Sorride Matteo Arnaldi e mastica amaro Marco Cecchinato. Per gli azzurri sono semifinali a due facce agli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) che si conclude domenica sera sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.
Il 21enne di Sanremo (n.204 ATP), ottava testa di serie, in chiusura di giornata ha infatti sconfitto per 61 75 il rumeno Filip Cristian Jianu (n.329), raggiungendo così la sua seconda finale a livello Challenger dopo il trionfo in maggio a Francavilla.
Il primo set è stato un monologo del ligure, che ha subito strappato la battuta al rivale (2-0), subendo l’immediato contro-break, ma poi ha piazzato un parziale di quattro game consecutivi incamerando la frazione. Il 20enne di Bucarest ha reagito in avvio di seconda partita, allungando sul 3-0, però il giocatore allenato da Alessandro Petrone ha accorciato le distanze (2-3), prima di cedere di nuovo il servizio dopo aver mancato una chance di 3-3. Arnaldi non si è perso d’animo e al termine di un settimo gioco interminabile, alla terza opportunità, ha piazzato il contro-break (3-4), per poi completare l’aggancio. E sullo slancio il Next Gen azzurro ha tolto ancora la battuta a Jianu, andando a servire per il match. Un decimo gioco da cardiopalma, in cui il ligure sentendo un po’ il momento ha mancato due match point (doppio fallo e diritto steccato) finendo per incassare il contro-break alla settima palla-break. L’ennesimo “strappo” riporta avanti 6-5 Matteo, che stavolta non perde l’opportunità di chiudere la contesa e può alzare le braccia al cielo, sorridente, dopo un’ora e 55’ di lotta sul Centrale.
Domenica sera – inizio del match alle ore 20.45: diretta su Rai Sport e San Marino RTV – Arnaldi troverà dall’altra parte della rete il russo Pavel Kotov (n.130 ATP), secondo favorito del seeding, che con una rimonta ad effetto ha impedito un derby tricolore in finale.
Il 29enne di Palermo (n.142 ATP), quinta testa di serie, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros, è infatti arrivato vicinissimo al successo: nonostante la caviglia destra dolorante per una distorsione rimediata venerdì sera nell’ultimo game del confronto con il qualificato monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), il giocatore seguito da coach Massimo Sartori è stato padrone della situazione per oltre un set e mezzo, portandosi a condurre per 6-3 5-2 (con doppio break) ma non riuscendo a piazzare il colpo del ko.
Il siciliano ha strappato la battuta al 23enne di Mosca, secondo favorito del seeding, nel secondo gioco e ha conservato il break di vantaggio senza problemi fino al 6-3. Stesso copione nella seconda frazione con break dell’azzurro nel terzo game, confermato da “Ceck” (3-1) dopo aver annullato una chance di contro-break. Facendo muovere il russo, anche con il ricorso ad efficaci palle corte, il palermitano che al secondo turno aveva annullato un match point a Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, ha tolto di nuovo il servizio a Kotov, volando sul 5-2 “pesante”. Cecchinato però si è inceppato proprio sul più bello, con un prolungato black out. Persa la battuta nell’ottavo game, sul 5-4 Marco è arrivato a due punti dal match, ma si è fermato lì e ha come smarrito il suo tennis, facendosi pian piano prendere dal nervosismo e perdendo lucidità. E così il 23enne di Mosca, che nei quarti aveva imposto l’alt ad Alexander Weis (n.423 ATP), 25enne di Bolzano, passato attraverso le qualificazioni e capace di centrare le prime vittorie in un tabellone principale di questo circuito, con un parziale di dieci game a zero ha infatti pareggiato il conto dei set e ribaltato la situazione, volando sul 5-0 nel terzo (salvando anche palla break), prima che il siciliano interrompesse la striscia negativa. Ma Kotov non ha tremato e ha chiuso dopo 2 ore e 4 minuti, prendendosi la rivincita per la sconfitta patita proprio in questo torneo dodici mesi fa nei quarti.
Intanto gli Internazionali di Tennis San Marino Open hanno assegnato il primo titolo, quello del doppio: a conquistarlo la coppia italo-spagnola formata da Marco Bortolotti e Sergio Martos Gornes, che hanno regolato per 64 64 i gemelli serbi Ivan e Matej Sabanov, terza testa di serie, prendendosi così un’immediata rivincita per la sconfitta in semifinale a Cordenons sette giorni fa e conquistando il secondo trofeo Challenger come coppia dopo quello vinto a Napoli lo scorso anno (5° complessivo per il 31enne di Guastalla).
Si è interrotta in semifinale la corsa di Marco Cecchinato agli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) che si conclude domenica sera sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.
Mastica davvero amaro il 29enne di Palermo (n.142 ATP), quinta testa di serie, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros, perché contro il russo Pavel Kotov (n.130 ATP) è arrivato vicinissimo al successo: nonostante la caviglia destra dolorante per una distorsione rimediata venerdì sera nell’ultimo game del confronto con il qualificato monegasco Valentin Vacherot(n.388 ATP), il giocatore seguito da coach Massimo Sartori è stato padrone della situazione per oltre un set e mezzo, portandosi a condurre per 6-3 5-2 (con doppio break) ma non riuscendo a piazzare il colpo del ko.
Il siciliano ha strappato la battuta al 23enne di Mosca, secondo favorito del seeding, nel secondo gioco e ha conservato il break di vantaggio senza problemi fino al 6-3. Stesso copione nella seconda frazione con break dell’azzurro nel terzo game, confermato da “Ceck” (3-1) dopo aver annullato una chance di contro-break. Facendo muovere il russo, anche con il ricorso ad efficaci palle corte, il palermitano che al secondo turno aveva annullato un match point a Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, ha tolto di nuovo il servizio a Kotov, volando sul 5-2 “pesante”. Cecchinato però si è inceppato proprio sul più bello, con un prolungato black out. Persa la battuta nell’ottavo game, sul 5-4 Marco è arrivato a due punti dal match, ma si è fermato lì e ha come smarrito il suo tennis, facendosi pian piano prendere dal nervosismo e perdendo lucidità. E così il 23enne di Mosca, che nei quarti aveva imposto l’alt ad Alexander Weis (n.423 ATP), 25enne di Bolzano, passato attraverso le qualificazioni e capace di centrare le prime vittorie in un tabellone principale di questo circuito, con un parziale di dieci game a zero ha infatti pareggiato il conto dei set e ribaltato la situazione, volando sul 5-0 nel terzo (salvando anche palla break), prima che il siciliano interrompesse la striscia negativa. Ma Kotov non ha tremato e ha chiuso dopo 2 ore e 4 minuti, prendendosi la rivincita per la sconfitta patita proprio in questo torneo dodici mesi fa nei quarti.
Il russo domenica sera – inizio del match alle ore 20.45: diretta su Rai Sport e San Marino RTV – troverà dall’altra parte della rete il vincente della seconda semifinale che vede impegnati Matteo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, e il rumeno Filip Cristian Jianu (n.329).
Intanto gli Internazionali di Tennis San Marino Open hanno assegnato il primo titolo, quello del doppio: a conquistarlo la coppia italo-spagnola formata da Marco Bortolotti e Sergio Martos Gornes, che hanno regolato per 64 64 i gemelli serbi Ivan e Matej Sabanov, terza testa di serie, prendendosi così un’immediata rivincita per la sconfitta in semifinale a Cordenons sette giorni fa e conquistando il secondo trofeo Challenger come coppia dopo quello vinto a Napoli lo scorso anno (5° complessivo per il 31enne di Guastalla).
Center Court – Ora italiana: 20:45 (ora locale: 8:45 pm)
1. [8] Matteo Arnaldi vs [2] Pavel Kotov