Decisiva la gestione degli Attack Mode; diversamente dall’ePrix del sabato – con due attivazioni – gara-2 a Roma è caratterizzata da un’attivazione singola da ben 8 minuti. Evans è stato l’ultimo a sfruttare l’extra di potenza, lo ha fatto subito dopo la ripartenza dalla seconda safety car, in pista ai meno 11 minuti dalla bandiera a scacchi, introdotta per recuperare la Mahindra ferma di Sims.
Evans di nuovo re di Roma
Fino ad allora la gara di Evans è corsa via su un recupero dalla quarta posizione in griglia e il sorpasso sul leader della corsa, Vergne, ai -24 minuti di gara. Ha gestito l’utilizzo dell’Attack Mode da parte degli altri piloti, cedendo posizioni ma resistendo alla grande, in terza piazza, alle pressioni di Bird e Vergne, mentre in testa erano Frijns e Lotterer che tentavano l’allungo.
Easy does it @Andre_Lotterer is now leading the race after this move on @RFrijns
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Bravo il pilota Jaguar ad aprire un piccolo gap su Vergne alla ripartenza dei meno 5 minuti: ha ceduto la posizione ma in un amen ha ripreso il posto sul podio ai danni della DS scattata dalla pole. Manovra fotocopia su Frijns per passare secondo ai 3 minuti dalla bandiera, sul dritto di partenza. Sono bastati pochi secondi per attaccare la leadership di Lotterer e, da lì, controllare il finale.
HOLD THAT THOUGHT! @mitchevans_ takes the lead of the #RomeEPrix once again
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Un’insidia, ancora, il ricompattamento, il terzo, deciso dalla Safety Car per recuperare la macchina di Cassidy, autore di una rimonta super, da 18° a 6°: l’errore nel finale, contro le barriere, rovina tutto.
Jaguar rimonta e fa il bis
Alla ripartenza resta solo un giro da affrontare e non cambiano le posizioni di testa. Vince Evans, Vergne è secondo e Frijns terzo.
“Sembra come un deja vu… è il risultato di duro lavoro, grazie al team per il duro lavoro fatto nelle ultime due settimane, che sono state folli.
In gara è stato un copia incolla rispetto a ieri, eccetto per la pista che era più calda, gli Attack Mode più lunghi. Speriamo che non sia un episodio eccezionale questo.
Siamo tornati come squadra, è un bel momento“, commenta a caldo Evans sul gran recupero Jaguar dopo le prime tre gare piuttosto complesse.
Vergne non riesce a difendere la pole, ma è leader
Vergne non riesce a difendere il piazzamento della qualifica e, sebbene la regolarità di risultato lo veda in testa al mondiale Piloti dopo i due ePrix di Roma, JEV chiede a DS una crescita nelle prestazioni: “E’ stata una gara caotica, non so cosa sia successo con la strategia. Sento d’aver fatto il meglio che potevo. Spero che Jaguar ed Evans abbiano fatto una prestazione unica e irripetibile qui a Roma, altrimenti sarà impossibile per il resto del campionato. Assolutamente dobbiamo fare meglio, progredire, perché vogliamo essere sempre in lotta per vincere ed essere i migliori, già da Montecarlo.
Il campionato è molto lungo, siamo stati molto regolari finora, è la caratteristica chiave del mondiale però se vorremo vincere dovremo avere più velocità“.
Giovinazzi, ritiro amaro per l’italiano
Le Safety Car hanno contraddistinto i 45 minuti più un giro di corsa, con la prima uscita dopo 20 minuti di corsa, per recuperare la Dragon di Antonio Giovinazzi, rimasta ferma in pista.
Non sono mancate le penalizzazioni inflitte dalla direzione gara, per incidenti e battaglie troppo accese in pista: De Vries rimedia 10″, Di Grassi 5″, sul tempo di gara portano il brasiliano di Venturi all’ottavo posto dal sesto al quale ha tagliato il traguardo. Top ten per lui, come per Lotterer quarto, Vandoorne quinto, seguito da Wehrlein, Turvey, Di Grassi, Buemi e Askew.
Prossima tappa della Formula E, il 30 aprile a Montecarlo, ePrix che vedrà la presentazione della monoposto Gen3.
I piloti in zona punti
- Evans
- Vergne
- Frijns
- Lotterer
- Vandoorne
- Wehrlein
- Turvey
- Di Grassi
- Buemi
- Askew