Ultimo test match contro Modica vinto per 4 set a 0
A margine dell’amichevole contro Modica, il presidente Pino Carbone ha incontrato la stampa per condividere la sua visione e ribadire l’impegno della società nei confronti della città di Catania e del volley del Sud Italia.
“Mi sento onorato di rappresentare i colori di Catania in uno sport che non è di massa, ma che vive di passione e familiarità. Siamo qui non per usare Catania come vetrina o trampolino, ma perché crediamo in Catania, nelle sue potenzialità, nella sua gente e nella sua tradizione sportiva”.
Il presidente ha ricordato come la nuova gestione abbia raccolto un’eredità complessa, chiarendo i motivi che hanno portato alla riorganizzazione societaria.
“Abbiamo acquisito le azioni del club per salvare la categoria e garantire continuità. Non ci accontentiamo della Serie A2: vogliamo costruire, passo dopo passo, una realtà che riporti Catania nella massima serie del volley nazionale. E lo vogliamo fare qui, con il contributo e la partecipazione di tutti gli amici di Catania”.
Carbone non ha nascosto il proprio rammarico per la condotta del precedente presidente, precisando tuttavia di voler mantenere toni di rispetto nei confronti di chi ha condiviso, in passato, la stessa passione sportiva.
“Mi dispiace dirlo, ma devo essere sincero. Credevo di aver abbracciato una dirigenza animata dal nostro stesso spirito, invece, ho dovuto constatare che il vecchio presidente non ha compreso il gesto che abbiamo fatto. Il nostro intervento aveva un solo obiettivo: salvare la pallavolo, salvare una categoria, salvare anche la sua persona da conseguenze spiacevoli. Purtroppo, oggi, la sua totale assenza, soprattutto rispetto agli impegni con ex tesserati e collaboratori, dimostra che non ha voluto assumersi le proprie responsabilità”.
Il presidente ha aggiunto: “Non voglio più parlare di lui. Il rapporto si chiude qui, con un semplice saluto formale. Mi interessa invece ringraziare chi, con senso di responsabilità, sta lavorando ogni giorno per il futuro del club: Enzo Pulvirenti, Piero D’Angelo e tutti gli altri dirigenti che credono nel progetto e che meritano di essere valorizzati”.
Carbone ha poi voluto lanciare un messaggio chiaro al movimento pallavolistico nazionale.
“Catania non è una società di secondo livello. Non facciamo baratti né compromessi. Non svendiamo la nostra dignità sportiva. Noi rappresentiamo il Sud con orgoglio e vogliamo dimostrare che siamo all’altezza di qualunque piazza italiana, da Milano a Ravenna”.
Ampio spazio è stato dedicato al rapporto con il territorio e alla volontà di aprire la società alla città.
“Il volley Catania non è di Carbone. Il volley Catania è di Catania. Chi ama questo sport deve sentirsi parte di un progetto collettivo. Vogliamo costruire una comunità sportiva aperta, dialogante e trasparente. Le porte del PalaCatania saranno sempre aperte ai giovani e alle società del territorio. I ragazzi che praticano pallavolo entreranno gratis, così come chi accompagna un amico per scoprire questo sport”.
Infine, il presidente ha chiarito gli obiettivi a breve e medio termine.
“Noi siamo pronti, già dal prossimo mese, a trasferire stabilmente la squadra a Catania se ci saranno le condizioni. Se la città risponderà con entusiasmo, se il pubblico ci seguirà, se percepiremo che qui si può fare pallavolo di alto livello, resteremo a Catania in pianta stabile. Gli appartamenti che oggi ospitano gli atleti a Palmi saranno destinati alle ragazze della squadra femminile, e la squadra maschile verrà a Catania, dove deve essere”.
Carbone conclude con un invito all’unità: “Vogliamo rappresentare Catania e tutto il Sud. Non in contrapposizione al Nord, ma per far capire che anche qui ci sono professionalità, serietà e ambizione. Il nostro progetto è aperto, condiviso, radicato nel territorio. Catania è la Milano del Sud, e insieme possiamo riportare il grande volley dove merita”.
LA PARTITA CONTRO MODICA.
Ultimo test prima dell’inizio del campionato di Serie A2 previsto lunedì 20 ottobre alle 20.30 contro Macerata.
Gli uomini di Paolo Montagnani, in allenamento congiunto, hanno sfidato l’Avimecc Modica, formazione di Serie A3 vincendo 4 set a 0.
I PARZIALI. Primo time out sul 14 a 10 per Catania. Primo set in favore di Catania per 25 – 16. Più equilibrato il secondo set terminato sul 25 a 23 per Catania. Sempre a favore di Catania anche il terzo set concluso sul punteggio di 25 a 19. Fosse stata una gara di campionato sarebbe finita, ma negli allenamenti congiunti si giocano comunque 4 set. Grande equilibrio e qualche esperimento nell’ultimo parziale che, alla fine, viene vinto sempre da Catania per 25 a 23.
L’allenatore Paolo Montagnani “Devo dire che all’inizio ci siamo un po’ messi in difficoltà da soli, con qualche imprecisione in diversi settori del campo. Poi però la squadra si è sciolta, ha trovato ritmo e continuità. Oggi l’attenzione era rivolta in particolare a due o tre aspetti tecnici che, nel complesso, sono andati abbastanza bene. Mancano ancora sette-otto giorni all’esordio in campionato, quindi continueremo a lavorare per arrivare pronti. Non eravamo al cento per cento dal punto di vista fisico, alcuni giocatori stanno completando la preparazione, ma contiamo di averli in piena forma per la prima gara ufficiale. È un gruppo buono, serio, composto da ragazzi educati dentro e fuori dal campo. Hanno capito il sistema di gioco e lo stanno interpretando con impegno. Ora dobbiamo crescere su un aspetto fondamentale della pallavolo moderna: l’aggressività. Chi va in battuta deve essere deciso, chi attacca la palla alta deve farlo con determinazione. Serve più intensità, più coraggio”.
Le impressioni di Carmelo Gitto: “Stiamo lavorando tanto, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Queste amichevoli servono proprio per sistemare gli ultimi dettagli e mettere a punto i meccanismi di squadra. Secondo me la squadra c’è: ci stiamo conoscendo, ci stiamo muovendo bene e ci sono tutti i presupposti per partire nel modo giusto. Le aspettative sono semplici e concrete: vincere una partita alla volta, raggiungere la salvezza il prima possibile e poi vedere fin dove potremo arrivare, in base alla crescita e alla preparazione che riusciremo a consolidare nel corso del campionato. Non voglio fissare obiettivi troppo ambiziosi, preferisco pensare passo dopo passo, concentrandomi su ogni gara come se fosse la più importante”.