Il mondo dello sport è testimone di emozioni, lotta e una tensione che non si esaurisce mai. È proprio in quest’ambito che la tennista italiana Jasmine Paolini, numero 37 del ranking WTA, ha sapientemente dimostrato che il gap tra le prime classificate e le sfidanti può essere colmato con tenacia e strategia. Nel contesto del prestigioso “China Open”, ultimo WTA 1000 della stagione con un montepremi sostanzioso di 8.127.389 dollari, la tennista di Castelnuovo di Garfagnana ha fatto mostra della propria resistenza, talento e dell’arte del combattimento sul campo.
Nonostante la sconfitta, che si è concretizzata con il punteggio di 64 76(4) nei confronti di Aryna Sabalenka, regina del tennis mondiale, nel corso di un match durato un’ora e 37 minuti, Paolini ha offerto un’esibizione che testimonia il suo essere pronta a competere con le giocatrici di livello mondiale.
Ciò è ancor più evidente alla luce dell’ultima sfida tra le due tenniste al WTA 1000 di Indian Wells dell’anno scorso, nella quale Paolini ha avuto la meglio.
Il match al China Open si è sviluppato su diversi livelli di resistenza e pressione: nel primo set, Jasmine ha messo in mostra un servizio efficiente, mettendo Aryna sotto pressione e dando prova di un tennis solido e convincente. Un particolare momento di svolta è stato il decimo game, dove Sabalenka ha cambiato ritmo, diventando più aggressiva e guadagnandosi un set-point che, sfruttato da un doppio fallo di Paolini, si è tradotto in un 6-4 a suo favore.
Il secondo set ha visto un’iniziale mantenimento dell’equilibrio. Nonostante un intenso pressione di Sabalenka, che si è manifestato con un rovescio potente e tre palle-break consecutive nel quarto game, la toscana Paolini ha dimostrato una reazione pronta e decisa, con un immediato contro-break. Tuttavia, la partita ha visto alterne fortune per entrambe, con una Sabalenka che ha spesso peccato in termini di errori, ma che allo stesso tempo è riuscita a mantenere una certa pressione sull’italiana.
L’emozione e l’intensità non sono mancate nel prosieguo del match, dove, nonostante un vantaggio di Paolini di 5 a 3, Aryna ha recuperato terreno, portando il set alla al tie-break. Qui, la maggiore esperienza e forse una certa freschezza fisica hanno favorito Sabalenka, che ha chiuso la pratica con un 7-4, dimostrando un’abilità incisiva negli scambi chiave e una maggiore efficienza nel gioco vicino alla rete.
Jasmine Paolini esce così di scena al terzo turno degli ottavi del China Open, ma non senza aver lasciato un segno della propria crescita e della propria capacità di far fronte, con determinazione e grinta, anche alle avversarie più quotate. E mentre Sabalenka si prepara a sfidare nei quarti la kazaka Elena Rybakina, il tennis italiano guarda con speranza e aspettative crescenti alla sua rappresentante, pronta per nuove battaglie nei prossimi tornei.
Marco Rossi