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    Bargnani: “Lo sport è salvezza”

    PESARO – Bargnani, è consapevole che il suo ritiro non è mai stato annunciato?? «Vero. Non ho fatto né un comunicato stampa, né la partita del cuore, ma non sto giocando altrimenti lo sapreste». Che fa oggi il Mago? «Mi dedico alla famiglia, ho un bambino di poco più di due anni e lavoro nel campo immobiliare e finanziario». Suo figlio ha già preso la palla da basket in mano? Se un giorno volesse giocare a basket, Bargnani sarebbe favorevole? «Il pallone lo conosce già, ma da me non avrà mai alcun tipo di pressione, è vitale solo che faccia sport, uno dei valori in questo mondo che ti tiene lontano da tante situazioni negative». Ai ragazzi che le chiederanno consigli al playground cosa dirà? «Dipende dove uno vuole arrivare, ogni traguardo ha il suo prezzo da pagare. Se vuoi arrivare in alto ci sono anche tanti aspetti della vita a cui devi rinunciare». Quali sono stati i suoi? «Per dedicarti così tanto a uno sport, devi sacrificare i legami, le amicizie, fette di infanzia ed adolescenza, feste, gite scolastiche, ricordi che non avrai… ma il traguardo che stai inseguendo ti fa sopportare tutto». Un romano che non ha mai giocato a Roma: è un rimpianto? «Ci ho giocato, ma in B2. Non è dipeso da me, però: la Virtus mi propose di andare in prestito a Rieti. La scelta, perciò, fu tra la Benetton Treviso e la Mens Sana Siena. Dopo aver visto la Ghirada, non ebbi il minimo dubbio, era all’avanguardia già vent’anni fa. E poi c’erano Gherardini e Messina. Fu una decisione azzeccata, da lì spiccai il volo per l’Nba». La capitale italiana non ha più il basket in serie A: sensazioni? «Una situazione grottesca. Quand’ero ragazzino al PalaEur c’erano migliaia di persone e campioni con un effetto mediatico incredibile sulla città come Myers. Passare da quell’apoteosi lì a questo deserto è tristissimo, soprattutto per i ragazzi di oggi che non hanno quelle emozioni». A proposito di campioni, che effetto le fa rivedere Gallinari in maglia azzurra? «Ammiro la sua tenacia, ricominciare ogni volta dopo tutti gli infortuni che ha avuto significa avere un grande cuore. E nessuno può capirlo meglio di me, visto che ne ho subìti tanti: dopo essere stati fuori dei mesi ripartire da zero è tosta, ti svuota». È questa la ragione per cui ha smesso? «È un mix di fattori, ma questo pesa. Nelle ultime cinque stagioni ho saltato più partite di quelle che ho giocato. Poi nella vita le cose cambiano: motivazioni, interessi, dinamiche». Quindi vedere Belinelli che a 38 anni ancora si sbatte le sembra folle? «No, la sua passione gli brucia dentro come quando aveva 18 anni. Lo posso testimoniare, ci vediamo spesso, dato che abitiamo entrambi a Bologna». Poz coach della Nazionale ha rivoluzionato il ruolo del ct? «Al di là delle questioni tecniche su cui non mi addentro, ha delle caratteristiche atipiche che altri non hanno in un contesto come quello della Nazionale dove i giocatori arrivano stanchi dalla stagione e trovano un clima più leggero che aiuta. Infatti tutti lo adorano».
    Che rapporto ha con i social? «Inesistente. Richiede di fare cose che odio come condividere i momenti privati, della vita personale. Oggi fa parte del lavoro di uno sportivo, ma io proprio non sono capace, è come avere una telecamera in casa…». Chi sono gli amici veri rimasti dal mondo della palla a spicchi? «Dall’America pochi: Shane Larkin, che poi ho ritrovato al Baskonia, Turkoglu che mi ha anche invitato a Istanbul. In Italia a parte Beli e Gallo, Mordente e Soragna con cui sono rimasto legato dai tempi di Treviso. Teo è il mio best friend». Segue ancora l’Nba e si aspettava Boston campione? «Certo, i playoff Nba sono sempre uno spettacolo. Non faccio mai pronostici, ma trovo interessante che ultimamente stiano vincendo sempre squadre diverse: non accadeva da molto e aumenta l’imprevedibilità della lega». LeBron James giocherà col figlio: una favola? «Effetto stranissimo. Quando LeBron è entrato nella lega era proprio un’altra epoca eppure a distanza di un quarto di secolo ancora domina. Forse un giorno ci rivelerà il suo segreto». Lui è un marziano, lei è il Mago: chi le appiccicò questo soprannome? «Pittis. Ma non ha niente a che fare con quello che facevo sul campo. Un giorno sotto la doccia mi disse: lo sai che hai un cognome da mago? Poteva andare peggio, no?». LEGGI TUTTO

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    Italia-Lituania diretta basket: segui la semifinale del Preolimpico LIVE

    ITALIA-LITUANIA 0-0 LIVE 1st

    21:40
    Italia, allarme rientrato per Gallinari
    L’ex Olimpia Milano aveva lasciato anzitempo il parquet nel match con Porto Rico dopo aver rimediato una botta al ginocchio. A seguito degli esami strumentali effettuati, è emerso un leggero trauma al ginocchio destro che non impedirà però al ‘Gallo’ di essere a disposizione di Pozzecco per la sfida da dentro o fuori con la Lituania.

    21:33
    Lituania, la stella Sabonis fa paura
    Privi di Jonas Valanciunas, assente per questioni legate al suo contratto in Nba (ha firmato da pochi giorni un contratto triennale da 30 milioni di dollari con i Washington Wizards), i lituani si affideranno alla stella più luminosa, Domantas Sabonis e Marius Grigonis, fresco campione d’Europa con il Panathinaikos in Eurolega: il figlio di Arvydas (ex fuoriclasse di Zalgiris Kaunas e Real Madrid) e il classe 1994 sono rispettivamente il terzo e quarto marcatore del torneo Preolimpico con 17 e 19.5 punti di media, alle spalle del messicano Ibarra e il portoricano Thompson Jr. (entrambi top scorer a quota 20).

    21:27
    Lituania, il cammino al Preolimpico
    I ragazzi del ct Kazys Maksvytis hanno chiuso al primo posto il girone D2, frutto di due vittorie sofferte con Messico (96-84) e Costa d’Avorio (97-93).

    21:22
    Italia, il cammino degli azzurri al torneo Preolimpico
    I ragazzi di Gianmarco Pozzecco hanno concluso al secondo posto il girone D2 frutto di una schiacciante vittoria contro il Bahrain (114-53) e della pesante sconfitta con i padroni di casa di Porto Rico (80-69) che, di fatto, ha anticipato la sfida alla Lituania in semifinale.

    21:16
    Italia, incubo Lituania per gli azzurri
    La nazionale baltica è una delle bestie nere dell’Italbasket: in 31 incroci, sono state solo 12 le vittorie italiane, tra le quali spicca l’indimenticabile semifinale olimpica del 2004: 100-91 per la squadra di coach Recalcati all’Oaka di Atene (Pozzecco a referto con 17 punti in 21 minuti). La Lituania ha sempre reso la vita complicata alla selezione azzurra, che ha perso 9 gare su 9 contro i lituani agli Europei a partire dal 1937, primo incrocio di sempre tra le due nazionali, nel torneo continentale in Lettonia (22-20). L’ultima vittoria dell’Italia risale al novembre 2018: a Brescia gli azzurri vinsero 70-65 il match del PalaLeonessa, valido per le qualificazioni al Mondiale cinese del 2019.

    21:08
    Italia, Pozzecco ci crede: “Lituania? Siamo qui per competere”
    Le parole del ct azzurro in vista del decisivo impegno contro la Lituania al Preolimpico: “I tornei come questi riservano sempre grandi sorprese. Abbiamo visto in questi giorni risultati che non hanno rispettato il pronostico iniziale ma non c’è da stupirsi, il basket sta andando in questa direzione e ormai sono tante le nazionali attrezzate ad alto livello. Lituania? Ci attende una partita tosta e complicata ma allo stesso tempo stimolante. Siamo stati competitivi contro il Porto Rico e vogliamo esserlo anche con la Lituania. Siamo qui per competere e lo faremo fino alla fine”.

    21:01
    Italia, i convocati di Pozzecco per il Preolimpico
    La lista degli azzurri convocati dal ct per la rincorsa al pass olimpico: Spissu, Mannion, Abass, Tonut, Gallinari, Melli, Ricci, Bortolani, Caruso, Polonara, Pajola, Petrucelli.

    21:00
    Italia-Lituania, dove vederla in tv e streaming
    La semifinale del Preolimpico tra Italia e Lituania è in programma alle 22 ora italiana e sarà visibile in diretta tv su Sky Sport Max (canale 205) e in diretta streaming su SkyGo, Dazn e Now e DAZN. 

    San Juan, Porto Rico LEGGI TUTTO

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    Italia, la semifinale più dura con la Lituania: chi perde non va alle Olimpiadi

    Alvarado in stato di grazia
    Poi, un secondo tempo a subire il moto ondoso di Porto Rico. Che ha alzato ancora il ritmo e aumentato presenza fisica in difesa. Lì l’Italia ha smarrito la mira e anche un po’ di pazienza, subendo in conseguenza di tiri scentrati e/o affrettati la transizione del duo Alvarado e Waters. Dopodiché anche la difesa ha cominciato a perdere i tagli e la mobilità del lungo Convitt IV. La spallata definitiva è arrivata da Alvarado in stato di grazia. Uno che nella Nba si è conquistato un ruolo importante a New Orleans grazie all’inarrestabile spirito agonistico, alla fiducia oltre i limiti evidenti di un fisico in apparenza normale. Alvarado ha cominciato a segnare da 3 e non ha più smesso (7-10). E l’Italia ha provato la grande paura per una scivolata con annesso dolore al ginocchio per Gallinari. Ogni volta che si associa la parola ginocchio al Gallo, la paura schiaccia tutti.
    Italia migliore quando è spalle al muro
    Ancor più vedendolo uscire con l’arto coperto dal ghiaccio. Invece il Gallo ci sarà. Gli esami medici hanno evidenziato un leggero trauma al ginocchio destro. E la Lituania non la metterà sulla corsa e sul ritmo per prosciugare le energie azzurre come invece fatto da Portorico. Certo, occorre trovare la mira da tre, affidarsi alla creatività di alcuni (Mannion) alla difesa di aiuti reciproci contro i lunghi della Lituania che in mezzo ha l’All Star figlio d’arte Domantas Sabonis e intorno una serie di giocatori di Eurolega. La storia dice che spalle al muro scatta l’Italia migliore: basti pensare al Preolimpico 2021 a Belgrado, ma anche all’Europeo 2003 in Svezia, alla Bosnia nella prima fase dell’Euro dorato 1999. Per citare tre esempi.
    Però se Porto Rico ha vinto dopo 61 anni contro l’Italia, gli azzurri non battono Lietuva in una gara chiave dal 100-91 della semifinale olimpica ad Atene 2004. Il Poz c’era: “Abbiamo visto risultati contro pronostico in questi giorni di Preolimpici. Ma non c’è da sorprendersi, il basket sta andando in questa direzione, aumentano le Nazionali attrezzate. Né sorprende Porto Rico, che è solo tre posizioni dietro noi nel ranking mondiale. Ci attende una partita tosta e complicata ma allo stesso tempo stimolante. Siamo stati competitivi contro Porto Rico, anche se non abbiamo fatto girare la palla come al solito e in alcuni momenti abbiamo avuto un po’ troppa fretta sbagliando qualche tiro aperto. Vogliamo essere competitivi anche con i lituani. Fino alla fine”.
    Portorico-Italia 80-69
    PORTORICO – Waters 10 (2/6 2/8), Clavell 7 (2/4 1/5), Pineiro 8 (4/6 0/1), Romero 5 (2/4), Conditt IV 15 (7/8 0/1); Howard, Reed 3 (0/1 1/2), Alvarado 29 (3/5 7/10), Ford, Ortiz 3 (1/1 0/1), Toro; ne Thompson. CT Colon
    ITALIA – Spissu 9 (1/1 2/6), Tonut 6 (3/5 0/2), Petrucelli 2 (1/2 0/2), Polonara 3 (1/2 da 3), Melli 7 (2/6 0/3), Mannion 11 (2/5 2/6), Abass 8 (1/2 2/5), Gallinari 14 (5/7 0/1), Ricci 7 (1/4 1/2), Pajola 2 (1/1 0/1); ne Bortolani, Caruso. CT Pozzecco
    Arbitri: Rosso (Fra), Bartel (Uru), Peralta (Ecu)
    Note parziali: 15-14 35-40 57-57; da 2 P 21/36 I 17/33; da 3 P 11/28, I 8/30; liberi P 5/7, I 11/16. Rimbalzi P 40 (Ortiz 8), I 30 (Melli 11). Assist P 16 (Waters 12), I 22 (Spissu 5), perse P 18 (Alvarado 5) I 11 (Polonara 3), recuperi P 6 (Alvarado 3) I 10 (Spissu 3)
    La Lituania
    Sabato 6 luglio ore 22
    8 Sedekerskis 26 anni, ala, 2,06), 10 Tubelis (22, ac, 2,05), 11 Sabonis (28, c, 2,11); 13 Jokubaitis (23, pg, 1,94), 19 Kuzmminskas (34, a, 2,05), 20 Motiejunas (33, c, 2,13); 33 Dimsa (30, g, 1,96); 40 Grigonis (30, g, 1,98); 43 Lekavicius (30, pg, 1,84); 51 Butkevicius (32, a, 1,96); 91 Sirvydis (24, s, 2,04); 92 Ulanovas (32, a, 1,98). CT Maksvytis LEGGI TUTTO

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    Napoli Basket, arrivano Tomas Woldetensae e Deane Williams

    Tomas Woldetensae

    La Generazione Vincente Napoli Basket comunica di aver sottoscritto un accordo biennale, con facoltà di uscita bilaterale al termine della prima stagione con Tomas Woldetensae, guardia/ala bolognese classe 1998 di 196 cm.

    Tomas inizia a farsi conoscere a livello nazionale nel settore giovanile della BSL San Lazzaro. Nel 2016 si trasferisce negli USA, in Florida, dove frequenta la Victory Rock High School, mentre nel 2018 approda al Junior College ad Indian Hills dove viene nominato POY della sua conference (ICCAC) e dove viene incluso nella First Team All-American della NJCAA. Il valore delle sue prestazioni non passa inosservato, tanto che Woldetensae riceve la chiamata dei campioni NCAA in carica, i Virginia Cavaliers, formazione con la quale si mette in mostra grazie ad ottime percentuali al tiro (39.4% da 3 e 43.2% da 2).

    Nella stagione 2021-22 torna in Italia in A2 a Chieti, squadra con la quale mette a referto 8.5 punti, 3.5 rimbalzi ed 1 assist di media a partita, prima di trasferirsi a Varese. Woldetensae con la Pallacanestro Varese gioca da protagonista in tre stagioni 68 gare realizzando nelle prime due la media di 9.8 e 9.5 punti a partita, mentre in quella appena trascorsa ha messo a segno 4.9 punti di media a gara.

    La sua esplosione lo ha portato nel 2022 ad essere convocato nella Nazionale Italiana dove ha raccolto 8 presenze realizzando 19 punti e giocando anche le gare di qualificazione ai mondiali 2023.

    Dichiarazioni Pedro Llompart, Responsabile Area Tecnica Sportiva Generazione Vincente Napoli Basket:”Con Tomas aggiungiamo al nostro Roster un giocatore italiano di grande qualità, che ha la capacità di giocare in diverse posizioni. Pensiamo che attualmente sia già un buon giocatore, e che abbia per il futuro ancora ampi margini di crescita. Inoltre è ormai stabilmente convocato tra i 20 giocatori della Nazionale Italiana. Senza dubbio Woldetensae ci aiuterà a fare uno step in più, siamo contenti di avere Tomas al Napoli Basket. Un grosso in bocca al lupo!”

    Dichiarazioni Tomas Woldetensae:”Vorrei salutare tutti i tifosi partenopei. Sono molto entusiasta di iniziare questa nuova avventura. I colori sono nuovi, ma la voglia di vincere è la stessa. Forza Napoli!”

    Deane Alexander Williams

    La Generazione Vincente Napoli Basket comunica di aver sottoscritto un accordo annuale, con l’atleta britannico Deane Alexander Williams. L’ala piccola-ala forte di 203 cm, è nato nel 1996 a Bath in Inghilterra. Inizia la propria carriera nel proprio paese con i Bristol Flyers. Prosegue nella NCAA il suo percorso all’Augusta University Jaguars giocando quattro stagioni dal 2015 al 2019. La sua prima esperienza in Europa è in Islanda, dove gioca con la squadra dei Keflavik.

    Nella stagione 2021-22, Williams si trasferisce in Francia nel Saint-Quentin. Disputa gli ultimi due campionati in Germania. Nella stagione 2022-23 con il Telekom Bonn raggiunge la media di 5.8 punti a partita in campionato, e trionfa in Europa con la sua squadra vincendo e giocando da protagonista la Basketball Champions League dove disputa 17 partite con la media di 5.0 punti a gara. Nell’ultima stagione ha giocato con l’EWE Oldenburg chiudendo con la media di 6.9 punti a gara in campionato, e disputando anche la Basketball Champions League. Con la nazionale britannica ha disputato nel 2015 il campionato d’Europa under 20.

    Dichiarazione Pedro Llompart, Responsabile Area Tecnica Sportiva della Generazione Vincente Napoli Basket:”Deane è un giocatore molto importante per noi, potrà giocare sia da 3 che da 4. Due anni fa Williams ha vinto la Champions League con il Bonn in Germania, dunque è un giocatore che sa come vincere e come aiutare la squadra a farlo, e per noi è una qualità molto importante. Con lui inseriamo un giocatore capace di fare cose per se stesso, ma che aiuta tanto la squadra, con grande capacità difensiva, e con gioco verticale. È pronto sempre a fare ciò che l’allenatore chiede, senza dubbio un giocatore perfetto per Coach Milicic.”

    Dichiarazione di Deane Alexander Williams:”È un grande piacere far parte di questo club. Non vedo davvero l’ora di incontrare i miei nuovi compagni di squadra, lo staff tecnico, e tutti i componenti della società del Napoli Basket. Non vedo l’ora di iniziare la stagione, di avere il supporto dei nostri tifosi, e di competere per il campionato in questa stagione!” LEGGI TUTTO

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    Italia, Pozzecco: “Le difficoltà non ci spaventano”

    Poco meno di vent’anni fa, manca qualche giorno, Gianmarco Pozzecco si metteva al collo l’argento olimpico conquistato ad Atene in una entusiasmante cavalcata vissuta da giocatore. Allora era lo scavezzacollo del parquet, capace di irridere Allan Iverson. Oggi ha i capelli imbiancati ed è il coach dell’Italbaksket che vuole staccare il pass per i Giochi di Parigi. 
    Pozzecco, prima delle partite lei non dorme molto. Sogna la passerella della cerimonia d’apertura in quelle poche ore di sonno? «Non ricordo i sogni, ma posso dire che ci proveremo. Vogliamo arrivare fino in fondo. Senza crearci alibi legati a qualche assenza perché, come ha detto Gallinari, non serve a niente guardare indietro. Ci tengo ad andare alle Olimpiadi. Non tanto per me, ma per i miei ragazzi. Sono meravigliosi, non mi stanco di ripeterlo».  E loro in ogni intervista la ripagano con la stessa moneta, parlando di lei come di un coach unico. «Nella mia professione si dice che esistano due ruoli. Uno è quello di chi pensa che tutto passi per la tattica. Per carità, importantissima ma, almeno per me, mai come mettere ogni giocatore nelle migliori condizioni possibili di scendere sul parquet. Però non voglio parlare troppo di me, perché mi sembra di mancare di rispetto a loro, i veri protagonisti».  C’è da superare intanto il primo vero ostacolo: i padroni di casa di Portorico. «Facciamo un passo indietro. Il Bahrain lo abbiamo domato senza troppa fatica. Però io volevo già delle risposte. Abbiamo avuto poco tempo per prepararci. Non mi era mai successo in azzurro di fare i conti con questa variabile. Venivamo da una grande partita vinta contro la Spagna e il rischio di non fare una bella figura c’era. Mandata via la tensione, però, abbiamo giocato un buon basket, difendendo e passando bene. C’è impegno e attaccamento alla maglia, alla Nazionale in ognuno dei miei giocatori».  Ora però contro Portorico si farà sul serio. «Sono un’ottima squadra, più forte di quella incontrata agli ultimi Mondiali quando abbiamo vinto faticando. C’è Alvarado, uno che la NBA la gioca per davvero, e poi Clavel, atleta completo che apprezzo molto e che a Manila era assente. In più avranno l’apporto del pubblico di casa. Impegno difficile. Ma sarà solo il primo passo per provare ad andare a Parigi. Portorico, noi, Lituania e Messico. Le difficoltà non ci spaventano».  Con un Gallinari in più. «Lo conosco da quando era bambino. Nel 1993 ho giocato a Livorno con il papà Vittorio. Aveva cinque anni. Il tempo poi è passato ed abbiamo fatto una vacanza insieme a Formentera. Quando si è rotto il ginocchio in azzurro, mentre preparavamo l’Europeo, ho sofferto anch’io. Lui ha un carattere di ferro e ha guardato subito avanti. Ci ho fatto una chiacchierata a Milano per capire se voleva esserci in questa avventura e non ho avuto dubbi. Danilo, che arriva da una stagione tormentata a livello fisico, potrà essere molto utile a noi. E noi utili a lui. Perché alla Nazionale dai tanto ma l’azzurro ti restituisce forza e fiducia».  Comunque vada, sarà confermato alla guida dell’Italbasket. Lo ha detto il presidente Petrucci «Il presidente mi vuole bene e io gliene voglio. Se mi riconfermerà non è perché gli sono simpatico, ma per la fiducia che ha nell’allenatore. Se sarà così, scusate, me lo sarò meritato».  Così come si è meritato l’esonero a Villeurbanne? «In Francia non ho sprecato tempo. È stata un’esperienza alla fine negativa, ma che mi ha arricchito. La rifarei quella scelta anche se un insegnamento assoluto lo ho avuto: non accetterò mai più di entrare a stagione in corso».  Pozzecco lo sa che lei sprizza una forza e una fiducia contagiose? «Sono fatto così. Nel 1993 mi sono rotto il ginocchio ma invece di imprecare alla sfortuna ho abbassato la testa per tornare a giocare. Credo nel lavoro. In azzurro ho al fianco uno staff pazzesco. Casalone, Fucà, Fois, Poeta. C’è tutto. Chi allena in Eurolega, chi in NBA, chi in Serie A. E in preparazione abbiamo allargato il gruppo con la presenza di grandi coach che hanno arricchito la nostra esperienza. Gli allenatori italiani, l’ho già detto, valgono tanto. Il problema è che troppo spesso non sono loro al centro dei progetti dei club. Troppi stranieri. Meritiamo, parlo di categoria, più considerazione».  LEGGI TUTTO

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    Italia-Bahrain diretta preolimpico: segui il basket LIVE

    21:36
    Le parole di Pozzecco prima del Bahrain
    Il ct azzurro Gianmarco Pozzecco, in carica dal 2022, ha parlato così prima della sfida d’esordio contro Bahrain: «Le regole nel nostro gruppo sono poche e molto chiare. Prima di tutto, la tolleranza. Solo aiutandosi l’uno con l’altro si riescono a superare le difficoltà andando oltre i propri limiti. Nonostante il roster sia molto diverso da quello dello scorso anno, la squadra ha capito l’importanza di togliersi qualcosa a livello individuale per metterlo a disposizione del collettivo. Bahrain, Portorico e le altre squadre che eventualmente seguiranno sono parte di un percorso che desideriamo seguire passo dopo passo con la consapevolezza che ciò che abbiamo costruito ci servirà per affrontare gli ostacoli e provare a meritarci un traguardo storico»

    21:33
    I convocati di Pozzecco per il preolimpico
    Ecco la lista degli azzurri convocati da Pozzecco per la rincorsa al pass olimpico: Spissu, Mannion, Abass, Tonut, Gallinari, Melli, Ricci, Bortolani, Caruso, Polonara, Pajola, Petrucelli

    21:22
    Italia-Bahrain, dove vederla in tv
    Oltre che in diretta testuale sul nostro sito, la partita sarà trasmessa in diretta su Dazn e Sky Sport Arena (e in streaming su Now) a partire dalle ore 23.30

    21:06
    Il cammino dell’Italia al preolimpico
    Gli azzurri esordiranno stasera contro Bahrain alle ore 23.30. Venerdì poi se la vedranno contro Portorico (ore 2.30). La possibile semifinale è prevista per sabato (ore 22 o ore 1), la finale è in programma domenica alle 24

    20:59
    Come funziona il torneo preolimpico a San Juan
    L’Italia è stata inserita nel Gruppo B insieme a Bahrain e Portorico. Nel Gruppo A, invece, ci sono Messico, Lituania e Costa d’Avorio. Le prime due squadre di ogni girone vanno alle semifinali. Chi vincerà le due semifinali si affronterà poi nella finale. Chi vincerà il torneo otterrà il pass per partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024.

    20:49
    Cosa temere del Bahrain?
    L’Italia dovrà tenere gli occhi belli aperti contro una Nazionale mai affrontata in precedenza. Oltre all’ala Chism, c’è da controllare Muamil Ameer Hamooda, un altro nazionale molto pericoloso e con una buona dose di esperienza. L’allenatore è Jad El Hajj, sulla panchina del Libano al Mondiale nelle Filippine

    20:45
    Le insidie del Bahrain
    C’è un nome da tenere sotto osservazione: lo statunitense naturalizzato Wayne Devon Chism. E’ l’ala del Bahrain ed è l’avversario più pericoloso della Nazionale che sfiderà l’Italia di Pozzecco.Nato a Jackson, nel Tennessee, è un giramondo miglior marcatore del Bahrain nelle prime due gare di qualificazione alla FIBA Asia Cup 2025

    San Juan, Portorico LEGGI TUTTO