SACHSENRING – Marc Marquez, e chi se no? Numeri da capogiro per lo spagnolo nel Gp di Germania: l Sachsenring è un feudo del re del Motomondiale, che qui vince ininterrottamente dal 2010: un successo in 125, due in Moto2, sei nella classe regina. Valentino Rossi è il primo degli umani, poi sul terzo gradino del podio l’altra Yamaha di Maverick Viñales.
PRIMA FASE – Forcing di Jorge Lorenzo nella prima fase, apparentemente incurante del possibile calo delle gomme nell’ultimo terzo di gara. In avvio cade Pol Espargarò, autore di un ottimo warm up, che fa finire a terra anche Rins. Al quinto giro Marquez sorpassa Petrucci in fondo al rettilineo e si lancia all’inseguimento di Lorenzo. Rossi ha la terza posizione di Petrucci nel mirino, ma attende la nona tornata per infilare il sorpasso buono. Intanto Iannone viaggia nelle retrovie dopo il contatto che lo ha coinvolto nelle prime fasi (chiuderà dodicesimo). A dieci giri dalla fine si compattano i due piloti di testa, Lorenzo e Marquez. Crutchlow finisce nella ghiaia alla curva 12 e Dovizioso sale in quinta posizione. A 18 giri dalla conclusione Lorenzo va largo, ma Marquez manca la prima occasione per affondare. L’attacco per la leadership è solo rimandato, perché all’ultima curva prima del traguardo lo spagnolo della Honda riesce a passare in testa.
META’ GARA – Ne approfitta Rossi, che accorcia e tallona da vicinissimo Lorenzo. Il sorpasso per la seconda posizione arriva a metà gara, con lo spagnolo della Ducati che deve anche lottare coi primi sintomi di deterioramento delle gomme. Lorenzo prova a tornare davanti nei due giri successivi all’uscita dal rettilineo, ma Valentino non cede la posizione in entrambe le occasioni. Nonostante la battaglia col Ducatista, il Dottore prova a non lasciare scappare Marquez, con i due che viaggiano sugli stessi tempi.
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IL FINALE – Arriva però il giro veloce di Marquez quando mancano otto tornate e il vantaggio dello spagnolo sale a 1.8, un distacco che fa calare il sipario sulle speranze di Valentino di rimontare. Margine altrettanto ampio sulla terza posizione di Lorenzo, marcato a uomo da Petrucci. Ce la fa l’italiano della Ducati Pramac, al giro 26, a sorpassare il compagno di marca, che da lì a poco si vede superare anche da Viñales. Le gomme con tutta probabilità condannano Lorenzo, che negli ultimi giri ha non poche difficoltà a controllare la sua Ducati in frenata. Viñales, presa la quarta posizione, non si accontenta e mette Petrucci nel radar. A due giri dalla fine è una battaglia ruota a ruota per il terzo gradino del podio: la spunta lo spagnolo della Yamaha, mentre là davanti Marquez e Rossi chiudono rispettivamente in prima e seconda posizione indisturbati. Settimo al traguardo Andrea Dovizioso, appena dietro al compagno di box Jorge Lorenzo.