppure non si sono poi trovate le soluzioni, tanto che i problemi dello scorso anno si sono ripresentati tutti! Pensiamo solo ai problemi di affidabilità che hanno portato Charles Leclerc in penalità, già alla seconda gara della stagione!
    Cosa fare ora?
    Il mondiale è lungo: vincere qualche gara ad inizio anno e poi proseguire con una stagione in calando come negli ultimi anni è qualcosa che difficilmente potrà avvenire quest’anno. E allora l’obiettivo e pianificare al meglio gli sviluppi stagionali per migliorare i punti deboli della SF-23, uno dopo l’altro, puntando a ridurre nel corso dei prossimi mesi, il gap dagli avversari più diretti, per poi porre le basi per il 2024. Attenzione, questo non deve voler dire che l’attuale mondiale sia già da archiviare ma occorre lavorare, tanto e con metodo, per evitare di “arrendersi” troppo preso, nascondendosi come troppo spesso è avvenuto dietro allo slogan “stiamo lavorando per l’anno prossimo“. Questo è inaccettabile, sia prima dell’estate, come nel 2022, ma tanto più a marzo, quando il mondiale si è appena aperto. LEGGI TUTTO