Pallavolo Supervolley torna con il numero di giugno e dedica la copertina a Kamil Rychlicki, l’opposto fresco campione d’Italia con Trento che per la prima volta si unisce alla nazionale italiana nell’estate che porta al Mondiale. Nato in Lussemburgo e arrivato in Superlega nel 2018, Rychlicki ha indossato quattro maglie in sette anni conquistando con Trento, Perugia e Civitanova tutto quello che si poteva vincere. Oggi è pronto ad entrare nel gruppo azzurro di De Giorgi in punta di piedi.
. Nelle Filippine gli azzurri dovranno difendere il titolo conquistato nel 2022 e la rivalità sportiva tra lui, Yuri Romanò e Alessandro Bovolenta è inevitabile. .
E per introdurre l’estate azzurra, sia maschile che femminile, chi meglio di Lorenzo Bernardi, miglior giocatore del secolo scorso e nello staff tecnico che ha guidato l’Italia femminile all’oro olimpico? . E poi uno sguardo al mondo femminile con l’intervista a Rebecca Piva, figlia d’arte. Entrambi giocatori di serie A, i genitori le hanno trasmesso il loro stesso Dna e lei, schiacciatrice a Busto, sogna di crescere ancora nel grande gruppo azzurro di Velasco. .
Ma la stagione di club si è appena conclusa e in un numero ancora più ricco, c’è spazio per rivivere lo scudetto dell’Itas Trentino, le due straordinarie vittorie di Champions League di Conegliano e Perugia e le promozioni maschili e femminili.
Imperdibili come sempre le rubriche. La novità del 2025 si chiama “Nello spogliatoio di Pallavolisti Brutti” e i ragazzi più seguiti del web stavolta ci raccontano le loro avventure alle final four di Champions League femminile. Carlotta Cambi vi stupisce con le sue risposte alle domande del questionario “Time out”, mentre nell’intervista doppia si confrontano i due pilastri delle nazionali azzurre, i liberi Monica De Gennaro e Fabio Balaso. E poi il nuovo spazio per parlare della pallavolo nel mondo. Con “Vollaround the world” si analizza la nazionale slovena insieme ad Alberto Giuliani e Fabio Soli.
Ma ad aprire le danze è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta tocca ad Ambra Sabatini, oro alle Paralimpiadi di Tokyo, rispondere alle sue domande.
(fonte: Pallavolo Supervolley)