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    F1, Leclerc elogia l’approccio di Vasseur e lancia una frecciatina a Binotto

    In una recente intervista a as.com, Charles Leclerc ha elogiato l’approccio di Fred Vasseur, lanciando però anche una frecciata a Mattia Binotto.

    L’edizione online del quotidiano sportivo spagnolo AS ha intervistato il pilota monegasco della Ferrari. Alla domanda se Vasseur possa emulare quanto fatto da Jean Todt, Leclerc ha detto: “Non voglio paragonare Fréd (Vasseur, ndr) a Jean Todt, né me a Michael Schumacher, perché non sarebbe giusto, ma è quello che vogliamo ottenere con Fréd. Se penso di poter vincere un Campionato del Mondo con Fréd? Onestamente sento che è la persona giusta per riportare la Ferrari in testa. Sono stato solo con Mattia (Binotto, ndr) e Fréd, e posso dire che l’approccio è molto diverso. Fréd ha un’ottima visione di ciò che serve alla squadra per progredire e Fréd ha un grande occhio per capire come si possa progredire”.

    Leclerc ha affrontato anche altri temi tra i quali il difficile inizio di stagione e il rinnovo di contratto con la Ferrari.
    “È frustrante in un certo senso – ha detto il monegasco, parlando delle prime tre gare – . C’erano molte aspettative per quest’anno e non siamo competitivi come ci aspettavamo. Ma abbiamo cercato di analizzare la situazione con Fréd (Vasseur, ndr) e con la squadra. Abbiamo capito alcune cose e a medio e lungo termine mi fido della visione di Fréd. Arriveremo alla lotta. La domanda è quando, vogliamo che sia il prima possibile. Ma so che la squadra sta andando nella giusta direzione e sono fiducioso che torneremo”.
    Alla domanda se sono necessarie garanzie e risultati, prima di parlare del suo prossimo contratto con la Ferrari, Leclerc ha precisato: “No, la fiducia c’è. Ma deve andare in due direzioni, se entrambi siamo felici di continuare, succederà. Ma è troppo presto per parlarne”.
    Intervista completa su as.com. LEGGI TUTTO

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    A lezione di vita dal professor Toto Wolff

    “L’Impero romano è caduto perché non aveva più territori da conquistare”. Così si esprimeva nel 2021 Toto Wolff, Ceo di Mercedes, in un’intervista a Insider, parlando dell’importanza delle motivazioni. Ora potete chiamarlo professore. Sì perché Toto, da poco entrato nell’albo d’oro dei miliardari di Forbes, si appresta a trovare nuovi stimoli reinventandosi docente della prestigiosissima Harvard Business School.Toto Harvard Visit – Paul Ripke

    IL CORSO
    Il super manager austriaco è stato infatti designato come Executive Fellow ad Harvard, dove terrà, da gennaio 2024, un corso dal titolo: “Mercedes Formula One: leading a high performance team”. Il ciclo di lezioni servirà ad aiutare i manager del futuro in tema di cultura organizzativa e leadership. A presiedere le lezioni, insieme a Toto, ci sarà la docente Anita Elberse, che, tra le altre cose, ha seguito da vicino le vicende del team Mercedes nella stagione 2021 (quella del finale show ad Abu Dhabi) pubblicando anche uno studio in merito, intitolato: “Toto Wolff and the Mercedes Formula One Team”.
    L’ESEMPIO
    L’ascesa del prof miliardario, al contrario di quanto si potrebbe sospettare, non è stata affatto semplice. Figlio di una madre polacca scappata dalle oppressioni della tramontante Unione Sovietica e orfano di un padre scomparso prematuramente per un male incurabile. Toto ha raccontato di aver subito degli atti di bullismo a scuola, quando a 12 anni venne deriso dai compagni di classe nel momento in cui si venne a sapere che i soldi della madre (anestesista) non bastavano a coprire le rette scolastiche. Insomma, un’infanzia dolorosa per Torger Christian Wolff (questo il suo nome completo) e una storia che facilmente possiamo associare a quella del suo pupillo Lewis Hamilton, entrambi condividono la fame di chi, dalla vita, non ha avuto nulla di garantito.
    IL PRECORSO
    Toto in gioventù ha provato a intraprendere pure la carriera da pilota correndo in Formula Ford, prendendo parte al FIA GT e ottenendo anche una vittoria alla 24 Ore del Nurburgring. A soli 22 anni ha addirittura avuto il coraggio di rifiutare un sedile in F1, proposto da uno sponsor, in sostituzione di Karl Wendlinger (vittima di un incidente a Montecarlo). Toto, consapevole di non avere la formazione del racer, non avendo passato l’infanzia sui kart, ha deciso di reinventarsi uomo d’affari.Nel 1998 infatti ha fondato la società d’investimenti Marchfifteen interessata al ramo della tecnologia e con i primi guadagni ha investito, tra le altre, in una realtà di management (in comproprietà con Mika Hakkinen), che lo porterà a rivestire la figura d’agente di diversi piloti di spicco, tra i quali l’ex Mercedes Valtteri Bottas.

    L’ASCESA
    L’imprenditore austriaco è entra nel Circus da azionista della Williams acquisendo nel 2009 il 15% del capitale della scuderia, per poi diventarne direttore esecutivo nel 2012. Anno a cui risale anche l’ultimo successo della storica scuderia britannica, con Pastor Maldonado nel GP di Spagna. La stagione successiva Wolff ha abbandonato il ruolo, ma non le quote di Williams (vendute poi nel 2016), approdando in Mercedes alla corte di Ross Brawn. Dopo un avvio balbettante delle frecce d’argento, la svolta è arrivata con l’introduzione regolamentare dei motori Turbo Ibridi e tra il 2014 e il 2021 il team di Brackley, capitanato da Toto, ha vinto ben 15 titoli iridati (otto Costruttori e sette Piloti), infrangendo quasi ogni record in F1. Nel 2020, prima dell’esplosione mediatica del Circus con Liberty Media e Stefano Domenicali, Toto è arrivato a possedere un terzo delle quote della scuderia Mercedes acquisendo anche l’1% di Aston Martin, team in forte ascesa (il valore delle azioni è aumentato del 15% in due anni).La rivista Forbes che lo identifica come il 2540° uomo più ricco al mondo, considera l’aumento del capitale di Toto frutto anche, se non soprattutto, del ruolo da protagonista nella serie tv Netflix “Drive to Survive”, che ha reso l’imprenditore austriaco una vera e propria celebrità, specie negli Stati Uniti.
    Insomma nonostante le poche gioie a livello sportivo degli ultimi tempi, Toto si dimostra un bell’esempio da seguire. E siamo sicuri che riuscirà a infondere questa attitudine versatile e vincente anche ai ragazzi di Harvard, affinché non facciano la fine dell’impero romano. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, a Le Mans Savadori sostituisce l’infortunato Oliveira

    Aprilia: “Ora riposo per Oliveira” “Oliveira deve rinunciare al Gran Premio in Francia a causa di un infortunio alla spalla riportato durante il Gran Premio di Spagna. Dopo i primi controlli il portoghese si è sottoposto a degli accertamenti, che hanno riscontrato una lesione più grave del previsto, tra cui una frattura dell’omero e una […] LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pol Espargaro dopo l’incidente: “Ho perso nove chili”

    ROMA – Ad oltre un mese di distanza dal grave incidente che lo ha visto coinvolto sul tracciato di Portimao, in occasione del Gran Premio di Portogallo, Pol Espargaro è tornato a farsi vedere sui social network per parlare delle sue condizioni fisiche. Lo spagnolo, attraverso un video pubblicato sul proprio profilo Instagram, ha spiegato la situazione: “Mi sono rotto la mandibola in due pezzi e sono stato costretto a tenerla chiusa per quattro settimane. Non potevo mangiare, ho perso 8-9 chili. Adesso però sono in grado di sorridere e a parlare abbastanza bene. Poi ho subito anche una lesione all’orecchio che è stato operato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur fiducioso: “A Miami potremo fare altri passi avanti”

    Gran parte della Scuderia Ferrari è volata direttamente dall’Azerbaigian alla Florida per prendere parte alla quinta gara del Mondiale di Formula 1 in scena questo weekend sul circuito ricavato intorno all’Hard Rock Stadium di Miami, che per la seconda volta nella sua storia ospita un Gran Premio.

    Alla vigilia della quinta tappa in calendario quest’anno, Frédéric Vasseur si è dichiarato fiducioso: “Siamo nel pieno di un momento particolarmente impegnativo della stagione con cinque gare in sei settimane da Baku a Barcellona. Come squadra il lavoro continua sia a Maranello che in pista per sviluppare il nostro pacchetto vettura. Miami è un altro circuito anomalo con i muretti e tutte le insidie tipiche dei tracciati cittadini, che però piace molto a entrambi i nostri piloti. Questo weekend facendo anche affidamento sui dati raccolti a Baku sono fiducioso che potremo fare altri passi avanti con la SF-23”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “Gli Stati Uniti sono da sempre un mercato molto importante per la Ferrari e c’è una base consistente di tifosi della Scuderia, il che rende ancora più piacevole correre qui ed è un ulteriore incentivo a spingere per colmare il divario prestazionale con i leader del campionato”.

    Lo scorso anno la Scuderia Ferrari monopolizzò la prima fila in qualifica, mentre nella gara della domenica arrivò un doppio podio, con Charles Leclerc secondo davanti a Carlos Sainz. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp USA: numeri e curiosità della gara di Miami

    Numeri e curiosità del Gran Premio degli USA che si correrà domenica 7 maggio sul tracciato di Miami in Florida.

    3. Il numero massimo di gare disputate in una nazione dal Mondiale di Formula 1 nella stessa stagione. Accadrà anche nel 2023, negli Stati Uniti, e sarà la terza volta nella storia della categoria. Il Gran Premio di Miami è infatti la prima delle tre corse previste nel grande Paese nordamericano: seguiranno il GP degli Stati Uniti al Circuit of the Americas, in Texas, e il GP di Las Vegas, che sarà il penultimo appuntamento del campionato. I due precedenti risalgono alla stagione 1982 – quando, ancora negli Stati Uniti, si corse a Long Beach, Detroit e Las Vegas, su un circuito completamente diverso rispetto a quello di quest’anno – e a quella 2020, quando ad ospitare tre corse fu l’Italia, con le piste di Monza, Mugello (in occasione del 1000° GP della Scuderia) e Imola.
    5. Le grandi leghe professionistiche americane di sport. Miami è presente in ciascuna di esse: nella NFL (National Football League) giocano i Dolphins, che in bacheca hanno due Super Bowl (1972 e 1973) e cinque vittorie nell’American Football Conference (1971, 1972, 1973, 1982 e 1984); nella NBA (National Basketball Association) militano gli Heat, che vantano tre titoli (2005-06; 2011-12 e 2012-13), mentre nella NHL (National Hockey League) giocano i Florida Panthers, che sono arrivati alla finale di Stanley Cup nel 1996. Nella MLB (Major League Baseball) la città è rappresentata dai Marlins, che hanno all’attivo due titoli (1997 e 2003) e infine nel calcio, nella MLS (Major League Soccer) c’è l’Inter Miami, che lo scorso anno è arrivata al primo turno dei playoff.
    21. I circuiti attivi in Florida: i più celebri sono ovviamente Daytona, Sebring (dove si corse il Gran Premio degli Stati Uniti del 1959) e Homestead, ma nel complesso ci sono 14 ovali, sei circuiti stradali e l’anomalo Miami International Autodrome, che sorge intorno all’Hard Rock Stadium e sarà teatro del Gran Premio di questo weekend.

    45. I sorpassi nella prima edizione del Gran Premio di Miami. Lo scorso anno la Scuderia Ferrari monopolizzò la prima fila in qualifica, mentre nella gara della domenica arrivò un doppio podio, con Charles secondo davanti a Carlos.
    470.000. Il numero di abitanti di Miami, che non è la città più popolosa della Florida (terzo stato più popoloso nel Paese). Questo primato spetta a Jacksonville, vicino al confine con la Georgia, con ben 907.000 residenti. La capitale è invece Tallahassee, con meno di 200.000 abitanti. LEGGI TUTTO

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    AutomotiveLab Plug, a Milano alla scoperta della nuova mobilità elettrica

    L’auto elettrica, ma anche altri mezzi elettrificati, saranno quindi il futuro della mobilità e non solamente nelle città. Ma l’approccio al mondo dei mezzi alla spina non è semplice e né immediato per tutti e i prodotti sul mercato sono diversi, soprattutto in questa fase di transizione verso il 2035. Sulle nostre strade circolano due tipologie di vetture con la spina, le elettriche pure, le BEV, e le hybrid plug-in, le PHEV. Ecco quindi che con questo evento vogliamo aiutare le persone a capire come fare la scelta giusta in funzione delle proprie esigenze.
    Tre giorni dedicati alla mobilità elettrificata
    L’evento, che si articola su tre giornate, a Milano in Piazza Tre Torri a CityLife, è interamente dedicato al futuro della mobilità con un convegno il venerdì e una parte di educational ed esposizione di vetture con la possibilità di effettuare test drive iscrivendosi direttamente al desk al centro dell’esposizione oppure prenotandosi nei giorni precedentei all’evento sul sito www.auto.it. I test drive delle vetture avverranno con il supporto degli istruttori di guida sicura della scuola X-Leader – X-Driving School. I visitatori oltre a poter provare le vetture elettriche e plug-in hybrid, avranno a disposizione l’intera redazione di Auto e i tester del magazine che risponderanno a tutti i quesiti sul futuro della mobilita? a zero emissioni.
    Oltre alle vetture, saranno coinvolti anche altri attori fondamentali di questa transizione della mobilità come ad esempio le società energetiche o i produttori di pneumatici, ma anche quelle Case automotive che si occupano del trasporto pesante. Infatti l’evento AutomotiveLab Plug ha l’obiettivo di essere una manifestazione con uno scopo educational per raccontare in modo chiaro il futuro della mobilità e permettere ai cittadini di capire come orientarsi in questo cambiamento che stiamo affrontando.
    Alla scoperta della nuova mobilità a zero emissioni
    In tutte le tre giornate i visitatori potranno avere una completa visione di come sta mutando la mobilità rispetto a come l’abbiamo vissuta negli ultimi cento anni, analizzando diversi temi. Guidare un’auto elettrica non è così diverso da come siamo abituati con quelle a motore endotermico, ci sono però una serie di differenze che vanno oltre al tema della ricarica come l’autonomia, il consumo che è espresso in kWh/km e non in litri/km, il sistema di recupero dell’energia con la funzione brake, la guida con il sistema one pedal, gli spazi di frenata maggiori perché il peso della vettura è maggiore.
    Tante novità che vanno spiegate e provate durante i test drive. L’uso di una vettura elettrica comporta, oltre a come fare fisicamente una ricarica, che è la cosa piu? intuitiva, anche tante altre situazioni da affrontare per passare alla transizione elettrica della mobilità. È fondamentale capire l’erogazione della potenza dell’energia con colonnine in AC, DC e HDC, i tempi di ricarica, le norme che regolano la permanenza negli spazi delle colonnine di ricarica, le app per individuare i punti di ricarica, i contratti che permettono di risparmiare sulla ricarica, come comportarsi all’estero. Le società energetiche presenti e i giornalisti di Auto daranno risposte a tutti questi quesiti.
    Le vetture elettriche e plug-in hybrid inoltre pesano molto di più di una vettura con motore endotermico, e la potenza che viene trasferita è immediata. Questi fattori, insieme ad altri come il fatto che molte BEV per ottimizzare l’autonomia hanno sempre ruote di diametri maggiori, comporta che gli pneumatici di queste vetture non sono identici a quelli delle auto endotermiche. Ecco che con le aziende di pneumatici andremo a spiegare agli interessati la differenza nella costruzione e nella progettazione di questi pneumatici e perche? vengano utilizzate mescole più dure e anche materiali piu? green.
    In ultimo coinvolgeremo anche produttori di veicoli commerciali leggeri, perché il futuro della mobilità per abbattere le emissioni nocive passa anche per i mezzi dell’ultimo miglio, ovvero quelli che fanno le consegne nei centri cittadini e non solo. Sempre piu? brand stanno presentando veicoli elettrici anche per queste necessità. Così, l’esposizione di veicoli (van e mezzi commerciali leggeri) può far capire che la mobilita? elettrica coinvolge tutti i mezzi a 360°.
    Appuntamento a Milano
    Il venerdì mattina si svolgerà un convegno che coinvolgera? un parterre di esperti sul futuro della mobilità e sarà possibile seguirlo in streaming anche direttamente dall’installazione nella Piazza Tre Torri e dal sito www.auto.it. AutomotiveLab Plug e? un evento che vi porterà nel futuro della mobilità ma con i piedi per terra.
    Due italiani su tre sono pronti ad acquistare auto ecologiche LEGGI TUTTO

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    AutomotiveLAB PLUG, le tematiche dell’evento a Milano

    AutomotiveLAB PLUG, il cuore dell’evento
    Noi di AUTO abbiamo scelto di organizzare questa manifestazione per raccontare nella maniera più chiara possibile come si sta evolvendo l’industria automobilistica, ma soprattutto come tutti ci dobbiamo approcciare al cambio epocale di paradigma: dal 2035, come noto, in Europa sarà appunto vietata la vendita di nuovi veicoli con motori endotermici benzina o Diesel.
    Il passaggio dalla “pompa” alla “spina” non sarà semplice e immediato, vista anche la molteplicità di prodotti a diverso stadio di elettrificazione presenti sul mercato (full, mild, PHEV e BEV) e per questo abbiamo articolato la tre giorni di evento su 4 temi principali per aiutare gli utenti a orientare la scelta, in base alle esigenze proprie, nella maniera più efficace possibile.
    I 4 temi principali:
    Primo tema: l’educazione
    AutomotiveLAB Plug ha come primo scopo l’obiettivo di essere una manifestazione educativa. I cambiamenti di status non vengono mai compresi e accettati al 100% e con entusiasmo, quindi noi di Auto abbiamo il dovere di raccontare in modo chiaro il futuro della mobilità ai cittadini, per permettere loro come orientarsi verso questo cambiamento.
    Secondo tema: Guida in elettrico
    Guidare un auto elettrica, non è tanto diverso dal guidare una benzina o Diesel, ma ci sono differenze che vanno oltre la semplice ricarica alla spina e l’autonomia. Va riprogrammato il nostro stile di guida, soprattutto la frenata per sfruttare al meglio il sistema di recupero dell’energia, la funzione “one pedal” e la gestione degli spazi di arresto maggiori dovuto al peso maggiore di una vettura con batterie. Tante novità che vanno spiegate e provate durante i test drive.
    Terzo tema: energia e colonnine
    Un’auto elettrica si ricarica solo attaccando la vettura a una colonnina? In teoria sì, ma la pratica è un po’ differente. Vanno conosciute le tante funzioni fondamentali di una vettura a batterie: l’erogazione della potenza dell’energia con colonnine in AC e DC, i tempi di ricarica e la permanenza negli spazi di ricarica, le app per individuare i punti di ricarica, come comportarsi all’estero.
    Quarto tema: pneumatici
    A causa del maggior peso di una vettura elettrica, rispetto ad una tradizionale, viene trasferita una potenza maggiore e immediata, quindi per ottimizzare l’autonomia è necessario che gli pneumatici di queste vetture siano realizzati appositamente.
    Approfondiremo tutto
    Insomma, tanta carne al fuoco, ma niente paura perché noi di Auto staremo lì apposta per rispondere alle vostre domande e farci dare risposte dai protagonisti delle Case e dei provider e degli esperti che interverranno al convegno di venerdì 12 maggio.
    Continuate a seguirci! LEGGI TUTTO