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    Calendario MotoGP 2026: il programma provvisorio con tutti i Gran Premi. Mugello e Misano le gare in Italia 

    La MotoGP ha ufficializzato il calendario provvisorio del Mondiale 2026, con 22 gare. La stagione prenderà il via nel weekend dal 27 febbraio all’1 marzo in Thailandia, sul circuito del Buriram, e si concluderà come da tradizione a Valencia, dal 20 al 22 novembre. Tra le novità più rilevanti c’è il ritorno del Gran Premio del Brasile, che si correrà all’Autodromo Internacional Ayrton Senna di Goiania, subentrato a Termas de Rio Hondo, in Argentina. Quest’ultimo tornerà nel 2027, ma con una nuova sede: Buenos Aires. LEGGI TUTTO

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    Per CircusF1 è tempo di sventolare la bandiera a scacchi, dopo 29 stagioni di pura passione!

    Ferrari F1 F93A – Foto: Andrea Gallazzi | CircusF1Un po’ come un pilota giunto al termine della sua carriera, abbiamo maturato la non facile decisone di lasciare, di appendere il casco al chiodo o, se preferite, di riporre la penna. Per CircusF1 è giunto quindi il tempo di passare sotto la bandiera a scacchi per l’ultima volta. Dopo 29 stagioni di pura passione, non saremo al via del prossimo campionato del mondo.
    Abbiamo maturato questa decisione in quanto già nei prossimi mesi, non saremo più in grado di mettere l’impegno di sempre, in quella che è stata una grande avventura, spinta unicamente dalla passione per le auto, il motorsport, la Formula 1.
    Nei prossimi giorni completeremo questo nostro breve articolo con qualche altra informazione. Nel frattempo anche gli aggiornamenti dei prossimi Gran Premi saranno limitati. LEGGI TUTTO

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    Capirossi esclusivo: “Bagnaia si può rialzare, ma non ascolti nessuno”

    Oggi è il rappresentante della Dorna nella Direzione Gara, con una delega che riguarda in primis la sicurezza, un incarico che svolge dall’alto dell’indiscutibile esperienza maturata in pista, in oltre un ventennio da protagonista prima come baby fenomeno – più giovane campione del Mondo, nel 1990 a diciassette anni – poi nella rivalità con Max Biaggi prima che con Valentino Rossi, e infine nel ruolo di primo piano nella generazione che ha lanciato la classe regina a quattro tempi. Loris Capirossi ha amato i propri tempi ma non è nostalgico: «La MotoGP odierna sta offrendo un grande spettacolo – dice il 52enne imolese – perché è vero che Marc Marquez sta dominando, mostrando tutto il suo talento. Ma al contempo abbiamo visto grandi cose anche da Marco Bezzecchi e dall’Aprilia, capaci di mettere pressione a Marquez, apprezzo la capacità di reazione di Pecco Bagnaia, che non si perde mai d’animo. Inoltre le pole di Fabio Quartararo hanno confermato una Yamaha che a sprazzi è davvero veloce».

    Si aspettava un tale dominio da Marquez?

    «Al giorno d’oggi chi mette in dubbio il suo talento, devo dirlo, non capisce niente di moto. Marc ha enormi qualità, la Ducati è la miglior moto in pista, le due parti hanno trovato la sincronia, il matrimonio sta funzionando al 100% e quando le cose vanno bene ti carichi anche di più e fai la differenza. Per me non è una sorpresa, perché lo conosco bene».

    Sul lato opposto del box, c’è Pecco Bagnaia. Lei ha vissuto un’annata simile quando affiancò Stoner sempre in Ducati: come si gestisce un compagno così scomodo?

    «Secondo me Pecco non ha bisogno di consigli da parte di nessuno, è un pilota molto intelligente, che ha dimostrato il suo valore. Deve ritrovare il feeling nella moto, direi anche il feeling con se stesso, e dare gas. Non sono io a dovergli dire cosa fare, lui ritornerà senza problemi».

    Quanto è dura tenere la barra dritta dopo alcuni GP che hanno portato risultati deludenti?

    «Nella vita devi credere sempre in te stesso, qualsiasi cosa accada. Lungo la tua carriera puoi incontrare persone “scomode”, ma devi sempre credere in te stesso, andare dritto per la tua strada, e avere il tuo focus. Bagnaia non deve ascoltare ciò che dicono gli altri, ma seguire il suo cuore. Non ha bisogno di dimostrare di essere un campione, perché lo ha già fatto, e può farlo ancora. Pecco ha grandissimo talento, ora deve soltanto ritrovare il feeling ideale con la sua moto».

    Qual è stata la rivelazione del Mondiale?

    «Penso all’Aprilia, Bezzecchi sta facendo molto bene: una vittoria, alcuni podi, lui è bravo, è un periodo di forma, sta portando l’Aprilia sulla strada giusta, sta crescendo».

    Da chi si aspettava di più?

    «Forse dalla Honda, poiché a parte la vittoria di Johann Zarco a Le Mans, in condizioni estreme, e il suo podio a Silverstone, pensavo di vedere qualcosa in più. La Yamaha, partita da una condizione simile, sembra che ne stia venendo fuori». LEGGI TUTTO

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    Ferrari visita la sede di Brembo, per i 50 anni nel Motorsport

    Prima di riprendere contatto diretto con la pista, direzione Gran Premio del Belgio, la Scuderia Ferrari si è regalata un pit stop presso la sede di Brembo – storico partner tecnico – in provincia di Bergamo.Foto: Brembo

    Il Team Scuderia Ferrari, rappresentato da Frédéric Vasseur (Team Principal), Jerome D’Ambrosio (Deputy Team Principal), Diego Ioverno (Direttore Sportivo) e Zhou Guanyu (Pilota di riserva) è stato accolto dal Top Management di Brembo, più precisamente da Matteo Tiraboschi (Presidente Esecutivo), Alberto Bombassei (Presidente Emerito), Daniele Schillaci (Amministratore Delegato), Mario Almondo (COO Brembo Performance), Mauro Piccoli (CMO Brembo) e Luca Di Leo (CCO Brembo).
    Una visita di piacere per celebrare assieme un anniversario importante, in cui Brembo festeggia 50 anni dalla prima gara corsa nel Motorsport: era il 1975 quando l’azienda bergamasca fornì per la prima volta i dischi in ghisa alla Ferrari 312T, che al termine di quell’anno, vinse il titolo piloti e costruttori del mondiale di Formula 1.
    All’arrivo presso l’Headquarter generale, situato all’interno del Kilometro Rosso, c’era anche la Ferrari SF-25 dell’attuale mondiale, posizionata proprio all’ingresso dell’edificio. All’interno, il Top Management Brembo ha mostrato al Team Scuderia Ferrari la nuova parete espositiva, accompagnata dal claim “celebrating 50 years of passion”: la parete mette in risalto più importanti innovazioni proposte da Brembo, in 50 anni di storia, nelle principali competizioni Racing: dalla Formula 1 alla MotoGP, passando per il WEC, la WorldSBK, la Formula E, la MotoE, Nascar e WRC.
    Successivamente, Vasseur, D’Ambrosio, Ioverno e Zhou, sono stati accompagnati a visitare lo stabilimento Racing, situato nel comune di Curno, a pochi kilometri di distanza dalla sede di Bergamo, in cui vengono prodotti anche gli impianti frenanti forniti alle monoposto Scuderia Ferrari. Il cuore pulsante di Brembo Racing, lo stabilimento produttivo dedicato alla produzione di tutti gli impianti frenanti per tutte le competizioni mondiali, inclusa la Formula 1: pinze, dischi, pastiglie, pompe freno, e brake by wire.
    Al termine del tour, Scuderia Ferrari ha avuto anche la possibilità di salutare rapidamente i circa 250 collaboratori che compongono la Divisione Brembo Performance, un modo per ringraziarli di persona per il lavoro e per il supporto quotidiano.
    Frédéric Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari, ha poi dichiarato: “È con grande piacere che celebriamo i 50 anni di Brembo, nostro partner storico con il quale condividiamo una lunga storia di successi. Questa partnership è frutto di un costante lavoro fianco a fianco e si fonda su passione, innovazione e performance, valori che ci hanno accompagnato in tante vittorie e che raccontano una storia fatta di esperienza condivisa e obiettivi comuni”.
    Mario Almondo, Chief Operating Officer Brembo Performance, ha detto: “E’ un vero piacere ricevere oggi la visita del Team Scuderia Ferrari, con cui collaboriamo da mezzo secolo. Iniziò tutto con Niki Lauda, nel 1975 e da quell’anno noi forniamo costantemente il nostro contributo tecnologico per rendere le vetture del cavallino sempre più performanti. Oltre a Ferrari, Brembo oggi fornisce tutta la griglia di Formula 1 con le pinze – 9 team con Brembo e 1 team con AP Racing, brand che è parte del Gruppo. La storia che ci lega a Scuderia Ferrari rimane però unica e irripetibile”. LEGGI TUTTO

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    Marquez parla da campione

    «Manca ancora molto, ma ora il titolo posso perderlo solo io». Marc Marquez continua a giocare al gatto coi topi in pista, facendo il bello (per lui) e brutto (per gli altri, a partire da Pecco Bagnaia che resta fuori dal podio), come ai tempi d’oro dell’arrivo in MotoGP (6 LEGGI TUTTO

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    Bagnaia, è un’annata da dimenticare: dal mondiale alla crisi, cosa c’è dietro?

    Crisi nera, non ci sono più altre definizioni. Pecco Bagnaia non riesce più a vincere e ieri ha raccolto l’ennesima delusione: quarto. Nemmeno la pole position sul circuito di Brno ha risvegliato Pecco da una stagione decisamente no: a trionfare, tanto per cambiare, è stato Marc Màrquez, davanti a un arrembante Marco Bezzecchi. Un crollo che ormai va avant LEGGI TUTTO

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    Bezzecchi è il vero anti-Marquez  

    Nel box nero l’umore ha tinte forti. Un t-shirt con la scritta “Ci vuole un fisico Bezz… stiale” aspetta i riccioli del nuovo Marco di Romagna che fa sognare l’Italmoto, un applauso fragoroso guidato da Massimo Rivola accoglie Jorge Martin, settimo al rientro e con la passione riesplosa. E nell’altro box, quello satellite Trackhouse, si festeggia la top5 di Raul Fernandez. Numeri, classifica e sorrisi LEGGI TUTTO