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La SuperLega italiana con un mercato eccezionale, chiuso mercoledì scorso, ha completato la rimonta su Russia, Polonia e Brasile, confermandosi uno dei campionati al top mondiale.
Avremo di nuovo top player che giocheranno in Italia e una raccolta da record di vincitori di premi individuali nelle ultime edizioni di Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Il CR7 del volley si chiama Wilfredo Leon, compirà 25 anni tra otto giorni, è cubano ma dal 2019 vestirà la maglia della Polonia. Nelle ultime 4 annate ha schiacciato per lo Zenit Kazan che grazie anche alle sue prodezze s’è preso altrettante Champions. Meglio di CR7 nel Real: la Juve lo pagherà 31 milioni l’anno per provare a prendersi l’Europa. La stessa idea l’ha avuta Perugia, reduce dalla tripletta Scudetto-Coppa Italia-Supercoppa: il milione e 100 mila euro di ingaggio per WL9 è cifra record per uno sport con budget nemmeno paragonabili a quelli del calcio.
Anche Civitanova ha alzato l’asticella puntando sui cubani. Aveva già Juantorena, ha preso dal Sada il centrale Simon e il bomber Leal. E per un Ngapeth passato da Modena a Kazan, Trento s’è rinforzata con il serbo Lisinac e Verona con l’opposto francese Boyer. Avremo poi tre iraniani, argentini e tedeschi di ritorno. Con 7 azzurri al lavoro per i Mondiali che hanno cambiato maglia (su tutti Zaytsev, da Perugia a Modena, e Lanza, da Trento a Perugia) e movimenti clamorosi per stranieri che erano già da noi: scambio di registi Bruno-Christenson tra Modena e Civitanova, il libero Grebennikov dalla Lube a Trento.
Una rivoluzione in piena regola. Anche se, alla fine, le favorite restano le solite. Con Civitanova, però, che sulla carta sorpassa Perugia, Modena e Trento. Per le prime tre, un obiettivo a questo punto d’obbligo: riportare la Champions in Italia. Manca dal 2011 e, da quando abbiamo cominciato a vincerla nel 1980, non c’era mai stato un digiuno così lungo. Tolto Leon al Kazan, sperare si può. Modena ha ridato la panchina a Velasco, Perugia ha confermato Bernardi, Milano prova a crescere con Giani. Ma a firmare i punti decisivi dovranno pensarci Leon, Leal e Zaytsev. Li abbiamo tutti noi, adesso.
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