Roger Federer non è riuscito a conquistare la sua tredicesima semifinale a Wimbledon in carriera. Dopo un percorso praticamente perfetto sin qui, stavolta il renano si è dovuto arrendere a Kevin Anderson (ATP 8), autore di una clamorosa rimonta chiusa sul 2-6 6-7 (5/7) 7-5 6-4 13-11 dopo 4h15′ di gioco. Il ritorno sul campo numero 1 – cosa che non succedeva da tempo immemore ormai – ha creato quindi non pochi problemi all’otto volte campione all’All England Lawn Tennis and Croquet Club.
Tra le note dolenti di un match davvero difficoltoso per l’elvetico, vi è stata anche l’interruzione della striscia di set vinti consecutivi sull’erba londinese. Serie fermatasi a quota 34, che ha permesso di almeno eguagliare il suo precedente primato. Come è pure arrivato (al 2o game del 2o set) il primo break subito dal renano dalla semifinale dello scorso anno contro Tomas Berdych.
Numeri che hanno certamente complicato l’esito di un match che era partito anche fin troppo in discesa per King Roger, con il sudafricano (mai arrivato a questo punto a Wimbledon) breakkato due volte nei primi otto giochi. Poi l’incontro si è equilibrato e il renano ha dovuto sfoderare qualche colpo dei suoi per avere la meglio del gigantesco avversario per portarsi avanti due set a zero. Quando il più sembrava fatto, Anderson ha fatto però cambiare l’inerzia del match, sfruttando al meglio il suo potente servizio e un dritto che ha iniziato a fare cilecca a Federer. Conquistata la terza frazione con un break all’undicesimo gioco, il sudafricano si è preso anche il set successivo rubando il servizio all’elvetico al settimo game. Federer ha saputo inizialmente resistere rispondendo colpo su colpo in quinto set epico, ma al 23o game è arrivato l’errore decisivo di Roger (il primo doppio fallo della partita!) che ha spedito Anderson, finalista all’ultimo US Open, alle sue prime semifinali a Londra, dove incontrerà il vincente della sfida tra Milos Raonic (32) e John Isner (10).
La partita punto per punto