La vera e propria caduta degli dei,quella che subito l’Italia di Chicco Blengini contro una Serbia stellare:nulla può una squadra immobilizzata e tesa come quella che abbiamo visto a Torino.Un esordio in final six deludente: poca testa,e sappiamo quanto la positività psicologica faccia la differenza durante questo tipo di match in cui in precedenza l’Italia aveva dato spettacolo, rimontando e prendendosi punto dopo punto la vittoria.Questa volta però mancava qualcosa: sarà stata la difesa sguarnita ,i muri di Anzani che non hanno potuto nulla,la recezione che soffre parecchio e Juantorena praticamente assente non è stato in grado di dare un contributo sostanziale alla squadra.Abituati alle “cannonate” dello zar ,rimaniamo delusi data la prestazione tutt’altro che convincente alla battuta.Giannelli sembra l’unico in partita,bene anche Mazzone che tenta di tirare su il morale della squadra.Colaci praticamente solo.Un primo set ,costruito chirurgicamente sul servizio, vola via in poco tempo ,ma abituati a vedere l’Italia risorgere dalla ceneri dei primi parziali delle precedenti partite,siamo fiduciosi e guardiamo al secondo set con la voglia di rispondere a tono alla Serbia che poi si dimostrerà inarrestabile ,aiutata anche da una buona dose di fortuna regalata dalla rete,dichirata peggior nemica dell’Italia durante il match.parecchi infatti, servizi rimasti nella nostra metà campo,ma soprattutto le invasioni dei nostri giocatori,che si lasciano un po’ andare al fato contro cui non si può remare contro.Anche questo set va alla Serbia e nonostante ciò si avverte una crescita nel gioco degli azzurri che cominciano a murare bene.
Il terzo set è l’unica chance dell’Italia per potersi tenere aggrappata alla partita.L’ingresso di Maruotti dá più stabilità alla ricezione ,ma la Serbia risponde punto a punto per poi passare in vantaggio.Manca continuità e soluzioni decisive per far sì che avvenga la svolta.Continuiamo a subire e finalmente finisce lo strazio che attenagliava gli azzurri :un 3-0 secco .Una partita sicuramente da dimenticare : troppe possibilità lasciate ai serbi,sbalordisce anche Ivović con 5 ace e il gigante Atanasijević sotterra il nostro zar.Per lui 90% di azioni positive.Per non parlare poi della difesa che è stata la parola chiave del match ,se per l’Italia è stata un punto debole di certo i serbi non possono dire lo stesso:hanno commesso l’impossbile difendendo tutto quello che c’era da difendere.Gioco di squadra formidabile,in grado di scovare i punti deboli dell’Italia che questa sera è stata troppo scoperta di fronte all’ermetica Serbia.
Ricuciamo le ferite per la sfida di venerdì contro la Polonia che sarà decisiva per consentire agli azzurri di continuare il mondiale,quindi accedere ai quarti .Attendiamo con ansia anche i risultati di Serbia -Polonia,match che si disputerà oggi.I serbi ci farebbero un bel regalo vincendo,ma i nostri temuti nemici hanno già perso ai gironi con un netto 3-0.
L’italia ha bisogno di ripartire con il piede giusto da una sconfitta così pesante come questa, ma sappiamo che i veri azzurri possono fare molto di più ,quindi possiamo dormire tranquilli,o quasi,nella speranza che la prossima partita sia affrontata con un atteggiamento diverso da quello di oggi.Perdere non è mai facile,ma non sarebbe nemmeno facile vedere un’Italia che ha dimostrato tanto ,perdersi in un bicchier d’acqua.