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    F1, Gp Monaco | Vasseur: “Abbiamo lavorato per migliorare il giro secco”

    Vasseur – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Va in scena questo weekend uno degli appuntamenti più iconici del campionato, il Gran Premio di Monaco, che è anche la gara di casa per Charles Leclerc, unico pilota monegasco ad aver vinto in patria in Formula 1.
    Quella di Monte Carlo non è soltanto una gara: è un concentrato di storia, prestigio e adrenalina, incastonato tra le strade strette e tortuose di una città che vive la Formula 1 come parte della sua identità.
    Alla vigilia dell’ottavo appuntamento del mondiale 2025 di Formula 1, Fred Vasseur ha detto: “Il Gran Premio di Monaco è una gara unica. Sappiamo come la qualifica sia fondamentale e in questi giorni abbiamo lavorato proprio per migliorare la nostra performance sul giro secco, dopo che nelle ultime occasioni non siamo riusciti a sfruttare al meglio il nostro pacchetto al sabato”.
    Sarà davvero così? Dopo la pessima qualifica di Imola, con due Ferrari fuori dalla Top 10, le stradine di Monaco potrebbero essere un problema reale per la SF-25, sempre in difficoltà quest’anno nelle curve più lente dei tracciati sui cui si è corso fino ad ora.

    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “Questo weekend debutta una novità nel regolamento sportivo che introduce una sfida ulteriore per la gara di Monaco. Ogni pilota dovrà fare almeno due pit stop con l’intento di dare più importanza alla strategia e aumentare l’azione in pista. Ovviamente è l’appuntamento di casa per Charles e questo rende questa corsa speciale per tutta la squadra, che è determinata a mettere nelle condizioni di ottenere il massimo della prestazione sia lui che Lewis”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, gli sviluppi tardano e la pazienza di Leclerc è finita

    Dopo un inizio di stagione molto al di sotto delle aspettative, in Ferrari gli sviluppi tardano ad arrivare mentre la pazienza di Charles Leclerc è (quasi) finita.

    La parola pazienza ha radici nel verbo latino “patire”, che significa soffrire, sopportare. Charles Leclerc, molto probabilmente questo lo potrebbe anche ignorare, ma conosce bene invece la sofferenza che prova nell’essere un pilota Ferrari da sette anni e nel dover affrontare l’ennesima stagione nella quale non è ancora riuscito a intravedere la possibilità di una vittoria.
    La sua pazienza è (quasi) finita e le sue dichiarazioni dopo le disastrose qualifiche di Imola sono lì a dimostrarlo. Andando anche contro il pensiero ricorrente del suo Team Principal, il pilota monegasco ha apertamente detto che “la macchina non ha potenziale“. Dopo tre giorni di test in Bahrain e dopo sette week end in pista per altrettanti Gran Premi, non è concepibile che a Maranello si stiano ancora analizzando i dati di una monoposto che è chiaramente un progetto sbagliato.
    All’ultimo anno di un regolamento che non ha più nulla di nuovo, un team come la Ferrari non può permettersi di iniziare una stagione con una vettura peggiore di quella che ha brillantemente chiuso l’anno passato. La SF-24 era una delle migliori monoposto in pista a fine stagione, all’altezza di McLaren e davanti a Red Bull e Mercedes. In pochi mesi, alcune scelte tecniche – prima fra tutti la scelta di una sospensione pull-rod sia all’avantreno che al retrotreno – hanno fatto fare un deciso passo indietro nelle prestazioni e di conseguenza anche alle ambizioni e ai sogni di Charles Leclerc e Lewis Hamilton.

    Come se non bastasse la continua e spasmodica ricerca di un potenziale che evidentemente non c’è, ha comportato un ritardo nel progettare e deliverare gli sviluppi, necessari e vitali per provare a raddrizzare un pessimo inizio di stagione. E invece nulla: nessuno sviluppo dopo oltre due mesi e forse non ne vedremo nemmeno a inizio giugno in Spagna, se non la nuova ala anteriore per rispettare il nuovo regolamento sulla flessibilità delle ali.
    Il ritardo nel portare sviluppi ha penalizzato e penalizzerà ulteriormente la Scuderia di Maranello in quanto altri team rivali hanno già messo e metteranno in pista le loro novità che hanno già permesso e permetteranno un miglioramento nei tempi sul giro secco e sul passo gara.
    A Maranello pare si siano già arresi ad un 2025 cominciato male e che potrebbe però anche finire peggio! Tornando alla pazienza di Leclerc non è difficile pensare che questa sia ormai giunta alla fine, così come potrebbe essere giunta alla fine la sua “relazione” con una rossa che ormai non riesce più ad essere così sexy per le ambizioni del monegasco. LEGGI TUTTO

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    A Monaco obbligatoria la doppia sosta. Attenti a furbetti e penalità

    Al Gran Premio di Monaco F1 2025 sarà obbligatoria la doppia sosta in gara. Attenti però ai furbetti e possibili penalità.

    Il Gran Premio di Monaco rappresenta uno degli eventi più iconici e prestigiosi del calendario di Formula 1, non solo per la sua storia, ma anche per il fascino unico che lo circonda.
    Strade strettissime, curve anguste, salite, discese e la celebre galleria che termina sul lungomare: questi gli elementi che fanno di Monte Carlo un circuito unico nel suo genere. Qui, la precisione conta più della potenza e il margine d’errore è praticamente nullo.
    Dal punto di vista tecnico, è una delle gare più complesse: le monoposto sono configurate con il massimo carico aerodinamico, ma con così poche possibilità di sorpasso, la qualifica diventa spesso decisiva per il risultato finale. In definitiva, Monaco è molto più di una semplice gara: è un simbolo, un palcoscenico dove si celebra l’essenza più pura e spettacolare della Formula 1.
    Le mescole scelte da Pirelli per Monaco
    Per la seconda gara consecutiva, Pirelli ha selezionato le tre mescole più morbide della gamma 2025. Così come a Imola la settimana scorsa, la C4 sarà la Hard, la C5 la Medium e la C6 la Soft, con le prime due obbligatoriamente disponibili per la gara.
    Obbligatorio effettuare almeno due pit-stop
    Il fine settimana vedrà l’introduzione di un’importante novità regolamentare, ad hoc per questo appuntamento. Infatti, in gara sarà obbligatorio effettuare almeno due pit-stop.
    L’obiettivo della FIA e della Formula 1 è quello di cercare di rendere un po’ più movimentata una gara tradizionalmente molto lineare e monotona, come ad esempio accaduto nel 2024.
    Il nuovo format prevede, come corollario, l’aggiunta di un set di Full Wet per pilota alla dotazione standard di due, proprio al fine di consentire l’implementazione della doppia sosta anche in caso di gara che richieda l’utilizzo delle gomme da bagnato estremo.

    Sarà interessante vedere come le squadre lavoreranno nella preparazione della strategia di gara. Ad esempio, il fatto che non siano state prescritte le finestre dei pit-stop potrebbe offrire delle opportunità per qualche pilota, che magari partirà nelle retrovie, per guadagnare terreno sfruttando al massimo la possibilità di girare con la pista libera davanti a sé.
    Il doppio pit-stop azzererà ogni eventuale problema legato al degrado degli pneumatici, peraltro tradizionalmente molto ridotto su questo tracciato. Ciò potrebbe anche creare le condizioni per un utilizzo della Soft, in caso di un secondo pit-stop molto ritardato o di un’eventuale neutralizzazione nelle ultime battute.
    Qualche “furbetto” potrebbe smarcare una prima sosta al primo giro della gara, per poi attendere una safety car per effettuare il secondo stop. Vedremo!

    Monaco, doppia sosta: cosa dice il regolamento sportivo
    Il regolamento sportivo è stato recentemente modificato per permettere l’introduzione dell’obbligo di due pit-stop in questo Gran Premio. L’articolo interessato è il 30.5 comma m, che riportiamo parzialmente di seguito, adattando il testo per una maggiore comprensione.
    “(…) Per la gara di Monaco, ogni pilota deve utilizzare almeno tre set diversi di pneumatici (da asciutto o da bagnato). Nel caso non abbia utilizzato gomme intermedie o wet in gara, ciascun pilota deve utilizzare almeno due diverse specifiche di pneumatici slick, di cui almeno una deve essere tra le specifiche obbligatorie da asciutto (Hard o Medium). La mancata osservanza di tali requisiti comporterà la squalifica del pilota, a meno che la gara non venga sospesa e non possa essere ripresa. In quest’ultimo caso, trenta secondi saranno aggiunti al tempo totale di ogni pilota che, quando richiesto, non abbia utilizzato almeno due specifiche di pneumatici slick durante la gara, oppure che non abbia utilizzato almeno tre set di pneumatici durante la gara. Inoltre, ulteriori trenta secondi saranno aggiunti al tempo totale di ogni pilota che abbia utilizzato un solo set di pneumatici durante la gara”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, per Montecarlo la speranza è anche paura: “I nostri difetti si vedranno…” 

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornale LEGGI TUTTO

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    Terruzzi Racconta, GP Imola F1 2025: Colpi da K.O., presi e dati

    La sveglia di Verstappen, le fragilità McLaren e poi la Ferrari, nell’episodio numero 8 di “Terruzzi Racconta” sul Gran Premio di Imola F1 2025.
    Il Gran Premio di Imola 2025 si è configurato come un vero e proprio spartiacque, un episodio denso di colpi di scena che ha rimescolato le carte in tavola del campionato mondiale di Formula 1. In questo ottavo capitolo del suo racconto senza filtri, Giorgio Terruzzi analizza con la sua consueta lucidità i “K.O.” inferti e subiti dai protagonisti, svelando fragilità inattese e nuove consapevolezze.

    Colpi da K.O., presi e dati | GP Imola F1 2025: Terruzzi Racconta (Ep. 8)

    Tutti gli episodi di Terruzzi Racconta, li puoi trovare su Spotify.
    Verstappen domina e risveglia la competizione
    Max Verstappen e la Red Bull hanno messo a tacere, almeno per ora, le voci di un presunto calo di performance. La vittoria a Imola è stata una dimostrazione di forza, un segnale inequivocabile (dal punto di vista tecnico, un’esecuzione impeccabile della strategia di gara, unita a una gestione ottimale degli pneumatici Pirelli, ha annullato ogni velleità degli avversari).
    McLaren
    Dopo le promettenti prestazioni delle ultime gare, Imola ha rivelato una McLaren più vulnerabile del previsto. Sebbene Lando Norris abbia lottato con onore, il tasso di degrado degli pneumatici (un parametro cruciale su una pista esigente come Imola) è apparso superiore rispetto alla Red Bull, limitando le opzioni strategiche e il passo gara. L’analisi telemetrica potrebbe rivelare micro-perdite di carico aerodinamico in alcune sezioni del circuito, un aspetto su cui il team di Woking dovrà concentrarsi per le prossime gare.

    Ferrari: nuvole di dubbio e speranze sopra Maranello
    Il Gran Premio di casa si è rivelato un’altalena di emozioni per la Ferrari, un turbinio di nuvole di dubbio che si sono diradate, lasciando spazio a insperate speranze. L’aria frizzante dell’attesa, il calore avvolgente del pubblico ferrarista, avevano gonfiato le aspettative a livelli quasi insostenibili. Tuttavia, il verdetto severo delle qualifiche aveva gettato un’ombra lunga e minacciosa su Maranello, facendo temere il peggio, un vero e proprio disastro sportivo davanti ai propri tifosi.
    Eppure, la gara ha saputo riscrivere la narrazione. Contro ogni pronostico, la Rossa ha saputo reagire, mostrando grinta e determinazione in pista. Ciò che sembrava un weekend da incubo si è trasformato in una sorpresa positiva, un raggio di sole che squarcia le nubi.
    Questo risultato, seppur inaspettato, non cancella le nuvole di dubbio che ancora aleggiano sul futuro della scuderia. Interrogativi sulla costanza della performance, sulla strategia di sviluppo e sulla capacità di competere costantemente con i rivali rimangono aperti.
    Tuttavia, la reazione mostrata nel Gran Premio di casa accende una nuova speranza. La capacità di reagire alle difficoltà, di sfruttare ogni opportunità e di lottare fino alla fine sono segnali incoraggianti. Maranello può tornare a sognare, consapevole che il cammino è ancora lungo e tortuoso, ma con la consapevolezza di avere una squadra capace di sorprendere e di regalare nuove emozioni ai propri tifosi. Il Gran Premio di casa, dunque, si chiude con un bilancio agrodolce, ma con una rinnovata fiducia nel futuro: le speranze sono tornate a fiorire sotto il cielo, un tempo plumbeo, di Maranello.
    Piastri, un disturbo crescente per i top driver
    Oscar Piastri, al contrario, ha mostrato segnali incoraggianti. Pur non avendo conquistato la vittoria, la sua costanza e la sua capacità di sfruttare le opportunità lo pongono come un elemento di disturbo crescente per i piloti di vertice. La sua gestione della pressione e la sua curva di apprendimento esponenziale suggeriscono che il giovane australiano stia iniziando a credere seriamente nelle proprie possibilità.
    Red Bull, il ritorno del predatore
    La vittoria di Verstappen ha sancito un chiaro messaggio: la Red Bull può davvero tornare ai suoi livelli di competitività.
    Scoop e voci: il paddock non dorme mai
    Nel frenetico mondo della Formula 1, le dinamiche fuori pista sono altrettanto intense. Terruzzi accenna a “scoop veri e presunti”, alimentando la narrazione con indiscrezioni che tengono alta l’attenzione degli appassionati.
    Colapinto, il giudizio tagliente e la pressione
    Infine, Terruzzi non risparmia un giudizio tranchant su Franco Colapinto, definendolo “il più sopravvalutato del 2025” e sottolineando la pressione che grava sulle sue spalle. Questa affermazione, certamente destinata a far discutere, introduce un elemento di analisi critica sulle aspettative che circondano alcuni giovani piloti.
    Un campionato ancora aperto
    Il Gran Premio di Imola 2025 ha lasciato dietro di sé una scia di riflessioni e nuove consapevolezze. La Red Bull ha ribadito la sua forza, la McLaren ha mostrato delle vulnerabilità, la Ferrari è chiamata a una profonda analisi e Piastri emerge come un contendente sempre più credibile. Il campionato è ancora lungo, ma i “colpi da K.O.” presi e dati a Imola hanno sicuramente ridefinito, almeno temporaneamente, le gerarchie in pista. Il racconto di Terruzzi, come sempre pungente e ricco di spunti tecnici, ci accompagna in questa fase cruciale della stagione. LEGGI TUTTO

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    Rabbia Leclerc a Imola, il team radio Ferrari è infuocato: “È un fo****o scherzo, cosa ho fatto di…” 

    Tensione alle stelle nel box Ferrari al termine del GP di Imola 2025, dominato da Verstappen, con Charles Leclerc che ha sfogato la sua rabbia via radio contro il team dopo l’ordine di cedere la posizione ad Albon per evitare una penalità di 5 secondi, dovuta a un contatto avvenuto qualche giro prima. Il monegasco, visibilmente furioso, ha esclamato: “Questo è un fo****o scherzo, cosa ho fatto di sbagliato? Mi potete spiegare se era da penalità o no?”, ricevendo solo un laconico “Investigheremo dopo la gara” dal suo ingegnere di pista Bryan Bozzi. La replica di Leclerc, un amaro “Ma cosa significa? Ormai gli ho ridato la posizione”, ha sottolineato la sua frustrazione per una decisione che, pur volta a salvaguardare la quinta posizione, ha alimentato il suo malcontento.  LEGGI TUTTO

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    Assurdo: c’è un pilota di Formula 1 che non riesce a parcheggiare la sua Ferrari

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    Una Ferrari orgogliosa, ma che sorride a metà

    Orgoglio e pregiudizio. La Rossa continua a corteggiare ma non trovare il Mondiale, così come le sorelle del capolavoro di Jane Austin alla ricerca di marito. Mamma Ferrari ha tantissimi amanti appassionati e continua a tradirli, anche se dopo il sabato disastroso, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton eliminati nel Q2 e costretti a scattare dalla sesta fila, ha uno scatto come squadra (piloti, tecnici, strateghi, mecca LEGGI TUTTO