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    Vuelta di Spagna: Groves vince la 4^ tappa a Tarragona, Evenepoel resta in maglia rossa

    A vincere la 4^ tappa della Vuelta di Spagna è Kaden Groves: il corridore australiano anticipa in volata Juan Sebastian Molano e conquista il quinto successo stagionale sul traguardo di Tarragona. Terzo Edward Theuns. Il migliore degli italiani è Andrea Vendrame, decimo a sei secondi.

    Evenepoel sempre leader
    Invariata la classifica generale, con la maglia rossa che resta sulle spalle di Remco Evenepoel con 5″ su Mas e 11″ su Martinez. Il vincitore dell’ultimo Tour De France, Vingegaard, è a 31 secondi di ritardo, Roglic paga invece 41 secondi dall’attuale leader. LEGGI TUTTO

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    Vuelta di Spagna: Kron vince la tappa di Barcellona, Piccolo in maglia rossa

    Tempi neutralizzati a -9 chilometri dal traguardo, pioggia, cadute e forature. E’ stata una tappa convulsa quella che ha portato i corridori della Vuelta a Barcellona. A trionfare è stato Andreas Kron, autore di uno scatto decisivo nel finale. Il danese della Lotto Dstny ha dedicato questa 2^ frazione al giovane Tijl De Decker, compagno di squadra morto qualche giorno fa dopo un brutto incidente in allenamento. Kron ha preceduto sul traguardo l’australiano Kaden Groves e gli italiani Andrea Vendrame e Andrea Bagioli. Italia che veste ancora la maglia rossa, che dalle spalle di Milesi (caduto e arrivato attardato) passa su quelle di Andrea Piccolo (EF Education). 

    Cade Roglic, foratura per Evenepoel
    Se davanti si è lottato per il successo di tappa, i tempi della classifica generale sono stati neutralizzati a -9 chilometri, per via della pioggia intensa e della pericolosità della discesa del Montjuic. In precedenza il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia e tre volte padrone della Vuelta dal 2019 al 2021, Primoz Roglic, era incappato in una caduta mentre stava attraversando una rotonda (per fortuna senza conseguenze). Costretto invece a inseguire Remco Evenepoel, vittima di una foratura a causa di alcune puntine da disegno che sarebbero state disseminate lungo la strada da alcuni spettatori. Il fuoriclasse belga è poi tornato sugli altri big dopo circa 10 km, grazie al gran lavoro dei suoi compagni.  LEGGI TUTTO

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    Vuelta, Dsm vince la cronosquadre di Barcellona: Milesi in maglia rossa

    Sotto la pioggia di Barcellona, è italiana la prima maglia rossa di una Vuelta ricca come non mai di campioni. Il simbolo del primato lo veste Lorenzo Milesi, fresco di titolo mondiale under 23 e all’esordio assoluto in un grande giro, è stato il suo team, l’olandese DSM Firmenich, a vincere contro ogni pronostico la cronometro a squadre che ha inaugurato questa Vuelta del 2023. Milesi è stato il primo dei suoi a tagliare il traguardo e per questo si è guadagnato la ‘roja’, e si gode questo momento in attesa di vedere cosa riserverà il futuro.
    La prima tappa

    La frazione inaugurale di questa Vuelta è stata caratterizzata dal maltempo che ha reso viscido, e quindi scivoloso, il fondo stradale. Ci sono state numerose cadute, per fortuna senza gravi conseguenze, che hanno indotto più di un atleta a non spingere al massimo e a pensare soprattutto a limitare i danni. A penalizzare chi stava gareggiando ci si è messa anche un’illuminazione non ideale su alcuni tratti di strada: qualcuno se l’è presa con l’organizzazione, come il vincitore della scorsa edizione del giro spagnolo, Remco Evenepoel e i compagni della Soudal-QuickStep. Così forse non è un caso che a vincere, con il tempo di 17’30″15, sia stato un team, quello di Milesi, che è stato tra i primi a prendere il via, quando la strada era meno bagnata rispetto alle successive partenze. Beffati, per meno di un secondo, i padroni di casa della Movistar, mentre la grande delusa di giornata è la squadra in teoria migliore, ovvero la Jumbo Visma di Primoz Roglic e Jonas Vingegaard, frenata da un inconveniente meccanico al mezzo del danese vincitore del Tour. Così la Jumbo ha perso da tutti i rivali chiudendo undicesima a 32″ dalla DSM Firmenich di Milesi. Domani seconda tappa con arrivo in salita al Castell de Montjuic e il 14% di massima pendenza: può succedere di tutto. LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, Milesi quinto nella prova in linea Under 23

    Quinto posto per Lorenzo Milesi nella prova in linea U.23 ai Mondiali di ciclismo a Glasgow. L’azzurro, che ha vinto l’oro nella gara a cronometro, è stato tra i protagonisti della corsa, vinta con lieve distacco dal francese Axel Laurance. Lo sprint per salire con lui sul podio è stato conquistato dal portoghese Antonio Morgado, che ha preceduto lo slovacco Martin Svrceck, medaglia di bronzo. Milesi è stato preceduto di un soffio anche dal britannico Rootkin-Gray.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, Ganna d’argento nella cronometro: vince Evenepoel

    Remco Evenepoel vince l’oro nella cronometro, ai mondiali di ciclismo di Glasgow. A Stirling, nei dintorni della città scozzese, il belga ha beffato Filippo Ganna, che chiude al secondo posto con 12 secondi di ritardo dal nuovo campione del mondo della specialità e non riesce dunque a riprendersi il titolo mondiale già vinto due volte in carriera. Dopo il successo di domenica, ottenuto nell’inseguimento su pista, a Ganna non è dunque riuscito di centrare il bis mondiale a distanza di pochi giorni. L’italiano, vincitore dell’oro nella cronometro ai mondiali del 2020 e del 2021, si accontenta dunque dell’argento. Un anno fa in Australia a Ganna non riuscì il tris iridato, ora per lui ecco un secondo posto dietro Evenepoel, che per la prima volta dà al Belgio il successo mondiale nella crono. Terzo la sorpresa Joshua Tarling: per il britannico medaglia di bronzo.

    Ct Velo: “Ganna ottimo, Evenepoel era super”
    “Nessuna delusione, certo quei 12 secondi di distacco bruciano, ma ci sta con un campione come Remco (Evenepoel, ndr). Lui ha fatto una super, super crono, recuperando molto tra il primo e il secondo intermedio. Ma Filippo ha fatto un’ottima prestazione”. Così il ct degli azzurri, Marco Velo, ha commentato il risultato della cronometro dei Mondiali di ciclismo su strada, che ha visto Ganna cedere solo al belga Evenepoel.  LEGGI TUTTO

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    È morto Cesare Cipollini: l’ex ciclista e fratello di Mario aveva 64 anni

    Il mondo del ciclismo piange Cesare Cipollini, fratello maggiore dell’ex velocista Mario e papà di Edoardo, che qualche giorno fa ha dominato il Giro del Veneto juniores. Nato in Francia il 16 dicembre 1968, anche lui ex ciclista professionista dal 1978 al 1990, Cesare era stato sottoposto a febbraio 2019 a un trapianto di cuore. Tra i dilettanti ha vinto corse di assoluto prestigio come la Firenze-Viareggio e il Giro delle Tre Province nel 1977. Da professionista ha conquistato il Giro dell’Emilia 1983, ma tra i suoi risultati più importanti c’è anche l’allora record del mondo (4’24”000) nell’inseguimento a squadre ai Giochi Olimpici di Montreal 1976, quando fu convocato in nazionale nonostante fosse solo uno juniores nel quartetto con Sandro Callari, Rino De Candido e Beppe Saronni.

    Il ricordo del fratello Mario: “Era il mio supereroe”
    Commosso il ricordo sui social del fratello Mario che ha pubblicato una fotografia che ritrae Cesare con Beppe Saronni: “Mio fratello Cesare se ne andato. La mia mente fugge a ricercare i momenti belli. Questa foto ha un significato immenso per me, era appesa in una “sala” ornata di coppe e di trofei. La foto in questione ritrae Cesare a fianco di Giuseppe Saronni. Questa foto mi riporta al mio intimo, quando da piccolo (9 anni di differenza) mi sentivo così orgoglioso di avere un fratello Campione! La mia è stata un’infanzia da fan nei suoi confronti, dei viaggi per seguirlo nelle gare, ad osservarlo in ogni momento. Ho ancora i ricordi di quando preparava la sua bici o quando preparava la valigia per andare al Giro d’Italia. E lo vedevo come un supereroe. Fai buon viaggio Cesare, riposa in pace”. LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, Federica Venturelli bronzo nella cronometro Juniores femminile

    Altra medaglia per l’Italia ai Mondiali di ciclismo. Dopo l’oro di Lorenzo Milesi nella prova a cronometro Under 23 maschile, Federica Venturelli ha conquistato il bronzo nella gara femminile. 

    Venturelli sul podio, cronometro a 20’00”
    Dopo il 4/o posto ottenuto nella prova in linea, l’azzurra è riuscita a salire sul podio con una grande prestazione, fermando il cronometro a 20’00”. La maglia iridata è andata sulle spalle dell’australiana Felicity Wilson-Haffenden,  in 19’31″51 e che quindi sui 13.5 km del percorso ha pedalato a una media di 41,503 km/h, argento per la britannica Izzy Sharp. Finora il bilancio dell’Italia in questi Mondiali in Scozia è di 6 medaglie, con 2 ori, 1 argento e 3 bronzi, paralimpici esclusi. LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, Milesi oro nella cronometro under 23

    Impresa del 21enne bergamasco che si laurea campione del mondo a cronometro nella categoria under 23, battendo il grande favorito, il belga Segaert, di undici secondi. “Non ci posso credere, ho spinto forte tutta la gara” ha detto Milesi, primo italiano a vincere nella categoria da Adriano Malori nel 2008

    Quindici anni dopo Adriano Malori, l’Italia torna a vincere la medaglia d’oro nella cronometro under 23 ai Mondiali di ciclismo su pista. Merito di Lorenzo Milesi, nuovo campione iridato della categoria. Il 21enne bergamasco ha chiuso la gara in 43’00”46 con 11 secondi di vantaggio sul belga Segaert. Bronzo, invece, all’australiano McKenzie. Una vera e propria impresa per Milesi con la cronometro perfetta: l’azzurro ha percorso i 36 km da Stirling a Stirling Castle con una media superiore ai 50 km/h, con un finale in crescendo. Milesi è il quarto italiano a vincere il titolo di categoria dopo Luca Sironi (1996), Fabio Malberti (1997) e Adriano Malori (2008).

    Dal calcio al ciclismo: la storia di Milesi
    Classe 2002, nato a San Giovanni Bianco, Milesi ha una storia simile a Remco Evanepoel. Come il fuoriclasse belga, l’azzurro ha giocato a calcio, arrivando sino alla categoria Allievi con la maglia del San Pellegrino. Poi, però, la decisione di lasciare questo sport a seguito della rottura dei legamenti della caviglia (avvenuta nel 2018), passando al ciclismo. Milesi si è messo subito in evidenza già da juniores (in bacheca un titolo italiano e un bronzo europeo nel 2020), passando poi nel 2022 al Development Team DSM con cui ha vinto anche una tappa al Tour de l’Avenir. Quest’anno è passato tra i professionisti, sempre con il Team DSM, raccogliendo a Glasgow la gioia più importante della sua giovane carriera. LEGGI TUTTO