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Chi dice che bisogna sentirsi realizzati prima dei 30 anni mente sapendo di farlo, perché spesso in età matura accadono le cose più belle, quelle per cui hai lavorato una vita affinché arrivassero e ti riempissero di soddisfazione. A volte la risposta la trovi nelle stelle, altre volte ce l’hai proprio di fronte, ma la scopri solo dopo aver percorso un lungo tratto di strada: a Greta Szakmary è andata così, poiché la sua “” è cominciata dopo rispetto alla consueta tabella di marcia.
Dopo aver scomodato i Led Zeppelin, possiamo citare il filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing e chiedere direttamente alla schiacciatrice ungherese della Cuneo Granda S.Bernardo – che a 31 anni sta vivendo la sua prima esperienza nella Serie A1 italiana, il campionato più competitivo al mondo – se ““.
Greta, partiamo dalla tua esperienza a Cuneo. Come ti trovi?
““.
Come descriveresti la tua squadra e quali sono le aspettative per la seconda parte di stagione?
““.
È la prima volta che giochi in Italia. Cosa ti piace di più del nostro paese e come passi il tempo quando non sei impegnata in palestra?
“ (ride, n.d.r.)“.
Sei arrivata a giocare nei campionati più importanti al mondo dopo i 30 anni. Hai superato le tue aspettative oppure hai sempre saputo che avresti giocato in Turchia e in Italia?
“
“.
Qual è il segreto della tua continua crescita come giocatrice?
““.
Qual è stata la chiave di volta della tua carriera? L’esperienza all’SSC Palmberg Schwerin?
““.
Quali differenze hai riscontrato nella pallavolo in Italia, Turchia e Germania?
““.
C’è un momento della tua carriera che non dimenticherai mai?
““.
Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
““.
Un’ultima curiosità: chi è Greta Szakmary fuori dal campo?
““.