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    MotoGP, dopo Austin in arrivo secondo circuito negli USA. Ma andrà costruito

    ROMA – La MotoGP avrà un secondo appuntamento mondiale negli Stati Uniti. Ma non sarà un circuito conosciuto, quello che si aggiungerà alla tappa già presente di Austin, in Texas, bensì un tracciato costruito ex novo, da zero. Così, almeno, è quanto rivela il direttore commerciale del Circus, Dan Rossomondo, intervistato dallo Sport Business Journal. “Stiamo iniziando a definire i nostri piani per gli Stati Uniti e per la nostra seconda gara lì – ha detto – ma a differenza della Formula 1, noi non possiamo correre ovunque. Quindi servono persone che costruiscano circuiti appositamente realizzati per la MotoGP”. LEGGI TUTTO

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    F1, Test Pirelli a Barcellona: più di 610 giri con le gomme 2024

    FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office

    Si è conclusa oggi un’intensa sessione di prove che Pirelli ha svolto sul Circuito di Barcellona, in Spagna, con il supporto di Mercedes e Ferrari.
    Il test Pirelli ha visto impegnati quattro piloti: Charles Leclerc (Ferrari) e George Russell (Mercedes) ieri, Carlos Sainz (Ferrari) e Mick Schumacher (Mercedes) oggi, con quest’ultimo che ha fatto il suo debutto al volante di una Mercedes di Formula 1.
    FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office
    In totale sono stati percorsi 617 giri, così suddivisi: Leclerc 167, Schumacher 152, Russell 151, Sainz 147. Il programma delle prove era incentrato sullo sviluppo delle mescole in vista della stagione 2024 ed è stato svolto integralmente senza utilizzare le termocoperte per preriscaldare i pneumatici.

    Questi i migliori tempi sul giro per pilota registrati nelle due giornate: Sainz 1.16.638, Leclerc 1.18.197, Russell 1.18.400, Schumacher 1.18.974.

    “Sono stati due giorni di prove molto importanti perché abbiamo potuto raccogliere una grande quantità di dati utili per fare le migliori scelte possibili per le gomme della prossima stagione – ha commentato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport –. Sul piano della costruzione ci sono solamente dei dettagli da finalizzare mentre in questa sessione abbiamo iniziato a identificare una buona base di sviluppo per le mescole, in particolare per quelle centrali di quella che sarà la gamma 2024, lavorando sempre senza usare le termocoperte. Abbiamo verificato in pista alcune soluzioni interessanti: ora ci attende un fondamentale lavoro di analisi dei dati in modo da poter arrivare nella maniera migliore al prossimo test, in programma a Silverstone dopo il Gran Premio di Gran Bretagna. Dopo trarremo le somme del lavoro svolto in questi mesi e presenteremo alla FIA, alla F1 e i team il quadro della situazione in modo che potrà essere presa la decisione migliore, sotto ogni profilo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari chiama Roberto Boccafogli. Sarà Communications Advisor

    Roberto Boccafogli sarà Communications Advisor della Scuderia Ferrari. Il giornalista bolognese che ha lasciato lo scorso anno un analogo ruolo in Pirelli, supporterà Fred Vasseur in tutti gli aspetti di comunicazione della Gestione Sportiva con i media.
    Boccafogli cominciò la sua carriera nella redazione di Autosprint per poi ricoprire ruoli sempre più importanti in Quattroruote (vice direttore), in TV (Tele+), oltre ad essere anche autore di diversi libri sul motorsport e sulla Formula 1.
    A quando però l’annuncio del nuovo Direttore Tecnico? Per ora dobbiamo aspettare ancora e dopo il no di Adrian Newey e gli annunci di Rob Marshall, passato dalla Red Bull alla McLaren, e di James Key dalla McLaren alla Sauber, le pedine sul mercato non restano poi né così tante né soprattutto disposte a trasferirsi in Italia alla corte della Rossa! LEGGI TUTTO

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    Mercedes, i primi 50 anni: la Stella ama il tricolore

    Il passato che non c’è più ma sul quale è stata costruita tutta la solida realtà italiana di Mercedes Benz e il futuro che sa di lusso elettrificato. In mezzo, i primi 50 anni della Stella di Stoccarda, in versione tricolore che nella penisola, fino a oggi, ha venduto oltre 2 milioni di unità, tra auto e vans, terzo miglior mercato europeo della Stella. Qualcosa che è molto di più di una realtà commerciale che dà lavoro a tanta gente (oltre 1.000 dipendenti e un fatturato di 2,7 miliardi di euro nel 2022…) ma che ha proprio a che fare con la stessa cultura della mobilità in Italia. E che meritava un festeggiamento degno di questo nome come quello organizzato lunedì a Roma dalla stessa Mercedes. Prima con una lunghissima e spettacolare parata/carovana attraverso i luoghi più belli della Capitale – a dimostrazione del connubio viscerale con città e Paese – e poi con una nostalgica carrellata difficilmente sintetizzabile.
    E già perchè quando entri nel… settore amarcord rischi di non uscirne più , un po’ come nel traffico. Ma se qui la carovana è stata aiutata dagli abilissimi agenti in moto della Municipale (un nome su tutti: Cinzia), era difficile dimenticare qualcuni degli artefici della scalata Mercedes in Italia.
    La storia di Mercedes in Italia
    La prima pietra di Casa Mercedes in Italia fu posta il 18 aprile 1973 in via degli Abruzzi 3, a Roma, e inizialmente fu dedita esclusivamente alla vendita di veicoli commerciali ed industriali. Il 75% di proprietà di Casa Madre e il restante 25% di Autostar, importatore di autovetture dal 1959, uno degli artefici della rete commerciale italiana. Gli anni ‘70 sono quelli dell’organizzazione, dei processi, della rete di assistenza e della nascita della Merfina, la finanziaria. Il primo AD, presente alla festa, fu Hans Breithaupt, ora 87enne. E con lui c’erano anche Marco Ruiz, Benito De Filippis e Vittorio Braguglia, protagonisti della crescita successiva. Che arrivò subito dopo, negli anni ‘80, quando Mercedes triplicò i suoi volumi in Italia rispetto alla fine degli anni ‘70 grazie alle auto disegnate, guarda un po’, dall’italiano Bruno Sacco, Capo del centro stile della Stella, dalla cui matita uscì nel 1982 la W201, la Mercedes 190 che influenzerà tutta la produzione successiva della Stella.Altro decennio, altro enorme salto di qualità e numeri di Mercedes in Italia: dalle 40.000 vetture e vans del 1989 si arrivò a oltre 80.000 del 1999. Sfruttando un’offensiva di prodotto a 360°, dal motore Kompressor, ideale per esaltare le abbordabili due litri SLK e CLK capaci di rinnovare il mito delle Roadster e Coupè con la Stella, fino al lancio di Classe A e Smart, i due colpi di genio che resero Mercedes un brand anche accessibile e che alimentò ancora di più, se possibile, il mito della Stella. Tutto mentre si sfornava il Suv ML e poi anche Vito, Classe V e Sprinter che hanno segnato la trasformazione dei veicoli commerciali in Vans premium. Parallelamente al prodotto, si completò l’organizzazione, con la creazione del settore dell’usato e delle flotte, fondamentali, insieme con marketing e comunicazione, per raggiungere i nuovi target, resi ancora più avvicinabili dall’inaugurazione della nuova sede in via Giulio Vincenzo Bona, sempre a Roma, nel 1995.
    Così arriviamo agli anni 2000, in cui Mercedes-Benz Italia decolla definitivamente passando da 80.000 a120.000 vendite del 2007 e dove c’è spazio per le attività di charity come quella per il Bambino Gesù e tanta pubblicità, con spot rimasti nell’immaginario dell’italiano medio. Ai giorni nostri, Mercedes Benz Italia segue la linea della Casa madre che parla di tecnologia ed elettrificazione e di una road map molto definita, improntata alla soddisfazione del nuovo lusso, che al 2039 vedrà l’intera flotta di veicoli nuovi di Stoccarda carbon neutral.
    Ma l’autentica forza di un brand come Mercedes e della sua filiale italiana, sarà sempre quella di mescolare l’heritage, il passato, con la spinta all’innovazione. Non a caso, ad aprire la sfilata di lunedì a Roma è stata la 300 SL Coupè W198 del 1954 , l’iconica “ali di gabbiano” condotta da Marc Langenbrinck, dall’1 giugno nuovo CEO di Mercedes-Benz Italia, insieme a Radek Jelinek, il suo predecessore. Che però non può far dimenticare la trattativa avviatissima per la vendita di Mercedes Benz Roma ad Autotorino, con tanto di preliminare di acquisto sottoscritto. Una maniera intelligente per salvaguardare un patrimonio unico, rimanendo fedeli alla propria storia per i prossimi 50 anni, ma adeguandosi ai nuovi, complessi tempi che viviamo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia al top in vista del Mugello: “La caviglia è ok”

    ROMA – Il campione del mondo in carica di MotoGP, Francesco Bagnaia, è carica per questo fine settimana che lo vedrà tra i grandi protagonisti del Gran Premio d’Italia 2023 sul tracciato del Mugello. Dopo la caduta con Maverick Vinales di Le Mans, il centauro della Ducati va a caccia del riscatto per provare a consolidare la propria leadership nel Mondiale, che è attualmente insidiata da Marco Bezzecchi. Quest’ultimo, dal suo canto, spera di raccogliere più punti del connazionale in modo tale da completare il sorpasso nella classifica iridata. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Oliveira e Fernandez scalpitano: verso il rientro al Mugello

    ROMA – L’Aprilia è pronta a riabbracciare Miguel Oliveira e Raul Fernandez che, in occasione del Gran Premio d’Italia 2023 di MotoGP, sono pronti a fare il loro ritorno in pista. Il portoghese e lo spagnolo, reduci da due pesanti infortuni, sono arrivati al Mugello per effettuare gli ultimi esami medici nella giornata di giovedì. Nel caso arrivasse il via libera da parte dell’equipe medica, Oliveira e Fernandez potrebbero regolarmente prendere parte al weekend di gara. Mancano circa 24 ore, dunque, per capire se effettivamente i piloti dell’Aprilia saranno tra i protagonisti della gara in Italia. LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Speed Championship: Nico Hulkenberg re di Spagna

    “Speed Championship” è l’esclusivo Mondiale delle velocità massime di CircusF1, con tanto di Classifiche Piloti e Costruttori. A spingerci verso questa iniziativa è il desiderio di valorizzare il ruolo della velocità pura, che rappresenta l’essenza primordiale del motorsport.

    A differenza del Mondiale di F1 2023, lo Speed Championship di CircusF1 è molto più vivace e incerto. Al Montmelò di Barcellona, la Haas di Nico Hulkenberg è stata per la prima volta la più rapida alla speed trap tracciando il quarto successo di tappa non Red Bull in questo 2023. Nelle qualifiche di sabato il pilota tedesco ha preceduto d’un soffio Max Verstappen (333.7 contro 333.1) con l’olandese che, in virtù del nono rilevamento di Perez, ha scalzato quest’ultimo dalla vetta della classifica generale. Ma lì ai piani alti la situazione per il Campionato Piloti della velocità massima resta fluida e combattuta con una Ferrari costantemente veloce e molto vicina ai due alfieri della Red Bull.
    A differenza della piatta apatia manifestata nel Mondiale di F1 2023, nello Speed Championship la Rossa si difende bene e dopo l’affermazione di Carlos Sainz a Montecarlo ha fatto segnare il terzo valore assoluto a Barcellona sempre con lo spagnolo. Carlos adesso inquadra bene Verstappen e Perez davanti a lui nella generale distanti poco più di 10 lunghezze. In Spagna è stata piuttosto rapida anche la Mercedes con Russell quarto e in gran spolvero. Meno brillante del solito, invece, la Williams che ci aveva abituato finora ad essere un fulmine, soprattutto con l’esordiente Sargeant, soltanto 16° invece sul tracciato catalano. Albon si è comunque piazzato in settima posizione.

    Le Classifiche Piloti e Costruttori riportate qui sotto, sono calcolate sulla base dei primi 10 piloti più rapidi nelle qualifiche del sabato. Il punteggio, attribuito per ogni Gp in calendario, riflette il sistema attualmente utilizzato per l’ordine di arrivo: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1
    F1 2023, Speed Championship – Piloti
    Verstappen 99
    Perez 96
    Sainz 84
    Sargeant 67
    Hulkenberg 57
    Leclerc 43
    Albon 35
    Gasly 31
    Hamilton 29
    Stroll 25
    Magnussen 25
    Norris 24
    Russell 20
    Zhou 17
    Ocon 15
    Alonso 14
    Piastri 10
    De Vries 6
    Bottas 1
    Tsunoda 1
    F1 2023, Speed Championship – Costruttori
    Red Bull 195
    Ferrari 127
    Williams 102
    Haas 82
    Mercedes 49
    Alpine 46
    Aston Martin 39
    McLaren 34
    Alfa Romeo 18
    Alpha Tauri 7 LEGGI TUTTO

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    MotoGP, team manager Ducati cade dallo scooter. Ma al Mugello non mancherà

    ROMA – Cade dallo scooter mentre torna a casa, a velocità ridotta, a causa di un gatto che gli taglia la strada all’improvviso. E’ l’incredibile incidente in cui è rimasto vittima niente meno che il team manager della Ducati, Davide Tardozzi, durante il viaggio di ritorno a casa, a Ravenna. A raccontarlo è lo stesso manager del box di Borgo Panigale, attraverso i suoi canali social. Dai quali, nonostante le fasciature ai piedi, assicura comunque la sua presenza al Mugello, domenica 11 giugno. LEGGI TUTTO