Dimenticate Smart Brabus e similari. La citycar definitiva si chiama Cygnet V8, ovvero il ritorno in grande stile al Goodwood Festival of Speed 2018 della Aston Martin piccola prodotta dal 2011 al 2013 e venduta in Italia ad un prezzo del tutto orientativo, optional esclusi, di 39.150 euro. Si trattò allora di una operazione di marketing davvero ben congegnata, su una base meccanica che era quella di una comune Toyota Aygo, ovvero con motorizzazione 1.3 a benzina da 99 cv di potenza.
Oggi Cygnet torna per infrangere qualsiasi record ammissibile per una vettura lunga appena 307 cm. Cygnet così diventa Cygnet V8, ripensata dal reparto Q by Aston Martin per un facoltoso cliente che desiderava una variante estrema ma comunque nei solchi del prestigio del marchio inglese. Tutto da dimostrare se il motore scelto è un V8 aspirato a benzina da 4,7 litri di cilindrata.
Era pensabile che i tecnici del reparto Q dovessero irrigidire il telaio, oltre a ridisegnare completamente la carrozzeria per allargare le carreggiate e i passaruota, giusto per ospitare cerchi da 19â€� di diametro. Grintosa il giusto fuori, in un tradizionalista british green, Cygnet V8 all’interno rompe qualsiasi legame con la citycar lussuosissima di cui è lontana parente: rivestimenti ridotti al minimo, sedili avvolgenti a guscio, da gara e e volante racing. Del tutto inevitabili.
Il colpo vero della Cygnet, questa volta, non è altro che la potenza puraapplicata ad una vettura che sembra perfino incapace di contenere fisicamente il motore V8 da 4.7 litri già visto sulla passata generazione di Aston Martin V8 Vantage. Parliamo di 430 cv di potenza massima e 490 Nm di coppia, il tutto poggiato su una auto a trazione posteriore di appena 1.375 chili di peso. Per intenderci, la velocità massima raggiunge i 274 km/h e l’accelerazione scatta da 0 a 96 km/h in soli 4,2 secondi. “The Ultimate City Car’” non ha altro da aggiungere, e il prezzo resterà per sempre riservato.