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    F1, 7 piloti pronti a sostituire Perez. A Marko solo l’imbarazzo della scelta

    Sergio Perez è sul banco degli imputati. Qualche screzio con Max Verstappen unito al fatto che i risultati non sono brillantissimi e la certezza di non essere un pilota Red Bull il prossimo anno.

    Quanti piloti sarebbero pronti a prendere il posto di Sergio Perez in Red Bull? Tanti. Dopo tutto chi non vorrebbe correre per il miglior team oggi presente in Formula 1? Sì, direte voi, però in squadra al fianco di Max Verstappen non è certo facile. Vero ma diversi dei nomi che faremo in questo articolo avrebbero la concreta possibilità di salire costantemente sul podio e vincere magari anche qualche gara.
    Il leader del mondiale guida la classifica con 255 punti con 6 vittorie nelle ultime sei gare, da Miami a Silverstone. Il messicano è staccato di 99 punti e, nelle ultime cinque gare, è salito solamente una volta sul podio (3° in Austria), oltre a un quarto, due sesti e un 16° posto.
    Poco, pochissimo per un pilota Red Bull. Il team austriaco non teme che i risultati di Perez possano minare la corsa al titolo mondiale costruttori di quest’anno ma sono quasi certi che, nel 2024, accanto a Verstappen sia necessario un pilota più concreto e costante in quanto il loro vantaggio potrebbe non essere più così ampio come quest’anno.
    Aston Martin, Mercedes, McLaren e Ferrari sembra abbiano finalmente compreso meglio quale sia la direzione tecnica giusta per infastidire la Red Bull.

    Chi allora potrebbe arrivare come compagno di Verstappen? Sono sette, ad oggi, i nomi dei piloti che sono nella lista di Helmut Marko. Molti di questi sono o sono stati piloti della famiglia Red Bull Racing.
    Stiamo parlando di Daniel Ricciardo, Alex Albon, Yuki Tsunoda, Nyck De Vries e Carlos Sainz. Andiamo in ordine. Il pilota australiano ha già corso in squadra con l’olandese ed è rientrato in Red Bull dopo un divorzio anticipato dalla McLaren. Un percorso analogo a quello di Albon, ora in Williams dopo aver corso sia in Toro Rosso che nel team di punta della famiglia Red Bull.
    A questi si aggiungono gli attuali due piloti del Team AlphaTauri. Sono ancora giovani e in fase di valutazione ma sono certamente a disposizione, anche se le loro quotazioni sono basse a piacere.
    Ultimo pilota ex Red Bull e ancora molto considerato sia da Helmut Marko che da Chris Horner è Carlos Sainz. Lo spagnolo è ai ferri corti con il compagno di squadra e anche con il Team che avrebbe deciso di puntare un po’ troppo apertamente su Leclerc. Restare in Ferrari per non vincere ed essere comunque seconda guida oppure tornare in Red Bull come numero due ma con concrete possibilità di successo? Questo è quello che potrebbe riportare lo spagnolo nella “famiglia” con la quale ha (quasi) sempre corso.
    Gli ultimi due nomi sono quelli di Lando Norris che avrebbe preso contatti con Marko a inizio stagione quando la McLaren era una monoposto da ultime file dello schieramento e quello di Nico Hulkenberg che potrebbe essere il compagno numero due perfetto per portare punti e non creare problemi a Verstappen.
    Qui sotto i nomi, con le nostre personalissime percentuali:
    # Pilota [%]
    1. Alexander Albon 30%
    2. Daniel Ricciardo 20%
    3. Carlos Sainz 15%
    4. Nico Hulkenberg 10%
    5. Yuki Tsunoda 10%
    6. Lando Norris 5%
    7. Nyck De Vries 5% LEGGI TUTTO

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    F1, GP Gran Bretagna 2023: tra le stelle del cinema, occhi solo per i rookie!

    Andiamo ad analizzare la gara dei tre rookie del Campionato Mondiale 2023 di Formula 1: Oscar Piastri (McLaren), Nyck De Vries (AlphaTauri) e Logan Sargeant (Williams), dopo il gran premio d’Inghilterra.Oscar Piastri, McLarenIn un weekend in cui gli occhi erano puntati in parte su Brad Pitt e il nuovo film che sta girando sulla Formula 1, i rookie sono stati in grado di eclissare la stella di Hollywood. Due su tre, per essere più precisi.
    Sargeant e la Williams sono stati protagonisti indiscussi nel corso delle sessioni di prove libere, dove l’americano si è guadagnato un posto nella top 10 in FP2 e FP3, alle spalle del compagno Alexander Albon. Ha anche sfiorato l’accesso in Q3 durante le qualifiche del sabato pomeriggio, ma i tempi di Pierre Gasly, Nico Hulkenberg, Lance Stroll e Esteban Ocon sono stati migliori, bloccandolo in 14esima posizione. Domenica ha sfiorato con un dito la zona punti, strappatagli da Carlos Sainz.
    Dopo il Gp d’Austria, c’è stata una forte ripresa della McLaren, che ha visto le monoposto partire seconda e terza, con Piastri subito dietro il compagno Lando Norris che è poi riuscito a salire sul secondo gradino del podio. Delusione per il pilota Australiano che ha dimostrato di avere un buon passo per tutta la durata della gara ma non è riuscito ha coronare il sogno di un podio: lui stesso si è detto amareggiato ma allo stesso tempo soddisfatto dei passi in avanti fatti in una settimana dalla sua scuderia.

    Un fine settimana totalmente anonimo, invece, per De Vries che ha faticato in tutto. Quasi sempre nelle ultime posizioni, non è riuscito ad eguagliare il “successo” degli altri due debuttanti. Non può permettersi ancora per molto questi risultati perché, come è stato già detto molte volte, il suo sedile per la prossima stagione è a rischio e il pilota che ambisce al suo posto (Daniel Riccardo) non è certo una che molla facilmente.
    Nyck deve riguardare la fiducia e la stima persa da parte di Marko; Oscar deve continuare a garantire questi risultati alla squadra e solo con la costanza il podio potrà essere alla sua portata. Logan, in questo weekend, sembra essere uscito dal guscio nel quale era bloccato, ma deve cercare di rimare fuori e continuare a guidare come ha fatto a Silverstone. L’esame continua in Ungheria tra due settimane. LEGGI TUTTO

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    Gp Gran Bretagna F1 2023, le pagelle: exploit McLaren. Caporetto Ferrari

    Zak Brown, CEO, McLaren Racing, Oscar Piastri, McLaren, Lando Norris, McLaren, 2nd position, and the McLaren team celebrate after the race

    La Formula 1 si avvicina a grandi passi al giro di boa di questa stagione dominata, in lungo e in largo, da Max Verstappen. Il campione del mondo trionfa anche a Silverstone, in un week-end in cui, però, non è il migliore del lotto. Già, perché questa palma spetta a un’incredibile McLaren, che nella gara di casa si rivela la seconda forza in griglia. Solida gara della Mercedes, mentre sono gravemente insufficienti Perez e la Ferrari, confinata ai limiti della zona punti. Questo e tanto altro nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna.
    VOTO 10 ALLA MCLAREN, CLAMOROSA RIVELAZIONE
    Già in Austria la McLaren aveva fatto intravedere qualcosa, con l’ottimo quarto posto di Lando Norris. Però, nessuno immaginava che il meglio dovesse ancora arrivare. Già, perché a Silverstone il team di Woking è di gran lunga la seconda forza in pista: dalle qualifiche da apoteosi con un secondo e terzo posto a una gara strepitosa, in cui tanto Norris quanto Oscar Piastri meritano di salire sul podio. Alla fine ci va “solo” il padrone di casa, che chiude secondo e rilancia una squadra che, dopo questi aggiornamenti, può diventare la mina vagante della seconda parte di stagione.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, PIACEVOLE NOIA
    NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 08: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 08, 2023 in Northampton, England. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content PoolPur senza dominare come nelle gare passate, anche stavolta sul gradino più alto del podio c’è sempre lui, Max Verstappen. Verrebbe quasi da dire che porta a casa il bottino pieno col “minimo sforzo”: un solo lampo in qualifica che vale la pole, e una gara in totale gestione, dopo una partenza a rilento che lo spedisce dietro a Norris per qualche giro. La sua superiorità si abbina perfettamente a quell’arroganza del campione, che lo porta a dire di poter vincere anche il mondiale costruttori da solo. Chi ha il coraggio di contraddirlo? La Red Bull è lui.
    VOTO 8 AD ALBON, TRASCINATORE DELLA WILLIAMS
    Non solo la McLaren si gode un week-end nuovamente da big a Silverstone. Già, perché anche la Williams si riconferma in enorme crescita, trascinata dalla miglior versione di Alexander Albon. L’ex Red Bull prosegue nella sua crescita vertiginosa: velocissimo sin dalle prove libere, gestisce bene la gara portando a casa un ottavo posto che, addirittura, lascia pure un po’ di amaro in bocca. Perché il passo per salire anche di una posizione, a discapito di Fernando Alonso, c’era. Resta, in ogni caso, la bella soddisfazione di aver messo le sue ruote davanti alla Ferrari.

    VOTO 7 ALLA MERCEDES, IN RIPRESA DOPO L’AUSTRIA
    Chi torna a casa col sorriso da Silverstone è anche la Mercedes, che riscatta il week-end anonimo di Spielberg con una gara di sostanza, culminata con il podio di Lewis Hamilton. Da non sottovalutare neanche il quinto posto di Russell, autore di una bella prima parte di gara con le gomme rosse. Anche tra i curvoni di casa, il team anglo-tedesco conferma la sua “gentilezza” con gli pneumatici, che stride con una totale mancanza di competitività in qualifica. Se migliorasse in quello, sarebbe comodamente seconda forza. Anche se la classifica comincia a sorridere, in fondo.
    VOTO 6 AD ALONSO, ABILE A MASSIMIZZARE
    La tendenza dell’Aston Martin è sempre più in calo. La macchina non è più quel trionfo di solidità e costanza delle prime gare della stagione, al punto da non riuscire più a chiudere in top 5. Ed è per questo che, in un periodo di costante passo indietro, è fondamentale massimizzare il bottino di punti. Operazione che Fernando Alonso porta a termine perfettamente, chiudendo al settimo posto una gara di difesa. La Mercedes ora si allontana in classifica, ma il terzo posto è blindato: altri tre punti guadagnati sulla Ferrari.
    VOTO 5 A STROLL, NON PERVENUTO
    Sul rendimento in calo dell’Aston Martin incide, inevitabilmente, anche il rendimento poco competitivo di Lance Stroll. Infatti, se il più navigato compagno di squadra riesce a salvare il salvabile, lui prova in tutti i modi a naufragare, impelagandosi in un duello spigoloso con Gasly, che finisce con il canadese a speronare il francese. Per il resto, mai davvero in grado di lottare per entrare in top-10, tanto in qualifica quanto in gara. Urge un cambio di passo.
    VOTO 4 ALLA FERRARI, CHE SBAGLIA TUTTO
    Gli ultimi due appuntamenti in Canada e Austria avevano ridato morale alla Ferrari, che tuttavia a Silverstone torna con i piedi per terra. In gara la SF-23 non si accende mai, faticando con ogni tipo di mescola. Alla scarsa competitività, poi, si aggiunge l’ennesima strategia sbagliata, un marchio di fabbrica degli uomini di Maranello. Troppo anticipata la sosta di Leclerc, altrettanto azzardata la seconda sosta in regime di safety car. In più ci si mette anche Sainz, che con un mezzo errore perde tre posizioni. Il peggio, però, sembra dover ancora arrivare: il rapporto tra i piloti non è più solido come prima. Un’altra questione spinosa, che rende ancor più nebuloso un futuro quantomai incerto.
    VOTO 3 A PEREZ, INADEGUATO ALLA RED BULL
    La sentenza ormai è arrivata: Sergio Perez è un ex pilota della Red Bull. Lo strapotere mentale (e non solo) di Max Verstappen ha divorato letteralmente il messicano, controfigura di sé stesso e abbonato, ormai, ai bassifondi della classifica in qualifica, dove colleziona l’ennesima figuraccia con la seconda eliminazione in Q1 in 5 gare (più altre tre in Q2). Alla squadra sembra addirittura importare poco anche della rimonta, che lo riporta fino al sesto posto. D’altronde, anche lo stesso Max ha emesso il suo verdetto: il mondiale costruttori lo può vincere anche da solo. LEGGI TUTTO

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    Vasseur, dopo la lezione di inglese, rivela: “Presto avremo altri sviluppi”

    Dopo la lezione inglese o di inglese o dagli inglesi, mettetela come vi pare, Fred Vasseur ha rivelato che sulla Ferrari SF-23 vedremo presto altri sviluppi.

    Qualche anno fa, qualcuno vestito di rosso, “a casa loro”, si tose qualche bella soddisfazione mentre la Ferrari vista ieri a Silverstone ne ha prese di santa ragione dagli inglesi.
    Avrete notato che davanti ai due piloti del Cavallino si sono piazzati tutti i piloti inglesi e tutte le scuderie inglesi presenti in griglia ad eccezione della seconda Williams e Aston Martin, mentre dietro troviamo Alfa Romeo, Haas e AlphaTauri che di inglese hanno poco o nulla?
    Come dire: una bella lezione di inglese per tutti!
    E, dopo la “English lesson“, il Team Principal della Scuderia di Maranello ha detto: “Questa è una lezione importante per noi. Resta la sensazione che avremmo potuto fare un lavoro molto migliore qui a Silverstone con il pacchetto di cui disponiamo ora”.

    Vasseur, parlando del prossimo appuntamento in Ungheria, ha aggiunto: “La prossima gara sarà in Ungheria, su un tipo di pista molto diverso e con temperature più calde: riuscire ad adattare il pacchetto vettura alle varie piste sulle quali andremo a correre sarà un elemento cruciale”.
    E infine l’anticipazione su nuovi sviluppi che presto vedremo sulla SF-23: “Stiamo continuando a sviluppare la macchina e presto avremo nuove componenti, ma è chiaro che lottiamo in un campionato in cui i valori tra la seconda e la decima posizione sono così serrati che ogni piccolo dettaglio può fare una enorme differenza”.
    Non a caso il Team Principal ha parlato di seconda posizione. Già perché il dominio di Max Verstappen è totale, mentre la confusione dietro di lui è davvero tanta! LEGGI TUTTO

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    Il paradosso mondiale, tra il dominio di Max e la confusione alle sue spalle

    NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 08: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 08, 2023 in Northampton, England. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool

    “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. Non si risentirà Tomasi di Lampedusa se prendiamo in prestito questa celebre espressione de “Il Gattopardo” per rappresentare il mondiale di Formula 1 2023, all’indomani della tappa di Silverstone.Sì perché se lì davanti tutto rimane uguale con Max Verstappen che vince l’ottava gara su dieci, sicuramente molto del merito è suo e di Adrian Newey, ma il fatto che tutto cambi alle sue spalle, con un avvicendarsi di piloti e scuderie, rende questo strapotere ancor più agevole e palese.
    Ad oggi l’unico dato chiaro, in quello che semplificando ci siamo tristemente abituati a chiamare “il mondiale degli altri” è che dietro agli specchietti del pluricampione olandese si stia viaggiando in un vero e proprio stato confusionale. Ad alimentare questo caos, in terra britannica c’ha pensato la MCL60 di Norris e Piastri, che ha sfoderato una performance brillante, proprio come la livrea argentata portata per l’occasione dallo stesso team di Woking. La McLaren, a Silverstone, ha dato dimostrazione di uno stato di forma sorprendente, piazzandosi con entrambe le vetture alle spalle di Max in qualifica e andando a podio con Norris in gara.
    Il team britannico, che aveva cominciato questo mondiale nel peggiore dei modi possibili, con una vettura piena di criticità, ora si iscrive, almeno moralmente, alla lunga lista dei contendenti al secondo posto in classifica. Dietro a Max “Che fa un altro campionato”, come dichiarato dallo stesso Team Principal di McLaren Andrea Stella, nel corso di questi primi 10 Gran Premi si sono alternate ben quattro scuderie: Aston Martin, Mercedes, Ferrari e per ultima McLaren.Un’alternanza che genera un’infinità di interrogativi sul reale potenziale e sui margini di sviluppo delle vetture in pista.

    In uno dei mondiale più prevedibili di sempre, esiste una reale incognita sui valori in campo delle vetture. Sembra infatti impossibile cogliere un trend nell’andamento dello sviluppo di queste quattro scuderie inseguitrici. Ognuna, nel corso di queste prime tappe, ha lasciato intravedere sia criticità che punti di forza, ma tramite una serie di prestazioni ondivaghe, né del tutto crescenti né decrescenti. L’Aston era partita fortissima e ora paga la risalita delle “evolute” Mercedes e Ferrari, che improvvisamente si fanno sorprendere dalle McLaren. Insomma il giudizio, ad oggi, è più che mai sospeso, in attesa di capire chi realmente riuscirà a tirare fuori un potenziale capace di ingaggiare Red Bull nella lotta al titolo 2024, sperando sempre che questa lotta possa realmente esserci. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi, la figlia segue le sue ‘orme’: in mini-moto a 16 mesi

    ROMA – Sono passati ormai quasi due anni da quando Valentino Rossi ha detto addio alla MotoGP, lasciando un vuoto enorme in tutti gli appassionati del mondo delle due ruote. Il nove volte campione del mondo, però, ha lasciato anche la sua eredità in buone mani visto che ha contribuito alla crescita di piloti come il campione in carica Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi e Luca Marini, tutti grandi protagonisti delle ultime stagioni in MotoGP e, con ogni probabilità, anche di quelle future. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il bilancio di Marini: “Orgoglioso dei progressi”

    Marini: “Bell’atmosfera nel box”
    “Questa prima parte di stagione è stata positiva perché abbiamo battagliato per i primi cinque posti in ogni gara. Sono orgoglioso dei nostri progressi, perché continuiamo a concentrarci su alcuni dettagli e sul mio stile di guida che mi dà molta fiducia. Per quanto riguarda la Sprint race penso che sia qualcosa di nuovo, ma allo stesso tempo qualcosa di meraviglioso. Nel box c’è una bella atmosfera e la lotta contro Pramac Ducati per il titolo di “miglior team clienti” è in pieno svolgimento“. Queste le dichiarazioni del pilota del team Mooney VR46, Luca Marini, nel corso di una recente intervista. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, le difficoltà di Morbidelli: “Complicato emulare Quartararo”

    ROMA – Sono ore calde non solo per il calciomercato, ma anche per il mercato che ruota intorno ai piloti della MotoGP, che stanno approfittando della sosta per provare a definire il loro futuro. Tra coloro che ancora non hanno preso una decisione c’è Franco Morbidelli, che in sella alla sua Yamaha sta riscontrando notevoli difficoltà. Per il centauro italo-brasiliano pesa anche il costante confronto con il compagno di box Fabio Quartararo, il quale riesce sempre a stare davanti al campione del mondo di Moto2 del 2017. LEGGI TUTTO