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    Alpine, ritorno al vertice del WEC: ecco la A424_β

    Il ritorno

    Ma la grandeur francese si sposa anche con la tradizione e la passione dei cugini d’Oltralpe. Così, a 60 anni dal debutto a Le Mans datato 1963, ecco che il Marchio ideato da Jean Rédélé nel 1955 è pronto a tornare protagonista anche sui circuiti di tutto il mondo con una vettura innovativa, dal design alle motorizzazioni: la A424_β, che dal prossimo anno parteciperà alla categoria top del Campionato Mondiale FIA di Endurance (FIA WEC), quello LMDh delle Hypercar. Tutto in perfetto stile Alpine, a cominciare dal nome A424_β: la A seguita da tre numeri, di cui il primo. un 4, rispetta la tradizione delle vittoriose auto da Endurance, il 24 rimanda alla 24 Ore di Le Mans e al 2024, mentre βsta a indicare l’ultima fase prima del lancio.

    DNA sportivo

    Numeri che sanno di storia, di continuità perché Alpine a suo tempo partecipò a Le Mans per 11 volte tra il 1963 e il 1978, anno in cui Alpine (allora era Alpine-Renault) vinse a Le Mans con la A 442B per poi allontanarsene per le vicissitudini del marchio prima quasi abbandonato, poi ripreso e rilanciato da Renault, sotto la direzione di Carlos Ghosn. Sul palcoscenico di Le Mans, Alpine ci è tornata dal 2013, vincendo due volte il titolo europeo delle Le Mans Series per poi rientrare dalla finestra nella categoria LMP2 dove ha vinto un titolo piloti e uno Costruttori nel 2016. E ora torna a sognare, dopo il podio del 2021, sempre in LMP2.

    Opera d’arte

    Bruno Famin, reponsabile delle attività sportive di Alpine – F.1 e ora Endurance – in conferenza stampa l’ha definita un capolavoro, una pietra miliare della storia di Alpine. E in effetti, l’ Alpine A424_β pur essendo in pieno un prototipo sportivo regala anche una bella visione di insieme in quanto a eleganza. Un’opera d’arte automobilistica che prefigura la futura firma luminosa di Alpine su un frontale estremamente grintoso. Il posteriore invece rivela due A a forma di freccia di grande impatto. Vi compare anche il motivo triangolare, che rimanda ai fiocchi di neve Alpine, mettendo in risalto soprattutto il trattamento dell’alettone posteriore. La carrozzeria è essenziale, pura e levigata, come una supercar omologata per la strada. Le fiancate si ispirano anche ad Alpenglow, il concept a idrogeno, vero e proprio manifesto di Alpine.

    Programma globale

    Famin non lo conferma, perché ancora non ci sono i tempi, ma il programma di Alpine va oltre anche Le Mans, infatti oltre al Mondiale Endrance, la Casa francese dovrebbe partecipare, probabilmente nel 2025 anche ai campionati IMSA negli Usa, a cominciare dalla 24 Ore di Daytona, da verificare se con un team ufficiale o con altri privati.

    Scelte originali

    La Alpine A424_β ha cominciato a prendere forma nel 2021 con la collaborazione tutta francese con i telai di Oreca e i motori di Mecachrome. Il risultato finale è arrivato dopo un anno di lavoro nel faticoso tentativo di tovare le soluzioni giuste per garantire le performance imposte dalle ferre regole dell’endurance. E lo stile Alpine, alla fine ha prevalso su tutti, trasformando il design squadrato tipico dei prototipi di Le Mans, in una ideale sintesi con la necessità di trasporre in pista una supercar omologata per la strada. Originalità scelta anche per quanto rivuarda la soluzione del motore che alla fine sarà un V6 turbo da 3,4 litri, abbinato al sistema ibrido di Bosch, come previsto dal regolamento obbligatorio. Un monoturbo che regalerà ad Alpine il record di essere i soli ad utilizzarlo nel panorama dell’endurance. Il motivo? “La semplicità” ha spiegato lo stesso Famin. E probabialmente conta anche il know how di Alpine in Formula 1.

    Non solo ambizione

    «Nata dalla competizione per la competizione – ha detto Laurent Rossi, CEO di Alpine – il Marchio ha obiettivi ambiziosi in continua crescita. Il motorsport non è un mero passatempo, qualcosa che ci scorre nelle vene e permea il DNA della nostra “band of racers”. Quarantacinque anni dopo la nostra storica vittoria nella 24 ore di Le Mans, la nostra presenza non è solo frutto di una grande ambizione”.

    SVILUPPO

    Se l’idea è quella di portare il nuovo gioiello, Alpine A424_β direttamente in America, aDaytona, a fine gennaio, bisognerà accelerare i tempi. Quindi da agosto dovrebbero essere previste tre sessioni di test, tra Francia e Spagna, prima dell’omologazione LMDh nella galleria del vento. Alla quale seguirà quella FIA, ma non prima di altri due long test da endurance, di cui uno forse a Portimao. L’Alpine è tornata quando torna qualcoaa che sa di tradizione e cultura…, la Ferrari insegna. LEGGI TUTTO

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    Porsche presenta Mission X, la nuova hypercar totalmente elettrica

    Come sarà
    Il sistema propulsivo è quello della Taycan Turbo S, con un rapporto tra peso e potenza vicino a 1. Questo vuol dire che dati i 560 kW (762 cavalli) del modello di serie, il peso è certamente inferiore alla tonnellata. Agilissima per via della leggerezza, dovrebbe essere anche molto maneggevole dato che il pacco batterie è in basso e in posizione centrale, dietro i sedili di guidatore e passeggero. La configurazione aerodinamica è stata studiata in ogni minimo particolare, con valori di deportanza superiori a quelli della 911 GT3 RS. Con un sistema elettrico a 900 Volt, promette tempi di ricarica dimezzati rispetto a quelli, già da record per la Porsche, della citata Taycan Turbo S. La linea è a dir poco spettacolare, con richiami alle 904 e 906 del passato per via dei gruppi ottici anteriori sviluppati in verticale. Le porte si aprono verso l’alto, proprio come su un prototipo da corsa, e danno accesso ad interni curatissimi e realizzati con materiali superleggeri. Il posto di guida è quasi da fantascienza, con il volante che ha la forma della cloche di un aereo, per un’altra similitudine con i mezzi da corsa. La strumentazione e ovviamente tutta digitale, con il passeggero che può utilizzare un cronometro sulla plancia davanti a lui. Le dimensioni indicano un’altezza inferiore ai 120 cm, con una lunghezza di circa 4 metri e mezzo. Le possibilità che sia prodotta in una serie, ovviamente limitata, non sono state escluse, anche se per ora i responsabili della Porsche non si sbilanciano in materia.
    Porsche, 75 anni tra GT iconiche e vittorie sportive LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “La Ferrari non è dove voleva essere, Red Bull domina il mondiale”

    ROMA – Riconosce il difficile momento della Ferrari, Carlos Sainz, il pilota spagnolo del Cavallino che, intervistato dalla radio iberica Cadena Ser, analizza il complicato avvio del mondiale della Rossa: “Non siamo dove vorremmo essere – ha ribadito Sainz – la Red Bull domina il Mondiale e noi dobbiamo migliorare, siamo i primi ad esserne consapevoli”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez vola nelle prime libere del Mugello. Bezzecchi quarto

    SCARPERIA (FIRENZE) – La sessione mattutina di prove libere al Mugello si chiude con il  primo tempo di Alex Marquez, che nel finale piazza il tempo vincente (1:46.121). Secondo un buon Fabio Quartararo, terzo Binder. Bene anche Marco Bezzecchi, che chude quarto dimostrando il suo ottimo stato di forma. “Solo” sedicesimo (si fa per dire) Pecco Bagnaia, che però non ha tentato il time attack. A terra Aleix Espargarò, già dolorante alla vigilia. Per lui in corso di valutazione le condizioni fisiche. LEGGI TUTTO

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    Mercato piloti F1: Aston Martin e Alpine tentano Charles Leclerc

    Dopo l’ennesimo risultato deludente, le parole e il linguaggio del corpo di Charles Leclerc sono lì a dimostrare che la pazienza del pilota monegasco è finita. Quali sono però le reali alternative per un futuro lontano da Maranello?1 – GP SPAGNA F1/2023 – GIOVEDI’ 01/06/2023 – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Stanco di una Ferrari incostante e non vincente, Leclerc ha dato mandato di valutare tutte le possibili alternative sul mercato. Dopo cinque anni a Maranello, gli stessi di Fernando Alonso e uno in meno di Sebastian Vettel, il monegasco ha definitivamente perso ogni speranza di poter vincere un titolo con la sua attuale squadra.
    Con una media di soli sei punti a gara, Leclerc occupa attualmente la settima posizione nella classifica mondiale piloti, dietro al compagno di squadra, Carlos Sainz e davanti a Lance Stroll (Aston Martin) e alla coppia di piloti Alpine, Esteban Ocon e Pierre Gasly.
    E sono proprio questi team i due potenziali approdi per il monegasco. La rivelazione di quest’anno, ovvero l’Aston Martin, è in cerca di un pilota da affiancare ad Alonso che, fino ad ora, ha raccolto 99 dei 134 punti del team. Altra scuderia che si è mossa per capire le intenzioni di Leclerc è Alpine. Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, vorrebbe portare rapidamente il team francese ai massimi livelli e per farlo è disposto ad investire su un pilota del calibro di Leclerc.
    A farne le spese potrebbe essere Esteban Ocon, anche se quest’anno ha recentemente conquistato un podio al Gran Premio di Monaco.
    Le porte invece di due Top Team come Red Bull e Mercedes sembrano chiuse. Il team austriaco ha raggiunto un buon equilibrio con Max Verstappen e Sergio Perez. Qualora poi dovesse decidere di fare a meno del messicano, il sedile passerebbe ad un pilota del vivaio. Situazione più o meno analoga in Mercedes dove Lewis Hamilton dovrebbe firmare presto il rinnovo mentre George Russell è una pedina inamovibile dalla compagine di Stoccarda.

    Le parole di Leclerc, dopo il Gp di Spagna LEGGI TUTTO

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    F1 Academy: intervista a Bianca Bustamante, cuore e passione prima di ogni obiettivo

    A Monza è andata in scena la due giorni di test Kateyama in vista del round brianzolo del campionato italiano di Formula 4, in programma per il weekend del 23-25 giugno. Ad essere presenti, oltre ai tanti piloti della serie, anche due delle tre ragazze del Team Prema che corrono nella F1 Academy: Chloe Chong e Bianca Bustamante. Il bel clima che si respira all’interno del paddock in queste giornate, ha reso possibile fare un’amichevole chiacchierata proprio con quest’ultima.
    Bianca Bustamante | foto: biancabustamante.comBianca Bustamante, classe 2005 delle Filippine, si è resa protagonista di un buon inizio di stagione nella neonata serie femminile, dove ha colto anche il primo successo in una delle gare del round a Valencia. In quel di Monza ha potuto familiarizzare con la monoposto di F4, con la quale è scesa in pista nelle giornate di lunedì 5 e martedì 6 giugno.
    “Monza è la mia pista preferita” ha raccontato Bianca, specificando quanto sia elevato il livello tecnico con cui bisogna affrontare il tracciato brianzolo. “È difficile guidare qui, è davvero veloce ed è importante anche la scia. Le frenate sono fondamentali, ogni metro, ogni centimetro, fa la differenza”. Mentre raccontava le sue sensazioni, emergeva il perfetto mix fra adrenalina ed emozione, da parte di una ragazza che sta vivendo quel percorso che sognava sin da bambina.
    Che differenze hai trovato fra la vettura di F4 e quella della F1 Academy?“Sono molto simili, qui abbiamo girato con lo stesso set up che usiamo sulla monoposto di F1 Academy, c’è solo qualche piccola differenza a livello di aerodinamica”. Nelle due giornate di test, Bianca ha man mano migliorato il suo feeling con macchina e pista. Si tratta di un passo importante anche nell’ottica della categoria femminile, che farà tappa proprio a Monza nel weekend del 7-9 luglio, in concomitanza con la gara del WEC.
    Cosa ne pensi della copertura mediatica della F1 Academy?“Pensò sia già molto buona. Credo che la decisione di non trasmettere le gare sia corretta. La categoria è al primo anno, noi facciamo ancora diversi errori e quindi credo sia giusto anche per non metterci troppa pressione”. Al termine di ogni weekend di gara, viene prodotto infatti un recap dove sono presenti interviste, approfondimenti e gli highlights delle tre gare del fine settimana. I riassunti vengono trasmessi su Sky e pubblicati sul canale YouTube della F1.

    Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?“Non voglio guardare troppo in avanti, voglio pensare al presente e accumulare più esperienza possibile, passo dopo passo”. Una risposta in cui è emersa tutta la maturità di una ragazza che pur inseguendo un sogno, non vuole permettere che fattori come la pressione, possano rovinare l’immensa voglia di godersi il viaggio.
    E se proprio di fattori vogliamo parlare, ce n’è uno che traspariva nel corso della chiacchierata: la grande passione e l’amore verso questo sport. E lo si è visto nel sorriso con cui andava ad infilare il casco prima di salire in macchina, nel feeling costruito con tutti i membri del Team Prema, diventati per lei una famiglia, nella gioia che trapelava dai suoi occhi mentre si raccontava. LEGGI TUTTO

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    F1, Antonini: “I problemi della Ferrari? Nascono da difetti di progetto, non solo aerodinamici”

    Alberto Antonini, ex Responsabile della Comunicazione della Scuderia di Maranello, comprende molto bene quello che sta succedendo in Ferrari. Nel suo ultimo editoriale su FormulaPassion, il giornalista va alla ricerca delle cause dei problemi della SF-23.Alberto Antonini, ex Responsabile Ufficio Stampa Ferrari“La stagione della Rossa è partita male e rischia di finire peggio – ha scritto oggi Antonini su FormulaPassion -, se le evoluzioni non danno i risultati sperati come è successo in Spagna. Da un lato è chiaro che se i problemi sono solo sulla SF-23 non sulle altre monoposto, la colpa è di Ferrari e non di Pirelli. Dall’altro sembra evidente una difficoltà di dialogo tecnico tra Maranello e il mono-fornitore”.
    L’ex capo dell’Ufficio Stampa Ferrari ha sì parlato del difficile rapporto tra le monoposto Ferrari e le gomme Pirelli che ha origini lontane: “Ai tempi di Bridgestone non era così – ha ricordato Antonini – , ma allora erano i giapponesi a pagare ogni anno la squadra (qualcosa come 11 milioni di dollari a stagione) per avere il privilegio di fornirla. E insieme fecero cose incredibili, compreso far funzionare – nei test – un tipo di pneumatico ‘full radial’, cioè con la struttura orientata ortogonalmente al senso di marcia, mentre di solito c’è un minimo di inclinazione. Altri tempi”.
    Già, altri tempi mentre oggi il fatto che sia un unico fornitore espone la Rossa a non avere alcun vantaggio sulle altre nove scuderia: “Oggi – ha aggiunto Antonini – bisogna fare con quello che c’è ed è indubbio che i problemi Ferrari nascano da difetti di progetto. Forse il centro di pressione aerodinamica ovvero – detto grossolanamente – la risultante delle forze che ‘spingono’ sulla vettura in movimento – è un centro per modo di dire e tende troppo spesso a finire in periferia. Però è indubbio anche che qualcosa non è stato capito nei fondamentali di queste coperture 2023, nell’abbinamento con l’aerodinamica. Tanto che a Maranello qualcuno oggi lamenta la mancanza di un esperto che sappia davvero mettere assieme le cose: capire il difficile rapporto fra pneumatici, aerodinamica e sospensioni”.

    “Da almeno dieci anni – ha concluso Antonini – il rapporto va avanti in altalena. Un anno la Rossa è quella che accarezza le gomme, un anno quella che le distrugge. Oggi, in realtà, non ha senso parlare di usura eccessiva e forse neppure di degrado, ma di incostanza di rendimento nelle varie condizioni. A Silverstone, lo sappiamo, qualcosa cambierà nella costruzione…”.
    Leggi l’articolo completo su FormulaPassion LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia e Bastianini vogliono il podio, “Bez” pronto a stupire

    ROMA – Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini in gara non al massimo della forma, Marco “Bez” Bezzecchi pronto a dare filo da torcere alle Ducati ufficiali, con Vinales che annuncia battaglia e Marquez che ammette le potenziali difficoltà della Honda sulla pista del Mugello. Non si è ancora scesi in pista e c’è già tanta carne al fuoco, alla vigilia dell’attesissimo Gran Premio d’Italia, che vedrà il ritorno, uno di fianco all’altro, dei due piloti Ducati della “squadra titolare”, ovvero Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Entrambi presenti nella press conference d’apertura del week-end del Mugello. LEGGI TUTTO