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    F1, Vesseur: “Weekend lungo ma iniziato nel modo giusto”

    Le parole di Fred Vasseur dopo la qualifica di oggi sul circuito di Spielberg che ha visto la Ferrari protagonista con Charles Leclerc e Carlos Sainz, che prenderanno il via del Gran Premio d’Austria di domenica dalla seconda e dalla terza posizione.
    Gp Austria F1: gli highlights delle qualifiche

    Frédéric Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari al termine della sessione di qualifiche di oggi ha detto: “Come ci aspettavamo abbiamo assistito a una qualifica frenetica qui in Austria. Devo fare i complimenti sia a Charles che a Carlos perché non hanno commesso errori rimanendo sempre dentro i limiti della pista e sono stati competitivi dall’inizio alla fine. Certo, i 48 millesimi di distacco dalla pole bruciano un po’, ma dobbiamo guardare agli aspetti positivi, e ce ne sono parecchi.A Montreal in gara abbiamo fatto un bel passo avanti e qui vogliamo confermarlo”.
    Parlando del fine settimana con il nuovo format, Vasseur ha aggiunto: “Il weekend Sprint è molto più serrato dal momento che c’è una sola sessione di prove libere e noi avevamo anche alcuni aggiornamenti da verificare in pista: sia Charles che Carlos ne hanno tratto beneficio e per questo voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato giorno e notte a Maranello per permetterci di montare le nuove componenti già a partire da questo weekend”.

    Infine, parlando della giornata di domani, il Team Principal della Ferrari ha concluso dicendo: “Domani ci attende una giornata particolare, con qualifiche e una gara Sprint che ci permetterà di lavorare anche in funzione del Gran Premio di domenica. Dobbiamo rimanere concentrati, il weekend è ancora lungo ma lo abbiamo iniziato nel modo giusto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria (FP1): Verstappen devastante davanti alle due Ferrari

    BARCELONA, SPAIN – JUNE 02: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on June 02, 2023 in Barcelona, Spain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202306020817 // Usage for editorial use only //La Formula 1 torna in pista sul circuito di Spielberg, teatro del Gran Premio d’Austria, nono appuntamento di questa stagione. E, come di consueto, si riparte con la Red Bull di Max Verstappen davanti a tutti: 1:05.742 il tempo del campione del mondo, fatto registrare con gomma gialla. Una superiorità sconcertante, se si pensa che alle sue spalle si piazzano le due Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc, distanti circa di due decimi, ma con gomma rossa. In ogni caso, desta qualche perplessità il passo gara del team dominatore del campionato: davvero accentuato, infatti, il degrado gomme della scuderia austriaca, mentre sulla SF-23 è sembrato riproporsi il comportamento visto in Canada.
    Alle spalle dei primi tre la Mercedes di Lewis Hamilton, staccato di mezzo secondo dalla vetta, e di qualche centesimo davanti all’altra Red Bull di Sergio Perez. A completare la top-10 troviamo le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso, la Haas di Kevin Magnussen, l’altra Mercedes di George Russell e l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou. Una situazione molto compatta, che ci accompagnerà verso un’insolita qualifica che si disputa di venerdì, in virtù del ritorno della Gara Sprint in programma domani. Semaforo verde alle 17:00.

    Pos. Nr Pilota Team Gap Tempo Giri
    1 33 M. Verstappen Red Bull 1’05″742 24
    2 55 C. Sainz Ferrari +0″241 1’05″983 24
    3 16 C. Leclerc Ferrari +0″467 1’06″209 25
    4 11 S. Perez Red Bull +0″520 1’06″262 25
    5 44 L. Hamilton Mercedes +0″674 1’06″416 29
    6 20 K. Magnussen Haas +0″755 1’06″497 24
    7 10 L. Stroll Aston Martin +0″808 1’06″550 24
    8 14 F. Alonso Aston Martin +0″914 1’06″656 23
    9 63 G. Russell Mercedes +0″954 1’06″696 25
    10 24 G. Zhou Alfa Romeo +1″038 1’06″780 23
    11 23 A. Albon Williams +1″052 1’06″794 20
    12 81 O. Piastri McLaren +1″067 1’06″809 28
    13 2 L Sargeant Williams +1″276 1’07″018 20
    14 22 Y. Tsunoda AlphaTauri +1″419 1’07″161 27
    15 31 E. Ocon Alpine +1″460 1’07″202 27
    16 19 N. De Vries AlphaTauri +1″487 1’07″229 32
    17 11 V. Bottas Alfa Romeo +1″528 1’07″270 25
    18 10 P. Gasly Alpine +1″545 1’07″287 24
    19 27 N. Hulkenberg Haas +1″619 1’07″361 23
    20 4 L. Norris McLaren +1″626 1’07″368 17 LEGGI TUTTO

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    La Pirelli prende anche il Motomondiale: dal 2024 sarà in Moto2 e Moto3

    ROMA – Pirelli prende anche parte del Motomondiale. La società italiana, che è già fornitore esclusivo delle gomme in Formula 1, e che da oltre 20 anni “veste” le moto della Superbike, diventerà il fornitore ufficiale e unico delle classi Moto2 e Moto3 dal 2024 al 2026. Questo il perimetro dell’accordo sottoscritto con la Dorna, la società che detiene i diritti commerciali e d’immagine del Motomondiale. Un accordo i cui dettagli, al momento, non sono ancora stati resi noti. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria: tutte le novità viste sulla Ferrari SF-23

    La nuova ala anteriore e tutte le altre novità aerodinamiche che la Ferrari ha portato al Red Bull Ring, dove si correrà il Gran Premio d’Austria, nono appuntamento del Campionato Mondiale F1 2023.

    Ferrari, le novità all’ala anteriore della SF-23

    Detalles de la nueva pletina lateral del Ferrari
    Details of new Ferrari’s front wing sideplate.#f1 #AustrianGP pic.twitter.com/Ohz4N6UxPO
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) June 29, 2023

    Pt2 of the new spec Ferrari seen at the Fiorano test, the front wing update.The wing isn’t ‘new’ but the rear 2 flaps and endplate are updated.#F1 #F1Tech #AustrianGP pic.twitter.com/LRZs0dVu8t
    — Craig Scarborough (@ScarbsTech) June 29, 2023

    #Ferrari new (1-2) vs old (3-4) front wing#F1 #AustrianGP #F1Tech pic.twitter.com/fI4MBYCreT
    — Carlo Platella (@RacEng2) June 29, 2023
    Ferrari, le novità al fondo della SF-23

    Part1 of Ferrari’s Austrian GP update (Pt 2 is the front wing update, to follow).What’s visible from the Fiorano test is a revised front floor section. The Spanish GP package is retained.#F1 #F1Tech pic.twitter.com/b2GgUOfHKx
    — Craig Scarborough (@ScarbsTech) June 28, 2023

    Más detalles del nuevo fondo del Ferrari
    More details of new Ferrari’s floor pic.twitter.com/HR1hTb96td
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) June 29, 2023

    Ferrari: piccole modifiche anche al “nose” della SF-23

    La punta de la tapa del ala delantera Ferrari también es nueva.
    Ferrari’s nose tip vanity panel is also new. https://t.co/5I27oBMC8Q pic.twitter.com/v3BKRCmVAe
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) June 29, 2023 LEGGI TUTTO

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    Frédéric Vasseur: “Sono sicuro che porteremo a casa un buon risultato”

    Le parole di Frédéric Vasseur, alla vigilia del Gran Premio d’Austria, nona gara della stagione F1 2023.

    Va in scena questo fine settimana il 35° Gran Premio d’Austria, nona gara della stagione F1 2023, che si svolge sul circuito di Spielberg, sulle montagne della Stiria. Il tracciato è tra i più corti del campionato, con appena 4,3 km di lunghezza, dieci curve e una continua variazione altimetrica.
    Le power unit vengono messe alla prova dai tre lunghi rettilinei ma gli impegnativi curvoni che si trovano nel settore 2 fanno sì che quello di Spielberg resti comunque un circuito da medio-alto carico aerodinamico.
    Le tre zone DRS – sul rettilineo principale; sulla salita fino a curva 3 e nel rettifilo tra la 3 e la 4 – facilitano i sorpassi che sono particolarmente frequenti alla frenata di curva 3 – l’unico punto veramente impegnativo per i freni – e alla staccata di curva 4.

    Frédéric Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari, ha dichiarato: “Dopo il Canada, torniamo in Europa con alcuni circuiti che sono ormai un classico del calendario, a cominciare da Austria e Gran Bretagna. A Spielberg affronteremo il secondo weekend Sprint della stagione il che significa che squadre e piloti andranno in qualifica con appena un’ora di prove libere all’attivo. Per questo abbiamo fatto un lavoro particolarmente intenso al simulatore per arrivare preparati al meglio in Austria. Il nostro principale obiettivo sarà mettere i piloti nelle condizioni di sfruttare al massimo la loro SF-23 come siamo riusciti a fare a Montreal in gara. Vogliamo avere un fine settimana lineare dal venerdì alla domenica: se lo sapremo mettere in atto sono sicuro che porteremo a casa un buon risultato”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, Alpha Tauri cambia ancora: dal 2024 nuovo nome ancora top secret

    ROMA – Dal prossimo anno il team Alpha Tauri cambierà nome. E forse non solo. La ristrutturazione della scuderia “satellite” della Red Bull prosegue nel suo percorso di rinnovamento. Dopo l’ingaggio, ormai già ampiamente annunciato, dell’ormai ex Ferrari Laurent Mekies, la nuova formazione avrà al suo interno anche Peter Bayer, segretario uscente della Federazione Internazionale (FIA). Ma non saranno solo queste le novità del “nuovo” team, il cui nome resta per ora top secret. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, concessioni confermate: dal Circus il “si” per Honda e Yamaha

    ROMA – L’imminente avvio delle concessioni per Honda e Yamaha in MotoGp sembra ormai cosa ufficiale. Almeno secondo quanto annunciato da Carlos Ezpeleta, responsabile sportivo del Circus, che in intervista rilasciata a Catalunya Radio ha confermato, di fatto, le indiscrezioni riportate nei giorni scorsi dal portale specializzato motorsport.com LEGGI TUTTO

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    “Bagniaia top, ma vinciamo di squadra”

    Primo, secondo e terzo posto della classifica piloti, leadership nelle graduatorie team e costruttori, Pecco Bagnaia a ribadire il numero 1 del campione in carica della MotoGP, parimarca a occupare spesso e volentieri i gradini del podio. Poco oltre un terzo di stagione, Paolo Ciabatti stila il bilancio Ducati, Casa che sta dominando in lungo e in largo la classe regina prototipale a due ruote: «Siamo veramente contenti – le parole del direttore sportivo di Borgo Panigale – perché, tappa americana di Austin meritatamente vinta dalla Honda di Alex Rins a parte, nelle restanti abbiamo visto nostre moto firmare i successi di Gran Premio. La Desmosedici ufficiale si sta rivelando prestante come desideravamo fosse in fase di progetto, la versione 2022 conferma la propria bontà. Affermarsi con tre nomi diversi e conquistare trofei insieme a praticamente tutti gli equipaggiati dalla nostra motocicletta, spiega il grado della soddisfazione. Anzi, aggiungo che avremmo potuto fare ulteriormente bene». 
    Meglio di così, sarebbe possibile? «Bagnaia ha commesso qualche errore che, a questi livelli, si deve mettere in conto. Tuttavia, ha sbagliato mentre era al comando di una gara oppure nel gruppo di testa. Il che dice come sia Pecco l’assoluto protagonista, a dispetto delle tre battute d’arresto. Senza quei risultati nulli avrebbe qualcosa come 60 punti da sommare al suo complessivo».  In pratica, avete il pilota migliore. «Si sta dimostrando tale. Pecco fa parte di un programma voluto da Ducati qualche anno fa. Eravamo legati profondamente ad Andrea Dovizioso, straordinario, vicino all’alloro tinto di Rosso in tre occasioni, dal 2017 al 2019. Ci siamo trovati benissimo nella condivisione del lavoro con il forlivese, ma appena più tardi abbiamo messo in campo, anzi, in pista, la strategia di ringiovanimento del parco piloti. Bagnaia ne faceva parte, Jack Miller, Enea Bastianini, Jorge Martin pure, poi si sono uniti i vari Marco Bezzecchi, Luca Marini, Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio. Sono tutti ragazzi intorno ai 25 anni, solo Johann Zarco passa i 30. E grazie a molti di loro vinciamo o siamo a podio».  Bagnaia, Martin e Bezzecchi. Per ora. «Questo “per ora” mi piace (ride). Pecco è una certezza, Jorge e Marco lo stanno diventando a suon di ordini d’arrivo. Le loro Desmosedici gravitano frequentemente nella parte alta del weekend, le altre anche. Ci sentiamo a posto, credo che la line-up rimarrà così anche dopo il 2024. Ovviamente, se ogni cosa filerà liscia e soddisfacente».
    Severi sono i giudizi sul vostro operato: Ducati è “accusata” di aver troppe moto in griglia. «In un disegno ideale di campionato, desidererei sei costruttori, ognuno e schierare quattro moto. Purtroppo, le case oggi sono cinque e, in una logica di libero mercato, i team indipendenti hanno il diritto di rifornirsi dove si trovano meglio. Il pacchetto Ducati è tecnicamente interessante, poiché competitivo e assistito direttamente dai nostri ingegneri. I prezzi sono ragionevoli: otto Desmosedici su ventidue presenze fisse fanno pensare a ottime strategie di sviluppo del prodotto e di vendita dello stesso». 
    Cosa che non riesce agli avversari giapponesi: palesano termini di perdita in MotoGP. «Non faccio i conti nelle tasche altrui, però posso dichiarare che Ducati Corse ci stia guadagnando. Benché la missione MotoGP non sia far lucro, portiamo in fabbrica un netto costituito da denaro. Sì, è un segno positivo che non guasta, messo al fianco degli altri segni positivi».
    Quale pensa sia il vostro segreto? «Nessun segreto, semmai condivisione dei dati tra tutti i piloti, siano essi ufficiali, satellite o indipendenti. Può capitare di vedere il miglior ducatista nella lista dei tempi consultare la telemetria del, per esempio, sesto classificato. O viceversa. Il trattamento alla pari è una nostra peculiarità, di cui si giova chiunque salga a bordo della Desmosedici. L’unione fa la forza, e noi deteniamo i migliori piloti su piazza. Potremmo confermarli tutti anche a fine 2024». 
    A fine 2024, tra gli altri contratti, Marc Marquez e Honda saranno in scadenza.  «Dispiace davvero vederlo così giù. Vorremmo ammirare la gesta rinomate di Marc, purtroppo in questo momento fatica. Abbiamo il massimo rispetto del grandissimo campione, col quale non è mai stata intavolata una trattativa futura: Ducati è messa bene com’è, Bagnaia è in cima, Martin appena dopo e rimarrà in Pramac, Bezzecchi avrà una moto ufficiale. Ci impegneremo per soddisfare ogni nostro rappresentante».
    Honda e Yamaha non si stanno impegnando? «Come no? Sì. Casomai, Honda si è affidata per troppo tempo a Marquez. Il talento di Marc ha coperto le manchevolezze della RC213V, sicché lo sviluppo ne è uscito inficiato. Yamaha ha fatto lo stesso con Fabio Quartararo. Probabilmente l’evoluzione della M1 è rimasta indietro».
    Il contrario vostro. «Esatto. Noi non abbiamo pensato esclusivamente a Bagnaia. La Desmosedici è frutto delle voci di tutti i piloti. Guidarla ad altissimo livello è possibile e, sottolineo, Ducati eviterà di vivere di rendita, senza soffermarsi al presente».
    Agite al contrario dai tempi di Casey Stoner. «All’epoca non lavoravo in Ducati, ma ritengo che l’australiano guidasse sopra i problemi della moto. Spesso si affermava, altre volte sbagliava. Comunque, era l’unico capace di portare quella particolare Desmosedici in alto. Se un errore è stato fatto, fu concentrarsi totalmente su di lui».  LEGGI TUTTO