Sono cinque gli azzurri ai nastri di partenza del “Miami Open”, secondo Atp Masters 1000 stagionale che si disputa sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium in Florida. Si tratta di Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Fabio Fognini, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Tutto il torneo in onda su Sky dal 23 marzo
Un torneo orfano, per motivi diversi, sia di Nadal che di Djokovic e dunque molto incerto nel pronostico considerando anche che, per quello che si è visto a Indian Wells, fra i favoriti nessuno è sembrato nelle migliori condizioni. L’Italia parte con grandi ambizioni e con speranze concrete di ben figurare grazie soprattutto a Matteo Berrettini, numero 4 del tabellone, e Jannik Sinner, numero 9. Ambiziosi anche Lorenzo Sonego e Fabio Fognini fortunati nel sorteggio che li farà entrare dal secondo turno mentre Lorenzo Musetti è l’unico a partire da subito contro l’australiano Popyrin
Solo Musetti entra al primo turno
Proprio Musetti è l’unico inserito nella parte alta del tabellone, quella del numero 1 Medvedev, e in caso di vittoria contro Popyrin, già battuto tre volte nei quattro precedenti, avrà l’ostacolo croato Cilic, numero 23 al mondo. Tutti nella parte bassa del tabellone capeggiata da Zverev, numero 2 del torneo, gli altri italiani. Berrettini entrerà al secondo turno contro il vincente di Lajovic-Cerundolo; per Sinner la sorte ha scelto il vincente di Ruusuvuori-Cressy mentre Sonego sfiderà il vincitore del match fra il cinese Shang e un qualificato e Fognini inizierà il suo percorso direttamente al secondo turno con un qualificato
Possibile quarto di finale Berrettini-Sinner
Il torneo scatterà mercoledì 23 marzo e si concluderà domenica 3 aprile visibile tutto su Sky. Se i pronostici saranno rispettati Berrettini e Sinner potrebbero trovare negli ottavi di finale rispettivamente l’americano Opelka e il russo Rublev per poi trovarsi contro nei quarti di finale. Per Fognini probabile incrocio nel terzo turno sempre con Rublev mentre Sonego rischia Schwartzman e Musetti, in caso di approdo al terzo turno, l’incrocio proibitivo con Alcaraz