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    MotoGP, tris Ducati in Argentina: trionfa Bezzecchi davanti a Zarco e Marquez

    TERMAS DE RIO HONDO – Marco Bezzecchi vince il Gran Premio d’Argentina, secondo appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota del team VR46 va subito in testa e non si fa più riprendere a Termas de Rio Hondo, firmando la prima vittoria in classe regina che gli consegna la vetta della classifica dopo il secondo weekend. Seconda piazza per Johann Zarco, mentre a chiudere il podio è Alex Marquez. Quarto un ottimo Franco Morbidelli, che vede sfumare all’ultimo il podio. Chi invece esce deluso dalla tappa sudamericana è Pecco Bagnaia: il campione del mondo finisce nella ghiaia con la sua Ducati e, pur rientrando, non va oltre il sedicesimo posto.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia e la caduta in Argentina: “Non me la spiego”

    TERMAS DE RIO HONDO – “Stavo spingendo, era tutto sotto controllo ma ero al limite. Mi dispiace, sono particolarmente arrabbiato con me stesso perché pensavo di aver capito come non farlo più”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il sedicesimo posto nel Gran Premio d’Argentina, valevole per la seconda tappa del Mondiale 2023 dfi MotoGP. Il pilota Ducati, in lotta per il secondo posto fino a otto giri dal termine, è caduto nella ghiaia, chiudendo solo sedicesimo dopo essersi rialzato e perdendo il comando della classifica. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, prima vittoria per Bezzecchi: “Non riesco a crederci”

    TERMAS DE RIO HONDO – “Ero quasi disperato quando ho visto che oggi pioveva, ma già nel warm-up mi sentivo bene. Quando sono partito in gara è stato bellissimo. Per cercare di darmi conforto durante la gara mi parlavo ed è andata bene. Primo in classifica? Non lo sapevo, non riesco a crederci. E’ un sogno che si avvera, anche se mancano tantissime gare. La gara di oggi è stata veramente bella. Non so come descrivere le emozioni che ho dentro”. Marco Bezzecchi ha parlato così dopo il successo nel Gran Premio d’Argentina, valevole per la seconda tappa del Mondiale 2023 di MotoGP. Il pilota del team VR46 ha conquistato la prima vittoria in carriera in classe regina, prendendosi anche il primo posto del Mondiale Piloti. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi vince in Argentina: secondo Zarco davanti a Marquez

    TERMAS DE RIO HONDO – E’ Marco Bezzecchi a portarsi a casa il Gran Premio d’Argentina, valevole per la seconda tappa del Mondiale 2023 di MotoGP. Il riminese del team VR46, per cui arriva la prima vittoria in classe regina e la testa della classifica, domina la gara di Termas de Rio Hondo, chiudendo con un grosso vantaggio sulle Ducati di Johann Zarco e Alex Marquez, che completano un podio con tre moto della casa emiliana. Quarto un ottimo Franco Morbidelli, che vede sfumare all’ultimo il podio. Chi invece esce deluso dalla tappa sudamericana è Pecco Bagnaia: il campione del mondo finisce nella ghiaia con la sua Ducati e, pur rientrando, non va oltre il sedicesimo posto.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP: guaio Bagnaia! Caduta per il pilota Ducati: addio podio

    TERMAS DE RIO HONDO – Caduta per Pecco Bagnaia nel Gran Premio d’Argentina di MotoGP. Il pilota della Ducati, mentre era in lotta per il secondo posto con Alex Marquez, è finito con la moto nella ghiaia a otto giri dal termine, dovendo dire addio a un risultato importante nella gara di Termas de Rio Hondo. Ne ha tratto vantaggio Franco Morbidelli, che è così avanzato in terza posizione dietro a Bezzecchi e al pilota spagnolo del team Gresini. Bagnaia è comunque rientrato in pista per cercare di salvare la gara e non chiudere con un ritiro. LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Gp Australia: le pagelle. FIA inqualificabile, paradosso Ferrari, Verstappen inarrivabile

    Va in archivio anche il terzo appuntamento del mondiale 2023 di Formula 1. Dall’Australia, precisamente da Melbourne, il Circus va in pausa per tre settimane con certezze e perplessità che non sembrano trovare risposte. Una verità assoluta è la superiorità netta (ma non imbarazzante come nelle prime due gare) della Red Bull, che torna alla vittoria sul circuito australiano con Max Verstappen. Segnali di ripresa dalla Ferrari, nonostante il risultato molto negativo. Ma la copertina è tutta per l’ennesima, scellerata dimostrazione di inadeguatezza della FIA.

    VOTO 10 ALLA PROFEZIA DI ECCLESTONE
    “Per gli americani sarà anche una gran cosa, ma stanno trasformando il mio ristorante di lusso in un banalissimo McDonald’s”. Con queste parole datate 28 ottobre 2017, Bernie Ecclestone sembrava preannunciare ciò che, di fatto, si sta vedendo negli ultimi anni. Quanto successo a Melbourne incarna perfettamente il senso delle parole dell’ex patron della Formula 1, che da sport adrenalinico e di nicchia è stato trasformato da Liberty Media in fenomeno da baraccone utile solo per costruirci serie televisive.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN E ALLA RED BULL, VINCENTI MA NON PERFETTI
    Nelle prime due gare hanno rasentato la perfezione. Nel week-end di Melbourne, però, Max Verstappen e la Red Bull si sono limitati ad essere vincenti. Già, perché il team campione del mondo non ha condotto un Gran Premio da lode, lasciando qua e là sbavature che, tuttavia, non hanno cambiato la sostanza: la RB19 resta di un altro pianeta. Per l’olandese il momento più alto è stato il giro da alieno in qualifica, che gli è valso la pole. In gara, poi, si è limitato al “compitino”, dopo un paio di partenze non brillanti e un errore a fine gara. Ma alla fine conta il risultato.
    VOTO 8 A HAMILTON E ALONSO, VECCHI (?) LEONI INDOMABILI
    38 anni il primo, 41 il secondo. Eppure, l’età per Lewis Hamilton e Fernando Alonso continua ad essere soltanto un numero. In una pista amica per entrambi, i due “vecchietti” della Formula 1 dimostrano ancora una volta tutto il loro talento e la loro qualità, conquistando gli altri due gradini del podio con pieno merito. L’inglese trova un feeling inaspettato con la Mercedes, mentre lo spagnolo continua la sua terza giovinezza, confermandosi l’unico (insieme a Verstappen) sempre a podio nelle prime gare. Qualcuno li cloni.
    VOTO 7 A SAINZ, BRAVO E SFORTUNATO
    Il dodicesimo posto finale, drogato da una penalità su cui si può discutere ampiamente, tradisce la gara coriacea di Carlos Sainz. Paradossalmente resa tale proprio dalla sfortuna: già, quella che dopo il cambio anticipato di gomme al nono giro, lo blocca all’11°posto per via della bandiera rossa. Da lì inizia una sequenza di sorpassi impressionante, su tutti quello meraviglioso su Gasly per il quarto posto. Alla fine è vittima della follia della FIA, anche se una percentuale di responsabilità nel contatto con Alonso dopo la seconda ripartenza resta. Però, per spirito e (finalmente) ritmo, la gara resta molto positiva.

    VOTO 6 ALLA FERRARI, A SECCO DI PUNTI MA CON TIMIDI SEGNALI POSITIVI
    Il paradosso è lo 0 alla voce punti raccolti nel week-end migliore della stagione, almeno in termini di prestazione. La Ferrari, fondamentalmente, ritrova risposte incoraggianti in Australia, come testimonia la gara solida di Sainz (al netto della penalità finale). Resta intatta, ovviamente, l’opinione di macchina nata malissimo e, ad oggi, desolatamente quarta forza del mondiale. Ma per tentare una risalita che appare complicatissima, serve trovare qualche spiraglio di positività. Certo, se poi si evitassero certe topiche come in qualifica (la pioggia quando arriva?), che compromettono tutto il lavoro del team, tutto sarebbe migliore…
    VOTO 5 ALLA SFORTUNA DI RUSSELL
    Poteva essere un week-end da sogno, chissà… Di sicuro, alla fine si è rivelato un incubo. Il riassunto della domenica di George Russell è degno delle montagne russe. Partenza bruciante a mettere le ruote davanti a Verstappen, buttata via dalla scelta (discutibile) della Mercedes di richiamarlo ai box dopo l’incidente di Albon, sacrificando in un certo senso anche la gara di Hamilton. Da lì, poi, il climax della sfortuna tocca i picchi più alti: prima la bandiera rossa che lo fa crollare al settimo posto, poi la rottura del motore che chiude una gara dal sapore di “ciò che poteva essere, ma che non è stato”.
    VOTO 4 A LECLERC, TROPPO AZIENDALISTA E POCO PILOTA
    Dalle stelle alle stalle. Un anno fa un dominio da rievocare memorie schumacheriane, ora una gara durata appena tre curve. E forse, il week-end australiano di Charles Leclerc non poteva che chiudersi in questo modo. Figlio di una mancanza di feeling con il tracciato esplosa al sabato, quando in qualifica si consuma l’ennesimo patatrac fratricida con l’ingegnere di pista Marcos e Carlos Sainz. Una nuova occasione per mettere in evidenza la scarsa vena istintiva propria di un campione del monegasco che può aiutare in situazioni da 50-50, su cui prende la paga anche dal compagno di squadra. Il resto, poi, è tutto una conseguenza: la foga di recuperare, lo scontro con Stroll, l’epilogo nella ghiaia.
    VOTO 3 AL SUICIDIO ALPINE TARGATO GASLY-OCON
    Fino al 56° giro, si è vista l’Alpine in formato 2022. Il team francese, soprattutto con Pierre Gasly, si è reso protagonista di una corsa di assoluto livello, elevata dal corpo a corpo con Carlos Sainz per il quarto posto. A stupire, in particolare, è stato il ritmo della macchina, davvero ben bilanciata e in grado di ambire a posizioni interessanti. Tutto, però, è stato buttato alle ortiche dal suicidio dopo la seconda ripartenza: uno scontro in famiglia con Ocon che costa punti preziosissimi, gettando nello sconforto tutto il team.
    VOTO 2 A XAVI MARCOS, UNO DEI PROBLEMI DELLA FERRARI
    Tanti indizi fanno indiscutibilmente una prova: Xavi Marcos è uno dei problemi della Ferrari. Sia chiaro, non il più grave, o quello a cui dare assoluta priorità, ma uno di quelli che contribuisce a rendere più complessa la situazione. Nel rapporto tra pilota e ingegnere di pista la base dovrebbe essere una chiarezza nella comunicazione: ecco, con Charles Leclerc sembra esserci tutto fuorché questo. Manca chiarezza, manca (forse) anche fiducia del pilota nei confronti del suo primo riferimento. Tutto ben sintetizzato nei concitati team radio nei minuti finali delle qualifiche. Che fanno il palio con quello (imbarazzante) di Jeddah. Proprio perché è un problema piccolo (rispetto agli altri), l’impegno richiesto per risolverlo non dovrebbe essere elevato. A buon intenditor…
    VOTO 1 ALLA FIA, ABILE A OLTREPASSARE SEMPRE I LIMITI DEL RIDICOLO
    La deriva mainstream a cui sta andando incontro la Formula 1 ha fatto perdere completamente la bussola alla FIA. Che, evidentemente, ha dimenticato l’ABC del regolamento del Circus, che deve mettere in cima la sicurezza dei piloti. Ecco, come si pretende di farlo se pensi di riproporre la stessa procedura di ripartenza del 9° giro al 56°? Per indole i piloti sono portati a rischiare, così ne amplifichi inevitabilmente le possibili conseguenze. Stride particolarmente, poi, la volontà di chiudere la gara con la bandiera a scacchi, seppur con un solo giro da compiere: come mai a Monza nel 2022 tutta questa voglia non c’era? In tutto questo, le tempistiche della penalità per Sainz sembrano quasi quisquilie. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Argentina, Mir salta la gara: trauma cranico dopo la caduta nella Sprint

    TERMAS DE RIO HONDO –  Il Gran Premio d’Argentina, secondo round della stagione di MotoGP, perde un altro dei suoi protagonisti: Joan Mir, infatti, è stato dichiarato “unfit” in vista della gara, a causa di  seguente alla sua caduta nella sprint del sabato; non è stata riscontrata, invece, alcuna frattura alla caviglia. Si tratta del quinto pilota costretto a saltare la gara di Termas de Rio Hondo, dopo il compagno di scuderia Marc Marquez, all’altro connazionale Pol Espargaro, oltre a Miguel Oliveira ed Enea Bastianini.  LEGGI TUTTO

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    La Ferrari ko: la tristezza di Lapo Elkann, cuore rosso e lacrime

    TORINO – Il cuore, la “Ferrarina” che piange: in questa immagine c’è tutta la tristezza e l’amarezza del tifoso Lapo Elkann. Dopo la nuova gara andata male in Australia – Sainz penalizzato, Leclerc nella sabbia e il solito trionfo di Max Verstappen e della Red Bull – su Twitter il messaggio carico di delusione per una Rossa che non va. Il sostegno resta incondizionato, in attesa di una svolta: questa la speranza di tutti gli appassionati del Cavallino. LEGGI TUTTO