Federer, clamorosa eliminazione agli Us Open. Imprevista, ma non imprevedibile. La sconfitta di Roger Federer agli ottavi di finale a Flushing Meadows contro John Millman scuote il mondo del tennis. Una sorpresa, che però ha le sue radici nelle partite precedenti. Lo svizzero nei primi turni aveva mostrato un certo disappunto per il suo modo di giocare a New York. Inoltre Federer si era lamentato molto dei campi da gioco, troppo lenti a suo parere. La vittoria contro Kyrgios, durante il quale ha tirato fuori uno dei suoi colpi memorabili, sembrava aver restituito una Federer ad alti livelli. Non è stato così. Il fenomeno di Basilea è stato sconfitto agli Us Open da un giocatore fuori dalla top 50. Pensare che al posto di Millman poteva esserci Fabio Fognini, sconfitto proprio dall’australiano al secondo turno.
Una stagione che va chiudendosi per Federer senza troppa gloria. Lo svizzero ha vinto l’Australian Open a gennaio, non ha partecipato al Roland Garros e poi è stato eliminato ai quarti di finale a Wimbledon e agli ottavi degli Us Open. A 37 anni compiuti lo svizzero non sembra più in grado di competere sulla distanza dei tre set su cinque. Altre volte c’è stata l’impressione che Federer fosse sull’orlo del ritiro, ma il linguaggio del suo corpo a New York ha tradito una grande insoddisfazione. Uno come lui deve essere in grado di competere per vincere, altrimenti non ha senso partecipare per essere sconfitti contro un Millman qualsiasi. Proprio no.
Federer, quale futuro per lo svizzero?
Immaginiamo che dopo la deludente campagna americana Federer si concederà un periodo di riposo. E di riflessione. Lo svizzero deve programmare bene il finale di stagione, per cercare di arrivare in grandi condizione al Master fine anno. Questo resta l’appuntamento principale per lui nei prossimi mesi. Poi ci sarà il tempo delle riflessioni e delle domande. Federer deve chiedere quanto può ancora spremere dal suo fisico e dalla sua testa. Dopo quasi 20 anni ad altissimi livelli nel circuito Atp è normale fermarsi a riflettere.
Federer è un atleta integro, su questo non c’è dubbio. Confrontarsi con gente che ha 10-15 anni meno di lui non è affatto semplice. Nadal e Djokovic sono ancora al top, ma entrambi hanno avuto lunghi periodo di stop per recuperare da vari acciacchi. Federer è stato sempre lì, sul pezzo. A lottare, a vincere e qualche volta a perdere. Il mondo del tennis avrà sempre bisogno di un eroe come il fenomeno di Basilea. Resta da capire quanto Federer sia ancora Superman e quanto sia Clark Kent. Ne sapremo di più nei prossimi mesi. Intanto nella notte è stata eliminata anche Maria Sharapova. Lei non è più al top da diverso tempo. Anche per la bella russa, a 32 anni, è arrivato forse il momento di riflettere bene su cosa fare nel prossimo futuro. Il tempo, purtroppo, è un avversario contro il quale alla fine si perde sempre. E questo vale per tutti. Anche per i supereroi della racchetta.