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    Filming Day Ferrari: A Fiorano la SF-23 per il Gp d’Austria [ FOTO ]

    In vista del prossimo Gren Premio d’Austria F1 2023, la Ferrari ha fatto scendere in pista oggi a Fiorano la SF-23 con la veste aerodinamica per il fine settimana al Red Bull Ring.Filming Day Ferrari, Fiorano

    Nella giornata di oggi, la Scuderia di Maranello è scesa in pista a Fiorano per un evento promozionale che ha visto coinvolta sia la monoposto di Formula 1 che la Hypercar 499P che ha recentemente vinto la 24 ore di Le Mans.

    Sharing Fiorano with the family today 😍#FerrariHypercar #SF23 pic.twitter.com/hkKO5EiFPD
    — Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) June 27, 2023

    I 100 chilometri permessi dal regolamento FIA hanno consentito a Charles Leclerc e Carlos Sainz di “provare” le ultime novità sulla SF-23, in vista del Gran Premio d’Austria.
    Dopo i nuovi sviluppi visti a Barcellona, sulla Ferrari arriverà anche qualche ulteriore update a livello di fondo vettura e particolari aerodinamici minori che serviranno a completare il pacchetto di aggiornamento previsto per questa stagione.

    Lights, camera, action 🎬
    Beauty on track 🎥😍#F1 pic.twitter.com/gufiWWXhEA
    — Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) June 27, 2023

    Il prossimo fine settimana è in programma il Gran Premio d’Austria al Red Bull Ring, il circuito di casa del Team austriaco, leader del mondiale F1 2023. Il format del week end prevede una sola sessione di prove libere, due sessioni di qualifiche oltre a gara sprint e gara tradizionale. Programma completo e orari, in questo articolo.

    Back for more 🤘 It’s #AustrianGP race week! pic.twitter.com/gVPijxMq5H
    — Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) June 26, 2023 LEGGI TUTTO

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    F1, Pneumatici sotto stress al Red Bull Ring

    I team avranno a diposizione per il Gran Premio d’Austria la mescola Pirelli C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. Le parole di Mario Isola.

    Il fine settimana di Spielberg sarà il secondo in calendario con la F1 Sprint. La qualifica per decidere la griglia di partenza del Gran Premio è in programma venerdì pomeriggio, dopo l’unica sessione di prove libere al mattino. La giornata di sabato sarà invece dedicata alla Sprint Shootout e alla Sprint Race. Nelle tre brevi sessioni della Sprint Shootout (rispettivamente 12, 10 e 8 minuti), le squadre dovranno obbligatoriamente montare dei set nuovi di pneumatici e utilizzare in Q1 e Q2 le mescole Medium. In Q3 è invece previsto l’uso di mescola Soft.
    Il Red Bull Ring ha solo dieci curve ed è il circuito del calendario iridato in cui i piloti impiegano meno tempo per effettuare un giro completo. Il record in gara è di Carlos Sainz che nel Gran Premio di Stiria del 2020 concluse il 68° giro in 1m05.619s con la sua McLaren motorizzata Renault su Soft C4.
    Il pilota con maggiori vittorie sull’attuale versione del tracciato austriaco è Max Verstappen su Red Bull con quattro vittorie sulle 18 gare disputate dal 1997. Il costruttore più vincente è invece Mercedes grazie ai sei primi posti, ottenuti da Nico Rosberg, Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, tutti con due successi ciascuno.
    Nel Gran Premio del 2022 la maggior parte dei piloti ha effettuato due soste, partendo con la Medium e terminando con due stint su Hard. I sorpassi sono stati frequenti soprattutto a metà gruppo con cinque vetture a contendersi le posizioni sotto il podio.

    La variazione di altezza tra i vari punti della pista, rende il Red Bull Ring il secondo circuito del campionato con la maggiore differenza altimetrica dopo Spa-Francorchamps. Tra il punto più vicino al livello del mare, prima di curva 1, e il punto più alto, dopo curva 2, c’è una variazione di più di 60 metri.

    “Il Red Bull Ring è un circuito dove i pneumatici non hanno tregua. Le vetture percorrono le dieci curve del tracciato in un tempo leggermente superiore al minuto e i pochi rettilinei non permettono alle gomme di riposarsi. L’asfalto ha una micro e macro rugosità abbastanza alta, dovuta all’età del manto, e il grip è elevato in partenza. Trazione e frenata sono elementi chiave e particolare attenzione dovrà essere dedicata alla gestione del surriscaldamento dei pneumatici: i piloti che non dovessero riuscire a raffreddarli adeguatamente potrebbero infatti avere difficoltà nel difendersi dagli attacchi degli avversari, soprattutto nel primo e nell’ultimo settore. Un fattore importante sarà quindi anche la temperatura ambientale, con condizioni tradizionalmente piuttosto variabili. La gara dello scorso anno si è giocata sulle due soste con mescole Medium e Hard ma quest’anno, nel caso il degrado non sia eccessivamente elevato, la sosta unica potrebbe essere un’opzione valida”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Acosta pronto a salire: 5 piloti per la KTM?

    ROMA – Quella della KTM sembra sempre di più “una poltrona per 5”. Nei giorni scorsi, infatti, il talentino della Moto2 Pedro Acosta, già in forza alla scuderia austriaca, ha ufficializzato di voler far valere la clausola contrattuale che, la prossima stagione, gli consentirà di salire in MotoGP. Verosimilmente sempre in KTM. Ma al posto di chi? Ad oggi i vertici del team sembrerebbero più che mai intenzionati a confermare entrambe le coppie di piloti: da Brad Binder e Jack Miller, a Pol Espargaro e Augusto Fernandez. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, team giapponesi in caduta liebra. La Dorna ripropone le concessioni

    ROMA – Prosegue la crisi nera dei team giapponesi in MotoGP. E con essi dei piloti in sella a Yamaha e Honda. Tra i quali figurano nomi illustri e grandi campioni, primi fra tutti quelli di Marc Marquez e Fabio Quartaro. Entrambi alle prese con la totale assenza di feeling con le rispettive moto, e le relative enormi difficoltà ad inseguire i battistrada del mondiale. Che sono, ancora una volta, tutti in sella a moto europee, dalla Ducati all’Aprilia, passando per la KTM. Un gap, questo, che toglie competitività al Circus, e quindi, potenzialmente, anche spettatori. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Austria 2023: orari, diretta tv e programmazione

    ROMA –  Archiviata la gara di Montreal con la sesta vittoria stagionale di Max Verstappen, la Formula 1 fa tappa allo Spielberg per il Gran Premio d’Austria 2023. L’olandese della Red Bull cercherà di confermare il proprio dominio, mentre le squadre avversarie faranno di tutto per salire sul podio. Dopo le buone indicazioni del Canada, anche le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz tenteranno di inserirsi nella lotta per le prime tre posizioni. Nella giornata di venerdì 30 giugno prima sessione di prove libere alle ore 13:30 , mentre alle 17:00 ci saranno eccezionalmente le qualifiche. Sabato 1 luglio le qualifiche shoot-out alle 12:00, mentre alle ore 16:00 prenderà il via la sprint race. La gara, invece, andrà in scena alle ore 15:00 di domenica 2 luglio. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo costretto all’operazione: frattura dell’alluce

    ROMA – E’ tempo di pausa per la MotoGP che, dopo la gara di Assen, avrà sei settimana di vacanza per resettare e riorganizzare le idee. Le Ducati arrivano alla sosta nelle migliori condizioni possibili, mentre le case motociclistiche giapponesi sono costrette a leccarsi le ferite. Fabio Quartararo e la Yamaha in Olanda hanno dato buone indicazione, ma poi il transalpino è rimasto vittima di una brutta caduta insieme a Johann Zarco e adesso sarà costretto a subire un intervento chirurgico.
    Quartararo: “Dovrò operarmi”
    “Beh… dimostriamo grande velocità questo fine settimana ma purtroppo mi schianto ad inizio gara e mi sono infortunato di più… Nelle prossime ore mi sottoporrò ad un intervento chirurgico e sarà ora di rilassarmi”. Queste le dichiarazioni del pilota della Yamaha, Fabio Quartararo, che attraverso i propri profili social ha annunciato l’imminente operazione per la frattura dell’alluce del piede sinistro, riportata durante il Gran Premio d’Olanda dopo l’incidente con il connazionale Johann Zarco. LEGGI TUTTO

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    Gp Austria F1 2023: tutto quello che c’è da sapere sul Red Bull Ring

    La primissima edizione del Gran Premio d’Austria di Formula 1 si è corsa nel 1964 sullo Zeltweg Airfield: un tracciato realizzato nel 1959 su una pre-esistente aviosuperficie. Si voleva replicare la fortunata combinazione che aveva portato alla realizzazione dello storico circuito di Silverstone. Ma il Circus della F1 restò solo un anno, a causa della natura eccessivamente abrasiva del fondo stradale.
    L’Austria e la Formula 1 tornarono ad essere nuovamente un binomio nel 1970, ma su un nuovo tracciato, realizzato sempre nella bellissima regione della Styria. Fu battezzato Osterreichring. Da allora la sequenza delle sedi del Gran Premio d’Austria è stata: Osterreichring, A1-Ring e adesso Red Bull Ring.
    Detto così si potrebbe facilmente pensare che l’Austrian GP si sia spostato su diversi circuiti, dal 1970 al 2019, ma in realtà la corsa si è sempre disputata nella stessa località. La pista però, negli anni, ha cambiato nome. A parte appunto la gara del 1964, tutte le altre competizioni dal 1970 al 1987 e dal 1997 al 2003 si sono svolte su questo circuito. Con il tempo la pista ha mutato il suo layout, perché quello originale è stato ritenuto troppo pericoloso: basterebbe chiedere il perché al povero cervo che fu travolto e ucciso dalla McLaren di Stefan Johansson durante il venerdì di libere nel 1987.

    LA NUOVA VITA DELLA FORMULA 1 IN AUSTRIA
    Il Gran Premio d’Austria è tornato nel calendario della Formula Uno nel 2014, dopo un’assenza di dieci anni, grazie all’acquisizione della pista da parte della nostra casa madre: Red Bull, che lo ha appunto ribattezzato “Red Bull Ring”. A testimoniarlo la bellissima scultura che raffigura un toro rampante, sulla collinetta tra le curve 6, 7 e 8. Il weekend targato Formula 1 in Austria può contare su un contesto mozzafiato: le vette delle montagne della Styria che fanno da cornice tutt’attorno al curcuito. Questo è sempre un fine settimana importante anche per la Scuderia AlphaTauri, oltre che per i nostri amici di Red Bull Racing.
    SPIELBERG, AUSTRIA – JULY 10: Spectators on track during the F1 Grand Prix of Austria at Red Bull Ring on July 10, 2022 in Spielberg, Austria. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool //
    IN ORIGINE ERA ÖSTERREICHRING
    Una pista particolarmente temibile, lunga quasi sei chilometri, che ha debuttato in Formula 1 negli anni Settanta. A metà degli anni Novanta è stata ridisegnata da Hermann Tilke, che l’ha accorciata e resa più sicura: su quel nuovo layout la F1 ha corso dal 1997 al 2003. Il circus è tornato in Austria nel 2014 grazie all’impegno di Dietrich Mateschitz, che ha ribattezzato la pista in Red Bull Ring.
    GIRO LAMPO
    Il circuito di Spielberg misura oggi 4,3 chilometri e un giro di pista in Formula 1 si affronta in poco più di un minuto. Ci sono infatti solo dieci curve, separate da tre grandi rettilinei che portano le vetture su e giù per le splendide colline della Stiria.
    ORGOGLIO AUSTRIACO
    Nella lunga storia della Formula 1 sono stati cinque i piloti austriaci a correre in Formula 1. Tre curve del Red Bull Ring sono intitolate a Niki Lauda (l’unico ad aver vinto in casa), Jochen Rindt e Gerhard Berger.
    Source: scuderia.alphatauri.com LEGGI TUTTO

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    In F4 a Monza brilla Arvid Lindblad, il giovane talento di casa Red Bull

    Arvid Lindblad, #23 Prema, Arvid Lindblad, #23 Prema, during Round four of the Italian F4 Championship 2023, from June 23-25, 2023 at Autodromo di Monza, ITA. // Dutch Photo Agency / Red Bull Content PoolIn quel di Monza è andato in archivio il quarto round del Campionato Italiano di Formula 4, nonché il giro di boa della stagione. Il fil rouge del weekend è stato designato nel nome di Arvid Lindblad, classe 2007 dell’Academy Red Bull. L’inglese si presentava sul tracciato brianzolo dopo essersi messo in mostra nelle prime tre tappe del campionato, ma il round di Monza è stato la consacrazione del suo talento.
    Il pilota già messo sotto la propria orbita da Helmut Marko ha disputato uno di quei weekend che restano impressi nella carriera di un pilota. Pur non avendo effettuato le sessioni di test andate in scena a Monza nelle scorse settimane, Lindblad ha sin da subito preso un’ottima confidenza con il tracciato. Feeling confermato poi nei riscontri delle qualifiche, che lo hanno portato a conquistare due delle tre pole del fine settimana.
    Un fattore espresso dal pilota di licenza britannica è la grande capacità di valutazione nel corso dei differenti momenti della corsa. Ciò lo si è potuto notare già in gara-1, in occasione della lotta con il principale rivale in campionato, Ugo Ugochukwu. Il compagno di squadra in Prema aveva tagliato il traguardo davanti a tutti, salvo poi una penalità nel post gara, che ha consegnato il successo a Lindblad.
    È nelle due gare della domenica però che Lindblad ha mostrato i muscoli, nei confronti degli avversari della categoria propedeutica italiana. In gara-2 ha guidato con costanza e solidità davanti a tutti per l’intera lunghezza della gara, resistendo agli attaccanti di un arrembante Kacper Sztuka. Al termine ha poi confermato quanto non sia stata semplice per lui la gestione della corsa, pur avendola condotta interamente in testa.
    La ciliegina sulla torta l’ha messa in occasione della terza e ultima gara del weekend monzese, dove in mezz’ora ha riassunto alla perfezione le caratteristiche che lo rendono un giovane di grande talento. Il britannico, che scattava dalla pole, è stato protagonista di una partenza non impeccabile, scivolando in quinta posizione nella mischia delle prime fasi di gara. Lindblad non si è perso d’animo e nel giro di poche tornate ha sfilato con una facilità quasi disarmante i suoi avversari, portandosi alle spalle di Ugochukwu. Il pilota dell’Academy Red Bull ha quindi indotto all’errore proprio quest’ultimo, finito in testacoda dopo un ruota a ruota serrato alla Prima Variante.

    Per Arvid Lindblad è stato così un finale di weekend quasi in parata verso la terza bandiera a scacchi. La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un talento cristallino che è sì alle prime battute della carriera in monoposto, ma che ha già solide basi dalla sua parte e Helmut Marko lo ha notato eccome. Un pilota entrato in piena sintonia con monoposto e team.
    È molto significativo il discorso del suo ingegnere nel corso delle battute conclusive della terza gara del weekend. Ha commentato infatti la grande lucidità acquisita da Lindblad, un fattore emerso prepotentemente anche nel fine settimana di Monza. “Prima di ogni weekend gli ricordo sempre che alla fine dell’anno non conta il numero di vittorie, ma chi vince il campionato”. Una frase che potrebbe suonare strana dopo un weekend da tre vittorie in tre gare, ma che la dice lunga sulla mentalità vincente del giovanissimo talento di casa Red Bull.
    Arvid Lindblad lascia Monza con 80 punti di vantaggio su Ugo Ugochukwu. Il prossimo appuntamento per la F4 Italiana è fissato per il weekend del 21-23 luglio al Paul Ricard, dove andrà in scena il quinto dei sette round del campionato. LEGGI TUTTO