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    Cantù si arrende in gara-5: Scafati torna in A dopo 14 anni

    SCAFATI (Salerno) – Scafati festeggia la promozione in serie A1 dopo 14 anni: i campani battono Cantù 73-60 nella gara-5 della finale playoff giocata al Pala Mangano. La società di Longobardi centra la promozione dopo la vittoria della stagione regolare e della post-season, dove ha avuto la meglio, oltre che sulla squadra di coach Sodini, anche su Casale Monferrato e Piacenza. Partita indirizzata fin dall’inizio con Clarke, recuperato in extremis per la gara, scatenato dalla distanza: padroni di casa avanti già di 10 dopo un quarto e di 21 all’intervallo. Cantù segna solo 19 punti nei primi 20′ e nel secondo tempo non riesce a recuperare, fallendo così l’obiettivo promozione al primo tentativo dopo la retrocessione dell’anno scorso. 
    SCAFATI: 18 Clarke, 11 Ikangi, 8 Rossato, 8 De Laurentis, 8 Monaldi, 6 Daniel, 5 Reginald, 4 Mobio, 3 Parravicini, 2 Cucci
    CANTU’: 14 Bucarelli, 14 Bayehe, 8 Bryant, 7 Nikolic, 6 Vitali, 4 Allen, 4 Da Ros, 3 Stefanelli
    Olimpia Milano ad un passo dal titolo: 77-62 alla Virtus Bologna
    Italbasket, i primi convocato di coach Pozzecco per il raduno di Trieste LEGGI TUTTO

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    Scafati torna in A dopo 14 anni: battuta Cantù in gara-5

    SCAFATI (Salerno) – Scafati batte 73-60 Cantù in gara-5 della finale playoff e conquista nuovamente la serie A1 dopo 14 anni: la società di Longobardi centra la promozione dopo la vittoria della stagione regolare e successivamente della post-season, dove ha avuto la meglio, oltre che sugli avversari odierni, anche su Casale Monferrato e Piacenza. Partita finale indirizzata fin dall’inizio con Clarke, recuperato in extremis per la gara, scatenato dalla distanza: padroni di casa avanti già di 10 dopo un quarto e di 21 all’intervallo. Cantù segna solo 19 punti nei primi 20′ e nel secondo tempo non riesce a recuperare, fallendo così l’obiettivo promozione al primo tentativo dopo la retrocessione dell’anno scorso. 
    SCAFATI: 18 Clarke, 11 Ikangi, 8 Rossato, 8 De Laurentis, 8 Monaldi, 6 Daniel, 5 Reginald, 4 Mobio, 3 Parravicini, 2 Cucci
    CANTU’: 14 Bucarelli, 14 Bayehe, 8 Bryant, 7 Nikolic, 6 Vitali, 4 Allen, 4 Da Ros, 3 Stefanelli
    Olimpia Milano ad un passo dal titolo: 77-62 alla Virtus Bologna
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    Italbasket, Pozzecco si prepara per il raduno: ecco i convocati

    TORINO – Pronta a partire l’avventura da ct azzurro per Gianmarco Pozzecco che ha diramato la sua prima lista di convocati in vista del raduno del prossimo 20 giugno a Trieste. Il nuovo tencico azzurro inaugura il suo ciclo tra conferme, novità e graditi ritorni: prima chiamate per Luca Severini, Leonardo Okeke e John Petrucelli, da poco in possesso del passaporto italiano; tornano invece in Nazionale Achille Polonara e Marco Spissu, le cui ultime apparizioni sono state nel quarto di finale Olimpico contro la Francia a Tokyo la scorsa estate. Per Guglielmo Caruso e Tomas Woldetensae nuova chiamata dopo il training camp 2021. Il primo match ufficiale sarà contro la Slovenia (sabato 25 giugno all’Allianz Dome, ore 20.30) che da qualche giorno ha diramato la lista dei convocati tra i quali figurano anche Luka Doncic e i fratelli Goran e Zoran Dragic.
    Italbasket, i convocati di Pozzecco
    #00 Amedeo Della Valle#0 Marco Spissu #7 Stefano Tonut #12 Diego Flaccadori #18 Matteo Spagnolo#20 Mattia Udom#25 Alessandro Lever#30 Guglielmo Caruso #31 Michele Vitali #33 Achille Polonara#40 Luca Severini#43 Leonardo Arinze Okeke#45 Nicola Akele #53 Tomas Woldetensae #77 John Petrucelli
    Atleti a disposizione
    #14 Bruno Mascolo #21 Matteo Imbrò #27 Leonardo Candi#29 Andrea Mezzanotte#36 Riccardo Visconti#42 Maximilian Ladurner LEGGI TUTTO

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    Italbasket, i primi convocati di Pozzecco: raduno a Trieste

    ROMA – L’Italbasket si prepara per il raduno del prossimo 20 giungo a Trieste che darà il via all’avventura da ct azzurro di Gianmarco Pozzecco. Prima lista di convocati per il nuovo tecnico azzurro che inaugura il suo nuovo ciclo tra conferme, novità e graditi ritorni.  Prima volta in assoluto con la Senior per Luca Severini, Leonardo Okeke e John Petrucelli, da poco in possesso del passaporto italiano. Tornano in Nazionale Achille Polonara e Marco Spissu, le cui ultime apparizioni sono state nel quarto di finale Olimpico contro la Francia a Tokyo la scorsa estate. Per Guglielmo Caruso e Tomas Woldetensae nuova chiamata dopo il training camp 2021. Il primo match ufficiale sarà contro la Slovenia (sabato 25 giugno all’Allianz Dome, ore 20.30) che da qualche giorno ha diramato la lista dei convocati tra i quali figurano anche Luka Doncic e i fratelli Goran e Zoran Dragic.
    Italbasket, i convocati di Pozzecco
    #00 Amedeo Della Valle#0 Marco Spissu #7 Stefano Tonut #12 Diego Flaccadori #18 Matteo Spagnolo#20 Mattia Udom#25 Alessandro Lever#30 Guglielmo Caruso #31 Michele Vitali #33 Achille Polonara#40 Luca Severini#43 Leonardo Arinze Okeke#45 Nicola Akele #53 Tomas Woldetensae #77 John Petrucelli
    Atleti a disposizione
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    La Virtus a Milano è già spalle al muro

    Serie lunga, si dice ancora. Ma la verità è che per peso specifico la quarta partita stasera supera le precedenti. Se Milano continuerà la corsa e staccherà il 3-1, alla Virtus per riprenderla servirà un miracolo. D’altro canto sul 2-2 Bologna potrebbe contare di nuovo sul fattore campo e la frustrazione dell’Armani per non aver inclinato la serie fino in fondo sfruttando lo slancio dei 12mila del Forum. Magari non è il momento di una verità che ancora non c’è, ma ci assomiglia. Dopo gara1 l’Olimpia era apparsa pronta alla rivincita dello scorso anno, la seconda ha ribaltato sostanza e impressioni, registrando il segnale forte della Segafredo. Che poi si è sciolta alla terza. Stavolta rimasta senza apporto della panchina proprio nella sera in cui Grant, Baldasso e Biligha hanno allungato le rotazioni di coach Messina.

    Sostanzialmente pareggiato il conto dei rimbalzi, e senza avere un vero vincente nello scontro tra Hines e Jaiteh, a Scariolo è mancato il contributo di Cordinier e Alibegovic, di Sampson (comunque il meno peggio di quelli entrati in corsa) e di Pajola. Oltre all’assenza più pesante, quella di Weems, che in gara2 era stato positivo in difesa su Shields e nell’ultima è tornato a sentire tutte le fatiche di una stagione per lui più lunga vista la quantità di minuti passati in campo. La morale è semplice in fondo all’atto quarto: o si replica l’inversione di tendenza in termini di energia e di ispirazione, oppure i giochi se non fatti sono indirizzati. Difficile pronosticare quando a questo livello le differenze tra le due squadre sono tutt’altro che nette, e giocando ogni due giorni il quadro può ribaltarsi improvvisamente.

    SHIELDS

    Non se lo augura l’Olimpia, che cerca il passo avanti significativo continuando a poggiarsi su Shields, finora in assoluto il più continuo della serie, e su Melli esploso in gara3; ci proverà la Virtus, che ai senatori Hackett, Teodosic e Belinelli ha bisogno di aggiungere altri portatori d’acqua in difesa, dove è mancata domenica sera, ma anche alternative alla classe e all’estro dei suoi big.

    Il duello è intenso ed appassionante, in futuro lo sarà ancora di più. Il divario fra i due club e il resto del campionato sarà destinato ad acuirsi. Tanto è vero che l’idea di rafforzamento, rilanciata da radiomercato in questi giorni dove pure il campo è protagonista principale, è uno sfondo ben visibile. Per l’Armani sembra sempre più concreta la possibilità di acquisire Naz Mitrou-Long in uscita da Brescia, per Bologna insistono voci di intesa con Della Valle, anche se non tutte vanno nella stessa direzione. Mickey e Ibaka sono invece nel mirino tra i lunghi. LEGGI TUTTO

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    Milano aspetta Melli bis, Bologna prepara trappole

    Un altro pienone di magliette rosse questa sera alle 20.30 per le finali scudetto 2022. Altri 12.300 al Forum di Assago dove i campioni d’Italia in carica della Segafredo Bologna e i rivali dell’Armani Milano si affrontano in gara-4. L’Olimpia dopo aver vinto gara 3 domenica sera, comanda ora la serie 2-1. Si sentirà ancora la carica del Forum (sempre inviolato in campionato con 20 vittorie su 20 per l’Ax). Proprio la prima partita di Milano ha invertito il trend della sfida scudetto e dopo le due gare a bassissimo punteggio giocate a Bologna, domenica si è vista un’altra pallacanestro con l’Ax capace addirittura di scollinare oltre quota 90 punti realizzati (con le ritrovate percentuali dall’arco di entrambe le contendenti).

    Un’Olimpia camaleontica dunque e capace di cambiare pelle e credo cestistico – votandosi all’attacco – nello spazio di una partita, quella che ha visto Nicolò Melli quale straordinario protagonista del trionfo targato Armani. Il contributo offensivo del capitano dell’Armani è stata certamente la chiave del successo di domenica sera, ma più in generale l’incisività del lungo azzurro potrebbe dare un’altra dimensione all’attacco dell’Olimpia, posto che in difesa Melli il suo lo fa sempre e anche in maniera superlativa.

    Davanti però l’Ax aveva bisogno, dopo le asfittiche due gare bolognesi, di trovare un realizzatore in più oltre ai soliti noti e l’Olimpia di gara 3 ne ha pescati dal mazzo addirittura due, con Jerian Grant altro grande protagonista milanese nell’allungo decisivo di fine terzo periodo. Come detto anche da coach Ettore Messina nel post gara 3 un’Armani con più opzioni e rotazioni più profonde sarebbe un grandissimo grattacapo da sistemare per la Virtus che, a livello di profondità, rimane attualmente di gran lunga superiore all’Ax.

    In campo si va comunque sempre in 5 contro 5, ma la Segafredo fino ad ora non è riuscita a innescare contemporaneamente tutto il suo arsenale offensivo. Ieri Belinelli (che aveva giocato domenica anche se febbricitante) e Hackett si sono regolarmente allenati e pur non essendo al 100% i due azzurri insieme a Teodosic sono il barometro della situazione in casa Virtus. Discorso a parte per Tornike Shengelia capace di indirizzare gara 2 per le V Nere e pericolo pubblico numero uno della difesa Armani. La difesa potrebbe essere la chiave anche per la Segafredo e certamente questo sarà un aspetto che Sergio Scariolo avrà attenzionato nelle ultime ore, perché è evidente che per vincere i bianconeri non potranno certo lasciare ancora i 94 punti di domenica all’Olimpia.

    Al Forum in gara 3 si era divertito anche Danilo Gallinari: «Bellissima serie. Dopo le prime due partite toste, ora il punteggio si è alzato. C’è una fisicità particolare, che trovi solo in una finale. Il mio futuro? Resto in Nba ho il sogno di conquistare un anello». Il livello di preparazione delle due finaliste ricalca proprio il perfezionismo della Nba, con le squadre che non stanno lasciando nulla d’intentato in queste finali: addirittura nei giorni di mezzo che hanno diviso rispettivamente le gare 1 e 2 di Bologna e le 3 e 4 di Milano le rivali si sono organizzate per allenarsi lontano da occhi indiscreti.

    Aveva cominciato l’Ax sfruttando il PalaDozza (casa della Fortitudo), ieri la replica della Virtus Bologna che si è allenata in un impianto limitrofo al Forum di Assago. Come recita il proverbio “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, perché in questa super sfida tutti gli attori in campo farebbero qualsiasi cosa per vincere, magari anche dando un’occhiatina maliziosa all’avversario per carpirne qualche segreto. Gli scacchisti Messina e Scariolo quali mosse segrete avranno preparato per il match di questa sera? Lo scopriremo alle 20:30. LEGGI TUTTO

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    Nba Finals, Wiggins porta i Warriors al match-point: Boston ko

    SAN FRANCISCO (Stati Uniti) – I Golden State Warriors fanno loro la Gara 5 delle Nba Finals per 104-94 e si portano sul 3-2 contro i Boston Celtics. Mvp della partita l’ex Minnesota Timberwolves Andrew Wiggins da 26 punti e 13 rimbalzi, Steph Curry chiude con 16 punti mentre agli ospiti non è bastata la doppia doppia di Jayson Tatum (27 punti e 10 rimbalzi). I padroni di casa vanno negli spogliatoi su 51-39 ma gli ospiti reagiscono, 35-24 il parziale del terzo periodo e squadre che entrano sul 75-74 Warriors nell’ultimo quarto. Boston però perde smalto, tira 4/15 dal campo (con 4 palle perse) e i Warriors ne approfittano: Wiggins realizza 10 punti compresa la schiacciata del +15 (99-84) a 2′ dalla sirena finale, il parziale del 4° periodo recita 29-20 Golden State. Giovedì notte si torna in campo al TD Garden di Boston per Gara 6 dove i Celtics cercheranno di annullare il Match-Point Warriors ed allungare la serie a Gara 7. LEGGI TUTTO

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    Nba Finals, Wiggins trascina Golden State al match-point!

    SAN FRANCISCO (Stati Uniti) – I Golden State Warriors vincono 104-94 la Gara 5 delle Nba Finals e si guadagnano il primo match-point della serie sul 3-2 contro i Boston Celtics. Assoluto protagonista dell’incontro Andrew Wiggins da 26 punti e 13 rimbalzi. Match tirato perché dopo il primo allungo dei padroni di casa (51-39 all’intervallo), i Celtics reagiscono e con un super terzo periodo entrano negli ultimi 12 minuti sotto solo di un punto (75-74) causa tripla sulla sirena da centrocampo di Poole. Nell’ultima frazione, però, Boston perde smalto e i Warriors ne approfittano: Wiggins realizza 10 punti compresa la schiacciata del +15 (99-84) a 2′ dalla conclusione, il tutto con i Celtics che hanno tirato 4/15 dal campo nel periodo. Giovedì notte si torna in campo al TD Garden di Boston per Gara 6. LEGGI TUTTO