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    Il Delfinato, attesa per Fabio Aru. Iniziano le montagne

    Il Giro del Delfinato entra nel vivo con le tappe di montagna. Questa mini corsa a tappe sta dando risposte molto positive al Cavaliere dei Quattro Mori Fabio Aru. Fino ad oggi infatti, il corridore è stato sempre con i migliori anche se le frazioni non hanno presentato difficoltà altimetriche particolarmente importanti. La sua prestazione è stata negativa invece nella cronometro individuale dove ha maturato un ritardo di 1’34” dal kazako Alexey Lutsenko vincitore della crono. Attualmente il villacidrese occupa il 32mo posto in classifica generale e ha un ritardo di 1’35” dall’austriaco Lukas Poestlberger, 1’34” dal kazako Alexey Lutsenko, 1’29” da Kasper Asgreen, e 1’21” da Geraint Thomas.

    Il Giro del Delfinato, attesa per Fabio Aru
    Il vero Fabio Aru inizieremo a vederlo nella giornata di oggi, quando inizieranno le vere e proprie montagne del Giro del Delfinato. Oggi, infatti, si correrà la sesta tappa: un percorso di  167 km da Loriol-sur-Drome a Le Sappey-en-Chartreuse. Per i corridori ci sarà da scalare  il Col de Porte. Sabato e Domenica saranno altri due giorni importanti di montagne che daranno una risposta al Cavaliere dei Quattro Mori. Dopo queste prove, ci sarà la decisione finale se prender parte al prossimo Tour de France in partenza alla fine del mese di giugno. LEGGI TUTTO

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    Froome potrebbe non correre il Tour de France. Le parole di Rik Verbrugghe

    Froome potrebbe non correre il Tour de France 2021.  Il kenniano bianco è impegnato in questi giorni nel Giro del Delfinato, ma la forma fisica sembra ancora lontana dall’essere al top. Il direttore sportivo Rik Verbrugghe, già dalla settimana scorsa, aveva dichiarato a La Derniere Heure che “la presenza di Froome al Tour non è scontata”.

    Froome potrebbe non correre il Tour. Le dichiarazioni
    Verbrugghe ha aggiunto su Froome: “È un grande campione per il quale ho molto rispetto, ma la sua partecipazione al Tour de France non è in alcun modo assicurata. Mi aspetto che durante il Delfinato arrivi qualche risposta.  Ha avuto una progressione costante sin dall’inizio della stagione, ma mi piacerebbe che i suoi miglioramenti siano più evidenti”. Si prospettano tempi duri per il corridore dell’Israel? Per scoprirlo non resta che attendere la fine del Delfinato per capire se arriverà qualche risposta in positivo. Ricordiamo che il britannico già ad inizio stagione, aveva più volte apertamente dichiarato che tra i suoi obiettivi stagionali c’era la vittoria del quinto Tour de France. La Grande Boucle prenderà il via intorno alla fine del mese di giugno per una tre settimane di corse che si preannuncia entusiasmante e ricca di colpi di scena. LEGGI TUTTO

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    Egan Bernal e i racconti della bicicletta

    La fortuna migliore che possa toccare a un grande campione è quella di essere pedinato da un grande cronista. Dal punto di vista di Egan Bernal, una sterminata orda di giornalisti brulicanti fornisce versioni diverse della sua ascesa. Le storie più affascinanti, quelle che fanno la fortuna del campione, le tramandano quelli che non si limitano a raccontare l’evento, ma il modo in cui lo hanno vissuto. In questo, Gianni Mura si è ritagliato un ruolo da maestro. A un anno dalla sua scomparsa, si coglie l’occasione di ricordare uno dei più grandi autori di racconti della bicicletta.
    Egan Bernal, il futuro è arrivato
    Il 27 luglio 2019, Gianni Mura corrispondeva da Tignes gli aggiornamenti sul Tour 2019: «Succede di tutto, anche troppo». Il maltempo a 37 km dal traguardo, le cronache di chi ha mollato per i dolori alle cosce, gli imprevedibili e spaventevoli scherzi del «Dio del ciclismo» che «sotto una canicola senza precedenti dal 1873, ha spedito sulla corsa una tempesta di grandine, più due frane sulla strada».
    Mura ci racconta di quando il direttore del Tour Christian Prudhomme e il direttore di corsa Thierry Gouvenou, decisero di interrompere la tappa a causa della grandine che aveva coperto le strade di Val d’Isère, trasformando il paesaggio in una «cartolina di Natale». Quando i corridori furono informati della decisione, Egan Bernal non capì, perché lui l’inglese non lo parlava.

    «mi parlavano in inglese, non capivo perché dovessimo fermarci. Me l’hanno spiegato in spagnolo e allora ho tirato i freni»

    Non essendoci stato alcun ordine di arrivo, il vincitore venne stabilito sui tempi registrati in cima a Col de l’Iseran. Quel giorno, il Dio del ciclismo non si era risparmiato di eleggere la nuova maglia gialla. Il suo nome era Egan Bernal, che in quella edizione sarebbe riuscito a proclamarsi il primo colombiano nella storia a vincere il Tour de France e il più giovane vincitore dal Dopoguerra.

    «sapevo che se avessi fallito avrei compromesso il podio, ma se fosse andata bene potevo vincere il Tour»

    La gioia invisibile
    Le gioie più grandi sono le più difficili da esprimere. Non perché sia difficile – oltreché inutile – trovare le parole, ma perché il più delle volte sei arrivato stremato al traguardo, qualunque esso sia nella vita. Dopo la vittoria del Giro d’Italia, Egan Bernal si è presentato stravolto ai microfoni.

    «scrivere il mio nome su questo trofeo, alla fine è come rimanere nella storia. Il mio nome resterà per sempre»

    Sono le parole di un campione che ci ha abituati alla mitezza del suo temperamento. A 24 anni, Bernal ricorda di quando da liceale aveva pensato a un futuro come giornalista, salvo poi diventare il protagonista delle loro cronache.
    È uno di quei campioni che al trono del vincitore preferisce la trattoria dove festeggiare la vittoria, è uno di quei campioni che sono chiamati a far pesare sulla giovane età l’esperienza di chi ha vinto tutto. Non stupisce che abbia già accennato al sogno di ritirarsi un giorno a far vita di campagna. Egan Bernal è uno di quei campioni che trae la forza dalla fede, dagli affetti e dalle gambe.

    «la mia forza arriva da Dio»

    Per Bernal, il Giro d’Italia non è solamente il Giro. Ha vinto dove ha vissuto per due anni. Nel 2019, Gianni Mura ci ricordava come il ciclista colombiano avesse abitato ai piedi dell’Etna. Lì si era formato il legame con l’Italia, dove ha imparato la lingua e ricevuto l’affetto degli italiani. Ci ricordava inoltre che alla trattoria Buasca di Cuorgnè ha la sua sede il Bernal Fan Club Italia.
    Egan Bernal non ha intenzione di ritirarsi adesso, la campagna può attendere. Alla trattoria Buasca resta viva la speranza di tornare a brindare. LEGGI TUTTO

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    Chris Froome: “Non sono preoccupato”

    Chris Froome è alle prese con il Giro del Delfinato e anche in questa mini corsa a tappe sta affrontando alti e bassi. Questa corsa per il britannico sarà utile per portarlo il più in forma possibile verso il Tour de France che rappresenta di fatto il suo vero e proprio obiettivo di questa stagione ciclistica.

    Chris Froome parla della sua forma fisica. Le dichiarazioni
    Chris Froome è tornato a parlare della sua condizione fisica in questo impegnativo Giro del Delfinato che sta per giungere al termine. Ai microfoni di Cyclinpro, il britannico si è espresso sulla sua forma fisica:  “La forma è buona mi sento come se le cose stessero andando nella giusta direzione. Questa settimana mostrerà molto di più, una volta che arriveremo alle grandi montagne. Non sono preoccupato del tempo che ho perso ieri. Il mio obiettivo? Mi piacerebbe vedere una progressione rispetto alle corse che ho fatto finora e vedere molto del lavoro fatto in allenamento tradursi in corsa”.
    Per gli appassionati di ciclismo e i tifosi dei rispettivi corridori non resta che seguire queste ultime frazioni del Giro del Delfinato, per scoprire sia il vincitore sia se il corridore britannico Chris Froome riuscirà ad esser protagonista di un recupero in questa corsa. LEGGI TUTTO

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    Nibali rischia Tokyo. Cassani: “Situazione delicata”. Le dichiarazioni

    Nibali rischia Tokyo. Cassani potrebbe cambiare i piani in vista dell’Olimpiade che inizierà nel mese di luglio. I due hanno avuto un colloquio nelle scorse ero e sembra proprio che il ct Davide Cassani sia orientato verso altre scelte. Nello specifico, probabilmente la formazione potrebbe girare intorno a Damiano Caruso, con Gianni Moscon, Alberto  Bettiol, Davide Formolo e Giulio Ciccone che dovrebbero completare la selezione- Se così fosse, Lo Squalo dello Stretto andrebbe ad occupare la posizione di riserva.

    Nibali rischia Tokyo. Le dichiarazioni di Cassani
    Cassani si è così espresso sulla situazione ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Voglio portare la formazione migliore come a Rio 2016. In Brasile, Nibali veniva dalla vittoria del Giro, adesso purtroppo la sua situazione è molto più delicata, e per colpe anche non sue. Vincenzo è un patrimonio del nostro ciclismo: non lo so, vediamo come sta nei prossimi giorni e quali sensazioni potrà avere. La decisione arriverà per il Tricolore di Imola il 20 giugno”.Sembrerebbe Vincenzo Nibali non abbia preso di buon grado queste dichiarazioni in quanto l’Olimpiade di Tokyo è stato da sempre uno dei suoi obiettivi quando la stagione è stata pianificata diversi mesi fa. Non resta che attendere ancora qualche settimana per capire come si evolverà la vicenda e quale sarà la decisione definitiva di Cassani. LEGGI TUTTO

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    Giro del Delfinato, vince la tappa 3 Colbrelli. Bene Fabio Aru

    Giro del Delfinato in corso di svolgimento con la terza tappa vinta da Sonny Colbrelli. Finalmente per il corridore dopo due secondo posto è tempo di trionfo. Infatti, il bresciano della Bahrain-Victorious ha vinto la volata su Aranburu e McNulty.Queste le sensazioni di Colbrelli al termine della tappa: “Sono molto contento, dopo due secondi posti oggi sono riuscito a cogliere una grande vittoria, sono contento e ringrazio la squadra. L’ultimo chilometro era davvero duro, è partito fortissimo Kwiatkowski e io gli sono stato a ruota, poi è partito Aranburu e, dico la verità, ho fatto fatica a saltarlo. Però alla fine è andata bene”.

    Giro del Delfinato, ottima prova per Fabio Aru
    Fabio Aru in questo Delfinato continua a mostrare segni di grande miglioramento. In queste prime tre frazione il Cavaliere dei Quattro Mori sta tenendo il passo dei migliori. Nella tappa odierna, il villacidrese, ha tagliato il traguardo al 49esimo posto con lo stesso tempo del vincitore. In classifica generale rimane sempre a 24″ dal leader Postlberger  e si trova attualmente al 33° posto. Il vero e proprio scossone alla classifica generale inizierà ad arrivare domani, mercoledì 2 giugno quando si correrà la cronometro individuale da Firminy a Roche La Moliere. Il percorso sarà di 16,4 km. LEGGI TUTTO

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    Chris Froome svela il suo obiettivo al Giro del Delfinato

    Chris Froome svela il suo obiettivo al Giro del Delfinato che ha preso il via oggi, domenica 30 maggio con la prima frazione. Al riguardo, come riportato da Cyclingnews, ha sottolineato: “L’obiettivo del Delfinato è portare in gara i numeri che ho avuto in allenamento Non vedo l’ora di correre e mettermi alla prova contro i migliori, la vedo come una opportunità. Abbiamo una squadra forte e penso che faremo bene”.

    Chris Froome svela il suo obiettivo al Delfinato
    Chris Froome ormai da diversi mesi ha le idee chiare su questa stagione ciclistica in corso. Il suo obiettivo primario è quello di mettere in cassaforte il quinto Tour de France. Ma per farlo sa che non può fallire il Giro del Delfinato, che sarà il vero banco di prova per testare la forma fisica in vista della Grande Boucle. Nella prima frazione corsa oggi, il britannico è arrivato insieme al gruppo rispondendo così presente in questa prima tappa. Nel gruppo insieme a lui era presente anche un altro big: il Cavaliere dei Quattro Mori, Fabio Aru.Domani, si correrà la seconda frazione e si avrà modo di scoprire se ci sarà una maggiore selezione all’interno del gruppo rispetto alla frazione andata in scena oggi. LEGGI TUTTO

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    Eddy Merckx contro Ewan: “Merita una sanzione”

    Eddy Merckx contro Ewan reo di essersi ritirato dal Giro d’Italia senza una reale giustificazione. Infatti, l’australiano si è ritirato dal Giro dopo l’ottava frazione e dopo aver conquistato ben due vittorie di tappa. Quello del corridore non è stato l’unico ritiro alla corsa rosa. Sembrerebbe che uno degli obiettivi del corridore sarebbe quello di vincere almeno una tappa nei Grandi Giri. Non resta quindi che attendere il Tour de France per capire se il corridore ci sarà e se riuscirà a vincere qualche tappa, ma soprattutto se ci sarà un altro ritiro eventuale dopo la vittoria di tappa.

    Eddy Merckx contro Ewan, le dichiarazioni
    Secondo Mercks, il corridore meriterebbe una sanzione. L’ex campione si è espresso a Het Nieuwsblad affermando: “Quello che ha fatto Caleb Ewan mi dà molto fastidio. Penso che il suo abbandono sia una totale mancanza di professionalità e una mancanza di rispetto. L’ex capo del Tour de France Félix Lévitan gli ha detto di non venire l’anno prossimo, dopo quello che ha fatto”. A rincarare la dose anche il figlio di Eddy, Alex che ha chiosato: “Il semplice fatto di arrendersi senza fornire prove reali del dolore al ginocchio è una totale mancanza di rispetto per l’organizzazione”. LEGGI TUTTO