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    Giro di Catalogna, Roglic vince la classifica generale. Ultima tappa a Evenepoel

    Dopo la Tirreno-Adriatico, anche il Giro di Catalogna è di Primoz Roglic. Sulle strade spagnole lo sloveno della Jumbo Visma ha conquistato la seconda corsa di fila, ribadendo il suo ruolo di favorito per il prossimo Giro d’Italia. In Catalogna si è visto un antipasto della lotta alla corsa rosa con Remco Evenepoel, secondo in classifica generale per soli sei secondi e vincitore della settima e ultima tappa, con partenza e arrivo a Barcellona con il tradizionale circuito del Montjuic. Roglic ed Evenepoel sono stati ancora una volta i protagonisti assoluti: arrivati in volata al traguardo, il belga della Soudal Quick-Step ha bruciato il rivale che, tuttavia, festeggia il successo finale. Numeri straordinari per Roglic che in due corse, oltre alle classifiche generali, ha vinto complessivamente cinque tappe. Per l’Italia buoni segnali da Giulio Ciccone: dopo aver vinto la terza tappa, l’abruzzese della Trek-Segafredo si è piazzato quinto nell’ultima tappa e settimo in classifica generale. LEGGI TUTTO

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    Giro di Catalogna, Evenepoel vince la 3^ tappa. Ciccone è terzo dietro a Roglic

    Giulio Ciccone ancora protagonista al Giro di Catalogna. L’abruzzese, che si era imposto nella seconda frazione battendo allo sprint il campione del mondo Remco Evenepoel e Primoz Roglic, si è infatti ritrovato ancora una volta a battagliare con i due fenomeno nella terza tappa,  Olost – La Molina (Alp) di 180,6 km. Dopo una lunga fuga, annullata dal ritmo forsennato della Soudal Quick Step sulla salita finale, è partito Evenepoel ai -4,5 km, seguito da Roglic. Il belga si è preso la vittoria di tappa, ma la maglia di leader della classifica è dello sloveno, grazie ai migliori piazzamenti. Ottimo Ciccone, terzo a 12” dal vincitore e ancora in piena corsa anche in classifica generale, dove accusa un ritardo dalla vetta di 19”.  

    L’ordine d’arrivo della 3^ tappa
    1. Evenepoel Remco (Soudal Quick-Step) in 4:40:432. Roglic Primoz (Jumbo-Visma) + 023. Ciccone Giulio (Trek-Segafredo) + 134. Hindley Jai (BORA-hansgrohe)5. Almeida Joao (UAE Team Emirates)6. Landa Mikel (Bahrain Victorious)7. Woods Michael (Israel-Premier Tech)8. Uijtdebroeks Cian (BORA-hansgrohe)9. Chaves Esteban (EF Education-EasyPost)10. Bardet Romain (Team DSM)

    La classifica generale
    1.  Roglic Primoz (Jumbo-Visma)
    2. Evenepoel Remco (Soudal Quick-Step) st
    3. Ciccone Giulio (Trek-Segafredo) + 19 LEGGI TUTTO

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    Giro di Catalogna, Ciccone vince la 2^ tappa. Battuti Roglici ed Evenepoel allo sprint

    Impresa di Giulio Ciccone, che vince la 2^ tappa del Giro di Catalogna, con arrivo in salita a Vallter. L’abruzzese della Trek-Segafredo, infatti, ha battuto in volata due fenomeni come Primoz Roglic e il campione del mondo, Remco Evenepoel. Il trio, con un’azione straordinaria sulla salita finale, aveva superato nell’ultimo chilometro Esteban Chavez, per giocarsi la vittoria in volata. Qui Ciccone ha estratto il coniglio dal cilindro, dimostrando una maturità e una crescita impressionanti. Roglic, secondo, mantiene la vetta della classifica generale con 6” di vantaggio proprio su Evenepoel e sull’azzurro. Per l’abruzzese seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta a febbraio alla Volta a la Comunitat Valenciana. Sicuramente una delle più importanti e prestigiose della carriera.  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, in Francia dinosauro da record disegnato con il Gps della bicicletta

    Un dinosauro di oltre 1000 chilometri per entrare nel Guinness dei primati: l’hanno disegnato quattro ciclisti, percorrendo le strade della Francia e tracciando con il Gps tutto il tragitto. E alla fine ce l’hanno fatta: il loro velociraptor è da oggi il nuovo disegno più grande mai realizzato con il Gps di una bicicletta.

    Dinosauri per promuovere la bici
    Maxime Brugère, Florent Arnaud, Franck Delorme e Nicolas Meunier, questi i nomi dei cicloartisti da record, hanno percorso 1.024,72 km, tra il Cher e l’Allier, riuscendo a completare la loro sfida in 43 ore, 47 minuti e 26 secondi. Partenza da… una zampa anteriore e poi via, lungo le strade della Francia, per disegnare tutto il corpo del dinosauro (compresi dettagli come occhi e denti) fino al ritorno a casa per chiudere l’opera.Non si tratta del primo tentativo, per i 4 ciclisti francesi, che prima del velociraptor avevano disegnato un tirannosauro di 200 km nel 2020 e un diplodoco delle stesse dimensioni nel 2021. Nulla, in confronto ai 1000 km di quest’ultima sfida.
    Ma perché proprio i dinosauri? A spiegarlo è Maxime Brugère, la “mente” del progetto, che punta anche a sensibilizzare verso un maggiore uso della bicicletta: “I dinosauri sono la prova che specie così forti possono scomparire rapidamente ed è quello che stiamo vivendo ora con la sesta estinzione di massa. Noi uomini siamo i principali responsabili di questa crisi ambientale, ma anche le sue principali vittime, quindi il futuro è nelle nostre mani e la bicicletta è uno dei modi migliori per contribuire al cambiamento”. LEGGI TUTTO

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    Milano-Sanremo 2023, la Classica di Primavera in diretta LIVE

    I favoritiNumeri alla mano per quanto fatto finora in stagione, il favorito non può che essere Tadej Pogacar. Il fuoriclasse sloveno vanta 7 vittorie in 13 giorni di corsa nel 2023 ed è reduce dal successo alla Parigi-Nizza con tre vittorie di tappa. Al netto dell’assenza di Pidcock dopo la caduta alla Tirreno-Adriatico, la lista dei big al via è lunga. Tra chi vuole alzare la braccia al cielo in via Roma ci sono Wout Van Aert, vincitore nel 2020, e Mathieu Van De Poel, terzo lo scorso anno ma con qualche dubbio sul suo stato di forma. C’è Julian Alaphilippe, campione nel 2019, ma attenzione anche al campione in carica Matej Mohoric e il danese Mads Pedersen. In caso di arrivo in volata, occhi puntati anche su Caleb Ewan e Biniam Girmay. Le speranze dell’Italia (che non vince la Classicissima dal 2018) sono riposte in Filippo Ganna e Alberto Bettiol.  LEGGI TUTTO

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    Milano-Sanremo, il percorso e i partecipanti della Classica di Primavera

    La 114^ edizione della Classicissima apre il programma delle classiche monumento della stagione. Il via quest’anno sarà da Abbiategrasso, l’arrivo nella storica via Roma a Sanremo dopo 294 km. Pogacar è il favorito, ma sono tanti i big al via: da Van Aert a Van Der Poel, passando per il campione in carica Mohoric. Per l’Italia riflettori puntati su Filippo Ganna

    Sta per alzarsi il sipario sulla 114^ edizione della Milano-Sanremo, prima classica monumento della stagione, in programma sabato 18 marzo. Una Classica di Primavera che si preannuncia agguerrita per il numero di big che gareggeranno lungo i 294 km che collegano Abbiategrasso a Sanremo. Un banco di prova importante per tutti prima delle Classiche del Nord. 

    Il percorso

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    Il via quest’anno sarà da Abbiategrasso. Dopo 30 km di strade pianegganti, si rientrerà nel percorso classico a Pavia con il Passo del Turchino a metà gara per scendere su Genova a Voltri. Si procede verso ovest lungo la statale Aurelia fino a Imperia. A San Lorenzo al mare, dopo la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta) si affrontano le salite della Cipressa (5,6 km al 4,1%) e del Poggio (3,7 km a meno del 4% di pendenza media con punte dell’8% prima dello scollinamento), possibile trampolino di lancio per attacchi da lontano vista la discesa tecnica. L’arrivo sarà nella storica Via Roma a Sanremo con l’ultima curva a 750 metri dal traguardo.

    Il percorso della Milano-Sanremo 2023

    Partecipanti e favoriti

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    Pogacar fa il ‘cannibale’: sua la Parigi-Nizza

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    L’albo d’oro recente

    2022: Matej Mohoric (SLO)
    2021: Jasper Stuyven (BEL)
    2020: Wout Van Aert (BEL)
    2019: Julian Alaphilippe (FRA)
    2018: Vincenzo Nibali (ITA)
    2017: Michal Kwiatwkoski (POL)
    2016: Arnaud Demare (FRA)

    Matej Mohoric, vincitore della Milano-Sanremo 2022 – ©LaPresse

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    Ciclismo, Milano-Torino: vince De Kleijn, 2° Gaviria. Risultati

    Arvid De Kleijn si è imposto nella 104^ edizione della Milano-Torino, con partenza da Rho e arrivo a Orbassano (192 km). Il ciclista olandese della Tudor ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar). La corsa più antica del mondo (prima edizione nel 1876) è stata caratterizzata da una lunga fuga, scattata praticamente subito dopo il km 0, con protagonisti Alessandro Iacchi e Veljko Stojnic del Team Corratec, Johan Meens della Bingoal WB, Stefan De Bod della EF Education Easypost, Alessio Nieri della Green Project Bardiani CSF Faizané e Andrea Pietrobon della Eolo Kometa. Un ritmo indiavolato (quasi 50 orari di media) ha consentito al gruppo di mantenere un divario che non ha mai superato i 4′. Il grande lavoro delle squadre dei velocisti ha consentito di assorbire la fuga ai -12 km, fino allo sprint finale. Qui a spuntarla è stato a sorpresa De Kleijn, 28enne olandese, che coglie la vittoria più importante della carriera. In passato aveva vinto una tappa al Giro di Turchia e alla 4 Giorni di Dunkerque. Sabato l’appuntamento più atteso con la Milano-Sanremo, prima Monumento della stagione.   LEGGI TUTTO