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    Ciclismo, Elia Viviani annuncia il ritiro. Le news

    Si ritira dal ciclismo Elia Viviani. Il “Profeta” lascia dopo aver conquistato, tra i tanti successi, tre medaglie olimpiche (oro a Rio e bronzo a Tokyo nell’Omnium, argento a Parigi nell’Americana), 5 tappe al Giro, tre alla Vuelta e una al Tour. E’ stato campione italiano in linea nel 2018 ed europeo nel 2019 e 10 volte sul podio ai Mondiali su pista. “16 anni fantastici, sono volati, ma mi sono divertito e ho raggiunto tutto quello che volevo” ha scritto sui social annunciando l’addio alle corse

    Gli ultimi impegni il Giro del Veneto il prossimo 15 ottobre e i Mondiali su pista in Cile dal 22 al 26 ottobre. Poi Elia Viviani scenderà dal sellino. Il “Profeta” (il suo soprannome) del ciclismo azzurro dà l’addio al ciclismo. “Ho cominciato questa ultima stagione volendo dimostrare qualcosa, volevo decidere io quando dire basta, anche se molti mi hanno chiesto in questi mesi se volessi smettere. La fusione della mia squadra, il team Lotto, con un’altra mi ha convinto che questo sarebbe stato l’ultimo anno. So di essere ancora a un buon livello e per questo voglio chiudere ai Mondiali, puntando magari alla maglia iridata. Sai che è il momento di lasciare andare tutto quando non sei competitivo come sempre o per esserlo deve andare tutto al meglio, quando un tempo non era così” le parole di Viviani.

    “Rifarei tutto al 100%”
    Elia Viviani poi ripercorre la sua carriera: “Rifarei tutto al 100%: sono contentissimo di quanto ho raggiunto. Il ciclismo mi ha insegnato a vivere, mi ha dato una formazione sportiva ed umana. Non avrei mai visto così tanti posti nel mondo se non fosse stato per il mio sport. Mi ha dato soddisfazioni e ha sempre fatto parte di me e della mia vita”. Ovvero fin da quando quel ragazzino di soli otto anni si destreggiava tra scuola e agonismo e iniziava a crescere macinando chilometri anche per le strade di casa. Era così giusto chiudere nel suo Veneto: “Si sono allineate diverse circostanze: quest’anno, con l’arrivo a Verona ho pensato che sarebbe stato il giorno perfetto per fare l’ultima gara su strada, nella mia città, con i tifosi, amici e parenti”. Sabato 11 ottobre Viviani ha convocato una conferenza stampa per salutare il ciclismo.

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    Tre medaglie olimpiche e 10 podi mondiali: un mito della pista
    Elia Viviani è stato un velocista su strada, professionista dal 2010, con 5 tappe vinte al Giro d’Italia (e una maglia ciclamino nel 2018), tre tappe alla Vuelta e una al Tour de France. Campione italiano in linea nel 2018 ed europeo nel 2019. Ma è stato anche e soprattutto un vero mito della pista: oro a Rio 2016 e bronzo a Tokyo nel 2020 nell’Omnium e splendidto argento nell’Americana nel 2024 a Parigi. All’Olimpiade giapponese è stato anche portabandiera azzurro. Ai Mondiali su pista sono 10 le medaglie conquistate: due ori, tre argenti e cinque bronzi il bottino complessivo nelle varie specialità. Ben 15 gli ori negli Europei su pista. A sottolineare il suo rapporto speciale con la maglia azzurra anche un episodio. Agli Europei di Monaco del 2022 fu convocato in extremis dal Ct Bennati per sostituire Nizzolo nella prova in linea, in cui arrivò settimo. Soltanto cinque ore dopo scese in pista e conquistò l’oro nell’Eliminazione. Un vero “Profeta” in patria.

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    Giro di Lombardia, l’albo d’oro: Pogacar punta il record di Coppi

    Sabato 11 ottobre è in programma l’ultima Classica-Monumento della stagione, il Giro di Lombardia. Tadej Pogacar ha l’occasione di vincere questa corsa per la quinta volta consecutiva, impresa mai compiuta finora. Nell’albo d’oro complessivo invece raggiungerebbe Fausto Coppi al primo posto. Ecco tutti i vincitori del “Lombardia”, dalla prima edizione nel 1905
    IL PERCORSO DELL’EDIZIONE 2025  LEGGI TUTTO

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    GranPiemonte, vince il messicano Isaac Del Toro. L’ordine d’arrivo

    Isaac De Toro vede l’Italia… e vince. Il messicano fa il Pogacar e conquista per la prima volta in carriera in GranPiemonte, da Dogliani ad Acqui Terme di 179 chilometri. Il campioncino messicano della UAE, uno dei possibili eredi del fenomeno Tadej, ha fatto il vuoto con un paio di scatti degni del suo capitano a una ventina di chilometri dal traguardo, pennellando poi in discesa e arrivando a braccia alzate e in passerella ad Acqui. Due italiani in Top-10:Edoardo Zambanini è 6°, Alberto Bagioli 10°.  Impressionanti i numeri di Del Toro e della sua squadra: vittoria numero 15 in carriera per Del Toro, la sesta in Italia nell’ultimo mese dopo GP Industria & Artigianato, Giro della Toscana, Coppa Sabatini, Trofeo Matteotti e Giro dell’Emilia, lui che a inizio anno aveva dominato anche la Milano-Torino. Per la UAE invece 92° successo di una stagione da ‘cannibali’. Il 93° sembra quasi scontato, sabato al Lombardia. E se fosse proprio Del Toro l’unico rivale di ‘Re Tadej’?   LEGGI TUTTO

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    Giro di Lombardia, percorso e altimetria dell’ultima Classica Monumento

    Come ogni anno si finisce di pedalare in Lombardia, sulle strade montuose tra Como e Bergamo. Il Giro di Lombardia 2025 fa calare il sipario sulla stagione ciclistica: 241 chilometri con partenza a Como, arrivo a Bergamo e un dislivello complessivo oltre i 4.400 metri. Il passaggio al santuario della Madonna del Ghisallo sarà il primo ostacolo di un percorso duro che toccherà la Roncola (con pendenze fino al 17%), Berbenno, Dossena, Zambla Alta (punta più alta della corsa sui 1.257 metri di altitudine) e Passo di Ganda, ultimo scollinamento a 32 km dal traguardo. Nella seconda parte della corsa è quasi impossibile trovare tratti pianeggianti, se non nel finale, che verrà comunque agitato dalla salitella ripida verso Largo Colle Aperto a Bergamo Alta. 

    Il favorito è uno soltanto

    Dopo il Mondiale in Ruanda e l’Europeo in Francia, Pogacar punta a festeggiare per il terzo weekend di fila. Lo sloveno ha vinto gli ultimi quattro Giri di Lombardia, dal 2021 al 2024. Punta a una cinquina consecutiva mai riuscita a nessuno, in assoluto solo a Fausto Coppi (1946, 1947, 1948, 1949, 1954). Reduce anche dal trionfo nella Tre Valli Varesine, il campione del mondo al momento non sembra avere rivali. Come in Ruanda e in Francia, a fronteggiarlo ci sarà Remco Evenepoel, già 2° lo scorso anno davanti a Giulio Ciccone. L’azzurro della Lidl-Trek invece, nonostante inizialmente fosse nella startlist, ha deciso di non prendere parte alla gara. Molta curiosità per vedere all’opera il 19enne francese Paul Seixas con la Decathlon. Le speranze della Francia su di lui erano già molte e sono aumentate ancor di più dopo il terzo posto casalingo all’Europeo. Non ci sarà invece Jonas Vingegaard, che all’Europeo non è riuscito a essere protagonista ed è stato tra i primi a ritirarsi. Partenza alle 10.55, arrivo previsto alle 17.28.  LEGGI TUTTO

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    Pogacar vince la Tre Valli Varesine 2025: risultati e classifiche

    Tadej Pogacar fa il vuoto anche alla Tre Valli Varesine, ultimo appuntamento del trittico lombardo: il campione del mondo stacca tutti in discesa a una ventina di chilometri dal traguardo e si prende la vittoria numero 107 della carriera. E sabato attenterà al record di Fausto Coppi, cercando il 5° Giro di Lombardia consecutivo

    “El segna semper lù”. Tadej Pogacar rende omaggio a un coro da stadio tipicamente lombardo andando a vincere per la seconda volta in carriera la Tre Valli Varesine (200 km da Busto Arsizio a Varese) dopo il successo del 2022. Lo sloveno, reduce da una settimana da sogno in cui ha vinto Mondiali ed Europei, si era presentato alla classica che chiude il trittico lombardo soprattutto per riconoscimento verso gli organizzatori, dopo che era stato uno dei ‘promotori’ dell’annullamento dell’ultima edizione a causa del maltempo. In maglia iridata (gli ultimi due a riuscirci Merckx e Moser) Tadej ha staccato tutti a una ventina di chilometri all’arrivo, questa volta attaccando in discesa. Fantasia al potere per Pogacar, alla vittoria numero 107 in carriera: sabato cercherà di battere il record di Fausto Coppi, diventando il primo corridore di sempre a vincere per 5 volte consecutive il Lombardia.  

    La cronaca della gara

    Partenza elettrica, con i primi fuggitivi che scattano poco dopo il chilometro zero. Tra loro anche Lorenzo Milesi, tra gli uomini più in forma del gruppo come conferma l’argento vinto agli Europei con la staffetta mista e il 5° posto alla Coppa Agostoni. Il corridore della Movistar resta in fuga praticamente per le prime tre ore, accompagnato da un Bernal tra gli ultimi a mollare. Quando si muovono ai -28 chilometri Del Toro e Pogacar si attendono le scintille. Il campione di tutto stupisce i compagni di fuga attaccando… in discesa! A 21 km dalla fine, infatti, Tadej parte e saluta la compagnia. Ci prova Simmons a inseguire Pogacar, che però sul muro di Casciago fa letteralmente il vuoto e va a prendersi l’ennesima vittoria in passerella davanti. Il primo degli umani è il danese Albert Philipsen, staccato di 45”, che precede allo sprint un ex iridato come Alaphilippe. Nessun italiano in Top-10.  LEGGI TUTTO

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    Longo Borghini vince la Tre Valli Varesine femminile: battuta Vollering

    Una splendida Elisa Longo Borghini conquista la prova femminile della Tre Valli Varesine. Al termine di 137 chilometri estremamente combattuti, la 33enne della UAE ha battuto in volata l’olandese Demi Vollering, che pochi giorni fa l’aveva superata ai Campionati Europei. Dopo la delusione del Mondiale in Ruanda, Longo Borghini si è presa la rivincita nella classica lombarda. Decisiva l’azione negli ultimi 150 metri, che le è valso il secondo successo alla Tre Valli dopo quello del 2022.  LEGGI TUTTO

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    Israel Premier Tech, la squadra di ciclismo cambierà nome nel 2026

    La Israel-Premier Tech cambia nome. Il team, al centro delle contestazioni dei manifestanti Pro-Pal alla Vuelta (con il blocco e la cancellazione dell’ultima tappa a Madrid in seguito all’invasione dei manifestanti sul percorso, una tappa neutralizzata e due accorciate), ha comunicato la decisione sui propri canali ufficiali. Il team, fondato undici anni fa, si dice “orgoglioso dei suoi successi sportivi, ma ancora di più della cultura che ha costruito al suo interno. Questa cultura è stata la base che ha permesso alla squadra di superare le sfide degli ultimi mesi, sostenendo fermamente i nostri corridori e lo staff durante un periodo incredibilmente difficile”. Ora però “i proprietari e la dirigenza hanno riconosciuto la necessità di un cambiamento. Grazie al costante impegno nei confronti dei nostri corridori, dello staff e dei nostri stimati partner, abbiamo deciso di rinominare e rinnovare il marchio del team, allontanandoci dall’attuale identità israeliana. Nello sport, il progresso spesso richiede sacrificio, e questo passo è essenziale per garantire il futuro della squadra. Sebbene ci attenda un nuovo capitolo, che sarà svelato presto, la squadra rimarrà fedele alla sua promessa fondante: far crescere i talenti del ciclismo da tutto il mondo”. Inoltre, l’attuale proprietario, il miliardario israelo-canadese Sylvan Adams, si farà da parte nella prossima stagione e “non parlerà più a nome della squadra. Si concentrerà sul suo ruolo di presidente del Congresso Ebraico Mondiale”. La squadra ha di recente rinunciato alla partecipazione al Giro dell’Emilia (lo scorso 4 ottobre) e al Trittico lombardo (Agostoni, Bernocchi e Tre Valli varesine) ufficialmente senza fornire motivazioni. Anche se, per quanto riguarda il Giro dell’Emilia, aveva pesato la minaccia di blocco della corsa da parte dei manifestanti Pro-Pal (a cui si era unita la posizione ufficiale del Comune di Bologna che aveva chiesto di escludere la squadra israelo-canadese dalla corsa). LEGGI TUTTO

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    Coppa Bernocchi 2025, vince il francese Dorian Godon in volata

    La 106^ edizione della Coppa Bernocchi, una delle tre corse del “Trittico lombardo”, parla francese. A risolvere la corsa è stata una volata finale, con il transalpino Dorian Godon della Decathlon AG2R La Mondiale Team che regola allo sprint  il danese Tobias Lund Andresen del Team Picnic PostNL, secondo, e l’azzurro Giovanni Lonardi del Team Polti VisitMalta che chiude terzo. LEGGI TUTTO