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    F1, Hamilton e i successi di Verstappen: “Tutto molto gonfiato”

    Hamilton: “Ho avuto compagni più forti”
    “Durante la mia carriera ho sempre dovuto duellare con i miei compagni di squadra per vincere e batterli, Verstappen invece ha avuto la vita facile. Non c’è nessuno che sottolineava che io rifilavo 5/6 decimi a Bottas, come ora fanno con Max nei confronti di Perez. E’ tutto molto gonfiato, credo di aver avuto compagni più forti di quelli che ha avuto Verstappen. Ci sono stati Bottas, Button, Alonso, Rosberg, Russell”. Queste le dichiarazioni del pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, nel corso di un’intervista concessa a Sky Sport. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz “modifica” la sprint race: “Invertiamo la griglia”

    ROMA – Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, sta vivendo un buon momento della sua stagione in Formula 1, avendo conquistato il suo primo podio nel Gran Premio d’Italia 2023 davanti alla marea rossa. Adesso spera di dare seguito a questo risultato, magare portando a casa una vittoria anche in una sprint race, nella quale sarebbe più facile difendere la posizione dalle Red Bull. Questo format, però, secondo lo spagnolo dovrebbe subire qualche piccola modifica in modo tale da renderlo più interessante per i piloti e per il pubblico. LEGGI TUTTO

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    F1, Strategie e gomme Pirelli sul nuovo circuito di Singapore

    Il layout del circuito di Singapore è stato modificato: la sezione tra la curva 16 e 19 è infatti diventata un lungo rettilineo di circa 400 metri. Le scelte di Pirelli e come potrebbero cambiano le strategie.Pirelli, Gp Singapore F1 2023

    Come per i precedenti circuiti cittadini, anche a Singapore si correrà con il tris di mescole più morbide della gamma Pirelli. La C3 verrà utilizzata come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft.
    Il Gran Premio di Singapore si corre in notturna con partenza alle 20 ora locale. L’elevata umidità, le alte temperature e la difficoltà nella dispersione del calore a causa dei muretti che delimitano il tracciato rendono la gara molto impegnativa per i piloti a livello fisico.
    Il layout del circuito è stato modificato: la sezione tra la curva 16 e 19 è infatti diventata un lungo rettilineo di circa 397 metri. La modifica ha ridotto il numero di curve da 23 a 19 e la lunghezza totale della pista a 4,940 km (rispetto ai precedenti 5,063 km). I giri da percorrere in gara saranno 62, uno in più rispetto all’ultima edizione.
    Il circuito di Marina Bay è caratterizzato dalla presenza di tanti elementi – strisce e tombini – che contraddistinguono le strade utilizzate dalla viabilità pubblica, il che può variare in alcuni punti il livello di aderenza dell’asfalto, soprattutto in caso di pioggia.
    La sosta unica è nettamente la favorita, anche perché il tempo perso nel pit-stop (circa 28”) è il più elevato della stagione, insieme a quello di Imola. La mescola più dura a disposizione è solitamente, in condizioni di asciutto, la grande protagonista della gara.
    Come per altri circuiti cittadini, la posizione in griglia di solito è fondamentale per raggiungere un buon piazzamento sotto la bandiera a scacchi, vista le limitate possibilità di sorpasso. Il risultato delle qualifiche si rispecchia spesso in quello finale.
    L’anno scorso la partenza della gara fu rimandata di un’ora a causa di un nubifragio che si abbatté su Marina Bay pochi minuti prima dell’apertura della griglia. Le monoposto iniziarono la gara montando le gomme intermedie per poi passare, in concomitanza con una Virtual Safety Car, alle Medium e alle Soft.
    La prima edizione del Gran Premio di Singapore si disputò nel 2008. Da allora si è corso sul tracciato di Marina Bay per altre 12 volte, ad eccezione del biennio 2020-2021, a causa della pandemia. Cinque piloti hanno conquistato il successo in questa gara: Sebastian Vettel (5), Lewis Hamilton (4), Fernando Alonso (2), Nico Rosberg e Sergio Perez (1 ciascuna). Le squadra con più vittorie sono la Mercedes e la Red Bull (4) mentre la Ferrari è quella che più volte (6) ha messo un pilota in pole position.

    MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
    “A Singapore prende il via la fase finale di questa lunga stagione, che porterà la Formula 1 a correre in tre continenti e 16 fusi orari. Il Gran Premio nella città-Stato di Singapore è stato il primo a svolgersi sotto la luce artificiale, aprendo una strada poi seguita – in tutto o in parte – da altre gare. Dal punto di vista tecnico, quella di Marina Bay è una tipica pista cittadina, molto tortuosa (sono 19 le curve, molte a 90° C) e con pochissime vie di fuga: anche un piccolo errore può essere pagato a caro prezzo. Dal punto di vista aerodinamico, le caratteristiche della pista impongono la scelta di una configurazione ad alto carico. Quest’anno fa il suo debutto un’importante novità nel tracciato, determinata da una serie di interventi edilizi nella zona di Marina Bay: la sezione originariamente compresa fra le curve 16 e 19 è diventata infatti un rettilineo lungo quasi 400 metri. La modifica renderà sicuramente il circuito più veloce, sia perché la lunghezza totale scende sotto i cinque chilometri sia perché sarà decisamente più filante. Da valutare se la modifica avrà un impatto sulle strategie, anche perché – almeno sulla carta – potrebbe anche essere stata creata un’opportunità per i sorpassi, fino ad oggi molto difficili a meno di non avere un grande margine di vantaggio in termini di prestazione”.
    “Lo stress sui pneumatici non è particolarmente elevato in termini di carichi mentre particolare attenzione dovrà essere data alla gestione dell’asse posteriore, messo a dura prova in fase di trazione in uscita dalle curve lente. Le temperature sono solitamente piuttosto elevate e costanti, trovandosi Singapore a pochi chilometri (circa 150) dall’Equatore, il che aumenta il rischio di surriscaldamento, tanto delle gomme quanto di tutte le parti meccaniche della monoposto, senza dimenticare peraltro l’elemento determinante in una corsa automobilistica, vale a dire il pilota”. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia oltre il dolore fisico: resistenza mondiale

    L’emozione per un’impresa fatta di coraggio e stoicismo, di fronte a un pubblico eccezionale sia in circuito che in Tv – 141.056 presenti nel weekend di Misano, 2.368.000 telespettatori domenica su SkySport e TV8 per il 19,1% di share – lascia inevitabilmente lo spazio al pragmatismo della classifica. Perché, in fondo, anche l’obiettivo del secondo titolo consecutivo, che solo Valentino Rossi e Marc Marquez hanno ottenuto nell’era MotoGP, ha contribuito a rimettere in piedi Pecco Bagnaia pochi giorni dopo lo spavento di Barcellona. E Misano, pur con due podi che hanno premiato il coraggio del torinese, ha dato ragione al campione del mondo e alla sua intenzione di anticipare i tempi, visto il rendimento degli inseguitori Jorge Martin e Marco Bezzecchi, primo e secondo sia sabato che domenica. LEGGI TUTTO

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    Marquez, l’indizio social sul futuro in MotoGP arriva da…Mir

    ROMA – In casa Honda continua a tenere banco la questione relativa al futuro di Marc Marquez che, dopo i test di Misano, sembra non aver ancora deciso quale strada prendere. Lo spagnolo ha rivelato di avere tre opzioni per la stagione 2024 e, tra queste, potrebbe esserci un addio alla Honda per passare alla Ducati del Team Gresini. La scelta spetta soltanto all’otto volte campione del mondo, ma nelle ultime ore sembra prendere quota la possibilità di una permanenza nel team giapponese.

    Mir svela il futuro di Marquez?

    Il campione del mondo 2020 di MotoGP, Joan Mir, attraverso il proprio profilo Instagram, ha pubblicato una story che potrebbe essere un chiaro indizio sul futuro del suo compagno di squadra Marc Marquez. L’ex pilota della Suzuki, infatti, ha postato una sua foto in compagnia del Cabroncito accompagnata dalla didascalia “Se Queda”, ovvero rimane con tanto di tag all’otto volte campione del mondo. Considerata la giornata della Honda, con un annuncio che non si è rivelato essere quello che tutti si aspettavano, anche questo indizio va preso con le pinze. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc e l’evento per Jules Bianchi: in gara nella Marathon Karting

    ROMA – Nella giornata di domenica 10 settembre sulla pista del Paul Ricard è andata in scena la Marathon Karting, evento organizzato in memoria del compianto Jules Bianchi da suo padre Philippe, in collaborazione con il pilota della Ferrari, Charles Leclerc. Il monegasco, infatti, era un grande amico del pilota scomparso tragicamente nel 2015 ed ha voluto rendergli omaggio, correndo questa gara che prevede una durata di 42 ore, 19 minuti e 50 secondi, per i vari team composti da un minimo di cinque piloti fino ad un massimo di 20. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini in testa nei test di Misano. Seguono Vinales e Binder

    ROMA – Vanno in archivio di test della MotoGP sul tracciato di Misano. I piloti della classe regina, poche ore dopo la conclusione del Gran Premio di San Marino 2023 vinto da Jorge Martin, sono tornati in pista per sperimentare delle modifiche sulle loro moto. Il centauro della Ducati Mooney VR46, Luca Marini, ha fatto segnare il miglior crono della giornata davanti all’Aprilila di Maverick Vinales e alla KTM di Brad Binder, mentre Jorge Martin si è piazzato immediatamente a ridosso dei primi tre. Migliorano le prestazioni di Fabio Quartararo che, in sella alla sua Yamaha, riesce ad ottenere un sesto posto, mentre la Honda di Marc Marquez continua a fare incredibilmente fatica: l’otto volte campione del mondo deve accontentarsi di una quattordicesima piazza. 
    La classifica dei test di Misano
    1. Luca Marini (Ducati)2. Maverick Vinales (Aprilia)3. Brad Binder (KTM)4. Jorge Martin (Ducati)5. Jack Miller (KTM)6. Fabio Quartararo (Yamaha)7. Miguel Oliveira (Aprilia)8. Franco Morbidelli (Yamaha)9. Alex Marquez (Ducati)10. Raul Fernandez (Aprilia)11. Aleix Esparagaro (Aprilia)12. Takaaki Nakagami (Honda)13. Johann Zarco (Ducati)14. Marc Marquez (Honda)15. Augusto Fernandez (KTM)16. Joan Mir (Honda)17. Pol Espargaro (KTM)18. Stefan Bradl (Honda) LEGGI TUTTO