Alessandro Frosini, ex capitano della Virtus e ora DS a Reggio Emilia, è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.
Che acquisto è Alessandro Dalla Salda per la Virtus. Importante. E’ un perfezionista, lavora più di 12 ore al giorno, sa gestire i pieni poteri per dirigere una società così. È partito dal basso, ha fatto tutta la trafila, quando io giocavo era anche direttore sportivo e costruiva la squadra. Ha tutte le conoscenze. Ci vorrà un po’ di tempo, gli staff di lavoro crescono con il tempo, ma è un passo necessario. Senza una società forte alle spalle i risultati non arrivano, anche se hai grandi nomi.
Sulla squadra costruita. Un roster molto interessante. Lunghi non molto atletici ma che sanno giocare a basket, sanno come stare in campo e già questo non è poco. Esterni versatili, con un play, Taylor, a cui piace avere palla in mano e dirigere i compagni. Soprattutto un coach d’esperienza, conosce cosa fare per portare le sue squadre ad alto livello. Come tutti, avranno bisogno di tempo per creare gruppo e chimica.
Cosa serve col doppio impegno? Bisogna gestire carichi di lavoro e minutaggi, il massimo sarebbe avere un impiego singolo tra i 18 e i 24 minuti.
Obiettivi di Reggio e della Virtus? Noi partiamo per salvarci e vedere se viene qualcosa di più. La Virtus, per mercato e ambizione, deve avere l’obiettivo dei primi quattro posti. Dietro a Milano e Venezia c’è equilibrio.
Cosa farà Dalla Salda quando leggerà il pronostico? Gli scongiuri. Però sa che se vai a Bologna devi puntare in alto. Certo, già arrivare ai playoff sarebbe meglio dello scorso anno, già un buon risultato. Stare nelle prime 4 invece darebbe modo di fare uno step europeo, arrivare in Eurocup, più vicini all’Eurolega. Io lo auguro alla Virtus e ad Alessandro. Ha creduto per primo nelle mie possibilità fuori dal campo, posso solo ringraziarlo. Ovviamente sa che quando verrà non regaleremo niente.