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    Ciclismo, Maeder cade in un burrone al Giro di Svizzera: è in gravi condizioni

    Un ciclista elvetico, Gino Maeder della Bahrain Victorious, ha riportato gravi conseguenze in una caduta nel finale della quinta tappa del Giro di Svizzera ed è stato portato in elicottero all’ospedale di Coira. Il team ha spiegato che il 26enne Maeder è uscito di strada ed è caduto per una decina di metri da un burrone finendo in uno stagno, dove è rimasto esanime. Rianimato sul posto, è stato quindi portato via con l’elisoccorso. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con Gino, afferma la Bahrain, che al momento non ha dato particolari sulle sue condizioni. Nello stesso punto, lungo una discesa molto ripida verso l’arrivo della tappa a La Punt. è caduto anche un altro corridore, Magnus Sheffield, portato a sua volta in ospedale con contusioni e una commozione cerebrale. Al termine della tappa, Remco Evenepoel ha puntato l’indice sull’organizzazione. “Non è stata un’idea intelligente collocare il traguardo di una tappa del genere dopo una discesa. Ma ovviamente serve sempre più spettacolo”. La tappa è stata vinta per distacco dallo spagnolo Juan Ayuso mentre il danese Mattias Skjelmose ha ripreso la maglia gialla di leader della classifica generale. LEGGI TUTTO

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    Giro del Delfinato: Ciccone vince l’ottava tappa, corsa a Vingegaard

    Giulio Ciccone ritrova il sorriso al Giro del Delfinato. Rientrato in gara dopo aver saltato il Giro d’Italia per Covid, l’abruzzese della Trek-Segafredo ha vinto l’ultima tappa da Le Pont-de-Claix a La Bastille di 153 km. Una vittoria costruita con una fuga da lontano, in una frazione contrassegnata da sei gpm, che Ciccone ha dedicato alla futura moglie Annabruna con cui convolerà a nozze il prossimo 21 giugno. “Gli ultimi 500 metri sono stati veramenti lunghi – ha ammesso Ciccone dopo la gara, al terzo successo stagionale – È stato bello vincere davanti a tutta questa gente. Il Giro d’Italia era nei miei programmi, ma adesso ho il Tour de France in testa con la certezza che la mia condizione migliora. Prima mi sposo, poi farò i campionati nazionali e infine ci sarà il Tour”.

    Vingegaard re della generale
    La vittoria della 75^ edizione del Giro del Delfinato è andata a Jonas Vingegaard. Per il danese è l’undicesima vittoria stagionale, il modo migliore per avvicinarsi al Tour de France in cui dovrà difendere la vittoria dello scorso anno contro Tadej Pogacar. Vingegaard ha chiuso la gara con 2’23” di vantaggio su Adam Yates e 2’56” su Ben O’Connor. “Per me è un grande risultato – ha spiegato il corridore della Jumbo Visma – Il Delfinato è una delle gare più belle del mondo, sono molto contento di essere riuscito a vincere qui. Non sono mai stato solo, la mia squadra ha fatto un ottimo lavoro per tutta la settimana”. LEGGI TUTTO

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    Giro del Delfinato, prima tappa e maglia gialla vinta da Laporte

    La Jumbo-Visma continua a festeggiare. Dopo la vittoria di Primoz Roglic al Giro d’Italia, il team olandese ha visto il francese Christophe Laporte conquistare la prima tappa del Giro del Delfinato, partita e conclusa a Chambon-sur-Lac. Un arrivo molto movimentato, con un gruppo di 40 corridori che proprio sul traguardo è riuscito a recuperare il fuggitivo di giornata, Rune Herregodts. Laporte è stato il migliore in volata, precedendo anche l’italiano Matteo Trentin, giunto secondo. Settimo Andrea Bagioli. In virtù dei quattro secondi di abbuono conquistati con la vittoria di tappa, Laporte indossa ora anche la maglia gialla di leader della classifica generale. LEGGI TUTTO

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    Giro Appennino, Hirschi vince davanti a Rodriguez. Quarto Busatto

    Lo svizzero Marc Hirschi, portacolori della UAE Emirates, ha vinto l’84/a edizione del Giro dell’Appennino, con partenza da Novi Ligure e arrivo a Genova. Per Hirschi si tratta del terzo successo in questa stagione. Ha battuto allo sprint il compagno di fuga, lo spagnolo Cristian Rodriguez. Alle loro spalle, con un ritardo di 16″ l’eritreo Mulubrhan, davanti a Francesco Busatto (migliore degli italiani).  LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, la 21^ tappa in diretta live

    Dopo la grande vittoria nella cronoscalata di Monte Lussari e la conquista della maglia rosa, per Roglic è il giorno della passerella finale a Roma in una tappa di 126 km che si svolgerà interamente nella capitale. La 21^ e ultima frazione di questa 106^ edizione del Giro d’Italia è in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. Sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti
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    Giro d’Italia, 20^ tappa: la cronometro in diretta live

    Sfida finale nella cronoscalata Tarvisio-Monte Lussari di 18,6 chilometri che, con molta probabilità, deciderà chi solleverà il Trofeo senza Fine di questa 106^ edizione del Giro d’Italia domenica nella passerella di Roma.

    La maglia rosa Geraint Thomas – che partirà alle 17.14 – si presenta con un vantaggio di 26 secondi su Primoz Roglic e 59 su João Almeida. Il siciliano Damiano Caruso sarà chiamato a difendere la quarta posizione in classifica generale. 

    La 20^ tappa è in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. Sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti

    Dovrebbe essere una partita a due in questa terza e ultima cronometro tra Thomas e Roglic. Almeida è un buon cronoman, ma il vantaggio dello sloveno e del gallese sembra rassicurante. 

    C’è da aggiungere che il Monte Lussari dista pochi chilometri dal confine sloveno e Roglic potrà contare su tantissimi tifosi.

    LA START LIST DELLA CRONO (TOP 20)
    Patrick Konrad – 16.25
    Jack Haig – 16.26
    Filippo Zana – 16.27
    Warren Barguil – 16.28
    Bruno Armirail – 16.29
    Sepp Kuss – 16.32
    Aurélien Paret-Peintre – 16.35
    Ilan Van Wilder – 16.38
    Santiago Buitrago – 16.41
    Einer Rubio – 16.44

    Laurens De Plus – 16.47
    Andreas Leknessund – 16.50
    Lennard Kämna – 16.53
    Thymen Arensman – 16.56
    Thibaut Pinot – 16.59
    Eddie Dunbar – 17.02
    Damiano Caruso – 17.05
    João Almeida – 17.08
    Primoz Roglic – 17.11
    Geraint Thomas – 17.14

    IL PERCORSO
    Cronometro individuale molto impegnativa. Prima parte di 11 km pianeggiante o in leggera salita (circa 6 km sulla ciclabile Alpe Adria) seguita da 7.5 km in ripidissima ascesa fino al Santuario di Monte Lussari. 

    Da segnalare nella prima parte un breve strappo con picco al 15% nell’immissione nella ciclabile. Dopo 9.4 km è posto un punto per il cambio della bicicletta (facoltativo) e, dopo il ponte sul torrente Saisera, l’inizio del tratto ripido conclusivo.

    ULTIMI CHILOMETRI
    La salita finale si snoda a tornanti nel bosco su strada stretta con fondo in cemento. I primi 5 km hanno una pendenza media del 15% circa con punte oltre il 20. Al termine del bosco segue un breve tratto al 4%. 

    Nell’ultimo chilometro una rampa al 20% con punte del 22. Dopo lo scollinamento, breve discesa (8%) con gli ultimi 150 metri (dopo una doppia curva) a salire fino alla linea di arrivo. 

    LA CLASSIFICA GENERALE
    1) Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) 81h55’47”
    2) Primož Roglič (Jumbo-Visma) +26″ 
    3) João Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) +59″
    4) Damiano Caruso (Bahrain Victorious) +4’11”
    5) Edward Dunbar  (Jayco Alula) +4’53”

    LE MAGLIE
    Maglia Rosa (leader della classifica generale): Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
    Maglia Ciclamino (classifica a punti): Jonathan Milan (Bahrain-Victorious)
    Maglia Azzurra (Gran Premio della Montagna): Thibaut Pinot (EF Education-EasyPost)
    Maglia Bianca (classifica giovani): João Almeida (UAE Team Emirates)

    IL RIASSUNTO DELLA TAPPA DI IERI
    Seconda vittoria al Giro d’Italia per Santiago Buitrago che bissa il successo conquistato nel 2022 a Lavarone imponendosi nella Longarone-Tre Cime di Lavaredo (Rif. Auronzo), vera e propria tappa regina di questa edizione. Il colombiano si è imposto al termine di una fuga di 126 km vincendo di forza a 1500 metri dall’arrivo il duello finale con Derek Gee. Grande sfida negli ultimi metri della tappa di ieri anche tra Thomas e Roglic che ha rosicchiato 3″ alla maglia rosa e 23″ ad Almeida. 

    LA CRONACA DELLA 19^ TAPPA

    L’ORDINE D’ARRIVO DELLA TAPPA DI VENERDI’

    1) Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) 
    2) Derek Gee (Israel-Premier Tech) a 51″
    3) Magnus Cort Nielsen (EF Education) a 1’46”
    4) Primož Roglič (Jumbo-Visma) s.t.
    5) Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 1’49”
    6) João Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 2’09”
    7) Damiano Caruso (Bahrain Victorious) s.t.
    8) Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) s.t.
    9) Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a 2’16”
    10) Einer Rubio (Movistar) a 2’26”

    Le prime due cronometro sono state vinte entrambe da Remco Evenepoel, costretto al ritiro per Covid proprio dopo la seconda corsa contro il tempo, a Cesena, dove aveva appena riconquistato la maglia rosa. 

    Rivediamo le classifiche di quelle due tappe per capire come erano andati Thomas, Roglic e Almeida.

    CLASSIFICA DELLA 1^ CRONO FOSSACESIA-ORTONA (20 KM)
    1) Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) 21’18”
    2) Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers) +22″
    3) Joao Almeida (UAE Team Emirates) +29″
    4) Tao Geoghegan Hart (Ineos-Grenadiers) +40″
    5) Stefan Kung (Groupama-FDJ) +43″
    6) Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +43″
    7) Jay Vine (UAE Team Emirates) +46″
    8) Brandon McNulty (UAE Team Emirates) +48″
    9) Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers) +55″
    10) Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgroe) +55″

    CLASSIFICA DELLA 2^ CRONO SAVIGNANO-CESENA (35 KM)
    1) Remco Evenepoel 41’24”  
    2) Geraint Thomas +1″
    3) Tao Geoghegan Hart +2″  
    4) Stefan Kung +4″
    5) Bruno Armirail +8″
    6) Primoz Roglic +17″  
    7) Thymen Arensman +24″  
    8) Aleksandr Vlasov +30″  
    9) Joao Pedro Almeida +35″ 
    10) Damiano Caruso +42″ LEGGI TUTTO

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    Mattarella domani al Giro d’Italia: “Tifavo Bartali ma gioivo anche per Coppi”

    “Ero decisamente per Gino Bartali. Cosa che, comunque, non mi impediva di essere contento per il record dell’ora o per il Mondiale di Coppi”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, alla vigilia dell’ultima tappa del Giro d’Italia a Roma che vedrà la sua presenza per la premiazione della maglia rosa.  

    “Personalmente -aggiunge il Capo dello Stato- ricordo i Giri d’Italia e i Tour di Bartali, Coppi e Magni, le vittorie di Baldini; i giovani atleti delle Olimpiadi di Roma, nel ’60, con l’entusiasmante vittoria nei 200 di Berruti, con i suoi occhiali scuri. Lo stile dei fratelli D’Inzeo. E poi, negli anni, i successi di Sara Simeoni, i record di Pietro Mennea, la potenza degli Abbagnale. Italia Germania 4 a 3, il Mondiale di Spagna con Sandro Pertini che riporta a casa i campioni. E ancora le voci che hanno raccontato queste imprese, trasformandole in leggende: Paolo Rosi, Giampiero Galeazzi, Nando Martellini e tanti altri. O le pagine di vera letteratura che, su quei momenti, hanno scritto grandi giornalisti come Brera, Mura, Clerici, Minà. Fino alle vittorie più recenti, ai tanti protagonisti dei nostri giorni. Un racconto che prosegue, mantenendo intatto lo stesso fascino, suscitando passioni ed emozioni che vanno ben oltre il perimetro degli stadi e diventano patrimonio culturale”.  

    Mattarella poi riserva una citazione per “un grande uomo di sport, Alex Zanardi. Una persona che ha sofferto e che ha sempre reagito. Ho presente il suo sorriso, il suo ottimismo. Zanardi ha testimoniato cosa sia davvero lo sport: prima di tutto gioia di vivere. Gli mando un grande saluto”.

    “Lo sport tiene poi a ricordare il Capo dello Stato è  rispetto delle regole, è rispetto per gli altri, è sfida non contro avversari ma contro i propri limiti. Lo sport è certamente anche agonismo, competizione, ma soprattutto deve essere rispetto e lealtà. Quando perde questi caratteri perde il suo fascino. Lo sport autentico” è “vero antidoto al fanatismo, alla faziosità, alla violenza, e purtroppo anche al razzismo, che troppo spesso inquinano i nostri stadi. Veleni che nulla hanno a che fare con lo sport”.  

    Infine un ultimo ricordo personale: “La racchetta da tennis mi ha accompagnato fin da ragazzo e mi dispiace ancora di avere interrotto decenni addietro. Come tutti i miei coetanei giocavo al calcio anche se il mio ruolo era abitualmente quello della panchina, prezioso… perché consentiva di fornire consigli. Non me ne rammarico anche perché adesso sono obbligato a sostenere gli arbitri…”. LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, la 19^ tappa in diretta live

    È il giorno dell’appuntamento più atteso di questa 106^ edizione del Giro: partenza da Longarone, cinque GPM e gran finale sulle Tre Cime di Lavaredo a dieci anni dall’epica vittoria di Vincenzo Nibali sotto la neve. Thomas riuscirà a difendere la maglia rosa? Il tappone dolomitico di 183 km è in diretta su Eurosport, canale 210 di Sky. Sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti
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