Debutto vincente per Jannik Sinner all’ATP 500 di Rotterdam, ma la sua prestazione è stata assai più altalenante rispetto al livello super mostrato la scorsa settimana a Montpellier. L’azzurro ha sconfitto il francese Benjamin Bonzi in tre set, 6-2 3-6 6-1 lo score conclusivo, che ben racconta l’andamento dell’incontro: totale dominio di Jannik nel primo parziale, nettamente più forte del rivale in ogni settore di gioco, quindi un brutto passaggio a vuoto per l’azzurro nel secondo set, crollato al servizio (38% di prime) e falloso col diritto. Nel terzo parziale, dopo un primo game ancora incerto, ecco un nuovo strappo di Sinner: alza il livello, torna a spingere con velocità superiore e grande intensità, impone ritmi superiori a Bonzi e con un doppio break vola via, chiudendo il match in scioltezza. Momenti di gioco eccellenti per Sinner, con un ritmo notevole e un diritto a tratti micidiale, alternato a fasi più incerte quando la prima di servizio non l’ha sostenuto e, conseguentemente, anche il diritto e la spinta sono calati. Al prossimo turno lo attende una rivincita contro Tsitsipas, servirà la qualità, intensità e profondità di colpi mostrati da Jannik nella prima fase e nel terzo set.
Il match era iniziato davvero bene per l’altoatesino: in un lunghissimo primo game aveva subito trovato un break, con un secondo allungo fino al 4-0. Non c’era partita, troppo più intenso nello scambio, con un diritto in cross a tratti micidiale che spostava Bonzi di lato esponendolo al successivo affondo. La sua spinta, veloce e sicura anche col rovescio lungo linea, era sostenuta da un rendimento del servizio ottimale. Croce e delizia il servizio, anzi, chiave tecnica e mentale nel tennis attuale di Jannik. Se la sua prima palla è in ritmo e lo sostiene, tutto il suo gioco funziona perché riesce a colpire da fondo campo con una posizione migliore, più sciolto, più dinamico e offensivo. Appena la prima palla cala, tutto si complica perché il braccio diventa subito più trattenuto, la spinta è meno intensa e la palla atterra meno profonda, aprendo così il fianco alle contro mosse del rivale. Così è andato il secondo set. Il servizio di Sinner è andato improvvisamente in tilt, nemmeno “grazie” a una serie di risposte aggressive di Benjamin, e tutta l’architettura del suo gioco ha traballato, soprattutto il diritto divenuto falloso e incerto. Alla prima chance, Bonzi si è preso un break che ha difeso con qualità, servendo bene. Un set davvero pessimo per Jannik, incapace di sfruttare piccole chance per mettere pressione al rivale, bravo a trovare alcuni Ace e qualche eccellente vincente col rovescio in anticipo, il suo miglior colpo.
Per fortuna nel terzo set Jannik ha servito per primo, ha ritrovato un paio di servizi ottimi e la musica è subito cambiata. Ha ripreso a spingere bene col diritto del centro, palla profondissima e via avanti a chiudere in avanzamento, martellando col cross il lato destro di Bonzi, assai meno sicuro quando chiamato a difendersi in corsa. Sinner è stato bravo ad alzare il livello in modo esponenziale, ha strappato un break ed è scappato via sicuro, di nuovo efficace con la prima palla e meno falloso.
Una vittoria non così brillante come quelle di Montpellier, ma forse ha anche scontato l’ingresso nel torneo, con un campo che sembra meno rapido rispetto a quello francese. A volte un match complicato, soprattutto all’avvio di un torneo, può essere “salutare”: tiene altissima l’attenzione, testa la capacità di reazione e di recupero. La differenza di qualità tra Sinner e Bonzi è netta: il francese è un buon giocatore, ma chiamato a giocare ai ritmi e profondità di Jannik è costretto ad andare a velocità nelle quali ha poco margine. L’azzurro è stato bravo a far pesare quest’aspetto, non rischiando poi così tanto nella spinta nelle fasi migliori del suo match, prendendosi i punti di intensità e di pressione. Però, come quasi sempre gli accade, il servizio resta l’elemento decisivo nella sua prestazione.
Il Sinner recente è capace di giocare con alte percentuali di prime e ricavare sia punti diretti e, soprattutto, prendersi una posizione di vantaggio nello scambio per imbastire il suo gioco. Un gioco che quando è sostenuto dal servizio diventa più sciolto, aggressivo e dirompente. Deve assolutamente tenere alta la percentuale di prime palle, l’incontro odierno è la dimostrazione di quanto quest’aspetto sia basilare nel suo tennis. Next → Tsitsipas. L’occasione per una rivincita dopo la recente sconfitta a Melboune. Lo Jannik del primo set ha tutto quel che serve per far partita pari e vincerla. Quello del secondo, no.
Marco Mazzoni
La cronaca
Il match inizia con Bonzi alla battuta. Serve bene, spinge da centro e si porta 40-0. Entra in moto Jannik, il diritto “fa male”, spinge e si apre il campo, forza il game ai vantaggi. Pochi punti, ma sembra già fondamentale la risposta: quando l’azzurro ribatte con profondità, prende possesso dello scambio e il francese fa fatica a reggere. Proprio grazie ad una risposta sulla riga, ecco la palla break per Sinner. Ottima prima palla al centro, Bonzi si salva. Benjamin annulla altre due PB, ma capitola sulla quarta chance, quando l’azzurro trova uno splendido lungo linea che mette in crisi l’avversario, fino al suo errore. BREAK Sinner in un game da 20 (!) punti, può fare corsa di testa avanti 1-0. Assai diverso il primo game dell’italiano, il diritto corre, pronto a fare un passo avanti e spingere. Anche un Ace a chiudere il gioco, 2-0. Bonzi cerca una velocità superiore per mettere in difficoltà Jannik, ma finisce fuori giri, e la prima non lo aiuta. 0-30 e 15-40, dopo un rovescio lungo. Due chance per il doppio break per Sinner. Con un’ottima volée Benjamin annulla la prima, ma niente può sull’attacco col diritto lungo linea sul 30-40. DOPPIO BREAK Sinner, 3-0. 19 minuti di tennis, la differenza di velocità e spinta tra i due sembra, al momento, nettissima. Con quattro spallate Jannik vola 4-0, ormai il set pare acquisito. Finalmente il francese vince un game, sempre soffrendo. Non soffre affatto Sinner: gioca sciolto, forte del vantaggio, disegna il campo col rovescio e serve molto bene (10 prime su 13 finora in campo). Soprattutto sbaglia quasi niente e tiene ritmi troppo elevati per il rivale. Sbaglia il primo vero colpo da fondo sul 40-15, ma con prima sulla riga di porta 5-1. Chiude 6-2 l’azzurro, un set totalmente dominato, nel quale ha perso solo 4 punti nei propri turni di battuta e ha servito benissimo (75% prime in campo con l’87% di punti vinti).
Secondo set, Bonzi to serve, ma la musica non cambia. Sinner è molto aggressivo in risposta, apre gli angoli e provoca gli errori del transalpino. Sul 15-30 già scatta l’allarme per Benjamin. Si butta avanti il francese sul 30 pari, ma Jannik trova un equilibrio splendido in totale allungo e colpisce un passante lungo linea fantastico. Palla Break! Stavolta Bonzi gioca bene, attacca e chiude con lo smash. Di nuovo un grande lungo linea di rovescio per Sinner, inverte l’inerzia dello scambio e Bonzi sbaglia cercando l’attacco. Seconda palla break, stavolta Jannik non affonda pur comandando, e Benjamin si salva. Niente può però sulla risposta cross da fantascienza dell’azzurro, con la palla velocissima che muore dentro il rettangolo del servizio. Il break non arriva nemmeno alla terza chance, Bonzi si butta ancora avanti col serve and volley, gli riesce. Con grande fatica (3 PB annullate), Bonzi si porta 1-0. Non entra la prima palla Sinner nel suo primo game del secondo parziale, e anche il diritto è meno preciso (due errori). Per la prima volta ai vantaggi al servizio. Rimedia con un Ace ma il diritto fa ancora cilecca, ben sei errori nel gioco, quasi tutti per eccesso di spinta e cross, non per il forcing del rivale. Finalmente, dopo 12 punti, si porta 1 pari. Nel quarto game Jannik è avanti 40-15, ma la prima palla lo abbandona. Subisce due attacchi di Bonzi sulle seconde palle, e il francese strappa una palla break, la sua prima nel match, con un bel rovescio lungo linea. Ancora seconda palla per Jannik, e con una risposta perfetta in lungo linea, arriva un improvviso BREAK per Bonzi. Quattro punti di fila con la seconda, quattro punti persi per l’azzurro. 3-1 Bonzi. Passaggio a vuoto per l’azzurro col servizio (e timido nella spinta da fondo), pagato carissimo. Cerca una reazione “Jan” forzando in risposta, ma Benjamin ora non regala niente e vola 4-1. Il set è clamorosamente girato dopo un avvio che pareva favorevole a Sinner (tre palle break non sfruttate). Solo il 44% di prime in campo finora nel parziale, troppo troppo poco. Ritrova consistenza Sinner alla battuta, resta in scia 2-4 e ma in risposta è meno preciso rispetto al primo set. Nonostante qualche errore, forza il game ai vantaggi. Meno preciso col diritto Bonzi, regala qualcosa in spinta col diritto. Uno gli costa la palla del contro break (quarta nel set). Non entra la prima… ma Sinner impatta male col rovescio, la palla muore in rete. Chance sprecata, e lo score che passa a 5-2 Bonzi. Incerto Jannik anche nell’ottavo gioco, si salva da 0-30, ma stenta a ritrovare il miglior ritmo la prima di servizio non va. Benjamin serve sul 5-3 per aggiudicarsi il secondo parziale. Inizia male, errore in scambio, ma rimedia con un Ace. Finalmente il diritto cross di Sinner è letale, bravo a strappare un vincente dopo essersi difeso. 15-30, chance per l’azzurro per riaprire il set. Altro Ace di Bonzi, molto efficace da sinistra. Sbaglia però i tempi dell’attacco e subisce il passante dell’azzurro. 30-40, palla break! Un nastro mortale salva Bonzi, con Sinner che cade pure a terra, ma senza conseguenze. Chiude a rete il francese, vince il secondo set 6-3. Un parziale meritato: ha alzato molto il livello alla battuta, bravo a prendersi la prima chance dell’incontro in risposta, grazie ad un brutto passaggio a vuoto di Jannik al servizio: 38% di prime palle in campo, dato terribile.
Terzo set, Jannik serve per primo (piccolo vantaggio), ma il diritto è ancora poco preciso. Quindi sceglie di tirarlo forte ma meno profondo. Vince il primo game, 1-0. Finalmente Sinner ritrova un big point, accelerazione fulminante. Accusa il colpo Bonzi, anche perché ora il pressing di Jannik col diritto sembra tornato quello del primo set, intenso e profondo. 15-30. Spreca uno scambio comandato alla perfezione, ma poi approfitta di un doppio nastro (stavolta a suo favore) che gli vale una palla break. La prima di Benjamin non entra… Jannik risponde profondissimo, macina un bel ritmo col diritto e provoca l’errore di Bonzi. BREAK Sinner, avanti 2-0 e servizio. Può fare corsa di testa l’azzurro, tornato a spingere dalla riga di fondo con velocità superiori. Ritrova anche l’Ace, due nel game, e quindi un attacco perentorio. Vola 3-0 l’azzurro, le nebbie in cui s’era smarrito nel secondo set paiono scomparse. Bonzi muove lo score nel set grazie al servizio, 1-3. Difficile il quinto game per l’azzurro: Bonzi spinge, di nuovo il servizio non c’è. Crolla 15-40, concede due palle del contro break. Sinner si aggrappa al suo miglior ritmo, sposta il rivale e porta all’errore, rischiando per la profondità dei suoi drive, non molto angolati. La prima palla di nuovo è scomparsa, ma il diritto ora lo sostiene. 4-1 Sinner. Con uno strappo micidiale, l’azzurro strappa di forza un altro break, per il 5-1 e chiude in scioltezza 6-1, dominando il finale. Ritrovato il servizio e sicurezza nella spinta, tutto è stato facile. È necessario tuttavia non subire un calo così evidente come nel secondo parziale contro un rivale come Tsitsipas.
Benjamin Bonzi vs Jannik Sinner
Bonzi | Sinner | |
---|---|---|
ACES | 8 | 7 |
DOUBLE FAULTS | 3 | 0 |
FIRST SERVE | 65/102 (64%) | 45/78 (58%) |
1ST SERVE POINTS WON | 37/65 (57%) | 35/45 (78%) |
2ND SERVE POINTS WON | 18/37 (49%) | 18/33 (55%) |
BREAK POINTS SAVED | 9/13 (69%) | 2/3 (67%) |
1ST SERVE RETURN POINTS WON | 10/45 (22%) | 28/65 (43%) |
2ND SERVE RETURN POINTS WON | 15/33 (45%) | 19/37 (51%) |
BREAK POINTS CONVERTED | 1/3 (33%) | 4/13 (31%) |
NET POINTS WON | 4/11 (36%) | 5/6 (83%) |
WINNERS | 21 | 41 |
UNFORCED ERRORS | 16 | 15 |
SERVICE POINTS WON | 55/102 (54%) | 53/78 (68%) |
RETURN POINTS WON | 25/78 (32%) | 47/102 (46%) |
TOTAL POINTS WON | 80/180 (44%) | 100/180 (56%) |
MAX SPEED | 214 km/h | 207 km/h |