More stories

  • in

    Sanremo Women, il 22 marzo torna la Classicissima al femminile

    Sabato 22 marzo, nel giorno della prova maschile, torna anche la Sanremo Women, Classica di Primavera al femminile. Saranno 156 chilometri con partenza da Genova e le difficoltà altimetriche dei Capi, della Cipressa e del Poggio. Attese, tra le altre, Kopecky, Vollering e la nostra Longo Borghini

    Torna dopo un’assenza di 20 anni, la Classica di Primavera al femminile. E’ stata presentata oggi, presso il Palazzo Regione Liguria a Genova, la Sanremo Women. Sabato 22 marzo, stesso giorno della prova maschile, le strade della Liguria accoglieranno le migliori atlete del mondo per un evento attesissimo come confermato dall’induzione immediata nel calendario UCI Women’s WorldTour. Tra i grandi nomi che hanno già confermato la loro presenza ci sono infatti la campionessa del mondo Lotte Kopecky, la campionessa italiana Elisa Longo Borghini e la vincitrice di Strade Bianche Women Elite e Tour de France Femmes 2023 Demi Vollering. 

    Il percorso
    La Sanremo Women parte da Genova e supera in sopraelevata il Porto Antico fino a raggiungere Sestri Ponente ed entrare nella statale Aurelia. Pochi chilometri dopo si incontra la corsa professionisti a Voltri e da lì la corsa prosegue fino all’arrivo ripercorrendo la strada che per più di 110 anni ha collegato Milano con Sanremo. Si procede quindi verso ovest accanto al mare lungo la statale Aurelia attraverso Varazze, Savona, Albenga fino a raggiungere Imperia. A San Lorenzo al Mare, dopo la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano le due salite inserite negli ultimi decenni: Cipressa (1982) e Poggio di Sanremo (1961). La Cipressa supera 5.6 km al 4.1% per immettere nella discesa molto tecnica che riporta sulla ss.1 Aurelia. A 9 km dall’arrivo inizia la salita del Poggio di Sanremo (3.7 km a meno del 4% di media con punte dell’8% nel tratto che precede lo scollinamento). La salita presenta una carreggiata leggermente ristretta e 4 tornanti nei primi 2 km. La discesa è molto impegnativa su strada asfaltata, ristretta in alcuni passaggi, con e un susseguirsi di tornanti e di curve e controcurve fino all’immissione nella statale Aurelia. L’ultima parte della discesa si svolge nell’abitato di Sanremo. Ultimi 2 km su lunghi rettilinei su vie cittadine. Da segnalare a 850 m dall’arrivo una curva a sinistra su rotatoria e ai 750 m dall’arrivo l’ultima curva che immette sulla retta finale di via Roma, tutto su fondo in asfalto. 

    Vegni: “Orgogliosi di aver riportato in calendario questa classica”
    “La Liguria si conferma una regione centrale per il grande ciclismo, e il legame con Genova assume un valore ancora più significativo dopo la partenza di tappa del Giro d’Italia lo scorso anno – ha detto il direttore di RCS Sport, organizzatore della corsa -. Il passaggio della corsa attraverso tre province liguri evidenzia ancora una volta la straordinaria vocazione di questo territorio ad accogliere eventi di caratura internazionale, mettendo in mostra le sue bellezze e la sua tradizione ciclistica. Siamo orgogliosi di contribuire a riportare in calendario una classica così prestigiosa, che offrirà alle migliori atlete del mondo uno scenario unico e una sfida tecnica all’altezza della sua storia”.

    Le squadre per la Sanremo Women

    AG INSURANCE – SOUDAL TEAM

    CANYON//SRAM ZONDACRYPTO

    CERATIZIT PRO CYCLING TEAM

    FDJ-SUEZ

    FENIX-DECEUNINCK

    HUMAN POWERED HEALTH

    LIDL – TREK

    LIV-ALULA-JAYCO

    MOVISTAR TEAM

    ROLAND

    TEAM PICNIC POSTNL

    TEAM SD WORX – PROTIME

    TEAM VISMA | LEASE A BIKE

    UAE TEAM ADQ

    UNO-X MOBILITY

    COFIDIS WOMEN TEAM
    EF EDUCATION – OATLY
    LABORAL KUTXA – FUNDACION EUSKADI
    VOLKERWESSELS CYCLING TEAM
    AROMITALIA 3T VAIANO
    BEPINK – IMATRA – BONGIOANNI
    ISOLMANT – PREMAC – VITTORIA
    TEAM MENDELSPECK E-WORK
    TOP GIRLS FASSA BORTOLO LEGGI TUTTO

  • in

    Tour de France 2026, si parte con una crono a squadre da Barcellona

    Pronti, partenza, via. Il Tour de France partirà nel 2026 con una cronometro a squadre da Barcellona. Sono state svelate oggi le prime due tappe della futura edizione, e la partenza della terza (da Granollers) a un centinaio di chilometri dai Pirenei. Proprio nella capitale catalana, gli organizzatori si aspettano un “successo popolare fenomenale”. Abbastanza abituale in passato, la cronometro a squadre non era più apparsa nella Grande Boucle dal 2019 a Bruxelles. Farà il suo ritorno per aprire la 113^ edizione. “Ci sono state molte cronometro individuali il primo giorno, ma mai una a squadre”, ha spiegato il capo del Tour, Christian Prudhomme illustrando il percorso con alcuni giornalisti, tra cui l’Afp, prima della presentazione ufficiale delle prime due tappe a Perpignan. Il percorso di 19,7 km è tracciato a Barcellona, che aveva già ospitato il Tour tre volte nel 1957, 1965 e 2009 ma mai una “grande partenza”. Comprenderà un’andata e ritorno in riva al mare, un passaggio ai piedi della Sagrada Familia e una finale con la salita di Montjuic (1,1 km a 5,1%) e quella dello Stadio Olimpico (800 m a 7%), dove sarà allestito l’arrivo e assegnato la prima maglia gialla.      

    La seconda tappa
    La tappa successiva partirà da Tarragona (città che farà segnare il punto più a sud visitato nella storia del Tour de France). Si tornerà nel capoluogo catalano dopo aver percorso la costa. Sono previste due pendenze difficili per i corridori che dovranno percorrere un circuito finale lungo 12 chilometri: la salita del Castello di Montjuïc (1,6 km con una pendenza media del 9,3%) trampolino di lancio per gli ultimi pretendenti alla vittoria, che si daranno battaglia sui 600 metri della salita dello Stadio Olimpico. Nella terza tappa, il gruppo si dirigerà verso il confine francese, verso una destinazione ancora da svelare, dopo aver lasciato Granollers. LEGGI TUTTO

  • in

    Tadej Pogacar vince il 7* UAE Tour, 2° Giulio Ciccone

    Un’altra vittoria. Sempre da numero uno assoluto. Tadej Pogacar ha vinto la settima edizione dell’UAE Tour davanti all’azzurro Giulio Ciccone (della Lidl-Trek) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Sulla montagna simbolo degli Emirati (Jebel Hafeet), allo sloveno è bastato un attacco a 7,8 chilometri dall’arrivo col quale ha fatto letteralmente il vuoto. Sull’ascesa finale di 10,8 chilometri con pendenza media del 6,6% non lo ha fermato nessuno. 

    Le sue parole dopo il successo
    “L’ultima tappa è andata così veloce perché era l’ultimo giorno per alcuni corridori che non avevano un contendente alla classifica generale nella loro squadra e volevano allenarsi per il weekend di apertura in Belgio la prossima settimana. I venti trasversali sono stati adatti a creare un po’ di caos nel gruppo. Si è diviso. Noi, i corridori della classifica generale – ha aggiunto -, dovevamo stare attenti. In qualche modo ha funzionato, anche se all’inizio non credevo che fosse la mossa giusta. Per me è stata davvero una bella giornata. Non mi dispiacerebbe andare piano sulla salita e rinfrescarmi, ma era una buona situazione con Rune (Herregodts) e Florian (Vermeersch) davanti. Quando Rune si è allontanato, è arrivato il mio momento di attaccare e andare da solo. Non volevo essere sorpreso da un contrattacco o altro. Era meglio andare al mio ritmo. Ora non parteciperò a nessuna corsa a tappe fino a giugno, quindi cambierò la mia idea sulle classiche di un giorno e spero di fare bene anche lì”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ciclismo, Ct Bennati ai saluti: “Dalla Federazione prima rassicurazioni, poi il silenzio”

    “Finisco con le stesse parole con cui ho iniziato nel novembre del 2021. Per me guidare la Nazionale di Ciclismo su strada è stato un sogno bellissimo. Prima ad occhi chiusi,poi ad occhi aperti. E per questo ringrazio chi me l’ha fatto vivere,cioè la Federazione Ciclistica Italiana e tutti quelli che con me hanno condiviso gioie e dolori legati a tale esperienza”. Lo scrive il ct della nazionale di ciclismo, Daniele Bennati, in un lungo post sui social in cui annuncia la fine del suo incarico e si toglie qualche sassolino. “Come tutte le volte che ti svegli, ti dispiace che il sogno sia finito. Nel mio caso il rammarico è dovuto al fatto che non ho avuto la possibilità di completare un progetto che,per il momento storico in cui si trova attualmente il ciclismo italiano su strada,anche rispetto a quello di altri paesi, richiedeva tempi più lunghi”.
    “Sarei comunque ugualmente felice ed orgoglioso se vedessi,in un prossimo futuro,qualcuno dei giovani che con me hanno indossato per la prima volta la maglia azzurra,primeggiare in qualche corsa di livello internazionale. Per il rispetto che ho per tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport,mi sembra doveroso ed onesto significare che il mio dispiacere è dovuto anche al “trattamento di fine rapporto” che mi è stato riservato. Ho letto nei principali quotidiani sportivi nazionali prima che il mio incarico sarebbe stato rinnovato e poi,invece, che avrebbero nominato altra persona al mio posto. Il tutto, ricevendo, da chi di dovere, dapprima ampie rassicurazioni sulla mia conferma, e successivamente, invece, nessuna comunicazione circa il mancato rinnovo dell’incarico”. LEGGI TUTTO

  • in

    Jonathan Milan vince la quarta tappa dell’UAE Tour 2025

    Jonathan Milan è in forma da Sanremo. Il velocista della Lidl Trek ha conquistato infatti la quarta tappa dell’UAE Tour, da Fujairah Qidfa Beach a Umm al Quwain di 181 km, con un altro imperioso sprint, bissando così il successo ottenuto nella prima frazione. Il friulano, ben guidato dal treno della sua squadra, si è imposto su Merlier e Philipsen al fotofinish. Per Milan si tratta della terza vittoria di questo 2025, che conferma il suo stato di grazia a un mese esatto dall’appuntamento più atteso, quello con la Classica di Primavera. E non è finita qui: venerdì altro appuntamento per velocisti a Dubai, con Tadej Pogacar sempre saldamente in maglia rossa di leader della classifica generale con 18” di vantaggio su Joshua Tarling e 23” su Pablo Castrillo. 

    Milan: “Con questa squadra è facile vincere”
    “Penso di aver iniziato a sprintare un po’ troppo presto – ha detto l’azzurro subito dopo la tappa -. Alla fine, questo lancio della bici ha fatto la differenza a mio favore al fotofinish. Sono davvero contento del risultato. Non vedevo l’ora. Ci siamo mossi in modo perfetto oggi. È più facile con questa squadra ottenere questo tipo di risultato. Siamo qui per vincere tanto”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Incredibile all’ Algarve: Ganna vince ma la tappa è annullata per un errore di percorso

    Davvero grottesco, per usare un eufemismo, quanto successo alla Volta ao Algarve in Portogallo. All’arrivo della prima tappa (da Portimao a Lagos), per un clamoroso errore dell’organizzazione che non ha presidiato a dovere una rotonda a 600 metri dall’arrivo. Provocando una scena surreale: una piccola parte del gruppo infatti ha affrontato lo sprint finale sul percorso corretto, l’altra più numerosa ha continuato a pedalare sulla strada parallela, prendendo la via sbagliata. Un episodio davvero incredibile, che ha portato l’organizzazione della corsa ad annullare la tappa. Una decisione che sta facendo discutere così come il clamoroso errore. “Ho preso la strada giusta e ho vinto, in passato in una crono ho preso quella sbagliata e ho perso” così Filippo Ganna, che si era imposto all’arrivo vincendo la tappa. LEGGI TUTTO

  • in

    Pogacar vince la terza tappa dell’UAE Tour 2025: è la prima vittoria dell’anno

    Al terzo giorno, ecco Tadej Pogacar. Il campione del mondo in carica (vincitore lo scorso anno anche di Giro e Tour, tra le altre cose) ha conquistato la terza tappa dell’UAE Tour. Lo sloveno dell’UAE Emirates ha preceduto Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) in cima a Jebel Jais, la montagna più alta dell’Emirato. Quinto e primo degli italiani, Giulio Ciccone. Azione decisiva nei 200 metri finali per Pogacar, che da giovedì indosserà anche la maglia rossa di leader della classifica generale. Per Tadej si tratta dell’89^ vittoria in carriera, la prima in questo 2025. 

    “Fantastico ottenere la prima vittoria dell’anno”

    “È fantastico ottenere la prima vittoria dell’anno, finalmente tornare a correre ed essere super felice di aver vinto dopo tre giorni. È stato difficile per i ragazzi controllare la gara perché era una tappa lunga. Non abbiamo ricevuto alcun aiuto fino alla salita finale. Abbiamo eseguito il piano molto bene. Tutti nella squadra meritano la vittoria. È speciale vincere negli Emirati Arabi Uniti con la maglia iridata. La classifica generale però non è finita. In tre tappe pianeggianti, non sai mai cosa può succedere qui. Domani saremo solo a metà gara”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Bernal, altro incidente: si frattura la clavicola in Spagna. Le news

    La sfortuna si accanisce su Egan Bernal. Il ciclista colombiano vincitore del Tour nel 2019 e del Giro nel 2021 si è rotto una clavicola in una caduta durante la ‘Clasica Jaen’ che si è disputata con partenza e arrivo a Ubeda in Andalusia, vinta dal suo compagno di squadra nella Ineos Michal Kwiatkowski. Bernal ha rischiato di morire in un incidente in allenamento in Colombia nel 2022, che ha quasi messo fine alla sua carriera. All’inizio di questo mese, il 28enne ‘scalatore’ ha vinto i titoli colombiani della prova in linea su strada e a cronometro, le sue prime vittorie dopo la collisione ad alta velocità con un autobus. Oggi, invece, Bernal ha contribuito attivamente alla vittoria di Kwiatkowski, prima di rimanere coinvolto in una caduta di dieci corridori che, per lui, si è conclusa con un ricovero in ospedale. “A seguito di una caduta nelle fasi finali della Clasica Jaen, Egan Bernal è stato trasportato in un ospedale locale. Il nostro medico di squadra è al momento con lui e vi saranno aggiornamenti a tempo debito”, ha fatto sapere la Ineos tramite social. LEGGI TUTTO