Un progetto che profuma di futuro e di ambizione: è stato presentato in occasione del raduno, è targato DRL Volley e mira a portare Belluno nell’empireo della pallavolo italiana. Il principale artefice non può che essere il presidente Sandro Da Rold: «La stagione scorsa è stata molto importante. Non solo per il ritorno in A dopo 32 anni, ma perché ha segnato l’ingresso in un mondo semi-professionistico a noi quasi sconosciuto. La Lega Volley altro non è che un consorzio di 54 società che devono rispettare determinate regole finalizzate a garantire un grande spettacolo. Un ambiente completamente diverso dalle serie minori in cui abbiamo militato per tanti anni».
AFFETTO – I vertici societari della DRL hanno imparato molto nella passata stagione: «Abbiamo capito che gli impianti sportivi del territorio sono adeguati anche a campionati di categoria superiore, ma soprattutto che la pallavolo ha ancora un ampio seguito in città. L’affluenza del pubblico è stata importante per l’intera stagione: sia quando le cose andavano bene, sia nel finale, quando tutto andava storto. E allora ci siamo chiesti: se il pubblico ci segue con tanto affetto anche quando perdiamo 7 partite di fila, cosa può succedere se la squadra gioca per la promozione?».
GIOVANI E PROMETTENTI – Ecco perché Sandro Da Rold, il vice presidente Andrea Gallina e il resto della società hanno fissato in alto l’asticella: «Ci siamo dati un obiettivo chiaro: vogliamo raggiungere la serie A2 entro due anni – incalza il massimo dirigente -. Ora la squadra è stata rafforzata con l’innesto di ragazzi giovani, ma molto promettenti. Per questo ritengo che, fatti i debiti scongiuri, si possa lottare per i primi quattro posti del girone. Ma sarà un anno in cui getteremo le basi per una stagione 2023-24 vincente. E chissà che alcuni giovani di adesso non possano essere con noi pure nella categoria superiore».
STRUTTURA – Tutto passa per la crescita della società: «Riteniamo che traguardi così ambiziosi non possano prescindere da un rafforzamento della struttura societaria. Tanto è vero che abbiamo deciso di puntare sul vivaio con il doppio obiettivo: creare un bacino di formazione di giocatori per la prima squadra. E avviare alla pallavolo, che considero lo sport più formativo al mondo, il maggior numero possibile di ragazzi. Per questo abbiamo rilevato dalla società Spes l’intero settore maschile e nominato Paolo Bristot responsabile del settore giovanile. In più, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione con Gigi Schiavon, che sarà il nostro direttore tecnico per il vivaio. Cercheremo, inoltre, di avviare progetti di collaborazione con le società del territorio, incentivando gli scambi di giovani atleti».
COINVOLGIMENTO DELLA CITTÀ – C’è poi un’ulteriore novità: «Si è deciso di creare un “Club no profit” che affiancherà la società Pallavolo Belluno Srl, così da dare la possibilità a chiunque di sostenere e partecipare al nostro progetto attraverso la sottoscrizione di quote di supporto. L’opportunità di offrire visibilità a livello nazionale alle nostre imprese, e al territorio, è considerevole per molti imprenditori interessati a sostenere in maniera concreta la nostra iniziativa. Mi auguro, inoltre, che il sostegno al progetto possa entrare a far parte dei programmi di welfare che sempre più aziende stanno promuovendo. Se è vero che la quota di export delle aziende bellunesi è superiore all’80 per cento, è altrettanto vero che i dipendenti di queste realtà vivono in provincia e partecipano alle varie iniziative».
CAMPIONATO DI SUPER LEGA ENTRO 5 ANNI – Sandro Da Rold non ha dubbi: «Per il peso economico delle aziende del territorio e per la passione dei propri tifosi, ritengo che la provincia di Belluno possa aspirare a un posto di rilievo. Abbiamo la convinzione che, lavorando con impegno e serietà e con il sostegno della città, potremmo arrivare al vertice del volley nazionale entro cinque anni».