Il mondo del tennis ha trattenuto il respiro quando Matteo Berrettini, uno dei pilastri del tennis italiano, ha subito un infortunio durante gli Us Open. Le prime immagini erano inquietanti, e il timore di una lunga pausa forzata aleggiava nell’aria.
Tuttavia, un raggio di speranza ha illuminato tutti quando gli esami hanno rivelato che l’infortunio non era grave come si temeva inizialmente. La diagnosi, seppur grave, è stata una rottura parziale del legamento astragalico anteriore. Una diagnosi che, seppur sfavorevole, è preferibile a lesioni più estese che avrebbero potuto compromettere la carriera del tennista.
Le parole di Berrettini hanno rispecchiato le emozioni contrastanti del momento. Da un lato, il sollievo di non avere subito un danno irreparabile. Dall’altro, la delusione di non poter rappresentare i colori nazionali nei prossimi impegni, in particolare la Davis Cup.
E sicuramente, l’assenza dal Masters di Shanghai sarà un duro colpo. Ma come ogni campione sa, la strada per la vittoria è costellata di ostacoli e la capacità di superarli definisce la grandezza di un atleta.
Berrettini ha già iniziato il percorso di riabilitazione, segno del suo spirito indomito e della sua determinazione a tornare in campo più forte di prima. Con la giusta cura e la dedizione, ci aspettiamo di vederlo brillare ancora sui campi da tennis.
Il supporto dei fan, come sempre, gioca un ruolo cruciale. I messaggi d’affetto e di incoraggiamento sono una fonte inesauribile di energia per ogni atleta. E come Matteo stesso ha detto, i suoi fan sono speciali. Questo periodo di pausa sarà sicuramente un’opportunità per lui di riflettere, di rafforzarsi mentalmente e fisicamente, e di prepararsi per le future sfide.
Questo il messaggio completo di Matteo: “Un mix di emozioni…
Fortunatamente gli esami effettuati non hanno mostrato lesioni estremamente gravi come si era temuto- rottura parziale del legamento astragalico anteriore.
Purtroppo però non riuscirò a recuperare in tempo per unirmi ai ragazzi e rappresentare i colori che più amo e a partecipare alla serie di tornei che si terranno in Asia.
Ho già iniziato la riabilitazione che spero mi possa far ricominciare a competere dopo il Master di Shanghai.
Grazie come sempre per il supporto e i messaggi di affetto, siete speciali”.
Marco Rossi