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    Superbike, Rea trionfa in gara-1 a Most: Petrucci a podio, Bautista 12°

    MOST – Jonathan Rea conquista la prima vittoria stagionale in Superbike aggiudicandosi il primo posto in gara-1 del Gran Premio di Repubblica Ceca. Una gara condizionata dalla pista bagnata, che ha regalato imprevedibilità fin dalla griglia: infatti, se la maggior parte dello schieramento aveva le gomme da bagnato, alcuni piloti avevano azzardato da subito le intermedie. Tra questi ultimi, proprio Rea e Toprak Razgatlioglu, arrivato secondo davanti a uno stoico Danilo Petrucci, che centra un altro podio tra le derivate di serie. Solo dodicesimo Alvaro Bautista: il campione del mondo della Ducati era partito con le gomme da bagnato, ed è stato costretto a tornare ai box per montare le slick. Stessa sorte per Axel Bassani, il quale, dopo una partenza sprint con oltre 6″ di vantaggio dopo una manciata di passaggi, ha chiuso settimo in rimonta. LEGGI TUTTO

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    Superbike, gara-1 Repubblica Ceca: prima vittoria per Rea, Razgatlioglu 2°, Bautista 12°

    MOST – Spettacolo ed emozioni in gara-1 del Gran Premio di Repubblica Ceca di Superbike, dove Jonathan Rea conquista la prima vittoria stagionale. Il pilota britannico è tra quelli che hanno da subito scelto la mescola giusta, l’intermedia, su una pista bagnata che però è andata via via asciugandosi, evitandogli il bisogno di fermarsi ai box per cambiare gomme. Stesso esito per Toprak Razgatlioglu, 2°, con Danilo Petrucci a completare il podio. Tra coloro che avevano montato la gomma da bagnato, ecco Axel Bassani e Alvaro Bautista, che hanno poi chiuso, rispettivamente, 7° e 12°. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Superpole da record per Razgatlioglu a Most: Bautista 7°

    MOST – Toprak Razgatlioglu conquista il miglior tempo nella Superpole del Gran Premio di Repubblica Ceca di Superbike: il talento turco della Yamaha ferma il cronometro in 1:30.801, facendo segnare il nuovo record del tracciato di Most. A completare la prima fila sono due piloti italiani, Danilo Petrucci, in crescita costante, e Michael Ruben Rinaldi, “promosso” dalla quarta posizione dopo la classifica leggermente ridisegnata dai commissari, in quanto gli ultimi passaggi sono stati completati in regime di bandiera gialla. Leggermente attardato il campione della Ducati Alvaro Bautista, in difficoltà per tutta la sessione ma capace, alla fine, di piazzarsi in settima fila, quindi non lontano dalle primissime posizioni.  LEGGI TUTTO

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    Superbike, GP Repubblica Ceca: a Razgatlioglu la Superpole, battuti Petrucci e Rinaldi

    MOST – Grande spettacolo nella Superpole del Gran Premio di Repubblica Ceca di Superbike, con tante sorprese e tempi motlo ravvicinati: l’unico a mostrare un passo diverso è Toprak Razgatlioglu, che conquista il miglior tempo con tanto di record della pista, in 1:30.801. Dietro di lui, ecco le Ducati di Danilo Petrucci e Michael Ruben Rinaldi, a completare la prima fila. Arretrato al quinto posto Axel Bassani, tra i piloti colpiti dalla classifica ridisegnata a sessione finita, a causa della bandiera gialla esposta nel finale, e grazie alla quale Alvaro Bautista sale in settima posizione. LEGGI TUTTO

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    Diretta Sprint F1 GP Belgio 2023: dove vederla in tv

    SPA-FRANCORCHAMPS – Tutto è pronto per il Gran Premio del Belgio, valido come tredicesimo appuntamento della stagione 2023 di Formula 1. Si corre sullo storico e suggestivo circuito di Spa-Francorchamps, ultimo appuntamento prima della pausa estiva. Di scena, inoltre, la terza Sprint stagionale, dopo che nelle qualifiche del venerdì, valide per la gara di domenica, è stato Charles Leclerc a conquistare la pole position grazie alla penalità inflitta a Max Verstappen. La Sprint Shootout è cominciata alle 12:35 di sabato 29 luglio, in ritardo rispetto all’orario inizialmente previsto a causa della pioggia. Per lo stesso motivo, l’inizio della Sprint è stato posticipato alle 17:05. Entrambe le sessioni saranno trasmesse in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), mentre su TV8 sarà disponibile la visione in differita. LEGGI TUTTO

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    F1, Sprint GP Belgio 2023 in diretta tv: orari e dove vederla

    SPA-FRANCORCHAMPS – Scatta la Sprint del Gran Premio del Belgio, valido come tredicesimo appuntamento della stagione 2023 di Formula 1. Di scena la terza Sprint stagionale, in quello che è anche l’ultimo round prima della sosta del Circus. Tra le curve sinuose e il meteo incerto del circuito di Spa-Francorchamps, nella giornata di venerdì sono andate in scena le qualifiche, valide per la gara, in cui Charles Leclerc ha conquistato la pole position approfittando della penalità inflitta a Max Verstappen. Ma ora, si riparte da zero. La Sprint Shootout è in programma sabato 29 luglio alle ore 12, mentre la Sprint prenderà il via alle 16:30. Entrambe le sessioni saranno trasmesse in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), mentre su TV8 sarà possibile vedere le due sessioni in differita. LEGGI TUTTO

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    Alpine F1, è rivoluzione: via Szafnauer, Permane e Fry. In arrivo uomini ex Ferrari

    Le ambizioni di Alpine erano ben altre. Il Team francese, lo scorso anno, aveva chiuso il Campionato 2022 al 4° posto tra i costruttori. Gli obiettivi di quest’anno erano di mantenere almeno quella posizione in classifica, conquistando qualche podio, solo “sfiorato” lo scorso anno in pochissime occasioni.
    Il mondiale 2023 invece ha riservato solo brutte “sorprese” all’ex scuderia Renault. Nelle undici gare sin qui disputate, un terzo posto a Monaco è sì arrivato, ma i punti nella classifica costruttori sono solamente 47, divisi tra Esteban Ocon (31) e Pierre Gasly (16). Al di là dei punti, pochi, a pesare è la posizione in classifica, dietro a squadre “non ufficiali” come Aston Martin e McLaren che, nei piani dei vertici della casa, dovevano stare dietro!
    I risultati non arrivano e qualcosa deve cambiare. E’ di ieri infatti la notizia che vede tre figure ai vertici del team in uscita, con effetto immediato. Il Team Principal Otmar Szafnauer, presente in Belgio, non sarà più al muretto box di Alpine già dal prossimo Gran Premio d’Olanda, prima gara dopo la pausa estiva.
    “Il team desidera ringraziare Otmar per il duro lavoro svolto negli ultimi 18 mesi – si legge in una breve nota del team francese – e per aver guidato la squadra nel raggiungimento del quarto posto nel Campionato Costruttori 2022. Il team gli augura il meglio per il futuro”. Non sono citati i risultati di quest’anno ma è del tutto evidente che, l’aver sottolineato il 4° posto dello scorso anno, non fa che confermare la tesi del “licenziamento per giusta causa”.
    Contestualmente all’annuncio della separazione da Szafnauer, Alpine ha fatto sapere che anche il Direttore Sportivo Alan Permane lascerà la squadra, dopo 34 anni di lavoro a Enstone, mentre il Direttore Tecnico Pat Fry lascerà la squadra per continuare la sua carriera in Formula 1 con la Williams.
    Le tre posizioni vacanti saranno ricoperte da uomini della “famiglia” Alpine: Bruno Famin, vicepresidente di Alpine Motorsports, assumerà il ruolo di Team Principal ad interim del Team, a partire dal Gran Premio d’Olanda. L’attuale direttore dell’Alpine Academy Julian Rouse è stato nominato direttore sportivo ad interim, mentre Matt Harman guiderà il team tecnico di Enstone.
    Questa decisione è solo il primo passo di una rivoluzione che Luca De Meo, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Renault, ha in procinto di fare per riportare il marchio francese ad essere protagonista nel Circus della Formula 1.

    Nelle prossime settimane saranno fatti altri importanti annunci che potrebbero riportare in Formula 1 Mattia Binotto che avrebbe già cominciato a lavorare nei mesi scorsi per costruire una sua squadra di fiducia. Da quanto abbiamo appreso, tra gli uomini che potrebbero arrivare con l’ex Team Principal della Scuderia Ferrari, ci sarebbero almeno due “pedine” da Maranello e Simone Resta, attualmente in Haas, che avrebbe preferito scommettere sul team francese e rinunciare ad un ritorno in Ferrari.
    Questo spiegherebbe anche i ritardi che Fred Vasseur ha accumulato nel dare il là alla riorganizzazione della Gestione Sportiva della Scuderia di Maranello. Per ora, dall’arrivo del nuovo Team Principal, sono state più le uscite di peso che non gli ingressi e, soprattutto dal punto di vista tecnico, i limiti di una struttura senza una vera guida si stanno facendo pesantemente sentire. LEGGI TUTTO

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    I 90 anni di MAUTO, una festa lunga 7 giorni

    È tra i primi al mondo per le testimonianze e i messaggi contenuti, al tempo stesso è anche il più longevo del settore. Il MAUTO, il Museo dell’Auto di Torino ha compiuto 90 anni e ha festeggiato l’anniversario con una settimana di indimenticabili eventi, in un trionfo di pubblico eterogeneo, non soltanto appassionati di storia e cultura automobilistica.
    MAUTO, 30 eventi per l’anniversario
    Bastano poche cifre a spiegare il successo di una serie di celebrazioni che si sono estese dalle porte museali all’intera città, toccando simboli, luoghi suggestivi, storici o da scoprire, con il coinvolgimento di istituzioni, brand e nomi importanti in Italia e nel mondo: oltre 30 eventi organizzati dai 25 enti coinvolti, circa 10.000 visitatori in 9 giorni al museo, alla mostra temporanea e all’Open Garage, 52 relatori alla rassegna di appuntamenti diffusi in città e nella giornata del 19 luglio, che ha registrato 1.069 partecipanti alle conferenze tematiche e al concerto serale al Museo.
    Auto che hanno fatto la storia
    Soprattutto loro, le protagoniste di un meraviglioso viaggio nella storia dell’auto: 82 vetture storiche, 26 al raduno in Piazza San Carlo, 46 al “Raduno di Stile” organizzato da IAAD e la Fiat 508 Balilla sulla Pista del Lingotto, simbolo della Capitale dell’Auto italiana. Tra queste la vettura più antica, la Benz Motor Velocipede del 1898 a Palazzo Birago, la Itala 35/45 HP “Palombella” del 1907, esemplare unico al mondo, ai Giardini Reali, la più regale e la più rara, realizzata per la Regina Margherita, l’Alfa Romeo Disco Volante del 1952, la più veloce, alla Reggia di Venaria. Fino alla più visionaria, la Phoenix II Solare, esposta alle OGR, un prototipo elettrico a reintegro solare, a emissioni zero, costruito nel 1987 dall’ingegnere Andrea Pesaresi.
    MAUTO, che successo
    Un evento importante, cui aveva lavorato Mariella Mengozzi, la direttrice recentemente scomparsa. Il presidente del Mauto, l’architetto Benedetto Camerana, ha annunciato la nomina di Lorenza Bravetta, chiamata a dirigere il MAUTOnel prossimo triennio. “Le celebrazioni per i 90 anni del MAUTO – ha detto Benedetto Camerana – si chiudono con un successo straordinario, per la risposta attiva e partecipata del pubblico, reale e virtuale, e soprattutto delle istituzioni torinesi, culturali e non solo. Ben 25 musei ed enti hanno contribuito con idee, progetti, interventi agli incontri e alle conferenze che hanno dimostrato il valore culturale dell’automobile, trasversale a tante discipline e linguaggi. Ora, dopo aver celebrato la sua storia passata, il MAUTO sta lavorando al prossimo grande progetto espositivo rivolto al futuro della mobilità: More To Come!”.
    Lamborghini, Ferrari, Porsche, Corvette sequestrate: al Mauto una mostra da non perdere LEGGI TUTTO