– Coach Piero Bucchi, con quale spirito si appresta ad affrontare la nuova stagione alla guida della Virtus Roma? Che tipi di obiettivi si pone, a livello personale e di squadra?
– Affronto una nuova sfida in una città importante e con una Società blasonata, siamo consapevoli dell’aspettativa che ci sarà sul nuovo campionato. Cercheremo di fare una grande annata, con entusiasmo, coscienti del buon lavoro fatto dal management in estate per costruire una squadra competitiva.
– In sede di mercato è soddisfatto delle scelte fatte? Quali sono i principali aspetti sui quali si concentrerà in fase di preparazione?
– È un gruppo parzialmente nuovo, ci sono tre confermati della passata stagione, comunque sia credo che formare il gruppo e creare unità di intenti siano gli obiettivi principali in questa prima fase. Sicuramente la campagna acquisti è stata importante, la Società ha lavorato bene per costruire un roster di livello. Sarà un’annata importante anche fuori dal campo, la Società è organizzata in modo nuovo e strutturato, con competenze e strumenti per dare un nuovo slancio al futuro della Virtus. Ci aspetta un campionato duro, tante squadre hanno investito, sono arrivati giocatori importanti. Ma siamo pronti alla sfida e ad un torneo da protagonisti.
– La coppia Usa sulla carta è una delle più competitive dell’intera Serie A2. Sia Nic Moore che Henry Sims provengono dalla Serie A e hanno esperienze importanti alle spalle. Che tipo di impatto crede possano avere nel nuovo campionato?
– Sono giocatori con qualità, che hanno già dimostrato il loro valore nel massimo campionato. Sono anche due bravi ragazzi dal punto di vista umano, sarà importante che affrontino il nuovo torneo con umiltà e con il giusto approccio. Sono convinto che avere la giusta mentalità sia alla base di un buon lavoro.
– Tra i nuovi arrivi Andrea Saccaggi e Marco Santiangeli, già con diversi anni di esperienza in A2. Stessa cosa per Daniele Sandri, alla terza esperienza in maglia Virtus… In che modo potranno integrarsi nella giusta maniera con i confermati Landi, Chessa e Baldasso?
– Abbiamo parlato prima degli americani e del loro impatto su questo torneo, ma credo che il gruppo degli italiani sia anch’esso notevolmente importante per la buona riuscita di una stagione. Vorrei sottolineare l’importanza di Landi, Chessa e Baldasso nella parte conclusiva dello scorso campionato e la qualità del loro lavoro, che potranno trasferire ai nuovi. In generale il gruppo italiano è composto da ragazzi che hanno dimostrato voglia di fare e credo ci possano dare la giusta mentalità, la giusta spinta e incanalare la stagione nel verso corretto. Dal punto di vista emozionale potranno avere un contributo decisamente importante. L’inserimento dei nuovi sarà fondamentale nella fusione con i confermati; ad esempio Sandri conosce già l’ambiente e alcuni dei suoi compagni e da questo punto di vista penso possa essere facilitato.
– Cosa si aspetta da Amar Alibegovic? Che tipo di lavoro pensa di poter svolgere con lui? Pensa che possa avere un buon impatto in Serie A2?
– Dovrà calarsi nella realtà europea, in tal senso è stato importante il lavoro svolto con la Nazionale bosniaca: può ricoprire due ruoli, sia 4 che 5, ha qualità tecniche e morali di alto livello, ha buon tiro da fuori. Penso che abbia tutte le carte per poter avere un futuro roseo.
– Altra grande novità della stagione è rappresentata dal ritorno al PalaLottomatica, impianto storico e tra i più importanti d’Italia. Pensa che giocare in un nuovo impianto possa darvi una spinta particolare per la stagione?
– Il ritorno al PalaLottomatica è un’aggiunta importante per la Società. Spero possa essere un fattore di aggregazione per il pubblico, poter giocare in un impianto così bello ed emozionante. Sarà bello giocare in un impianto del genere, spero che i tifosi possano venire numerosi alle nostre gare.
– Visto il mercato, quali sono le squadre che alla vigilia dell’inizio della stagione si candidano ad un ruolo da protagoniste? Crede che le 3 promozioni, 2 delle quali dirette, possano portare ad un andamento differente del torneo rispetto alle ultime stagioni?
– Ci sono tantissime squadre di alto livello, pronte per un campionato da protagoniste. Credo che la possibilità di conquistare 3 promozioni abbia spinto numerose Società a fare investimenti di un certo tipo. Nell’analisi del prossimo torneo bisogna considerare anche le 5 retrocessioni, che porterà ad avere un campionato schiacciato e compatto. Si dovrà stare attenti, ci vorrà freddezza e solidità mentale per affrontare il nuovo campionato, consapevoli che il margine di errore sarà fortemente ridotto, e basteranno alcune sconfitte per essere risucchiati nelle zone pericolose della classifica. Ogni gara avrà una grande importanza, aldilà dei semplici 2 punti.
– A livello personale crede che le sue esperienze precedenti nel secondo campionato (tre promozioni in Serie A con Rimini nel 1997, Napoli nel 2002 e Brindisi nel 2012) le possano servire? Com’è cambiata la Serie A2 in questi anni?
– È sicuramente cambiata a livello di eleggibilità dei giocatori: ad esempio quando fui promosso con Napoli c’era la possibilità di schierare 5 stranieri, ai tempi di Brindisi si poteva contare anche su un giocatore comunitario, in aggiunta ai due ‘extra’. Ora, con 2 stranieri per squadra, l’apporto dei giocatori italiani ha assunto maggiore importanza ed è diventato fondamentale possedere un gruppo italiano valido. Tornando a noi, abbiamo lavorato proprio su questo, e credo di poter contare su buoni giocatori, in possesso di personalità, carattere e valori morali.