Che ci faceva Bugatti Chiron al Nurbugring? Gli avvistamenti di fine giugno hanno perlomeno dell’insolito, visto il debutto della Sport (in foto) già al Salone di Ginevra, in versione alleggerita (-18 kg) e con un assetto maggiormente orientato alla performance. Ancor più strani, provando a scrutare eventuali particolari sui due esemplari immortalati sulla Nordschleife. Apparentemente “normalissimeâ€� Chiron, salvo un particolare, l’adozione di due sedili Sparco – fornitore di Bugatti – dalla conformazione molto elaborata e protezioni laterali accanto al poggiatesta.
Il mistero è svelato. Il marchio di Molsheim ha allestito una versione speciale e se possibile ancora più estrema della su Chiron, dedicandola al pilota francese Albert Divo, vincitore dal 1925 al 1929, della prestigiosa corsa Targa Florio,
Bugatti Divo sarà svelata sul prato del The Quail, il 24 agosto. Avrà una carrozzeria unica, e la promessa di regalare la felicità là dove si sono sempre mosse le critiche alla Veyron prima e Chiron poi: ultraprestazionali in rettilineo, battute nella prestazione in curva da altre hypercar con tanti cavalli in meno. “La felicità non è dietro l’angolo. È nella curva“, gioco di parole che rende al meglio nell’originale “Happiness is not around the corner. It is the cornerâ€�, per dirla con Stephan Winkelmann, presidente di Bugatti.
“La Divo è progettata per le curve. Vogliamo emozionare le persone in tutto il mondo. Con questo progetto il team Bugatti ha l’opportunità di interpretare il DNA del marchio su agilità e guida pronta in un’ottica decisamente più orientata verso la performance“. Significa un modello più leggero di Chiron, anzitutto. Avrà una carrozzeria specifica e svilupperà maggior carico aerodinamico, anche se andrà a penalizzare la velocità di punta. In compenso, tanti G laterali in più ottenuti in curva. Se ne conteranno appena 40 esemplari, ciascuna Bugatti Divo avrà un prezzo di 5 milioni di euro.